capitolo diciannove

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Durante quella serata, Kyung-Mi e i ragazzi si misero d'accordo sullo shooting del giorno precedente, che avrebbe dovuto sponsorizzare la marca della Puma. La ragazza era stata avvertita dal loro manager e da Kang So delle fotografie: dopo aver terminato, avrebbe dovuto inviare il tutto ad una mail data dal suo collega, e loro avrebbero preparato lo shooting. Praticamente Kyung-Mi doveva solo fotografare i ragazzi.
Tutto abbastanza semplice.

Il giorno seguente, la ragazza si diresse sul set dopo le due di pomeriggio, quando tutto il materiale era giá pronto. Mancavano solo i ragazzi e lei avrebbe potuto iniziare il suo lavoro. Era in compagnia di Kang So, anche lui ingaggiato per quel servizio fotografico.
«Hai tutto pronto?» le chiese il collega, notandola con la sua macchina fotografica tra le mani.
Kyung-Mi annuì, troppo concentrata sul suo lavoro per dare una risposta a Kang So. «I ragazzi?».
«Sono arrivati, si stanno preparando in camerino».
«Perfetto, tra quindici minuti si inizia» Kyung-Mi si allontanó da Kang So, dirigendosi verso il set. Il ragazzo la osservó mentre beveva dell'acqua: quel giorno stava divinamente, indossava un paio di jeans chiari con degli strappi sulle ginocchia, accompagnati da un top a righe bianco e nero e delle converse bianche. I suoi capelli biondi le ricadevano sulla schiena delicatamente, e sul naso portava un paio di occhiali tondi. Piú la guardava da lontano e piú gli piaceva, era bellissima.
Fu bruscamente distratto da una spallata da parte di un ragazzo dai capelli neri che avanzava verso il set. «Scusa, non l'ho fatto apposta» disse Jungkook, con un tono non troppo dispiaciuto, quasi irritato.
Kang So gli lanció un occhiata, fin quando non si rese conto che i sette erano finalmente arrivati per lo shooting.
Salutarono calorosamente la fotografa, che gli sorrise.
«Facciamo come la prima volta, prima le foto di gruppo e poi quelle singole» i sette annuirono, posizionandosi al centro del set. Tutti avevano addosso delle felpe o dei pantaloni firmati Puma, comprese le scarpe. Erano perfetti anche con delle semplici tute, questo non stupì affatto Kyung-Mi, che continuava a scattare naturalmente, cambiando ogni tanto angolazione.
«Kang So, sposta la luce piú a destra» ordinò lei, indicando il neon accanto. Kang So le si avvicinó lentamente, sussurrandogli un "dovresti chiamarmi Oppa", per poi fare quello che gli aveva ordinato.
Kyung-Mi si mise una mano sul fianco, guardando malamente il collega, mentre i ragazzi ridacchiavano alla scena.
«Smettila» disse con un sorrisetto malizioso Kyung-Mi. Kang So fece spallucce, ritornando dietro di lei per eventuali ordini.
La ragazza riprese tranquillamente a fotografare i sette di fronte a lei, tutti sorridenti e con espressioni convinte verso l'obbiettivo.
«Okay, cominciamo con le foto singole».
In centro al set rimase Namjoon, mentre gli altri sei si misero di fianco a Kang So.
Jungkook, in particolare, teneva d'occhio il suo hyung ogni secondo. Notava come il suo sguardo si posava sulla figura di Kyung-Mi, come si mordeva il labbro quando si chinava per fotografare il leader, e dio, quanto avrebbe voluto dargli del porco per tutti quegli atteggiamenti poco innocenti. E tutto alla luce del sole, quando tutti avrebbero potuto vederlo.
Jungkook non l'avrebbe mai guardata in quel modo; certo, lo avrebbe fatto ma quando sarebbe giunto il fatidico momento, ecco. Kyung-Mi non doveva essere trattata cosí, gli sguardi che dovevano essere gentili e sinceri, tutto il contrario di quello che stava facendo Kang So.
«Lo stai mangiando con lo sguardo, Jungkook, un po' di contegno» gli disse Yoongi, dandogli una gomitata sulla schiena.
«Ti giuro che se le fa qualcosa mentre sono davanti a lui, lo prendo a schiaffi».
«E se le fa qualcosa anche quando tu non ci sei? É la stessa cosa» Jungkook si giró verso Yoongi con un occhiataccia a dir poco agghiacciante. «Okay, scusa, sto zitto».
«Mi sto innervosendo».
«Okay, calmati. Dopo Namjoon vai tu, avrai una chance in piú per metterti in confronto a Kang So».
«Scusa?».
«Hai capito cosa intendo, ed ora fai impazzire la nostra fotografa» Yoongi lo spinse al centro del set quando Namjoon si avvicinó ai membri soddisfatto. No, Jungkook non aveva capito quello che gli aveva detto Yoongi, e mai lo avrebbe fatto, era troppo complicato come ragazzo. Lasciò perdere le parole del suo hyung ed inizió a posare, guardando l'obbiettivo con quello sguardo pungente che solo lui sapeva fare.
Piú Kyung-Mi lo fotografa e piú si rendeva conto di quanto fosse fotogenico: non c'era una foto venuta male, tutte lo ritraevano in posizioni perfette. Finita la sua parte, Jungkook si avvicinó alla fotografa per vedere come erano venute le foto; non aveva altri intenti, se non quello di constatare di persona il talento di Kyung-Mi. A quanto pare, Kang So la prese diversamente, notando immediatamente il viso di Jungkook troppo vicino a quello della sua ragazza.
«Ehi ehi ehi» il ragazzo si affrettó ad allontanare con una spinta Jungkook da lei, guardandolo in malo modo.
«Che c'é?» gli chiese Kyung-Mi, ancora con la macchina fotografica in direzione di Jungkook.
«C'é che esistono le distanze» rispose freddo.
«Stavo soltanto guardando le fotografie» Jungkook si avvicinó nuovamente alla fotografa, con fare intimidatorio. «Pensavi che le facessi qualcos'altro? Del tipo?».
«Ma che ti é preso? Puoi guardarle anche a dieci centimetri di distanza» ribatté Kang So, allontanandolo per l'ennesima volta.
«No, non posso, ho un problema alla vista, ricordi?».
«Fai fatica a vedere da vicino, non da lontano, perció puoi anche staccarti».
«Ma io non lo voglio fare».
I sei ragazzi osservavano la scena perplessi: in tutti quegli anni passati insieme non avevano mai visto Jungkook comportarsi in quel modo o, per essere generici, non portare di rispetto ad un suo Hyung. Non ne capivano il motivo, perché mai ora stava facendo tutta questa polemica per vedere delle fotografie? Persino Yoongi si stupì della sua reazione.
«Jungkook, mi stai facendo innervosire. Puoi gentilmente spostarti di dieci centimetri da lei?» ripeté Kang So.
Jungkook sorrise schietto, incrociando le braccia.
«Ti ho detto di no».
Il maggiore sbuffó rumorosamente. Sì, si stava arrabbiando, e non di poco.
«Di punto in bianco rispondi cosí ad uno hyung? Il rispetto dove l'hai lasciato?».
«Non porto rispetto di certo a te, brutto porco che non sei-».
Subito intervenirono Jin e Namjoon, allontanandolo di peso dal set. Per fortuna c'erano i ragazzi a rimediare, altrimenti sarebbe finita con una rissa, poco ma sicuro.
Non si spiegavano il motivo di tutto quello che era appena successo: perché Jungkook, un ragazzo gentile e disponibile qual'era, aveva insultato Kang So?
I due ragazzi lo portarono fino nei camerini, facendolo sedere su un divanetto. Persino lo staff aveva assistito alla scena, ma non avevano detto niente per non essere coinvolti.
«Ora tu mi spieghi cosa ti é preso» disse Jin, con tono freddo e autoritario.
Jungkook alzó lo sguardo verso entrambi, con le mani intrecciate e i gomiti appoggiati sulle ginocchia. «Hai per caso lasciato il cervello da qualche parte?».
«Mi dispiace hyung, ma non potevo farmi sottomettere in quel modo».
«Non potevi farti sottomettere? Dov'è andato il Kookie dolce e carino che conoscevo prima?».
«Non c'é mai stato, okay? E mai piú ci sará».

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Domanda importantissima:

siete sopravvissuti al primo teaser del comeback? Perché io no, o almeno, mi sto riprendendo.

Pellicola » |J.Jk.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora