capitolo venti

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Tra servizi fotografici, prove, registrazioni e riprese, febbraio aveva lasciato il posto a marzo, trasportando con sé un po' di tepore primaverile. Il sole era presente tutti i giorni, il cielo era quasi sempre di un colore azzurro acceso, e l'umore di tutti gli impiegati all'interno dell'agenzia era migliorato notevolmente, nonostante le schedule piene fino al collo dei Bangtan. Come qualsiasi band che si rispetti, i ragazzi non ebbero un secondo di respiro dopo i primi due concerti a Seoul; dovettero registrare le nuove tracce per il loro nuovo album, fare delle riprese sia per i loro episodi di Run, sia per una nuova serie che sarebbe andata in onda qualche mese piú tardi, Burn the Stage. Era un continuo via vai, un calvario senza fine, e il fisico ne risentiva parecchio. Soprattutto Jungkook.
La sua salute continuava a peggiorare, insieme al cuore impazzito di punto in bianco si aggiunsero altri sintomi, come l'improvviso abbassamento di pressione, che lo portava ad uno svenimento. Era giá capitato in sala prove, mentre provava una nuova coreografia con i ragazzi, e lui non poté fare niente per nascondere il suo malessere. Cedette come un sacco di patate, il tonfo del suo corpo sul pavimento bianco della sala rimbombò da parete a parete, spaventando a morte sia lo staff intorno, che i compagni. «Sto bene, é tutto okay» continuava a ripetere, ma i ragazzi non ne volevano sentire. Lo tennero d'occhio per tutti i giorni a seguire, sia dentro casa che fuori.
D'altro canto, Kyung-Mi aveva sentito del malessere di Jungkook, e non ne rimase affatto sorpresa. Gliel'aveva detto che sarebbe andata a finire cosí, l'aveva avvertito di darsi una regolata e lui aveva persino accettato, ma a quanto pare non le diede ascolto. Andò da lui svariate volte per costatare con i suoi occhi che stava bene, puntualmente peró lo vedeva straziato dalle prove, con il viso sempre piú dimagrito e pallido. Era preoccupata, tantissimo.
Dopo la vicenda di Kang So durante lo shooting? Bhè, ormai tutti i ragazzi avevano dubbi sul comportamento del giovane, anche se effettivamente non sapevano granché. Yoongi gli ripeteva di stare calmo, che se fosse andato troppo veloce tutti lo avrebbero scoperto, ma ormai a Jungkook non gliene importava più nulla. Cosa sarebbe cambiato se anche gli altri ragazzi lo avessero saputo? Non avrebbero comunque potuto fare niente, quindi tanto valeva nascondere l'evidenza. Perchè sì, ormai era ovvio che Jungkook provava qualcosa per Kyung-Mi, glielo si leggeva in faccia quando parlava con lei, quando rideva in sua compagnia, o anche semplicemente quando, discutendo con i ragazzi, saltava fuori l'argomento "fotografa". Era talmente ovvio che gli altri cinque ragazzi sembravano degli idioti a non averlo capito – parole di Yoongi.

Si concluse un altra giornata in agenzia, l'ufficio quei giorni era pieno di giornalisti e gente importante dello spettacolo per poter parlare con il capo, anche se Kyung-Mi non ne capiva il motivo. Staccò da lavoro alle sette precise, e proprio di fronte all'entrata trovò Shin in compagnia di Kang So. Stavano tranquillamente parlando di chissá quale argomento, ma proprio quando la videro avvicinarsi, si voltarono verso di lei e la salutarono.
«Io e Kang So andiamo a bere qualcosa, vuoi venire anche tu?» le propose Shin, con un sorriso emozionato sul viso. In quel momento aveva solamente fame, avrebbe potuto mangiare un esercito intero di parmigiane, ma non lo diede a vedere.
«D'accordo, vi seguirò con la macchina».
Shin e Kang So salirono sulla vettura di quest'ultimo per dirigersi al locale, mentre Kyung-Mi teneva il passo con la sua macchina bianca. Di bere non ne aveva per niente voglia, avrebbe sorseggiato solamente qualche drink per vedere quei due ubriacarsi di brutto. Al solo pensiero di una come Shin rossa in viso e intenta a parlare delle peggio cose, le si formò un sorriso divertito sulla faccia.
Passò poco tempo in macchina, le strade per fortuna non erano molto trafficate e arrivarono all'esterno del locale in soli dieci minuti. Era un posto carino, pieno di luci a led violacee e bluastre che illuminavano le vetrine, all'interno c'era giá gente ubriaca.
Entrarono dalla porta principale, sedendosi poi ad un tavolino in un angolo del locale, appartati.
«Non potevamo andare in un semplice bar?» domandò Kyung-Mi, guardandosi intorno. Sentiva una puzza d'alcol allucinante, di sicuro dopo quella serata si sarebbe data dell'astemia.
«Questo posto è grandioso, prepara dei drink fortissimi» rispose Shin, aprendo il libretto del menù. Kyung lanciò un occhiata d'aiuto a Kang So, forse lui avrebbe potuto aiutarla, ma successe l'esatto contrario: leggeva il listino dei drink in cerca di qualcosa di forte.
Lei optò per una semplice birra.

Pellicola » |J.Jk.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora