10- J.B.

2.1K 93 0
                                    

Dopo qualche istante Steve si siede sul letto e io mi siedo al suo fianco.
- dai, raccontami un po' di te, l'unica cosa che so è che hai dei super poteri e che sei rimasto congelato 70 anni nel ghiaccio
- beh, prima di essere congelato avevo un migliore amico, Bucky lui era tutto per me- ho già sentito quel nome, mi metto a scatto in piedi sul letto
-Il sergente James Barners?
- Si come fai a sapere il suo nome?
- J.B. del biglietto, ricordi? Bucky sta bene?
- si, si, sta in Wakanda, aspetta, tu conosci Bucky?
- ha fatto del male a qualcuno mentre non era lui?
-si, ma ora è tutto risolto.
-cavolo Steve, io devo vederlo, quanto è lontano questo Wakanda?
-10 ore di aereo
-cooosa, devo andare, e trovare un volo diretto- dico uscendo dalla stanza. Il solo pensiero di Bucky mi fa apparire nella mia mente milioni di ricordi
- non sarà facile trovare un volo
-perché? Ti ricordi che io posso leggere nella mente delle persone e alterare i loro pensieri?
-certo, ma il Wakanda non ha aereoporti, ne porti, ne strade e si può entrare solo se il re è d'accordo
-cavolo, allora andrò a piedi!
- non credo sia possibile
-tu non capisci Steve, io devo vederlo
-certo che ti capisco, per questo ci andremo. Tra una settimana è Natale, il re del Wakanda è un nostro amico e sono sicuro che sarà d'accordo a passare le feste a casa sua, che ne dici, riesci a resistere una settimana senza vederlo?
-si che ci riesco, però tra tre giorni la mia "settimana di prova" con voi finisce e potreste cacciarmi ed io potrei perdere per sempre la possibilità di vedere Bucky- una lacrima mi scende dall'occhio, Steve l'asciuga e mi abbraccia
-non permetterò mai a nessuno di cacciarti da qui, chiaro?
-chiaro- rispondo io sorridendo. Poi mi alzo dal letto ed esco dalla stanza, quando sto per chiudere la porta sento Steve dire:- quei pantaloncini ti stanno benissimo- poi chiudo la porta e vado in camera.
Non posso credere che Bucky sia ancora vivo, ci siamo conosciuti 8 anni fa, lui era appena tornato da una "missione" e l'Hydra non riusciva a reprimere il Soldato d'inverno e così mi avevano chiamata a me. L'avevo guardato negli occhi e il suo sguardo era cambiato, da quello di un mostro assassino era diventato dolce. E così avevamo vissuto gli ultimi anni insieme, io gli parlavo dalla mia cella e lui mi rispondeva, ovviamente parlavamo attraverso la mia capacità di saper leggere e alterare i pensieri, ogni tanto riuscivo ad evitargli delle missioni, convincendo tutti che stava male, lui odiava trasformarsi nel Soldato d'Inverno ed io odiavo vederlo divorato dai sensi di colpa. È quasi ora di cena così mi preparo, mi lego i capelli che hanno ancora dei riflessi violacei in due trecce attaccate alla testa ed esco dalla camera. Per i corridoi non incontro nessuno e quando arrivo in sala da pranzo noto con sorpresa che sono tutti già lì e che stanno parlando.
-  vieni Vic, siediti- mi dice Tony, obbedisco e mi siedo tra Steve e Nat e davanti a Sam
-Steve ci ha appena detto di aver parlato con T'challa, il re del Wakanda, il quale ci ha invitato a passare il natale da lui, e ha invitato anche te, vuoi venire?-
Guardo Steve che mi sorride e faccio segno di si con la testa. La serata passa velocemente, Clint dice che porterà i suoi figli con lui in Wakanda, non sapevo avesse dei figli e se non lo so io vuol dire che non lo sa neanche l'Hydra, scopro quanto sia simpatico Sam con il quale non avevo fatto delle lunghe conversazioni fumo a quel momento. Sono davvero stanca così dopo aver mangiato torno in camera, mi tolgo la felpa, di sfilo la maglietta e vado a dormire .
Sono le 4 di mattina e mi sveglio di colpo. Ho avuto un incubo, sono completamente sudata e sento Steve e gli altri battere forte sulla porta ordinandomi di aprire. Non ricordo cosa ho sognato ma sicuramente non deve essere stato bello, la maniglia è completamente sciolta e impedisce a qualsiasi persona di entrare. Mi alzo, le gambe mi tremano, e sfioro la maniglia facendola tornare con il suo normale aspetto. Apro la porta e crollo a terra, non perché non abbia più energia ma perché mi sono ricordata cosa stessi sognando. Con un gesto della mano richiudo la porta e inizio a piangere. Ho sognato di uccidere tutti gli Avengers, di aiutare l'Hydra a distruggere il mondo, partendo dal Wakanda. E se quello non fosse stato un sogno ma ricordi? . Sono ancora tutto fuori dalla mia porta, così la riapro e con un tono tutt'altro che dolce dico
-grazie per il pensiero ma ora sto bene, potete tornare a dormire- e richiudo la porta con violenza. Odio quando qualcuno mi vede in questo stato, mi fa sentire impotente. Mi sciacquo la faccia e torno a dormire, cercando di dimenticarmi quello che ho appena sognato. Inutile dire che non ho chiuso occhio tutta la notte divorata dai sensi di colpa

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora