33- Peggy Carter

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Dopo aver "raffreddato" il tatuaggio vado a cena. Appena entro nel salone la mia attenzione si ferma su Wanda ,poco più grande di me, ha la faccia di chi non dorme da giorni ma piange da ore, mi dispiace molto per lei ma per via dei nostri rapporti un po' freddi non credo la potrò mai veramente aiutarla o parlare di quello che le sta succedendo.

Sam è andato a prendere la cena in paese dato che nessuno aveva voglia di cucinare. Così ci ritroviamo a mangiare solo cibo cinese, che non è niente male. Tutta la sera chiaccheriamo ma non riesco a fare a meno di notare come gli occhi di Nat vorrebbero mangiare il corpo di Bruce invece che il cibo cinese.

Credo stia nascendo qualcosa anche tra Wanda e Visione. Sono un po' una coppia strana anche se nessuno seduto a questo tavolo lo è: io e Steve abbiamo 83 anni di differenza; Nat è una spia sovietica addestrata sin da piccola e Bruce uno scienziato che diventa un bestione verde; Wanda è un esperimento dei russi mentre Visione un esperimento di Tony e Bruce. Quindi, a fin dei conti, loro sono la coppia più normale seduta intorno al tavolo

Appena la cena finisce, più tardi del solito, andiamo a dormire. Raggiungo la stanza al fianco di Steve, che sembra abbastanza triste e cupo.

-va tutto bene?- gli chiedo preoccupata dal suo umore davvero insolito

-si, buonanotte- dice lui entrando velocemente nella sua camera e chiudendo la conversazione.

Steve non era mai stato così freddo con me e quel comportamento è strano ma non ci faccio caso e vado a dormire.

La mattina mi sveglio alle 8:00 e la prima cosa che faccio è andare da Steve per vedere come sta. Il comportamento di ieri sera era insolito e volevo saperne il motivo. Busso un paio di volte alla porta ma non apre nessuno, così entro e la stanza è vuota.

Torno in camera mia, mi siedo alla scrivania e chiedo a F.R.I.D.A.Y. dov'è Steve

-il signor Rogers è uscito stamattina presto

-e dove è andato?

-ad un funerale

-ad un funerale? Di chi?

-Peggy Carter

-Chi?

-Peggy Carter.

-Inviami tutto quello che sai su questa Peggy e la chiesa dove fanno il funerale.-dico mentre afferro una giacca, una maglia nera ed una gonna stretta poi esco di corsa dalla stanza. Scendo in garadge e salgo su la macchina meno costosa che c'è nella stanza, non vorrei fare troppi danni in caso ne perdessi il controllo.

Dopo mezz'ora di macchina arrivo in una piccola chiesa. Durante il tragitto ho fatto ricerche su questa Peggy. Ho scoperto che è stata la prima fidanzata di Steve e che ha fondato lo S.H.I.E.L.D.. Non aveva super poteri ma era bravissima nel combattimento corpo a corpo e nell'uso di armi. So che dovrei essere arrabbiata con Steve perchè non me ne ha mai parlato ma sinceramente non mi interessa. Ho fatto tanti sbagli e detto cose brutte da quando sono qui alla base e sinceramente lui mi ha sempre perdonata e accolta, farò lo stesso con lui. Appena entro la chiesa è vuota. C'è soltanto un uomo seduto davanti l'altare con la testa tra le mani, appena mi avvicino un po' riconosco che è Steve così mi siedo vicino a lui senza dire niente.

Alza gli occhi verso di me e le guance sono completamente bagnate da lacrime. Mi si spezza il cuore vederlo in quello stato, non posso neanche immaginare che rapporto avesse con quella donna e perderla così per lui deve essere stato davvero un brutto colpo

-Steve- gli dico con il cuore distrutto nel vederlo in quello stato, gli passo una mano sulla guancia per raccogliere un lacrima che gli scende dal viso.

-mi manca- dice lui tenendo la mia mano ferma sulla sua guancia

-non posso neanche immaginare quello che stai provando- gli dico io in tutta sincerità. Vedere l'uomo che amo di più al mondo essere devastato dalla morte della sua ex dovrebbe farmi arrabbiare, ma non posso essere arrabbiata con lui

-non sei arrabbiata?- mi chiede lui puntando i suoi occhi blu sui miei.

-come potrei, mi sei sempre stato vicino in ogni mio momento di difficoltà andando contro il volere dei tuoi amici e della tua famiglia, pensi davvero che mi possa arrabbiare perchè non mi ha parlato della tua ex. Lui sorride rincuorato del fatto che non sia arrabiata con lui, poi mi prende la mano che era ancora poggiata sulla sua guancia e me la bacia con delicatezza. Passo la mano tra i capelli dorati di Steve

-tutto andrà bene- gli dico. Poi ci alziamo ed usciamo dalla chiesa.

-immagino che sei venuto di corsa- dico sorridendo a Steve e salendo in macchina

-acuta osservazione come hai fatto a capirlo?- mi chiede lui mettendo i gomiti dentro la macchina ed affacciandosi al finestrino

-perché la tua moto non è parcheggiata qui vicino e perchè puzzi come un caprone, ora entra che ti porto in un posto speciale- gli dico io allungandomi e aprendo lo sportello per farlo sedere vicino a me

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora