41- Trappola

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I ragazzi sono tornati dalla missione da un'ora e non è andata per niente bene. Era una trappola e loro ci sono cascati in pieno. L'intera base è esplosa e si sono salvati per un pelo grazie ai sensori di Tony che hanno individuato l'esplosivo pochi istanti prima che esplodesse. Siamo venuti in cucina perchè sono tutti affamati.

-Vic ci serve il tuo aiuto- dice Nat appena dopo aver ingoiato un boccone di pasta

-prima vi dovrei dire una cosa, non riesco più ad usare i poteri, quindi se vi serve qualcosa legato a loro non posso aiutarvi- dico io abbastanza triste

-torneremo dopo sui tuoi poteri, adesso ci serve la tua memoria. Credi di poterci aiutare?- mi chiede Nat

-credo di sì, che vi serve?- chiedo io avvicinandomi alla una tazza di thè bollente e bevendone un sorso.

-noi crediamo che il posto dove ti hanno dato i poteri possa essere anche la base principale dell'Hydra, hai qualche idea su dove possa essere?- mi chiede Tony. Provo a focalizzare i ricordi.

-non ho mai saputo la posizione. Faceva freddo e nella base c'era solo una finestra che proiettava su un'immensa distesa ghiacciata-

-non è molto, non hai altre idee?- mi chiede Steve mentre bevo un'altro sorso di the

-no, mi servono degli stimoli per risvegliare i ricordi- provo il più possibile

-nel mondo non ci sono molti posti che hanno delle distese di ghiaccio molto ampie, possiamo iniziare ad escludere alcuni posti e a sceglierne altri. Potrebbero coincidere con la tua descrizione: l'ALaska, la Groellandia, la Monglolia, la Finlandia e la...-

-Russia- dico io accecatada un miliardo di ricordi -in un ex Gulag, in Russia. So le cordinate ma è inutile attaccare qul posto-

-perchè?- chiede Nat sorpresa dai miei sbalzi di memoria.

-l' Hidra non è un posto, è una persona- dico io

-Ezra- continua Steve, io annuisco e poi continuo

-se fermiamo lui l'Hydra non avrà più un leader-

-e autocolasseranno nel giro di breve tempo- dice Tony comletando la mia frase.

-basta trovare quel posto ed il gioco è fatto- dice Steve

-trovare la base è facile, avete un satellite?- chiedo a Tony

-abbiamo tutto qui, a che ti serve?- risponde lui

-basterà fare in modo che trovi delle fonti di calore nei ghiacci russi. Una base segreta dovrebbe essere piena di...- poi mi blocco pensando a quello che sto dicendo. FIevoli e praticamente inutili ricordi colorano piccole zone ancora buie della mia mente

-piena di?- chiede Nat impaziente

-agenti, è inattaccabile.- dico io con uno sguardo assente e atona, lasciando i ricordi entrare

-niente per noi è inattaccabile- dice Steve con tono eroico distraendomi dalla trance in cui ero entrata

-In questo posto ci sono più di quaranta soldati d'inverno, migliaia di mutanti e decine e decine di persone addestrate apposta per uccidervi Se andassimo lì non sopraviveremmo cinque secondi.- rispondo io. Parlare si fa sempre più difficile per via del mal di gola così bevo un'altra tazza di thè sperando che allievi il dolore

-che dovremo fare allora? Stare qui aspettando che trasformi altre decine di persone nei suoi esperimenti?- chiede Steve abbastanza seccato dalla situazione

-basterà aspettare che esca dalla base, teniamo il satellite attivo in modo che- tossisco interrompendo il mio discorso, poi riprendo subito- ci avvisi continuamente quando c'è spostamento di calore.- dico io. Appena finisco il mio discorso bevo un ultimo sorso di thè che ormai è diventato freddo.

-Pensiamoci domani mattina, oggi è stata una giornata lunga, andiamo a dormire- dice Visione. Fino a quel momento non mi ero neanche accorta della presenza dell' I.A. che però sembrava aver ridato il sorriso a Wanda. Nessuno si oppone alle parole di Visione. Si alzano tutti dal tavolo e ragiungono le loro stanze. Prima di andare mi faccio un'altra tazza di thè. Una volta uscita dalla cucina vedo Steve che mi aspetta sulla porta.

-possiamo parlare?- mi chiede appena mi vede. I nostri occhi si incontrano per alcuni instanti ed il cuore mi si scioglie all'istante

-certo- dico io bevendo un altro sorso di thè

-in missione ho parlato con Nat di quello che ci hai detto l'altro giorno- dice con tono serio, fa una pausa e poi continua -capisco perchè l'hai fatto.- sono felice che Steve mi capisca anche so di aver sbagliato l'ho fatto per un buon motivo

-mi perdoni?- gli chiedo mettendomi davanti a lui in modo da impedirgli di camminare e incastrando di nuovo i miei occhi nei suoi.

-si- dice lui dopo qualche istante di esitazione poi mi bacia, si stacca dopo qualche istante e dice -però non devi farlo mai più, devi dirmi tutto ve bene?- mi riattacco alle sue labbra affonadnadole nelle sue poi mi allontano di nuovo e gli dico di si

-approposito, devo dirti una cosa- se non voglio più avere segreti con Steve devo iniziare da adesso. -non sto bene- gli dico allontanandomi da lui e continuando a camminare. Confessare le mie debbolezze non mi è mai piaciuto ma so che se è la cosa giusta da fare.

-che vuol dire?- mi chiede Steve affrettando il passo, raggiungendomi

-mentre tu non c'eri ho avuto problemi con i poteri, mi fa male la testa, a volte ho dei mancamenti, ho mal di gola e dei brividi di freddo.Mi sono fatta vedere da Bruce che dice che l'ustione che ho sul braccio, quella che mi ha fatto Ezra, non è un'ustione pensì un veleno che si sta espandendo rapidamente nel mio corpo. - dico con un velo di tristezza nella mia voce. Lo sguardo di Steve si fa cupo ma poi dice -faremo di tutto per aiutarti, te lo prometto. Non permetterò a nessuno di farti male.- Poi mi bacia, appassionatamente. Dopo qualche minuto ci separiamo. Vado in camera, finisco il mio thè, infilo il pigiama e vado a dormire.

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora