32- tutto un girono crollerà

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-che hai fatto?- mi chiede Steve spalancando gli occhi incredulo data la paricolarità e la profondità della ferita

-sono caduta- dico io mentendo, non avrei ma voluto mentire a Steve ma se sapesse la verità perderebbe tempo insieme agli Avengers a cercare una cura inesistente e non voglio farlo preoccupare fino a che non è necessario.

-non sono scemo, questo non è un livido- dice lui sfiorandomi il braccio. Serro i denti in una piccola smorfia di dolore che cerco di trattenere anche se inutilmente. Il tocco di Steve è stato molto più che leggero e davvero delicato, mi ha causato però un forte dolore che è partito dal braccio e che si è rapidamente sparso in tutto il corpo, un dolore ben diverso da quello di una bruciatura. -questa è un ustione- mi dice lui preoccupato dalla smorfia.

-si, hai ragione, ieri mentre mi arricciavo i capelli per la serata mi sono bruciata, ma ora sto bene- gli dico fingendo un sorriso nella speranza che lui ci caschi.

-sei sicura di stare bene?- dice lui con un velo di preoccupazione nella sua voce.

-stai tranquillo- dico io mettendomi a cavalcioni su di lui ed iniziandolo a baciare. Anche se siamo molto più nudi del solito e la nostra distanza è pari a zero il bacio non mi crea lo stesso effetto che mi da di solito. Sta volta non posso non pensare alle tremende verità che sto nascondendo a Steve e alla sua reazione quando scoprirà quello che mi succede.

Poi mi stacco dalle sue labbra ed ognuno torna in camera sua. Appena chiudo la porta inizio ad essere divorata dai sensi di colpa con cui sono sicura dovrò convivere per un po'.

Poi vado alla scrivania e decido di fare un patto con me stessa che dovrò rispettare durante l' "astinensa", -F.R.I.D.A.Y. registra un video- la I.A. si attiva facendo diventare lo specchio uno schermo poi inizia a registrare ed io pronuncio le parole che non dovrò mai negare

-Devo resistere e so che questo periodo sarà duro e che non finirà con un lieto fine per i miei amici, ma per me si, ma devo ricordare che non dovrò mai consegnarmi a Loro, perchè vivere li sarà peggio che morire qui- poi salvo il messaggio con il nome "ricerca di storia medievale" in modo che nessuno sia incuriosito dal titolo del file e mi vado a fare la doccia per togliermi il cloro della piscina da dosso. L'acqua è parecchio fredda ma una forte ondata di calore mi invade il collo proprio all'altezza del tatuaggio. Non ci faccio caso e continuo a lavarmi. Quando esco dalla doccia il dolore si fa più acuto così indosso una maglietta nera a maniche lunghe ed a collo alto, che mi copre perfettamente l'"ustione", un paio di Jeans e vado in cucina. Appena entro nella stanza incontro Nat mezza addormentata sul tavolo.

-ehi Aurora hai passato una nottataccia?- le chiedo riferendomi alle gigantesche occhiaie che le divorano il  volto

-lasciamo perdere, i post sbronza non sono mai ideali, tu invece, perchè ieri sei andata via presto dalla festa?- mi chiede lei cercando di mettersi composta sulla sedia.

-mi faceva male la testa, ho preferito andare a dormire- mento anche a lei, nessuno deve sapere -cooomunque, alla fine tra te e Bruce?- le chiedo riferendomi ai tentativi di seduzione con cui si stava approcciando Nat ieri sera al dottore

-quell'uomo sarà pure un medico iper qualificato ma è davvero cieco- dice affondando la testa nelle mani

-secondo me è solo timido- dico afferrando una busta di giaccio e nascondendola dentro un sacchetto vuoto di cibo d'asporto in modo da non attirare l'attenzione.

-tu dici?- mi chiede lei tirando fuori la testa dalle braccia e guardandomi con occhi dolci

-si, nessuno con un briciolo di cervello rifiuterebbe una come te, ti sei vista allo specchio o ti sei mai sentita parlare? Sei la donna più bella, simpatica, cazzuta, dolce, amichevole e affascinante che conosca, ora vado però- dico uscendo di corsa dalla stanza.

Sono quasi arrivata in camera mia quando incontro Tony e ci vado a sbattere contro. Perdo l'equilibrio ma il milionario mi prende poco prima che il mio corpo colpisca violentemente il suolo

-scusa in questi giorni ho un po' la testa tra le nuvole- dico allontanandomi per evitare che la conversazione prenda una piega troppo lunga

-immagino, a proposito, perche ieri sei andata via dalla festa così presto?- mi domanda Tony. Non ci posso credere che anche lui mi abbia fatto la stessa domanda.

-io,  mi stavo annoiando, non conoscevo praticamente nessuno così ho chiamato Bucky- mento anche a lui ma mi allontano velocemente per non ricevere una risposta.

Entro in camera e metto del ghiaccio sul tatuaggio che ormai mi sta bruciando, il dolore si placa e mi lascia libera la mente, in quel momento realizzo che ogni volta ho usato una scusa diversa per dare una risposta al motivo per cui avevo abandonato la festa e capisco che la mia "copertura" reggerà ancora per poco tempo e tra un po' dovrò dire l'amara verità.

Passano  settimane e la mia routine non cambia, mi sveglio la mattina vado a fare una faticosa e stancante fisioterapia, pranzo e poi torno ad allenarmi. Durante il giorno il tatuaggio mi brucia ma riesco sempre a placare il dolore. La sera mi addormento stanca e spaventata dall'allenamento intenso che ci sarà il giorno dopo. L'unica cosa che cambia è il comportamento di Steve, lo sento sempre più distaccato e preoccupato ma non ci faccio molto caso.

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora