57. Needy

753 36 33
                                    

[N/A] Vi consiglio di ascoltare: High- Dua Lipa mentre leggete questo capitolo.


SHAWN's POV

Mio Dio, sto impazzendo.
Sono così vicino a lei ma devo starmene con le mani dietro alla schiena.
Mi mancano troppo le sue labbra, mi sto dimenticando anche che sapore hanno.

Alzo lo sguardo e vedo che ha smesso di asciugarmi i capelli, ma continua a tenere il phon acceso in mano.
Sembra ipnotizzata.

Ho bisogno di lei cazzo.
Mi riavvicino alla sua pancia, lentamente porto le mie mani all'interno della sua felpa e la sento sussultare.
Alzo lo sguardo e la trovo ad occhi chiusi con le labbra semi aperte.
Le prendo velocemente il phon e lo spengo per poi metterlo dentro la vasca ormai asciutta.
Le mie mani sono ben salde sui suoi fianchi.
E piano piano salgo così da esplorare con le mie mani la sua pelle calda.
Con le mie mani anche la felpa sale così da lasciarle la pancia scoperta.
Mio Dio e così bella, gli addominali sono ben allenati ma non troppo in evidenza, come è giusto che sia.
Osservo attentamente la cicatrice dell'operazione.
È così grande, ma persino quella la rende perfetta.
Sento il tessuto dei miei miei pantaloni  tirare sempre di più a causa del mio rigonfiamento.

Mi avvicino alla pancia e la sento come barcollare ma io la tengo salda con le mani.
Struscio il naso per poi dare un poco più in basso della cassa toracica e subito la  sento tiratore la pancia in dentro.
«Peter.» dice in un sussurro.
Amo quando mi chiama così.
Porto le mani sulla parte bassa della sua schiena ed è tremendamente inarcata.
Continuo con dei baci caldi fino ad arrivare ai suoi jeans.
Così gli do gli baci lungo i fianchi.
Ogni tanto alzo lo sguardo e la trovo con il labbro inferiore tra i denti.
Mi scappa un sorriso nel vedere che effetto gli faccio, continuo con dei piccoli baci.
«Shawn.» dice stringendomi più forte i capelli.
Come ho fatto a non toccarla mai in questo modo?
Sentire il mio nome detto da lei mentre cerca di contenersi è pura droga. Altro che cannabis.
Decido di alzarmi in piedi e la attiro a me facendo sì che i nostri corpi siano uno attaccato al l'altro.
Mi trovo a guardarla negli occhi, quei occhi di color marrone scuro, quel marrone mai visto.
Continua a tenere le labbra semi aperte, il suo respiro e più che veloce e le sue guancia sono un po' arrossate.
Mi avvicino al suo collo e vi poso due baci per poi ritornarla a guardare.
«Shawn. Non possiamo. Siamo troppo confusi e tu non sei molto stabile.» dice con i respiro affannato.
«Tu sei confusa non io e ormai l'effetto mi è passato da un bel po'.» dico posando la fronte sulla sua.
«Dai andiamo, che è pronto.» dice ricomponendosi.
Sta scherzando vero?
«Kels...» cerco di prenderle il polso ma lei mi schiva.
«Niente "Kels". Andiamo.» dice uscendo dal bagno.
Così la seguo.
Trovo un solo piatto con della frittata e del pane.
Così mi siedo ed inizio a mangiare.
Dopo poco spunta Kels in salotto ed inizia a prendere la borsa e le chiavi dell'auto.
«Che stai facendo?» chiedo balzando giù dalla sedia.
«Me ne vado.» dice guardandomi.
«Ma come? Pensavo che eri venuta per passarci la notte.» dico raggiungendola.
«No no, mia mamma non sa me ache che sono uscita.» dice prendendo il telefono dal divanetto.
«Puoi sempre mandarle un messaggio.» dico.
Non può andarsene. Non sono pronto.
«No Shawn, non posso. Ricordati di bere la medicina.» dice per poi avviarsi verso la porta.
La supero e mi metto davanti alla porta.
«Ti prego. Solo questa notte.» le dico quasi implorandola. Sembra pensarci su e prima che dica qualcosa  sussurro un'altro "Ti prego".
«Okay.» dice alzando gli occhi al cielo.
«Grazie.» dico sorridendole.
«Vai a mangiare.» mi ordina.
Così la prendo per mano e la alla penisola.
Prendo una forchettata di uova e la sporgo verso di lei.
Che la guarda confusa e poi alza lo sguardo su di me.
«Shawn...» dice con un tono accusatorio.
«Dai ti prego, mi sento in soggezione mangiarti davanti. Quindi mangia assieme a me.» le dico «Per favore?» aggiungo infine.
«Solo questo boccone.» dice.

«Perché sei tornata in Canada?» le chiedo mentre bevo un sorso d'acqua.
«Potrei chiedertelo anche io.» posando i gomiti sulla penisola e incrociare le braccia al petto.
«Te l'ho chiesto prima io.» le dicò sorridendole.
«Sono in vacanza così ne ho approfittato per venire a salutare i miei, Jen e Aaliyah.» dice.
«È lei che ti ha dato la copia vero?» chiedo. È un cazzo di genio la mia copia in miniatura.
«Si che a proposito non mi ha detto che tu eri qua.» dice pensandoci su.

N/A: LASCIO A VOI I COMMENTI.

Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora