capitolo sei

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I ragazzi le fecero visitare tutta la Big Hit in un ora e mezza, compresi i bagni del piano terra e del secondo piano.
Quell'edificio era enorme all'interno: c'era una sala dedicata allo svago, la sala musica, la sala relax, una biblioteca e persino una piccola stanza utilizzata da mensa. Poi, ovviamente, c'erano i vari studi dei ragazzi nella parte destra, le sale prove e gli studi di registrazione.
«E con il bar, abbiamo finito» disse Namjoon, ritornando al terzo piano. C'era un enorme bancone di legno, le finestre di quel locale facevano filtrare la luce del sole sui tavoli sparsi qua e lá per la stanza. Era molto bello, creava quell'atmosfera calda che pochi bar avevano a Seoul.
«Ti piace?» le chiese Jungkook, mentre gli altri membri si scelsero un tavolo per bere qualcosa.
«È davvero immensa, chissá quante volte mi perderò» rispose lei, con sguardo sognante.
«Ci sono stato poche volte qui, di solito rimango in sala prove o nel mio studio» spiegò. «E qualche volta i manager ci convocano nella sala riunioni».
I due si sedettero insieme ai compagni, i quali avevano giá chiamato un cameriere per ordinare.
«Che farai dopo pranzo?» domandò Taehyung, una volta che il cameriere se ne ritornò dietro al bancone.
«Dovrò trasferirmi nel nuovo ufficio. Penso ci impiegherò tutto il pomeriggio».
«Possiamo darti una mano» si propose Hoseok, sorridendo.
«Non ce n'è bisogno, avete fatto anche troppo oggi».
«E dai, sei una nostra amica, vogliamo aiutarti ora che sei entrata a far parte della Big Hit».
«A-amica?». Kyung-Mi rimase pietrificata dalle parole del maggiore, Jin, che nel frattempo continuava a parlare con gli altri membri di chissá che cosa.
Lei? Amica dei Bangtan? Stava per caso sognando? Insomma, li aveva incontrati solamente il giorno prima e loro giá la definivano "amica".
Probabilmente era soltanto un brutto scherzo.
«Per te va bene?» la interpellò Jimin, facendo ricadere l'attenzione su di lei.
Kyung-Mi scosse il capo per riprendersi.
«Cosa?».
«A che stavi pensando?».
«A-a niente» rispose. «Ero solo disattenta».
«Awww~, la fotografa sta arrossendo!» esclamò divertito Hoseok.
«E dai» sibilò lei.
«Perchè? Cosa abbiamo fatto?».
«Niente!» sbottò, imbarazzata. Si nascose il viso dietro le mani, posando i suoi occhiali da vista sul tavolo di legno.
"Dio mio, che carina" pensò Jungkook, mentre continuava ad osservarla da dietro la schiena di Yoongi. Ed ecco che il suo cuore ricominciò a battere senza controllo, una vampata di calore gli colpì la faccia, facendola arrossare.
«Jungkook-ie? Hai per caso bevuto alcool?» gli domandò Yoongi, voltandosi verso il maknae.
«Eh? No no, sto bene».
«Sei tutto rosso».
«Non dire niente, mi passerà».
Il gruppetto continuò a chiaccherare con i loro drink in mano, finchè non fu ora della pausa pranzo. Kyung-Mi dovette lasciare i Bangtan al bar, dicendo che doveva ritornare al suo studio per prendere le cose essenziali.
«Sicura che non vuoi una mano?» le richieste Hoseok, alzandosi prontamente.
«Ti ho detto di no, state tranquilli».
«Aish... ci si vede Kyung-Mi!».

***

La bionda stava sistemando il suo computer fisso sopra la scrivania bianca dell'ufficio, mentre gli altri suoi "nuovi colleghi" rimasero seduti e, tranquillamente, continuarono il loro lavoro.
Cercò di attaccare cavi su cavi, prese su prese, e solo dopo un'ora di smonta e rimonta riuscì a rendere operativo il computer.
«Hai bisogno di aiuto?», Kang So le si avvicinò, controllando da vicino i lavori di trasloco della nuova dipendente.
«No, posso fare da sola» rispose, uscendo da sotto la sua scrivania.
«Finiresti più in fretta se ti facessi aiutare, così potrò offrirti la cena» sussurrò il ragazzo, cercando di non farsi sentire dagli altri.
«E perché?».
«Per festeggiare la tua assunzione alla Big Hit, è ovvio» rispose. «Ci sarà anche Shin. Appena ha saputo della tua assunzione in questo reparto, é corsa a cercarmi».
«Che?! Ma io non me l'aspettavo, non mi sono nemmeno preparata con i soldi e tutto il resto».
«Ma non importa dei soldi, offro io».
Kyung-Mi sospiró, per poi annuire rassegnata.
"Almeno ho fatto successo giá il primo giorno".

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