23- Nuova vita

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La nuova base è fantastica. 'E molto più grande della Stark Tower. Dato che io e Steve siamo arrivati tardi a causa di una piccola distrazione è buio e la base è completamente illuminata.

-Ti piace?- mi chiede Steve mentre mi aiuta a scendere dalla moto

-Questo posto è pazzesco, pensavo che la Stark Tower fosse grande ma niente in confronto a questo palazzo,in tutta la mia vita ho visto soltanto una cosa più bella di questa base e sai cosa?-  -cosa?- mi chiede lui mentre si gira verso di me, gli metto le mani intorno al collo e lui intorno ai miei fianchi mi metto in punta di piedi per baciarlo e gli dico -Te- lui sorride e poi le nostre labbra si riuniscono per interminabili istanti. Il nostro bacio viene interrotto da un forte  colpo di clacson. Entrambi ci stacchiamo dal bacio e ci giriamo di scatto verso il forte rumore e notiamo con stupore che proviene dalla macchina di Sam e Clint che stanno ridendo a crepapelle da dentro il veicolo.

Prendiamo i bagagli dalla moto ed anche se Steve si offre di portarmi lo zaino insisto e lo porto da sola. Io, Steve, Sam, Clint e le mie scomodissime stampelle ci avviamo verso il punto di incontro, ovvero la sala da pranzo, con l'aiuto di Friday la nuova I.A. di Tony.

Appena arriviamo scopriamo che siamo gli ultimi. La sala da pranzo non è molto più grande rispetto a quella che c'era alla Stark Tower però è sicuramente più bella. Una gigantesca vetrata è presente su tutta una parete della stanza e la vista che regala è pazzesca. A differenza della Stark Tower questo posto è immerso nella natura il che regala panorami molto più belli rispetto a quelli della Torre. Al centro della stanza c'è un grande tavolo rotondo di vetro azzurro con delle sedie dello stesso materiale abbinate. Le pareti sono bianche e completamente vuote tranne per il logo degli avengers della stessa tonalità del tavolo disegnato su tutta la parete.

-principessa sei con noi'- la voce di Tony interrompe il mio sogno ad occhi aperti -ehmm si.. cioè no, cosa stavate dicendo?- tutti scoppiano a ridere e le mie guance arrossiscono notevolmente    -tutta la struttura è munita di telecamere di sicurezza, in ogni stanza eccetto i bagni- la voce di Tony mi salva da quel momento di tremendo imbarazzo e continua a parlare dicendo -queste sono le chiavi delle vostre stanze, Victoria questo è il tuo programma di allenamento, se vuoi diventare un Avenger devi sudare, se avete qualsiasi altro dubbio chiedete a Friday, mi sembra di aver detto tutto, anzi no domani sera faremo una festa di inaugurazione della nuova base, ceneremo tra un'ora, andatevi tutti a lavare che non avete delle belle cere.

Alla fine del discorso di Tony mi dirigo verso la mia camera affiancata da Steve, e sostenuta dalle mie stampelle,  e scopriamo con sorpresa che le nostre stanze sono vicine appena entro nella stanza chiudo la porta alle mie spalle e appena mi giro resto ammaliata dalla bellezza della stanza.

La camera è di un colore perlato tendente al viola. Al centro c'è un letto a due piazze con le coperte intonate alle pareti e dei cuscini lilla morbidissimi. L'armadio è incastrato nella parete quindi non occupa spazio nella stanza e le sue ante sono specchiate. dalla parte opposta dell'armadio, sotto una grande finestra che regala una vista bella quanto la cucina c'è una scrivania bianca con un grande specchio sopra. Dentro i cassetti della scrivania sono pieni di trucchi e  scopro con mia sorpresa e gioia che l'armadio è pieno di vestiti nuovi. Vicino al letto c'è un piccolo gancetto che serve a reggere le stampelle e cosi le appoggio, poi mi sdraio sul letto, che scopro essere davvero molto morbido, il programma della settimana che consisteva, in sintesi, tutte le mattine fisioterapia per quattro ore e il pomeriggio combattimento.

Vado a farmi la doccia, il bagno è bello quasi quanto la stanza. Vicino al lavandino c'è un mobile pieno di elastici per capelli forcine e mollette così decido di farmi una treccia. Vedendo la mia immagine riflessa milioni di ricordi, di cui Bucky non mi aveva "raccontato" invadono la mia mente, divento pallida all'istante e le gambe non mi reggono, faccio in tempo a sedermi su un piccolo sgabello infondo al bagno prima di perdere del tutto l'equilibrio. Mi sono ricordata del volto della persona che mi arreso quello che sono, tramite atroci torture e punture. Appena mi riprendo mi sciolgo la treccia e scopro che i capelli sono mossi così li lascio sciolti. Poi vado all'armadio e mi metto dei pantaloni neri a zampa di elefante con un top rosso sopra.  Indosso le scarpe, prendo le stampelle ed esco dalla stanza

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora