CAP.37

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Pov.Emma
La terza puntata del serale non è andata proprio come speravamo, è stato eliminato Filippo ma gli ho chiesto di far parte del mio tour e lui ha accettato con immensa gioia.
Sono state mosse delle critiche nei confronti di Carmen a cui proprio non ho saputo resistere nel rispondere.
Forse Stefano aveva ragione, non dovevo prendermi così a cuore la vita di Carmen, ma lei è cosi fragile, così dolce, ama la musica proprio come la amo io, il suo modo di essere così educata, di dire sempre grazie... alle altre persone come  Paola Turci può sembrare una cosa fatta apposta ma io so che Carmen è così, non la si può cambiare, la settimana prossima conoscerò i genitori, sono tanto curiosa.
È domenica pomeriggio, io sto preparando la mia valigia e quella di Sofia, è contenta di partire con me anche se sarebbe voluta rimanere con il papà, le ho promesso che lo vedrà dopo e così sarà.
Lei è qui sul letto di fianco a me che mette nel suo zainetto le cose che le dico.
"Mamma ma Molly possiamo portarla"
Oh dio mi ero scordata di Molly... e adesso??
"Amore ma dove la mettiamo"??
"Ti prego, se starà senza di me sarà triste"
Mi fa gli occhi dolci e mi chiede implorandomi di portarla con noi.
"E va bene, la porteremo con noi, contenta adesso"?
"Siii grazie mamma"
Si risiede al suo posto e continua a mettere in valigia le sue cose.
"Amore metti questi maglioncino nello zaino che a milano fa freddo"
"Ma cosa farai a milano mamma"
"Allora... la mamma dovrà girare un video, un po come quello che ti ho fatto vedere dell'isola, te lo ricordi"
"Si, eri vestita da principessa"
"Esatto"
"Ma posso venire anche io"
"Tu rimarrai con la zia Franci va bene"?
"Va bene, ma papà quando viene"?
Guardo l'orologio e infatti vedo che sta tardando.
"Arriverà amore non preoccuparti"
Dopo quasi venti minuti sento il campanello suonare e Sofia scatta ad aprire.
"Finalmente sei venuto papà"
"Scusa amore ma ho fatto tardi"
Lo guardo mentre la mette a terra dopo averla abbracciata, mi guarda ma non mi saluta e subito dopo si abbassa sulle ginocchia me parlare con Sofia.
"Piccola guarda cosa ti ho portato"
Dal borsone mette fuori uno scatolo, si vede benissimo cosa c'è dentro, è un tablet, vuole sicuramente vendicarsi perchè non gli ho lasciato Sofia, avevamo discusso tanto su questa cosa e avevamo deciso che era troppo presto, è una bambina di 4 anni e non voglio che la sua priorità diventi la tecnologia.
Sofi appena lo vede impazzisce di gioia, lo prende dalle mani del padre gli da un bacio e poi va subito ad accenderlo, mentre si allontana vado spedita da Stefano.
"Non avevamo deciso che era troppo piccola per il tablet"?
"È mia figlia, sarò libero di regalarle ciò che voglio oppure no" ?
"No se avevamo deciso di non farlo"
"Tu decidi, tu fai, tu disfi, ma ti assicuro che al mondo non ci sei solo tu"
"Non dovresti essere tu quello enormemente incazzato lo sai vero"?
"Finchè mi accusi di averti tradito io mi scuso e sto male per ciò che ti ho fatto, mi sento uno stronzo e spero tu mi perdoni, ma quando metti in mezzo Sofia proprio non lo sopporto"
"Tu dovresti sentirti peggio di come ti senti adesso e di come mi sento io, ma tu sei fatto così, pensi che quando commetti gli errori poi il perdono ti è dovuto, ma non è così"
"Vabbè non voglio continuare a litigare, me ne vado da Sofia"
"Ecco bravo vai"
Lo guardo mentre va via e mi sforzo di non piangere, ma come ci siamo finiti a questo punto??, non vedo più l'uomo che ho sempre amato, davanti a me c'è uno sconosciuto.
Loro due passano la serata a giocare mentre io preparo le ultime cose, verso le 22 Stefano deve andare via ma prima passa in camera da letto da me.
"Io sto andando via, ti volevo salutare"
"Bene l'hai fatto quindi puoi andare"
"Scusami per prima, non voglio che pensi che ho regalato a Sofia il tablet per vendetta, l'ho fatta perchè so che da ora in poi non passeremo tanto tempo assieme e allora voglio riempirla il più possibile di regali"
"Il suo affetto non te lo compri, poi lei già ti ama alla follia e comumque non t'avrei mai proibito di vederla, non sono così stronza come pensi"
"Io non penso che tu sia stronza, penso solo che stiamo litigando troppo"
Lo vedo che si avvicina e mi mette le sue mani sulle spalle, vorrei tanto indietreggiare ma in questo preciso momento e come se mi fossi scordata di tutto quello che mi ha fatto, il cuore mi dice di rimanere mentre la testa mi chiede di spostarmi da lì.
"Non ti avvicinare per favore Ste"
"La tua bocca dice questo ma tu sei ancora tra le mie braccia e so che è qui che vuoi rimanere"
"No, non deve essere così, tu non devi trattarmi come se fossi una bambola, io ho una dignità, ho dei sentimenti e tu li hai calpestati"
"Emma io ho sbagliato lo so, ma ti amo"
Lo vedo che inizia a piangere.
"Ti amo per come eri, per come sei e per come ti vedo in futuro con me, perchè noi passeremo il futuro assieme"
"Vai via ti prego"
Mi bacia la fronte e va via.
Mi fa stare in un attimo in paradiso e subito dopo all'inferno.
Ho voglia di lui ma nello stesso tempo ho voglia di non vederlo più.
Speriamo che questi giorni a Milano portino un po di relax alla mia testa e se è possibile anche al mio cuore.

(LA PICCOLA EMMA IN FOTO RAPPRESENTA SOFIA)

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