capitolo trentotto

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I sette entrarono nel dietro le quinte con un urlo di liberazione, ricevendo l'applauso dei membri dello staff. C'era chi, esausto dal concerto appena terminato, si gettò a peso morto sul pavimento, pretendendo di rimanere lì disteso per il resto della giornata, e c'era chi semplicemente sorrideva e si complimentava con gli altri per l'ottimo lavoro.
Kyung-Mi rideva alla vista del gruppo, in piedi affianco all'amica Shin, che attendeva l'uscita dei ragazzi dall'arena per poter ritornare all'hotel.
La make-up artist le diede una gomitata sul fianco per attirare la sua attenzione.
«Alcuni miei colleghi verranno alla festicciola, okay?» le disse, ricevendo in occhiata confusa da Kyung-Mi. «Andiamo! Te ne ho parlato in macchina!» sibilò.
«L'hai organizzata davvero?».
«Certo che sì» ribattè con tono fermo, come per far intendere che la decisione era stata presa e non poteva rifiutare. «Invitiamo anche i ragazzi?».
«Penso siamo stanchi per festeggiare adesso, lasciali riposare» le consigliò la fotografa, facendo cenno di avanzare verso la stanza accanto.
Ma, prima che potesse prenderla e trascinarla via con sè, Shin si avvicinò al divanetto dove era seduto il leader del gruppo, Namjoon, che trafficava con il suo cellulare. Dentro di sè imprecava contro l'amica per ciò che stava facendo, non voleva assolutamente disturbare i Bangtan per una stupida festa di compleanno organizzata all'ultimo momento. Dopo qualche secondo, vide il ragazzo annuire con un sorriso a trentadue denti stampato in volto, mentre si infilava il telefono nella tasca dei suoi pantaloni neri. Si alzò da dove era seduto e avanzò verso il resto del gruppo per dargli la notizia della festa.
Shin ritornò vittoriosa da Kyung-Mi, ma ricevette soltando una sberla innocente sulla testa e un occhiataccia di ghiaccio.
«La fotografa Park è vecchia!!» la bionda si dovette portare una mano sull'orecchio per riprendersi dall'urlo che aveva appena lanciato Hoseok. Le venne incontro a braccia aperte, stringendola in un abbraccio contro la sua volontà. «Non ci volevi alla festa, eh?».
Poco dopo anche gli altri si avvicinarono.
«Spero ci sia da mangiare» disse il maggiore, Jin, mentre teneva la ragazza per le spalle. «Ah, e la torta, ovviamente!».
«Seriamente non volevi invitarci? Nemmeno me?» Jungkook si mise di fronte a lei, incrociando le braccia al petto e assumendo un espressione da bambino, sporgendo il labbro inferiore.
«A-avete appena finito un concerto, sarete stanchi» gli rispose, arrossendo alla sua tenerezza.
«Mai stanca per la mia bambolina» disse, dandole un bacio sulla punta del naso. Le sue gote erano calde, segno evidenze del suo imbarazzo.
«Finitela voi due» sbottò divertito Taehyung, cingendo il collo di Jungkook con un braccio. «Forza, andiamo alla festa».

