CAP.57

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Pov.Emma
Stamattina il mio medico mi ha permesso di uscire dall'ospedale sempre a patto che non mi separi dalla sedia a rotelle, sto seguendo alla lettere tutto ciò che mi ha ordinato.
Stefano è passato a prendermi e stiamo ritornando a casa mia, mi manca tanto l'aria familiare.
Il mio amore ha organizzato un barbecue con tutti i nostri amici e mamma ha fatto salire da Aradeo anche i miei parenti che avevano tanta voglia di vedermi.
Il primo ostacolo lo incontro appena Stefano parcheggia nella nostra villa.
Mi fa scendere e mi appoggia sulla mia sedia, per entrare in casa mia e nel mio giardino devo salire delle scale... è la cosa più banale che facevo prima ma adesso è la cosa più difficile, le guardo da lontano è un senso di angoscia mi pervade.
"Ehi amore guarda che ci sono io apposta"
Non riesco a parlare che subito sono fra le sue braccia, mi sta portando nel nostro giardino.
Appena varchiamo la soglia del cancelletto li vedo tutti organizzati, c'è chi accende il barbecue, chi apparecchia il tavolo e chi taglia la frutta.
"Siamo arrivati"
Stefano si annuncia e tutti si girano.
Lui mi posa sulla sedia e mi lascia agli abbracci di tutti.
Sono a casa e sto bene, proprio bene.
Vedo però Sofia in disparte sull'altalena che abbiamo qui e allora mi avvicino anche se con difficoltà ad arrivare da lei per colpa dell'erba che intralcia le ruote ma ci riesco.
A Sofia è stato spiegato sia da Stefano che dai miei che per un periodo andrò avanti e indietro con quest'aggeggio.
Lei all'inizio sembrava non capire ma adesso credo proprio che ha capito anche di più.
"Ehi amore mio che ci fai tutta sola qui"?
"Niente"
"Sei sicura??, ieri sera eri felice, adesso sei tanto triste"
"Perchè prima non ti sei alzata come fai sempre per spingermi quando mi hai vista sull'altalena"?
Allora è questo il problema...
"Amore papà te l'ha spiegato, io per un po non potrò alzarmi perchè sono molto stanca e mi sto riposando ma durerà poco te lo prometto, io sono sempre la stessa, anzi adesso reggiti forte che la mamma ti fa arrivare fin sulle nuvole"
Lei inzia a sorridere e si mantiene alle catene, io anche se con difficoltà riesco a spingerla.
"Brava mamma"
Dopo un po vengo richiamata da Stefano che dici che c'è una persona che mi aspetta.
Arrivo d'avanti al cancelletto e vedo Carmen con i suoi genitori
"Sei qui???"
"Si, devo partire per la sicilia ma non potevo farlo se prima non ti venivo a salutare"
"Abbracciami"
Mi abbraccia forte ed io le sussurro che sono tanto fiera di lei.
"Grazie Emma, di tutto"
"Fermati a mangiare qualcosa dai"
"Solo 10 minuti perchè poi ho l'aereo"
"Va bene"
Le do un piatto e mentre si serve parliamo un po dei progetti futuri.
"Quanto starai in sicilia"?
"Giusto due giorni, poi risalgo a roma e inzio gli instore, sono tanto emozionata... non mi sembra ancora vero che io abbia potuto vincere amici, ho già incontrato chi mi accompagnerà in giro per i vari posti e poi ho appuntamento con la universal per discutere delle questioni riguardanti il menager"
Ricordo ancora quando proposi ad Elodie di produrre il suo disco e Francesca le disse che con molto piacere sarebbe diventata sua menager.
Dopo sanremo le cose erano un po cambiate, lei si sentiva sempre troppo protetta da me e dal mio nome e quindi ha scelto altre persona... certo all'inizio incassare il colpo è stato difficile ma poi siamo ritornate come prima, abbiamo messo da parte l'orgoglio.
Mi sento tanto trasportata nel chiedere la stessa cosa anche a lei.
Non so perchè mi succede ma quando davvero mi affeziono ad una persona è come se poi mi sentissi in obbligo di aiutarla in tutto.
Forse potrei solo occuparmi della parte amministrativa dei suoi progetti senza mettere in mezzo Francesca, almeno finchè rimarrò senza far niente.
"Senti Carmen io ho pensato una cosa"
"Dimmi pure"
"Io in questo periodo sono senza far nulla, e potrei dedicarmi a te"
"In che senso scusami"
"Posso occuparmi della parte amministrativa del tuo disco o dei tuoi progetti, tu puoi anche mandarmi cose via e mail così non ci sarà bisogno di vederci ogni due e tre perchè tu sarai occupata"
"Bhe Emma che dirti... mi farebbe enormememte piacere se ci fosse anche il lavoro a tenerci legate oltre l'amicizia"
"Dammi solo il tempo di parlare con Francesca e la universal e ti do la risposta"
"D'accordo, aspetterò te ma adesso devo proprio andare"
"Va bene"
Ci abbracciamo e poi va via.
La giornata passa serena e tranquilla.
Stanotte dormirò a casa e poi domani tornerò in ospedale.
Quando tutti vanno via noi ci prepariamo per la notte.
Con l'aiuto di Stefano faccio una doccia, indosso il pigiama e poi mi metto a letto.
Mi abbraccia, mi tiene stretta forte a se è in poco tempo si addormenta.
Lo faccio anche io ma dopo circa un ora mi sveglio si soprassalto, so che non posso scendere al piano di sotto ma posso attraversare il corridoio per andare da mia figlia.
Cerco di non svegliare Stefano che per fortuna ha sempre avuto il sonno pesantissimo.
La sedia è proprio di fianco al letto.
Io tolgo le coperte da me e mi aiuto con le braccia.
Con un po di fatica riesco a sedermi.
Non vorrei esagerare ma un minimo anche se piccolo segnale dalle mie gambe l'ho ricevuto proprio appena mi sono seduta.
Giro le ruote e mi avvio verso il corridoio.
La stanza di mia figlia è l'ultima della strada. Arrivo fino a li e vedo dalla porta socchiusa che dorme.
Mi avvicino per rimetterle il lenzuolo sulle spalle scoperte.
Quanto la amo solo dio lo sa.
Esco per non farla svegliare e mi fermo nel corridoio.
Perchè non posso più godermi quello che mi sta succedendo solo per uno stupodo incidente???
Mi avvicino allora alla panca posta di fianco alla camera.
Appoggio le mani sul bordo e metto tutta la forza che ho sulle mie gambe.
Per i primi 20 secondi non ci riesco e  neanche per gli altri 20.
Ma poi qualcosa succede, sento che devo riprovarci.
Inizio a sorridere perchè sento il freddo del pavimento sotto ai miei piedo nudi.
E allora capisco che sto per tirami su.
Ci sto circa 10 secondi e poi mi risiedo, mi sono stancata, ma sono felice... è già un inizio.
Vedo Stefano che si è alzato per andare in bagno e mi vede.
"Ah sei qui, ma come hai fatto"
"Ste sono riuscita a stare all'impiedi, anche se per poco ce l'ho fatta"
Viene ad abbracciami e mi dice che è fiero di me.
Mi prende e mi porta a letto.
Adesso si che posso dormire..

(BUONANOTTE❤❤❤)




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