71. "Why not?"

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KELSEY's POV

Mentre mi rigiro nel sonno, mi sveglio a causa del dolore al polso.
Apro gli occhi e guardo Shawn che dorme a pancia in giù con il braccio sinistro attorno al mio busto.
Che belli i suoi ricci lunghi che gli ricadono sulla fronte.
Ha gli occhi chiusi e le labbra chiuse, sembra avere un respiro molto profondo.
È proprio un angelo caduto dal cielo.
Con la mano gli scostò i ricci ricaduti sulla fronte stando attenta a non svegliarlo, anche se sarebbe difficile svegliarlo.
Forse è l'ora che se gli tagli un po' questi capelli, ma giusto una spuntatina.
Quanto amo questo ragazzo. Troppo.

Guardo l'orario sul mio telefono. Segna le quattro e quarantacinque del mattino.
Guardo il polso dolente e noto che si è donfiato leggermente.
Okay, forse è il caso di andarlo a far vedere.
Facendo attenzione a non svegliare Shawn mi alzo dal letto e mi fiondo in bagno preparandomi per uscire.

Preparo velocemente la colazione a Shawn, gli scrivo un bigliettino ed esco che sono le cinque e mezza.
Guido a fatica a causa del polso.
Sicuramente non è rotto ma penso che ci siano delle micro fratture.
Mentre sono per la strada verso il pronto soccorso trasmettono Why di Shawn.
Amo questa canzone. So che l'ha scritta per me.
Anche se le parole di quella stronza mi rimbombano nella testa. Il problema è che non posso difenderlo perché è la verità. Lui ha preferito perde la verginità con lei.

SHAWN's POV

Sento il mio telefono riprodurre il suono della mia dannata sveglia.
Oggi non ho proprio voglia di allenarmi, ma i risultati sono troppo soddisfacenti per smettere.
«Piccola spegnila.» borbotto con ancora gli occhi chiusi.
«Piccola.» borbotto non sentendo nessun movimento.
Così apro gli occhi. Il letto è vuoto.
Guardo se al lato del mio telefono c'è il suo.
Non c'è.
«Kels?» urlo.
Nessuna risposta.

Dove cazzo è andata?
Ma perché ha questo vizio di prendere e andarsene senza dire niente?
Prendo il telefono, spengo la sveglia e la chiamo subito.

«Hey buongiorno.» dice di buon umore.
«Dove sei?» chiedo un po' nervoso.
«Al pronto soccorso.» dice.
Ma perché cazzo non mi ha svegliato?
Alla fine si è decisa ad andarci!
«Kelsey dovevi svegliarmi. Ti avrei accompagnato. Perché devi fare tutto come se non esistessi?!» chiedo rimproverandola.
«Scusami amore, è solo che volevo lasciarti dormire so che hai una giornata impegnativa oggi.» dice.
Alla parola "amore" mi calmo un po'. Infondo ma l'ha fatto per me.
«Lo so piccola, ma ti devi sapere che te sei più importante delle interviste.» dico.
«Allora che ti hanno detto?» chiedo.
«Ho qualche micro frattura.» dice.
«Cazzo.» dico mentre la rabbia mi annebbia la mente.
Glielo ha rigirato proprio bene.
«Se rivedo quel coglione lo sbatto in galera.» dico mentre serro il pugno.
La sento ridacchiare.
«Mi volevano mettere il gesso ma ho detto che mi faccio fare un tutore dal fisioterapista» afferma.
«Mi vesto e ti raggiungo.» dico scattando in piedi.
«Tranquillo, ti ho preparato la colazione, mangia e vai in palestra che ti raggiungo là.» dice.
Mi ha pure fatto la colazione.
Ma a che ora si è svegliata?
«No, non ci vado in palestra. Vengo con te dal fisioterapista.» dico mentre vado in cucina.
«No tu ci vai e poi quando hai finito ci andiamo assieme se hai tempo.» dice.
Chiamerò  Andrew dicendo di cancellare le interviste.
«Ma come farai a guidare?» chiedo.
«Ho guidato finora. Lo posso supportare un po' di dolore.» dice sicuramente sorridendo.
«Kelsey se la prossima volta te ne vai via così da casa, non so cosa ti faccio...» dico alterato.
«Okay okay.» dice sbuffando.
«A dopo, stai attenta a non sforzare il polso.» gli raccomando, prima di riattaccare.
Non cambierà mai.
Non l'ha capito che voglio essere partecipe in tutto ciò che fa?


Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora