28- Festa

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Io e Steve entriamo nel gigantesco salone dove si tiene la festa, non ho mai esplorato la base e sinceramente non pensavo che ci fosse una stanza così grande e così bella per le feste. Sono ancora incantata a guardarmi intorno quando Steve mi saluta per andare a parlare con Tony e Thor.

Io vado al bancone per sedermi. Anche se non ho ancora iniziato la fisioterapia sto già provando a camminare senza stampelle cosa che mi causa molti dolori ed una camminata goffa.

-cosa le offro signorina?- mi chiede il cameriere distraendomi dai mie pensieri

-beh io v...- dico io prima di venire interrotto da Tony che dice -solo succhi di frutta, la ragazza è ancora minorenne- poi gli lancio un'occhiataccia e vedo metà della squadra scoppiare a ridere.

La festa va avanti, con Nat che cerca di flirtare con Bruce , parlandogli di problemi -con un uomo-, senza che il dottore capisca che si riferisce proprio a lui -ha un brutto carattere, ma è un pezzo di pane - racconta lei - trascorre la vita ad evitare battaglie perché sa che le vincerà, anche se è molto impacciato, cosa che alle donne piace- con Banner che le suggerisce di -lasciarsi andare- poi si allontana. Cosi io vado vicino a Nat e le dico -tu e Bruce?- lei strabuzza gli occhi e dice -ma che dici, parliamo di cose serie , tu e Steve- io le punto il dito contro e le rispondo -non t'azzardare a cambiare argomento- alza le mani in segno di resa poi beve un bicchiere con uno strano liquido blu e dice -ora sono troppo ubriaca per parlare zuccherino ti va di rimandare la conversazione- io faccio segno di si con la testa poi lei si allontana dal tavolo andando a raggiungere un gruppo di persone vicino ad un tavolo da biliardo lasciandomi di nuovo sola.

Grazie a questa festa ho scoperto che odio le feste, è da più di un'ora che la musica mi sta fracassando il cervello e che sono seduta a questo stupido bancone giocando con un bicchiere vuoto ed un po' di telecinesi fino a che non sento Steve chiamarmi, mi giro e vedo tutti gli Avengers seduti intorno ad un tavolo che ascoltano incantati le parole di Thor così mi avvicino e mi siedo su un divano vicino a Steve.

-Quindi ci stai dicendo che chiunque solleverà il martello diventerà re di Asgard?- chiede Tony al Dio

-esatto, chi vuole provare?- chiede lui posando il martello sul tavolo

-ma per favore è un trucco- dice Clint palesemente ubriaco

-avanti, prego accomodati- risponde con molta calma e sicurezza Thor

-va bene- dice Clint avvicinandosi al martello e provando con tutte le sue forze ad alzarlo, senza risultati. Tony scoppia in una risata così Clint lo sfida e il filantropo risponde -va bene, non mi tiro mai indietro davanti ad una sfida onesta.- poi guarda Thor e dice -allora se lo sollevo regnerò su Asgard?- aspetta che il Dio risponda positivamente alla sua domanda e dice- ripristinerò lo Ius prime Noctis- e poi inizia ad emettere strani suoni dalla bocca mentre si sforza in tutti modi di alzare il martello dal tavolo. Poi dice di aspettarci e Torna con in mano un propulsore della tuta di Iron man ma anche con l'aiuto di quello non ce la fa.

Poi ci prova Bruce che fa degli stani versi ma non muove il martello nenache di un millimetro, l'unica cosa che fa è creare una risata generale.

Poi va Steve, si alza le maniche della camicia e prova a sollevare il martello che emette un cigolio di cui soltanto io e Thor sembriamo accorgercene e si allontana subbito dopo dal martello alzando le mani in segno di resa.

Poi gli occhi vengono puntati su di me che decido di rendere più divertente questa serata noiosa creando una illusione per tutte le persone sedute intorno al tavolo. La finta Me si sta alzando mentre io sono ancora sul divano nascosta dall'illusione. Vic2 (la chiameremo così per comodità) si è appena avvicinata al martello e nessuno sospetta ancora niente, una goccia di sangue mi scende dal naso, tenere realistica la visione per tutti è davvero faticoso ma so che alla fine sarà gratificante. Vic2 si è appena allacciata il laccetto del martello intorno al polso e lo ha appena sollevato con molta disinvoltura. A Thor cade il bicchiere di mano per l'incredulità e diventa pallido. Tutti spalancano gli occhi e la bocca non credendo a quello che stanno vedendo. Poi faccio svanire la visione rivelando lo scherzo e scoppiando a ridere. All'inizio nessuno capisce la situazione poi Tony dice

-un giorno di questi ci farai impazzire ragazzina- ma la sua voce è praticamente soffocata dalla mia risata.

-vado a scicquarmi la faccia- dico alzandomi dal divano, una riga di sangue segna tutto il mio viso e non è molto elegante. Poi mi dirigo verso il bagno. Quest stanza è diversa da quelle che abbiamo nelle nostre camere. Ci sono molti più lavandini e molti più gabinetti molto meno tecnologici ed il colore che regna è il bianco. Mi bagno la faccia e appena rialzo lo sguardo dal lavandino guardo lo specchio e riconosco una persona dietro di me. Un brivido mi percorre la schiena ed una vagonata di ricordi colpisce violentemente la mia mente. L'unica parola che mi esce in quel momento dalla bocca è

-papà?-

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora