29- papà

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-papà?- l'unica parola che riesco a dire in quel momento

-si Tory sono qui- appena sento quel nome mi si ghiaccia il sangue nelle vene, era da troppo tempo che non venivo chiamata in quel modo e sentir pronunciare quel nome mi fa stare male.

-vai via da qui, sei solo un'illusione- dico io inizianzo a darmi colpi sulla testa e cercando di trattenere le lacrime

-io non sono un illusione sono reale- dice lui prendendomi per il braccio, poco sotto la spalla. Il punto dove lui mi ha toccata inizia a bruciare ed ogni secondo che mi tiene in quella posizione un forte dolore aumenta.

-lasciami- lo imploro

-va bene- dice lui con un ghigno malefico. Appena toglie la mano noto l'ustione enorme che mi ha lasciato sul corpo

-tu..tu hai i- dico io prima di venire interrota dalla sua voce che dice -super poteri, forte vero? Dopo che hai ucciso 10 persone ho dovuto aumentare le mie potenzialità per prevenire un tuo attacco-

-io non ho ucciso nessuno- dico io con la voce distrutta dalle lacrime cercando di credere alle mie parole

-Si che lo hai fatto Tory, lo so piccola che non volevi attaccarmi ma lo sai com'è prevenire è meglio che curare- dice lui afferrandomi per il collo ed iniziando a stringere forte la sua mano. Sta volta la sua pelle non brucia ma fa un'effetto molto più brutto sul mi corpo. Dopo pochi minuti inizo a boccheggiare cercando ossigeno e lui mi lascia cadere sbadatamente a terra schiarendosi la voce e dicendo

-non sono venuto qui per ucciderti, come potrei, tu ormai hai i tuoi amici, non voglio farti e farli soffrire. Sono qui per dirti una cosa- alzo gli occhi verso di lui, non riesco più a non trattenere le lacrime causate dal dolore alla gola e al braccio.

-cosa vuoi mostro?- gli chiedo io con un filo di voce carica d'odio

-Come ben sai non sei nata con i poteri, te li abbiamo dati noi bombardandoti di sieri e sottoponendoti continuamente a test e a "torture", come le definivi tu. Tra davvero poco andrai in astinenza dai farmaci che ti somministavamo quotidianamente. Tu tornerai da noi stisciando, malata e moribonda, sta tranquilla noi ti accoglieremo subito e ti aiuteremo a guarire, potenziandoti. Devi però iniziare a salutare i tuoi amici perché ti rimane poco tempo. Tic.. toc..- dice lui per poi scomparire.

Resto per qualche minuto ad osservare il punto da dove è scomparso incredula di quello che ho appena visto. Poi mi alzo a fatica da terra, mi asciugo le lacrime e cerco di darmi una sistemata per non dare troppo nell'occhio. Poi mi copro con la mano sana l'ustione sulla spalla causata da quel mostro ed esco di corsa dal bagno cercando di non incotrare nessuno.

-ehi zuccherino ti stavo per venire a cercare, tutto bene?- mi chiede Nathasha ancora ubriaca venendomi incontro

-si tutto bene, ora devo andare- dico io superandola di corsa

-dove vai la festa non è ancora finita- mi urla lei mentre ormai sono già fuori dalla stanza.

Corro il più velocemente possibile in camera mia chiudendomi a chiave dentro ed iniziando a piangere disperata. Pensavo fosse tutto finito, con la nuova base sarebbe iniziata la noiosa fisioterapia e piano piano sarei diventata sempre pi forte, magari un giorno sarei entrata pure a far parte in modo ufficiale della squadra invece tra un po' tornerò dall'Hydra. Io ci tornerò perchè starò troppo male. Spero soltanto di godermi i pochi giorni che mi restano con gli Avengers e sopratutto con Steve. Non credo gli dirò mai di quello che mi sta succedendo, anche se so che li ferirò molto, ho paura che potrebbero perdere tempo a cercare una cura invece di concentrarsi sulle loro missioni e sulle loro vite.

 Mi tolgo il vestito che avevo con cura scelto per la serata e che non indosserò mai più, poi mi guardo allo specchio, il mio viso è distrutto dalle lacrime e ho un leggero livido sul collo ma ad attirare di più l'attenzione è sicuramente la gigantesca ustione a forma di mano che mi ricopre il braccio. Non mi strucco e non mi lavo, mi sdraio sul letto e  con scarsi risultati provo a dormire.

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora