63. Bubbles

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SHAWN's POV

La vedo guardarsi attorno incantata dal nuovo appartamento. La struttura è simile al appartamento a Toronto e lo stesso è per l'arredamento. Farei di tutto per lei.
«Shawn mi sembra di essere a Toronto.» dice guardandomi con quei occhi che sembrano brillare e un sorriso stampato sul volto.
«Era questo il mio intento.» dico per poi avvicinarmi a lei ed abbracciarla ammirarla per un'altro po' continuando a sorriderle.
«Mi sei mancato.» dice facendomi mancare un battito.
«Ah si? Mi hai pensato?» le chiedo in un sussurro.
Si morde il labbro inferiore e annuisce.
«Tanto o poco?» le chiedo strusciando il naso sul collo.
«Un pochino.» dice ridacchiando.
«A sì?» chiedo facendo il finto offeso.
«Un pochino tanto.» dice iniziando a baciarmi il collo.
Aiuto, mi vuole far impazzire. Mi mordo il labbro inferiore trascinato dai suoi baci.
Sento che le sue mani posano sulla parte passa della mia schiena e subito dopo sento tirare la maglietta. Ha tirato fuori l'orlo della mia maglietta per far sì che possa accarezzarmi la schiena.
Mi abbasso un poco per far sì che smetta di baciarmi laclavicola e far incontrare le nostre labbra.
Tira via le mani da sotto la mia maglietta e intrappola la mia faccia e fa sì che il braccio sia più profondo.

Tra un bacio e un'altro, faccio strada verso la camera, mi siedo sul letto e la faccio sedere a cavalcioni su di me.
«Shawn, devo andarmi a fare la doccia» dice tra un bacio e un'altro.
«Okay andiamo.»  dico alzandomi dal letto con lei in braccio.
«Cosa! No!» urla mentre siamo in corridoio.
Arrivo in bagno, chiudo il tappo della doccia e apro l'acqua.
«No Shawn, non la faccio con te.» dice ridacchiando.
Invece sì.
«Perché no?» chiedo mentre mi tolgo la maglietta.
«Perché no.» dice sorridendomi.
«Lo sai che dovremmo superare anche posto step, vero?» dico mentre mi tolgo gli stivaletti per poi passare ai jeans.
«Sì, lo so.» dice mentre mi continua a guardare con uno sguardo attento.
«Ormai sono quasi due anni che ci conosciamo Kels.» dico guardandola mentre mi tolgo l'ultimo e l'unico un indumento. Non stacca lo sguardo da me nonostante sia nudo davanti a lei.
Se fosse stato due anni fa avrebbe distolto lo sguardo o addirittura scappata dalla stanza. È cambiata, e molto ma in buono. È diventata una donna, di quelle forti che non temono niente e che sono un esempio per milioni di persone, a dire il vero per 149 milioni.
Mi guarda e sorride.
Entro dentro la vasca e mi metto a guardarla come per incitarla ad entrare.
«Okay okay. Entro solo se sto dietro.» dice.
Sì!! Lo sapevo. Mamma mia non sto nella pelle.
«Certo, come desidera signorina.» dico portandomi in avanti lasciando del posto alle mie spalle.
Così inizia a togliersi la maglietta color crema, che devo dire che le sta benissimo è molto vintage, ma alla vista del reggiseno bianco in pizzo impazzisco.
Si toglie le all star, i calzini e i jeans.
Continuo a guardarla ed e una meraviglia.
In più vedo il segno del costume e noto la differenza di abbronzatura.
Si laccia il reggiseno e lo fa cadere per terra.
Mi guarda e si copre con una mano.
«La smetti di fissarmi così?» chiede ridendo.
«Non ti devi coprire, sei bellissima.» le dico.
Vedo le sue labbra aprirsi in un sorriso più ampio.
«Si ma ora ti giri.» dice.
Cosa? No! Io l'ho fatto senza problemi davanti a lei.
«No.» dico quasi offeso.
«Si invece. O se no me ne vado e te la fai da solo.» dice minicciandomi.
Che palle peró.
Alzo gli occhi al cielo e mi volto verso il muro.
«Intanto versa del sapone che voglio la schiuma.» mi ordina.
Amo quando mi da gli ordini. Amo sentirla così sicura.

Così prendo un bagno schiuma che mi ha comprato mi mamma che sa al cioccolato e lo verso per poi muovere le mani e creare della schiuma.
Sento le sue mani sulle mie spalle e poi la sento entrare in acqua e le sue gambe mettersi ai miei lati.
Sento le sue mani bagnate scorrere lungo le mie spalle.
«Mi è mancata la tua fissazione per la mia schiena, sai?» chiedo ridacchiando.
«È una delle parti che mi piace di più di te.» dice  dandomi dei baci sulla schiena.
«Quali sono le altre?» chiedo curioso.
Mentre mi appoggi con la schiena al suo petto posando la testa nel suo incavo.
«Le tue mani.» dice allungando le mai per poi intrecciare le dita con le mia.
«Perché le mani?» chiedo togliendomi dal suo petto visto che non sono un peso piuma.
«Sono grandi, no mi fanno sentire come al sicuro? Non so perché.» dice stringendo le spalle.
«E le altre? Se ci sono ovvio.» dico voltandomi di poco verso di lei.
Mi abbraccia per il busto e posa il mento sulla mi spalla.
«Certo che ci sono. Le tue braccia. È il posto in cui mi sento a casa in questa città caotica.» dice ed io rimango a bocca aperta. Quindi sono la sua casa?
«Adoro le tue gambe. So che ci lavori tanto. Sono della forma giusta.» dice dandomi una grande soddisfazione.
«Adoro anche il tuo petto e lo sai.» dice accarezzandolo.
«Ti sei depilato?» chiede continuando ad accarezzarmi il petto.
«Si per lo shooting.» dico ridacchiando.
«Ah ecco! Mi devi far vedere le foto!» dice ricordandosi.
Tanto mi vede tutti i giorni senza maglietta e pantaloni, cosa vuole vedere?
«Dopo. Voglio sentire il resto.» le dico  posandole un bacio sul collo.
«Mi piace il tuo collo soprattutto quando canti che ti si nota la vena, mette della tua faccia mi piace tutto. I tuoi occhi soprattutto quello pigro, la cicatrice, e le tue labbra.» dice per poi posare la mano piena di schiuma sulla mia guancia e darmi un bacio a stampo.
«Ah, adoro anche i tuoi tatuaggi, soprattutto questo qui.» dice tracciando il contorno della lampadina con l'indice.
«Anche il mio sai.» le dico sorridendo
Prende la spugna , versa un'altro po so bagnoschiuma e inizia a strofinarmi la schiena.


Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora