CAP.74

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Ragazzi mi è stato detto che il capitolo 74 non c'è, ma io l'avevo messo ieri.. l'ho ripubblico per chi non riusciva a leggerlo...
Dopo il 75 leggete questo

Pov.Emma
Dio mio quanto sono stanca... siamo ritornati da poco dalle vacanza in puglia, siamo stati con i miei genitori in un albergo, in quei giorni gli abbiamo anche detto il sesso dei bambini ed erano davvero tanto felici, mamma e papà già fantasticavano sui vestitini che indosseranno e sul futuro che avranno...
Purtroppo quei 20 giorni sono finiti e con questi sta finendo anche l'estate, siami agli inizi di settembre e tra esattamente 2 giorni Alessandra e Stefano si sposeranno.
Il mio medico aveva proprio ragione quando mi diceva che la gravidanza gemellare poteva essere molto più faticosa, ho preso circa 2 kili e mezzo in un mese e non va proprio bene, in totale ho già messo su 7 kili in 5 mesi... come potrò mai perderli uffa... i miei ormoni sono sempre più impazziti e la persona che più sopporta questo è Stefano... ascolta tutto ciò che dico anche le cose senza senso e lo fa in silenzio, sa che non vorrei mai fargli del male.
Ma lo stesso litighiamo in continuazione.
Stamattina sia io che Stefano siamo a casa, Sofia è con Elisa e i suoi bambini.
Io cerco di sistemare un po casa senza affaticarmi più di tanto ma è molto difficile farlo senza la collaborazione del mio compagno, appena entro in cucina dopo aver pulito il bagno mi accorgo che sulla poltrona praticamente ci sono solo vestiti di Ste, cerco di non tirare un urlo ma è più forte di me.
"Stefanoooo"
"Ehh che c'è"????
"Puoi alzare il tuo culo dal divano e degnarti di venire qui"???
"Aspetta un attimo dai... devo finire sta partita"
Respiro pesantemente e massaggio la mia pancia.
"Eccomi... che succede"?
"Succede che sto cercando di rendere presentabile questa casa ma il tuo disordine di certo non mi aiuta"
"Cosa c'è di mio scusami"?
"Oh bhe guarda su quella poltrona... è tutto tuo"
"Eh tu urlavi come una matta per quei due vestiti buttati li"
"Innanzitutto non urlo come una matta e poi ti pregherei di renderti utile qualche volta"
"Bhe lo faccio, posso però mettere a posto quelle cose più tardi"??
"Perchè ora cosa hai da fare"?
"Marcello e Lele mi hanno chiamato per fare una partita a calcetto e stavo pensando di andarci"
"E non puoi andare dopo aver messo a posto queste cose"?
"Dai, mi preparo la borsa e scappo ti giuro che dopo ti aiuto, e dai non farmi questa faccetta arrabbiata"
Crede che io stia scherzando... mi sorride e mi bacia, io mi allontano e lo guardo male.
"Tu credi che io scherzi?? Va bene... grazie dell'aiuto puoi andare"
"Amò sto scherzando dai... ora vado ma giuro che vengo il più presto possibile"
Mi lascia un bacio sulle labbra prende di corsa il borsone e va via.
Io mi siedo pesantemente sul letto e inizio a singhiozzare.
Sta prendendo la cosa nettamente sotto gamba, non capisce che io sto male e vorrei solo essere capita.. ma lui non ci riesce.
Mi alzo prendo i suoi vestiti e li piazzo d'avanti all'entrata, mi stendo a letto e in un momento crollo.
Dopo circa un ora e mezza mi sveglio con il rumore delle chiavi che girano nella toppa della porta... vedo Stefano arrivare dal corridoio in fondo e vedo che guarda a terra cercando di capire perchè i suoi vestiti fossero li.
"Ma perchè i miei vestiti sono sparsi per la cucina"?
"Forse perchè non li hai mai posati"?
"T'avevo detto che l'avrei fatto dopo"
"Ed io avrei dovuto aspettare i tuoi tempi"??
Mi alzo dal letto e mi metto di spalle a lui, sento che posa la borsa e sospiro.
"Ma che te la sei presa davvero prima?? Per questo sei arrabbiata"?
"Bhe secondo te non dovrei esserlo??
Cercavo di dire una cosa seria ma tu come sembre l'hai buttata sul ridere, non ho voglia di scherzare Ste... dovevi aiutarmi ma hai preferito passare la mattinata con i tuoi amici"
"Adesso mi sembra che tu stia esagerando"
"No... non sto esagerando sei tu che stai prendendo tutto sotto gamba, prima mi rimproveravi ogni due e tre e adesso nemmeno mi chiedi come sto la mattina"
"Non è assolutamente vero e questo tu lo sai... adesso non posso nemmeno più passare una mattinata con dei miei amici... a me non sembra di essere prigioniero... non ho firmato nessun contratto"
"Giusto per dire stai per diventare padre di ben due bambini... che facciamo vuoi continuare a giocare a calcetto o passiamo alle cose importanti"??
"Cosa c'è non sei più al centro dell'attenzione"???
"Ma cosa dici.. ma che stai impazzendo"?
"Dico solo che quando si trattava di farti ragionare i primi mesi per non farti fare qualcosa mi attaccavi sempre e adesso che ti sto dando un po di libertà neanche ti va bene.. io non posso stare dietro i tuoi capricci"
"Dovresti starmi accanto non lasciarmi scegliere da sola tutto quello che devo fare..."
"Non mi sembra che non ti aiuti a prendere delle decisioni"
"Ah no?? Bhe per caso sai in che scuola ho deciso di mettere Sofia"???
"Non rispondi perchè non lo sai, mi hai detto come sempre decidi tu a me va bene tutto..."
"Era per darti libertà di scegliere"
"IO NON VOGLIO LIBERTÀ QUANDO SI TRATTA DI NOI"
"Non ti alterare che ti fa male... comunque sai che non è così, io so e voglio sapere tutto di te e di Sofia ma non credevo fosse così importante che ti accompagnassi per l'iscrizione..."
Abbasso gli occhi e mi siedo.
"E per la cronaca l'ho iscritta alla scuola qui vicino, mi sembrava la più adatta"
"Hai fatto bene... tu scegli sempre le cose più adatte"
La sua voce e la mia voce si addolciscono, lui si avvicina e mi abbraccia da dietro.
"Scusami Emm... non volevo farti arrabbiare"
"No scusami tu... sono insopportabile hai ragione... mi impunto su delle cose e non riesco ad andare oltre"
"E che siamo troppo stressati amò... e a me dispiace tantissimo perchè vorrei che tu ti godessi questi mesi nel migliore dei modi"
"Ma tu non hai nessuna colpa, sono io che devo calmarmi un po... è solo che da un po di tempo sono solo un po sovrapensiero..."
Ci sistemiamo meglio ed io inizio a parlare apertamente.
"Parlami Emm, cosa ti succede"?
"Ho paura..."
"Ma paura di cosa"?
"Stefano presto avremo tre figli da tirar su ed io non saprò dove aggrapparmi"
"A me... ti aggrapperai a me, devi stare tranquillissima.. cresceremo questi piccoletti assieme e non gli faremo mancare nulla, te lo assicuro"
"Abbracciami ti prego"
Mi abbraccia forte e passiamo il resto della giornata li su quel letto...

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