La mattina mi alzo dal letto alle 8:00, mi vado a fare la doccia e noto con stupore di avere ancora le bruciature dei fulmini di Thor e la ferita sulla spalla causata dallo scudo di Steve. Mi vesto, mi metto una tuta larga e mi lego i capelli in una cipolla disordinata, sono le 8:30 e vado verso la sala da pranzo. Quando arrivo noto con stupore che è completamente vuota, mi sarei voluta scusare con il resto della squadra per il comportamento di ieri a colazione ma dovrò farlo più tardi. Chiedo a Jarvis dove sono gli altri e lui mi dice che sono in sala riunioni. Mi dirigo verso la sala. Entro e dico
- che succede?
- buongiorno principessa, svegliata con la luna storta?- mi chiedo Tony in modo sarcastico, lo fulmino con lo sguardo però poi mi riconcentro e dico
-io volevo chiedervi scusa per il comportamento di stanotte- odio chiedere scusa
-sei perdonata, comunque stavamo parlando di te
-fantastico, posso sedermi?- dico io indicando una sedia libera agli estremi del tavolo
-certo, allora Bruce ci stava facendo vedere cosa ha trovato nel tuo sangue
-s..si praticamente ha pochissimi globuli bianchi i quali le impediscono di guarire velocemente ed ecco perché ha ancora i segni delle bruciature e dello scudo ancora evidenti-
Tutti mi guardano, non capisco come facciano a sapere dei segni ma poi mi rendo conto del fatto che stanotte tutti mi abbiamo visto in reggiseno
- poi grazie al simulatore di Tony abbiamo scoperto che hai la vista termica e l'udito super sviluppato, in più puoi cambiare lo stato alle cose, sei riuscita a far diventare il marciapiede da solido a liquido, e ieri sera abbiamo notato che hai anche la telecinesi.-
Non mi ero neanche accorta di aver usato la telecinesi ieri sera
-forte- dico io con una voce rauca, non mi sento per niente bene ed oggi non sono in vena di scherzi -tutto qui?-
- si per ora non sappiamo nient'altro- dice Clint con tono stupito
-ok- dico io ed esco di corsa dalla stanza
Torno in camera mia, chiudo bruscamente la porta e mi siedo sul letto restando per ore immobile guardando il muro a pensare. Chissà a che età sono iniziati gli esperimenti, chissà se avevo una famiglia, chissà se rivedrò mai la mi famiglia. Ho paura di quello che so fare, ho paura di poter essere controllata da qualcuno, ho paura di incontrare qualcuno più forte di me, ho paura di molte cose, troppe cose. I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta
-avanti- dico io senza distogliere lo sguardo dalla parete
-ehi, è ora di pranzo, vuoi venire a mangiare?- mi chiede Steve
-si, certo, arrivo subito- mi asciugo una lacrima che mi rigava il viso, tiro un po' su con il naso ed esco dalla stanza.
Quando apro la porta della sala cala il silenzio, lo so che stavano parlando di me così mi metto abbastanza isolata dal resto della squadra. Non tocco cibo e passo tutto il pranzo a giocare a sollevare una coscia di pollo con la telecinesi. Quando tutti finiscono di mangiare mi alzo ma non esco. Chiamo a me Tony e gli chiedo
-posso usare il tuo laboratorio?
-per fare cosa esattamente?
- alcuni test
- va bene ma se rompi anche uno dei miei giocattoli ti mando in Wakanda a forza di calci nel sedere, sono stato abbastanza chiaro?
-sissignore- dico io mentre esco dalla stanza
-principessa- mi chiama lui, rientro nella stanza preoccupata di ciò che mi possa dire
-smettila di chiamarmi signore, che mi fai sentire vecchio-
- va bene, signore- dico io girandomi verso di lui con un ghigno maligno mentre corro verso il laboratorio
La strada è lunga, ma dopo diversi minuti arrivo nell'immenso laboratorio.
Prendo un po' di materiali in giro per la sala. Sono stufa di essere così vulnerabile, di non riuscire a resistere dopo un'onda di energia. Devo trovare un modo per potermi ricaricare senza dovermi fare male. Così con l'aiuto di un vecchio manuale di meccanica, le mie conoscenze e sedici ore di lavoro senza sosta riesco a fare l'impossibile. Ho creato con la nanotecnologia dei polsini che normalmente sembrano dei braccialetti ma che se gli comando con la mente di aprirsi si espandono per tutto il polso e la mano creando così due fonti di energia cinetica viene iniettata direttamente nelle mie vene. In più se premo con il pollice un pulsante al centro del palmo esce un piccolo coltello. Provo se tutto funziona e scopro con successo di si. Ho i capelli completamente viola come gli occhi. Mi alzo ed esco dal laboratorio. Premo un piccolo pulsante sul lato del polsino e tutta l'energia che avevo viene riassorbita insieme ai polsini che tornano bracciali. Cado a terra stanca ma mi rialzo facilmente Sono le 8 di mattina. Stanotte ho fatto anche dei piccoli regali per la squadra
Mentre cammino per i corridoi, andando verso la cucina,nascondo i polsini sotto il maglione.
Entro nella sala per fare la colazione.
-Novità?- chiedo io curiosa
-no, ma per un po' basta studiarti, fai le valige che domani partiamo dice Sam
- ok, io vado in camera allora.
Dico io correndo verso la mia stanza
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Everything will be fine
FanficVictoria si risveglia dolorante in un tunnel buio senza memoria. L'unica cosa che la lega al suo passato è un foglio che si trova in tasca firmato J.B. che le dice di cercare aiuto. Così si troverà faccia a faccia con gli Avengers che l'aiuteranno o...