Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||

6. Hockey

Don't cry, or do whatever makes you feel comfortable
I'm tired, too
There's nothin' left to say, let's call a truce
'Cause I don't really wanna go to bed like this
I'm so sorry
We're still stuck in the middle
I'm so sorry
'Cause in the moment I
I don't know what it's like to be you
I don't know what it's like but I'm dying to
If I could put myself in your shoes
Then I know what it's like to be you

Cerco di concentrarmi ma non riesco ancora ho intesta la faccia di Jenny quando ha visto Shawn e la sclerare dopo.
L'ha presa meglio di quanto pensassi.
Oggi mi sono affacciata al balcone e purtroppo ho visto che le persiane erano ancora giù e la sua macchina non era al suo solito posto.
Sarà andato in palestra.

È da ore che mi sto cervellando per una perfetta seconda strofa dopo il ritornello.
«Sembri disperata.» una voce dice così vicini a me.
Spaventata salto sulla sedia e mi volto verso colui che ha parlato anche so benissimo chi sia.
Lo guardo ed e sbilenco sullo stipite della porta con un sorriso beffardo sulle labbra.
«Ma come-» dico ancora sorpresa dalla sua apparizione non prevista.
«Tua madre mi ha aperto. Posso?» chiede indicandomi la mia stanza così chiudo velocemente il mio quaderno dalla copertina in pelle marrone e faccio si con la testa.
«Mi scuso già per la sua reazione.» dico pensando alla faccia stupita di mia madre.
«A dire la verità era un po' sorpresa ma non penso che mi abbia riconosciuto.» dice sorridendo mentre si siede sul mio letto.
«Oh credimi, ti conosce e come.» dico pensando a quante volte parlo di lui al giorno.
Nel frattempo i suoi occhi vagano a giro per la mia stanza da letto e quando nota i suoi dischi nell'immensa collezione affiancata da uno stereo e un giradischi.
«Wow questa camera è bellissima Kels.» dice e io lo ringrazio con un sorriso mentre con gli occhi e la mente cerco di fotografare la sua figura seduta sul mio letto. Pazzesco.
«Che stavi facendo?» mi chiede mentre io Los to chiedendo il perché della sua visita ma non voglio sembrare infelice dalla sua presenza.
«Ah niente di che.» dico mentre lui mi scruta curioso.

«Sei mai stata a una partita di hokey?» mi chiede cosi dal nulla.
Aggrotto le sopracciglia e scuoto la testa.
«Mai, mai?» lui chiede incredulo inarcando le sue folte sopracciglia.
Scuoto nuovamente la mia testa.
«Incredibile! Una canadese che non è mai stata ad una partita di hockey. Dobbiamo rimediare.» dice facendomi venire un attacco al cuore.
Ho capito bene? Ha detto "dobbiamo"?
«Ti va di venire a vedere l'allenamento di mia sorella?» lui mi chiede mentre io lo guardo incredula e nel frattempo il mio cervello cerca di elaborare cio che Shawn mi ha appena proposto.
«Cosi la conosci finalmente.» dice sorridendomi per niente impacciato.

Ed io che credevo che fosse piu impacciato con le ragazze.

«Certo, mi farebbe un sacco piacere! Quando?» gli chiedo aggiustandomi la voce per non sembrare troppo eccitata.
«Ora?» chiede ridacchiando.
«Ora, ora?» gli chiedo ridacchiando.
«Si ora ora, siamo anche un po' in ritardo.» dice ridacchiando mentre io rimando senza fiato.
«Hai di meglio da fare?» mi chiede guardando il mio quaderno.
«NO, no! Dammi solo due minuti.» dico cosi lui annuisce e si alza dal letto.
«Ti aspetto in macchina.» dice prima di uscire dalla mia camera.
«Sì, faccio velocissimo.» dico mentre lui chiude la porta.

Cosi mi tolgo i vestiti lanciandoli per terra e scelgo un maglione bianco a collo alto e dei skinny jeans che fascino bene le mie gambe e ai piedi delle Timberland.

Mi pettino i capelli velocemente e li lascio cadere morbidi sulle mie spalle.

Con fretta e furia applico solo del mascara sulle mie ciglia così da renderle ancora piu voluminose. Prendo il burro di cacao e il telefono ed esco dalla camera.