15- Rivelazioni

1.7K 95 0
                                    

Sto camminando da interminabili minuti per le vie del Wakanda, dalla ferita scorre senza tregua parecchio sangue, ho provato a fermare l'emorrargia ma con scarsi risultati. È davvero tanto tempo che non dormo e che non mangio, la fatica inizia a farsi sentire. L'energia nel mio corpo è praticamente finita. Mi siedo a terra, dando le spalle ad un piccolo muro, la ferita mi fa davvero molto male ed ormai non riesco  più a reggermi in piedi.
-fanculo questo corpo di merda
-linguaggio signorina- Dice la scherzosa voce di Steve
Non ci posso credere Steve è qui, non ha ancora capito la gravità della situazione ma appena girerà l'angolo e vedrà in che stato sono ridotta rimarrà di stucco
-Steve, aiutami ti prego- dico io in tono di supplica. I passi di Steve si affrettano, gira l'angolo e dice
-ma che cazzo
-linguaggio capitano!- lo rimprovero io
-che è successo?
-sono andata contro una lancia di Vibranio, sono più di 4 giorni che non mangio ... oh e come se non bastasse ho praticamente finito l'energia
-ti abbiamo cercato tutto il giorno dove eri finita- mi chiede preoccupato lui mentre mi solleva ed inizia a correre in cerca d'aiuto
-mi serviva tempo per riflettere su alcune cose
-capisco, la prossima volta avvertici che ci eravamo tutti preoccupati per te-
-non credo che eravate preoccupati per me.-
Dico io mentre sento la vita scorrermi abbandonare lentamente il mio corpo
-resisti, comunque eravamo davvero preoccupati per te-
-tu eri preoccupato per me, gli altri erano preoccupati di quello che avrei fatto, io vi sento Steve, capisco quello che provate senza il bisogno di leggervi nella mente, so che siete spaventati e non vi fidate- una lacrima mi riga il viso. Steve mi asciuga la lacrima
-Ehi, ehi non piangere, sei molto più bella quando ridi che quando piangi lo sai?-
Non ho po le forze di rispondere, sento gli occhi farsi pesanti
-resisti siamo quasi arrivati
La porta del palazzo reale si apre, sento Steve chiamare aiuto. Altre mani mi sollevano, qualcuno mi tampona la ferita, sento che le persone si muovono e qualcuno arriva con un lettino d'ospedale dove mi lasciano. Vorrei essere utile, inizio a pensare a cosa fare, e poi mi viene un'idea geniale. Come ho fatto a non pensarci prima. Attivo i polsini che ho fatto alla Stark tower. Di colpo una quantità estremamente alta di energia mi invade il corpo. Scatto a sedere, travolta da un'estrema quantità di energia. Sento e vedo le mani di Tony e Bucky rispingermi sul lettino.
-sta giù ragazzina- mi rimprovera la voce di Tony. Il lettino si ferma in una sala bianca, vedo Steve attaccato alla parete, sporco di sangue, del mio sangue.
-che succede, perché non mi fanno alzare?- chiedo a Steve preoccupata. Inizialmente si spaventa poi però capisce la situazione, capisce che sto usando la telepatia per parlargli
-non riescono a fermarti l'emmorargia- dice lui nella mente -ma sta tranquilla, ce la faranno-
Ho paura, alzo lo sguardo e vedo che Shuri e Bruce lavorano come pazzi sulla mia gamba.
-perché non riescono a fermare l'emmorargia?- chiedo dopo interminabili minuti a Steve
-non lo sanno, la ferita dovrebbe essersi già chiusa da un pezzo-
Allora provo a pensare a cosa posso fare, uno dei dottori più bravi del mondo mi sta operando grazie alle tecnologie Wakandiane con scarsi risultati, così faccio una cosa che non avrei mai pensato di essere in grado di fare. Mi provo a sedere e sento di nuovo le mandi di Tony e di Bucky spingermi sul lettino, così con un raggio di energia allontano tutti, pure Bruce e Shuri. Tutte le persone nella sala colpiscono bruscamente le pareti, faccio diventare il muro da solido a liquido per qualche istante lasciandoli incastrati ed incapaci di fare niente. Mi metto a sedere e vedo che la mia gamba è piena di punti, inutili così li tolgo. Fa davvero male ma è un dolore a cui sono abituata. Una volta tolti i punti la ferita continua a sanguinare così mi concentro e attraverso la telecinesi unisco tutte le cellule che si sono staccate quando mi hanno pugnalata, urlo dal dolore ma dopo 10 minuti la mia gamba è come nuova.  Appena finisco libero tutti dal muro e mi sdraio stremata sul lettino
-ora mi spieghi perché lo hai fatto- mi dice con un tono più che arrabbiato Tony
-non mi lasciavate parlare, la situazione si faceva critica ed aimè tengo più alla mia gamba destra che a voi.- dico con un filo di voce, provo a rimettermi a sedere però una fitta di dolore mi invade il corpo, chiudo gli occhi, stringo i denti e mi sdraio
Ripenso a quello che ho detto poco prima e all'affermazione che mi è uscita dalla bocca carica di rabbia e di odio, sono cose che non penso ma far finta che non mi importi di loro mi fa sentire meglio.
-i...io non volevo dire così- dico con un filo di voce
-no tranquilla sei stata abbastanza chiara, dai ragazzi andiamo via.
Tutti mi guardano con occhi delusi, stanno per aprire la porta quando la blocco con la telecinesi.
-ascoltatemi per favore
-ascoltarti mentre ci insulti, assolutamente no signorina- mi dice Tony Stark mentre si avvicina al mio letto
-oh ma per favore, io vi insulto. Non serve neanche leggervi nella mente per capire quello che pensate di me, del fatto che avete paura e che non vi fidate. Avrò pure una memoria tremenda ma alcune cose le ricordo, e fidatevi, nella mia vita nessuno mi ha guardato con gli occhi spaventati con cui mi ha guardato ieri Clint, nessuno ha mai parlato di me nel modo in cui ieri Tony ha parlato a Steve- dopo questa affermazione Steve arrossisce capendo che ho origliato l'unica conversazione che non avrei dovuto origliare vorrei sorridere ma devo continuare il mio discorso- e nessuno non mi ha mai voluto parlare come ha fatto ieri Bucky, quindi se la vuoi sapere tutta Tony me ne vado io, vi lascio da soli alla vostra stupida festa forse un giorno ci rincontreremo. La volete sapere una bella cosa, io vi ho fatto un regalo Natale- tiro fuori dalla tasca dei bracciali e li butto a terra - servivano per farvi avere più fiducia in me, se li indossate non vi posso leggere nella mente, ma oramai non servono più a niente- do un calcio al mucchio di bracciali che c'è per terra spargendoli per tutta la stanza- buon Natale!
Esco dalla stanza zoppicando, con le lacrime agli occhi. Steve mi urla di restare ma l'unica cosa che riesco a fare è girarmi e urlargli: "addio Steve " e poi  prendo il mio zaino con la telecinesi e mi butto dalla finestra

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora