56. Wet hair

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N/A: Visto che mi dimentico mezza roba ho deciso di scrivere la note author prima del capitolo.
Una cosa che volevo scrivere nei altri due capitoli prima è che siamo passati da 18k a 19k in tipo 24h? Io sono sconvolta. Vi amo. Grazie per i commenti, grazie per esservi legate così tanto alla mia storia e grazie per il supporto.
In questi giorni sto scrivendo a go go e spero che vi soddisfino questi capitoli!
Vi avviso che da ora in poi i capitoli saranno molto concentrati e 🔥.
Ah siamo pure arrivati a 1k di voti!! Keep going guys!!
Love y'all 💖
Valentina







KELSEY's POV

Non può fare così ogni volta.
Non gliela darò vinta troppo facilmente questa volta.
Non basterà farmi gli occhi dolci e chiedermi scusa.
Giocherò al suo stesso gioco, ovvero mostrargli un po' di menefreghismo, divertirmi con i miei amici e pensare a me stessa, cosa che lui ha fatto finora.

Appena arrivo alla uscita mi trovo una decina di paparazzi che iniziano a scattare foto.
Pure loro ci si devono mettere stasera?
Così esco e senza dare retta a nulla di ciò che dicono entro in macchina e vado in cerca di una farmacia aperta, non ne trovò una aperta così decido di andare da Target che è aperto 24h e prendo alcuni farmaci per il mal di testa e delle bottigliette di smoothie 100% frutta, così che li possa bere anche domani mattina devo per riprendersi un po' e dei Gatorade.
Appena rientro in macchina, poso la spesa sul sedile del passeggero e il mio telefono vibra.

Ma boy♥️: Dove sei?

Sto arrivando.

Gli rispondo in fretta per poi mettermi alla guida.
I miei amici paparazzi mi stavanno ancora aspettando.
Come facevano a sapere che sarei ritornata?

Mi catapulto in ascensore.
Mamma mia che nottata e io che mi volevo chiarire le idee.

Giro la chiave dentro la serratura e appena entro, vedo un Shawn preoccupato, che indossa la felpa e i pantaloncini che gli avevo lasciato con i piedi scalzi sta in piedi.
«Hey.» dice raggiungendomi con passi veloci ed aiutarmi con la spesa.
Lo vedo molto meglio, sembra essersi ripreso del tutto.
«Posa tutto qui che ci penso io.» dico posando la mia busta nella penisola.
«Ma non dovevi comprarmi delle medicine?» chiede guardandomi confuso.
«Infatti l'ho fatto, ho girato quasi tutta Toronto ma le ho comprate.» dico frugando nelle buste.
«Eccole, mangia qualcosa e bevine una bustina.» dico dandogli il pacchetto.
«Non avrei dovuto farti girare Toronto a quest'ora.» dice come se stesse parlando a se stesso.
«Non ti preoccupare. Ora metto nelle mensole Questa spesa e ti faccio... delle uova vanno bene?» chiedo aprendo una delle mensole in vetro per poi metterci la pasta, farina, cerali e le varie bottigliette di smoothie.
«Perché lo fai?» chiede alle mie spalle.
Così mi volto per guardarlo negli occhi e leggo del dispiacere sul suo volto.
«Perché nonostante tutto, non mi piace lasciare nella merda le persone.» dico decisa, anche se gli vorrei dire: Perché ti amo brutto cretino, ancora non lo capisci?

«Grazie Kels.» dice.
«Non c'è di che.» dico.
«Perché hai comprato dei Gatorade?» chiede ridacchiando mentre vede che che li metto nel dispensa.
« Perché ho iniziato ad apprezzarli e vedrà che... Domani mattina capirai.» dico.
Capirà quando il caffè non gli basterà per tenere gli occhi aperti.
«Allora che farai in questi giorni?» chiede sedendosi su uno  degli sgabelli attorno alla penisola.
«Ho un bel po' di cose da fare.» dico stando sul vago.
«Sto iniziando a scrivere.» dice.
«Oh fantastico.» dico sbattendo le uova dopo aver messo  il sale.
«Ho visto che l'album sta spaccando.» dice.
Mi volto e lo vedo farmi un sorriso a labbra chiuse. Quelle labbra. Sono più rosee di come me le ricordo.
«Si. Non mi aspettavo tutto questo.» dico sorridendo.
«Sono bellissime tutte ma "Love Will Remember" ha qualcosa in più.» dice.
«Penso che quella sia la meno piaciuta. Vanno fortissimo It Ain't Me e Perfect» dico mentre butto le uova in padella.
«Quando hai scritto It Ain't Me?» chiede, lasciandomi senza fiato volta alla sprovvista.
Mi volto e lo vedo fissarmi.
«La stessa notte che ti ho colto sul divano con Hailey.» rispondo secca.
Se ne sta zitto. Mi volto verso di lui e lo sbircio un po'.
Sta chiudo a guardarsi le mani, la sua figura è illuminata solo dalla piccola luce che è vicino all cappa della cucina e solo ora notò che ha i capelli ancora i capelli bagnati, o meglio dire, mezzi.
«Shawn vatti ad asciugare questi capelli! Sono mezzi.» lo rimprovero e subito nasce un sorriso sulle sue labbra.
«Be?!» chiedo vedendolo ancora seduto.
«Vado Vado. Comunque ci tengo a dire una cosa, non ho mai pensato a lei o al suo tocco mentre ero con te. Mai.» dice mentre il mio cuore perde un battito.
Altro che se l'è ascoltato, si ricorda tutto a memoria.
Mi volto ma lui non c'è più.
Sarà vero quello che ha detto?
Io lo vedevo spesso con lo sguardo perso nel nulla. Le uova sono pronte così vado a chiamarlo.
Appena arrivo al bagno, la porta è aperta e lo trovo ad asciugarsi i capelli con un asciugamano mentre si guarda allo specchio.
«Ma mi stai prendendo in giro vero?» chiedo sorpresa da quello che vedevo.
Si gira di scatto verso di me impaurito.
«Su cosa?» chi continuo.
«Ah, voi maschi!» dico mentre  lo supero e prendo il phon.
Lui ne ha tanti e abbastanza lunghi, non gli basta un asciugamano.
Lo attacco all spina.
«Su siediti.» dico indicandogli il bordo della vasca, visto che è troppo alto.
Lo vedo sorrideremi dopo le ultime parole e pendere posto sul bordo della vasca così da facilitarmi il lavoro.
Si mette a sedere  con le gambe large e io mi metto in mezzo in piedi.
Accendo il phon e mentre passo le dita tra i suoi capelli li asciugo.
Sì lo so, non dovrei, ma ogni scusa è valida per toccargli i capelli.
Una volta asciugato la parte davanti gli faccio chinare la testa in avanti di poco e inizio ad asciugare la parte dietro.
Sento che lui posa la fronte sulla mia pancia e subito sento il suo respiro caldo sulla mia pelle, nonostante il tessuto della felpa.

TO BE CONTINUED...

Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora