Steve mi sveglia poco prima dell'atterraggio. Appena arriviamo Tony ci dice di fare le valige perché la base degli Avengers è stata spostata e che ci saremo dovuti incontrare nel garage dopo mezz'ora. Così grazie alle mie bellissime stampelle arrivo velocemente in camera. Prendo il mio zaino logoro, dentro c'è ancora la torcia che avevo usato per uscire dal tunnel, la penna che usavo per scrivere sui quaderni e il pezzo di specchio. Riempio lo zaino con tutti i vestiti che non mi sono portata in Wakanda e riempio il beauty-case con la spazzola, lo spazzolino ed il dentifricio. Chiudo tutto e vado nel garage come da programma.
Arrivo e noto con stupore la quantità esagerata di macchine costosissime che ci sono. Tutti sono già pronti ed hanno molte più valige di me e sopratutto molto più grandi. I miei pensieri vengono interrotti da Tony che dice
-ora che siamo tutti volevo dirvi che la base è stata spostata, cosa che credo sapevate già. Per raggiungerla da qui ci vogliono circa tre ore di macchina, in aereo avremo fatto prima ma ovviamente ci conviene spostare le macchine tutte insieme. Comunque ho impostato questi navigatori con tragitti diversi ma lo stesso tempo di percorrenza- dice mentre lancia a Steve, Bruce, Clint e Wanda un piccolo quadratino azzurro. Poi ci dividiamo nelle macchine: Nat e Bruce; Visione e Wanda; Clint e Sam ed io e Steve. All'inizio ero davvero felice di stare in macchina con Steve, era lui che mi aveva invitato, poi però ho scoperto che Steve non ha una macchina bensì una moto. Le mie gambe, già martoriate di loro, dopo tre ore di moto fuoristrada saranno fuori uso per un po'
Partiamo per primi, l'appuntamento è alla nuova base all'ora di cena anche se dovremo metterci molto di meno.
Sono passate due ore e non ci siamo mai fermati. Le gambe mi fanno malissimo ma stare cosi vicino a Steve mi fa sentire meglio. Siamo vicino all'arrivo quando vedo che Steve esce dal percorso indicato dal navigatore
-dove stiamo andando?- gli chiedo
-in un posto speciale- risponde lui mentre aumenta la velocità salendo su una piccola collinetta. Dopo più di mezz'ora di curve strette, rampe e buche arriviamo al posto speciale che mi è costato il resto delle ossa della spina dorsale che mi erano rimaste. Arriviamo in cima ad una scogliera rocciosa propria durante il tramonto. Steve scende agilmente dalla moto e mi aiuta a scendere. Poi arriviamo al bordo della scogliera, ci sediamo con i piedi nel vuoto. Il sole sta tramontando ed il paesaggio è mozzafiato. Appoggio la testa sulle possenti spalle di Steve e lui ricambia cingendomi la vita con il suo braccio. Il vento mi spettina i capelli e il suono delle onde che si infrangono sulla scogliera culla i miei pensieri
-questo posto è magnifico- dico in tutta sincerità a Steve
-quasi quanto te-
a quelle parole il mio cuore si scioglie, così guardo Steve che ricambia subito, mi avvicino lentamente a lui e quando le nostre labbra si sfiorano dico
-Ti amo Steve- poi ci baciamo. È il mio primo bacio ed una sensazione unica mi invade il corpo, sento milioni di scosse elettriche partirmi dalle labbra ed invadermi tutto il corpo. Steve con il suo braccio mi solleva, ci allontaniamo dal bordo della scogliera senza mai staccare le labbra. Circondo la sua vita con le mie gambe ed il bacio diventa molto più passionale. Poi mi mette seduta sulla sua moto, affondo le mani nei suoi capelli e lui inizia a baciarmi il collo provocandomi tanti brividi poi risale verso la bocca al che le nostre lingue si intrecciano invadendo la mia bocca con un freschissimo sapore di menta. Dopo più di dieci minuti il sole è calato cosi mi stacco dalla su bocca, lui si avvicina verso il mio orecchio e sussurra
-Ti amo anche io Victoria- gli stampo un ultimo bacio in bocca e mi avvicino riempiendo di tanti piccoli baci tutto il mento fino ad arrivare all'orecchio e chiedergli
-è sempre così?- chiedo riferendomi ovviamente al bacio appena dato e lui mi risponde dicendo
-non è mai cosi- con un velo di malinconia, poi mi stampa un'altro bacio in bocca, risale sulla moto, mi stringo a Steve, al mio Steve e ripartiamo, anche se un po in ritardo per colpa della sosta, verso la nuova base degli Avenger.
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Everything will be fine
FanfictionVictoria si risveglia dolorante in un tunnel buio senza memoria. L'unica cosa che la lega al suo passato è un foglio che si trova in tasca firmato J.B. che le dice di cercare aiuto. Così si troverà faccia a faccia con gli Avengers che l'aiuteranno o...