4. Prom

2.2K 104 20
                                    

Non ci posso credere.
Veramente sto per andare a un stupido ballo della scuola per lo più senza accompagnatore?
Mi sento più sfigata del solito ma come Jenny ha detto: «Se non ci vieni poi quando avrai cinquanta anni te ne pentirai ripensandoci.» così ho accettato la proposta di fare la terza incomodo intromettendomi nella sua serata con Alan.
Ho scelto un total black look, Ho sempre trovato io nero molto elegante e affascinante.
Mi infilo gli o ricchi i che mia mamma mi ha prestato per stanotte, anche essi molto semplici ma di grande valore affettivo per lei perché è un regalo di un anno di fidanzamento che mio padre gli fece.
Non riesco ancora a credere che a quei tempi sapeva essere romantico.
Mentre mi osservo allo specchio vedo mia madre irromper nella mia camera è fermarsi di scatto alla mia vista.
«Che?» le chiedo mentre vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime.
«Che bella che è la mia bambina.» dice sistemandomi i miei lunghi capelli dietro le spalle.
«Grazie mamma.» dico abbracciandola.
Inalo il suo profumo che subito scaccia via tutta la mia ansia che non so a cosa sia dovuta.
Io dico: a cosa mi preoccupo a fare se non ho neanche un accompagnatore su quale fare colpo?
«Ma quindi niente accompagnatore?» mi chiede mi madre mentre i suoi occhi si coprono di un velo di tristezza.
Quanto deve essere triste vedere la propria figlia andare al suo primo ballo di fine anno senza accompagnatore?
Mi sento più male per lei che per me stessa.
Io sinceramente da un lato mi dispiace non avete un accompagnatore ma dal altro per me é okay non averlo.
«Si mamma, tranquilla, mi divertirò lo stesso.» dico e lei mi accarezza la guancia.
«Aspetta ti faccio una foto.» dice prendendo la nostra vecchia amata fotocamera.
Così metto in posa per accontentarla e subito dopo il flash vedo Jennifer irrompere in camera mia.
«Come hai fat-» cerco di chiederle ma difronte alla sua immensa bellezza le mie parole sembrano morirmi sulle labbra.
Ha i suoi capelli dorati pettinati e fissati rivolti al lato sinistro e fissati con molta lacca e delle forcine cos sopra delle rose argentate che si abbinavano perfettamente al suo alito da sera.
«Wow.» dice superando mia mamma e catapultarmi a 5 cm da me.
Mi fissa come se fossi un alieno.
«Chi sei e cosa ne hai fatto di Kelsey?!» chiede.
«Che stupida che sei. Sei una bomba.» dico guardandola da capo a piedi.
«Io non sono niente in confronto a te.» dice continuandomi a fissare.
«Non ti provare a spare queste cazzate perché ti giuro che rimango a casa.» dico e lei rotea gli occhi difronte alla mia drammaticità.
«Siete entrambe da togliere il fiato. Lasciate farvi una foto.» dice mia madre così ci mettiamo nelle pose più stupide come è nostro solito fare e appena sentiamo un clacson ci fiondiamo giù dalle scale.
«Portati questa.» dice mia madre porgendomi la macchina fotografica.
«Mamma ho il telefono.» dice e lei apre la bocca per ribattere ma io la precedo.
«Si, si, le foto con la macchina hanno tutto un'altro effetto.» dico prendendo la macchina e infilandola con fatica nella pochette.
Sentiamo un'altro clacson e così entrambe t frettolosamente salutiamo mia madre.
«Kels.» sento la voce di mio padre provenire dal divano e lo vedo girato verso di me.
Non mi ero assolutamente accorta della sua presenza.
Mi guarda da capo a piedi.
Il silenzio cala nella stanza mentre tutte sembriamo pendere dalle sue labbra.
«Sei..» dice e devo trattenermi nel tenere la mascella al suo posto che sembra farsi sempre più pesante al pensiero che vi è una possibilità che mio padre mi faccia davvero un complimento.
«S-Stai attenta.» dice e subito mi ricompongo.
Guardo Jen e ci capiamo al volo mentre mia madre sembra davvero delusa.
«Si.» dico dando un bacio a mia madre e varcare la soglia di casa.
«Rimarrà sempre lo stesso.» dico ridacchiando con Jen mentre ci incamminiamo verso la limousine.
Certo che gli piace fare le cose in grande ad Alan eh...
Vabbè, tanto i soldi c'è li ha visto che entrambi i suoi genitori sono avvocati.
Mentre i due si scambiano i vari effusioni io entro così da lasciarli in intimità.
Mi guardo attorno e mi sento già fuori posto e non è il fatto della limousine.
Il tragitto fila liscio. Alan mi sembra un tipo a posto e molto gentile, ha cercato di non farmi sentire di troppo tutto il tempo cercandomi di coinvolgermi nei vari discorsi e lo stesso ha fatto Jen.

Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora