CAP.4

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Pov. Emma
Dopo la discussione avuta con Stefano ho capito che forse ero io che ero stressata e me la sono presa con lui, e allora stamattina ho accompagnato Sofia all'asilo e mi sono messa in viaggio per andare allo studio di registrazione...
Forse devo sfogare il mio stress con la musica, il mio mondo, quello per cui sono nata, quello che ho fatto da sempre e quello che voglio fare per sempre...
Avere una famiglia, delle responsabilità è una cosa complessa ma senza di questa saremmo persi.
Arrivo in studio e vedo Francesca che mi aspetta
"Pronta per un intensa giornata amò"?
"Dai vediamo se oggi riesco a combinare qualcosa"
"Non preoccuparti, anche se non dovessi farcela oggi, ci riproveremo, insieme"
"Grazie, lo so che in questo periodo sono diventata insopportabile, ma non volevo esserlo, giuro"
"Non preoccuparti, sono stata accanto a te in momenti peggiori"
Ci abbracciamo ed io entro in sala, do il meglio di me stessa, almeno spero.
Alzo gli occhi e dalla vetrata vedo Franci che alza il pollice in segno di approvazione.
Oggi è andata bene, non sempre sono così tranquilla, la paura di non fare bene qualcosa mi fa star male.
Sembro così forte, ma nascondo una fragilità assurda che solo con poche persone riesco a tirare fuori
Mi rilasso sulla sedia e controllo l'orario, sono le 15, devo ancora pranzare, mi faccio dare un panino dalla Savini, Sofia anche oggi rimarrà con Elisa, mi aiuta proprio tanto, è un amica fantastica, prima di andare a casa passo da lei a prendere mia figlia, ma mi dice che Stefano le ha detto che rimmarrà a dormire da loro e di non preoccuparmi, allora prendo la macchina e torno a casa, apro la porta e trovo delle candele che delineavano il percorso verso la camera da letto.
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Pov.Stefano
Ho capito lo sbaglio che ho commesso con Emma, vorrei farmi perdonare organizzandole qualcosa di romantico, ammetto che non sempre abbiamo il tempo di trascorrerlo da soli, ma oggi voglio dedicarmi a lei, se lo merita.
Chiamo Elisa e le chiedo se Sofia può dormire da loro, lei mi dice che non ci sono problemi e mi augura una buona  serata.
Esco dagli studi, passo dal fioraio, in pasticceria e vado diretto a casa.
Organizzo il tutto con delle candele, preparo il letto cospargendolo di petali, mi vesto e l'aspetto.
Sento la serratura scattare e vedo Emma che segue la scia, la vedo arrivare in camera.
"Buonasera"
"Buonasera a te principe buzzurro" mi dice sorridendo
"Ti ho preparato una piccola sorpresa"
"Eh lo vedo"
Mi avvicino e la imbocca con un dolcetto al cioccolato, poi la bacio.
Le nostre lingue si fondono, sento solo il sapore del dolce che si mescola.
La adagio sul letto e la riempio di baci.
"Ti amo"
"Ti amo anch'io Ste"
Passo dal collo, al seno, alla pancia.
Ci spogliamo di tutto e ci uniamo, fino a diventare una cosa sola.
Le spinte sono decise, ma nello stesso tempo delicate, non le farei mai del male.
Arriviamo al culmine del piacere, mi stacco da lei, le bacio le labbra e mi stendo di fianco.
Ci guardiamo negli occhi e capiamo che era di questo che avevamo bisogno, avevamo bisogno di noi.
Ci copriamo con una coperta, ci addormentiamo e ci lasciamo alle spalle giorni faticosi

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