***

Shin aveva organizzato tutto quanto nell'area ristorante dell'hotel dove alloggiavano ragazzi e staff, naturalmente col consenso nel manager. C'era voluto tanto prima di convincere il proprietario dell'edificio a prenotare un intera sala solo per una festa, ma considerata la fama dei ragazzi e il numero di persone che facevano parte dello staff, venne convinto in cambio degli autografi dei Bangtan.
Kyung-Mi si stupì non appena mise piede dentro il ristorante: c'era qualche addobbo sicuramente comprato in qualche supermercato durante le ore prima del concerto, ma che comunque rendevano l'atmosfera un poco più allegra, su una serie di tavolini messi apposta uno attaccato all'altro vi erano torte e dolci di ogni tipo - anche questi o fatti da membri dello staff o comprati in qualche pasticceria o negozio lì vicino - e i pochi presenti tecnici audio avevano improvvisato un impianto acustico per poter mettere della musica.
Era tutto perfetto per il poco tempo in cui era stato organizzato.
«Allora? Che te ne pare?» Shin le si avvicinò non appena la notò entrare nell'area ristorante.
«Io... come-».
«Sinceramente? Non lo so nemmeno io, penso abbia fatto tutto il nostro manager» raccontò lei, facendo ridacchiare Kyung-Mi dalla sua versione. «Ma almeno la festa esiste».
«Grazie» disse, con un sincero sorriso, all'amica. Le due si abbracciarono, ma vennero brutalmente interrotte dall'arrivo dei sette cantanti nella stanza.
Erano famosi per la loro baldoria, ovunque andassero portavano caos e, in caso di Namjoon, distruzione. Affamati dal concerto avevano iniziato a mangiare di tutto dal buffet, poi c'erano Hoseok e Jin che, nonostante le due ore strazianti sul palco, avevano iniziato a ballare in mezzo alla sala, coinvolgendo tutti gli invitati.
«Chi ha fatto tutto questo?».
Kyung-Mi era talmente presa dalla festa che non si era nemmeno accorta dell'arrivo di Jungkook. In una mano aveva un bicchiere di Cola, mentre nell'altra teneva una manciata di pop corn.
«Lo sai che ci sono i piatti?» gli fece notare lei, indicando una pila di piatti di plastica bianchi ai lati della tavolata.
Lui fece spallucce, continuando a mangiare dalla mano. «Comunque l'idea è stata di Shin».
«Shin-noona? Wow, non pensavo tenesse così tanto a certe cose» rivelò, stupito.
«Già, nemmeno io».
Lo sguardo di Kyung-Mi cadde di nuovo verso la festa, che in quel momento stava migliorando sempre di più. Le persone presenti erano tutte sorridenti e qualcuno le aveva fatto gli auguri, nonostante molti di essi non li conosceva nemmeno.
«E così ora sei più grande di me?» le chiese nuovamente Jungkook, una volta finito di stuzzicare le patatine. Le diede un abbraccio da dietro, poggiando il suo mento sulla spalla di Kyung-Mi e facendo scivolare le mani sulle sue braccia.
«Sei sempre stato basso, piccoletto».
«Aish, di statura rimango più alto io».
«Sì, certo» rispose ironica lei. «Ma ora sono io la ventunenne ufficiale, tu hai ancora vent'anni».
«Bhè, in pratica no».
«Ma in teoria sì» ribattè, ridendo all'imbarazzo del moro. «Voi coreani vi fate troppi problemi per l'età».
«E va bene, sei più grande, contenta?» cantilenò lui, ricevendo una linguaccia in risposta.
«Da una certa soddisfazione essere la più grande nella coppia».
Jungkook si irrigidì sul posto, non sapendo come reagire. Era la prima volta che lei tirava fuori l'argomento "coppia", prima di allora non ne avevano mai parlato esplicitamente. Dopotutto... aveva senso, no? Facevano cose che ogni coppia di fidanzati faceva, come scambiarsi coccole o baci, rivolgersi parole dolci e preoccuparsi l'uno per l'altro. Quella sera, prima del concerto, i due avevano involontariamente detto agli altri membri dei Bangtan che "stavano insieme", e anche in quel momento, abbracciati, stavano dando la conferma di una loro possibile relazione.
Perchè, è vero, Jungkook non si era mai comportato così con una loro fotografa.
«Che hai?» le chiese improvvisamente Kyung-Mi, staccandosi dall'abbraccio per poterlo guardare dritto negli occhi.
«Uhm... niente» rispose, abbassando lo sguardo.
«A me non sembra».
«È tutto okay, davvero» le disse, addolcito. Jungkook le mise le mani sui fianchi, avvicinandosi a lei cercando di mantenere il contatto visivo con quegli occhi perlati. «Sono solo felice ora che sei mia».
Vide le gote di Kyung-Mi arrossarsi, e ciò non fece altro che accrescere il suo livello di imbarazzo. Non era mai stato con una ragazza prima di allora, per lui era tutto nuovo.
«Mi sei mancata» confessò.
Unirono le loro labbra per pochi secondi, giusto prima che gli altri sei tornadi li raggiungessero per rovinare quel magico momento. Taehyung arruffò i capelli del più piccolo con fare infantile, strattonandolo dalla presa di Kyung-Mi prima che questa potesse accorgersene, mentre Namjoon la prese in braccio per poi farla girare molteplici volte in aria, cantandole la famosa canzoncina "tanti auguri a te".
In poco tempo anche il resto degli invitati si unì al leader, che nel frattempo l'aveva lasciata andare a terra per farle soffiare le candeline sulla torta.
Alcuni suoi colleghi le cantarono persino la canzone in italiano, nonostante il loro forte accento coreano.
Quando ancora il centro della sala era occupato dalla bionda e dalla sua torta al cioccolato tra le mani di Shin, Jungkook le si avvicinò nuovamente per degli auguri speciali, che consistevano in un lungo bacio a stampo davanti agli occhi di tutti.
La sala esplose di applausi e fischi, Shin per poco non fece cadere la torta a terra, e Hoseok non perse tempo a prendere il cellulare per riprendere la bellissima scena.
«Spero tu non lo voglia pubblicare» gli disse Jimin, in piedi accanto a lui che applaudiva.
«Ma ti pare?! Me lo tengo per me! Sono così carini!» esclamò. Puntò l'obbiettivo verso il biondino, che si girò con un sorriso. «Esprimi la tua opinione, Jimin-ssi».
«La coppia dell'anno, signori!».
E dopo quella frase e qualche risata, Hoseok terminò il video e rimise il suo cellulare nella tasca, troppo concentrato a tenere gli occhi sulla figura di Kyung-Mi tra le braccia del suo ormai ragazzo, mentre ringraziava gli invitati.

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Vi lascio immaginare~

Pellicola » |J.Jk.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora