14- Verità scioccanti

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Shuri, la principessa Wakandina, mi porta nel suo laboratorio, è fantastico. Mentre venivamo mi ha raccontato la storia del suo paese, mi ha parlato dello spirito della pantera, di suo padre e del vibranio, il metallo più potente al mondo presente solo in Wakanda. Siamo nella sala principale
- allora, prima che venissi mi sono un po' informata ed ho realizzato una cosa per te
-per me?
-esatto, la vuoi vedere?
-si certo, è che non sono abituata.
-dai seguimi.
Shuri mi prende la mano e mi porta in una stanza che apparentemente sembra essere vuota tranne che per uno specchio che riempie un'intera parete.
-tieni, indossa questa
Mi dice allungando il braccio verso di me, in
mano aveva una collana con un rombo Viola al centro. Obbedisco agli ordini della principessa del Wakanda ed indosso il gioiello
-è bellissima
dico io in tutta sincerità
-fidati, non è questo il pezzo forte, pensa di voler indossare un'armatura.
-ok, ma non capisc... o merda- dalla collana iniziano a crearsi piccoli strati di vibranio, una completa armatura esce da quella piccola collana, è bellissima. L'armatura, anche se sia meglio definirla una tuta mi sta molto aderente, è lilla e c'è una gigantesca saetta più chiara che attraversa tutto il corpo.
-wow, tu sei riuscita a fare questo da sola?
-si, ti piace?
-se mi piace? Io la adoro, wow Shuri tu sei fantastica, io non so come ringraziarti
-facciamo così, la prossima volta che ci incontriamo mi offri qualcosa da Sturbuks va bene
-affare fatto- le dico sorridendo
Mi tolgo l'armatura con il pensiero, saluto Shuri e torno nel palazzo reale.
Vorrei andare in camera mia ma mentre passo davanti la cucina sento Tony e Steve parlare e rimango incuriosita ad ascoltarli.
-La amo Tony
-Non puoi innamorarti di una persona conosciuta 3 giorni fa
- si se è quella giusta
- lei ti piace
-no, io la amo, amo sentirla parlare, vederla ridere, perdermi nei suoi occhi, amo vederla camminare, cadere e rialzarsi, amo qualsiasi cosa di lei, odio vederla soffrire e star male
- si ma tu hai 98 anni e lei 17, capitan ghiacciolo tra  voi non può funzionare
- dai Tony, smettila di chiamarmi così, e ricordati che l'età e solo un numero
- e la prigione è solo una stanza capitano, se fossi in te ci penserei due volte prima di innamorarmi di una come lei, la conosciamo troppo poco per poterci fidare completamente di lei-
Mi allontano dalla cucina, e vado verso la mia stanza ripensando alle parole che ho appena sentito. Pensavo di essere diventata ormai parte della squadra, di essermi guadagnata la loro fiducia ma forse non è ancora così. Poi penso a quello che ha detto Steve, lui mi ama alla follia, ma non mi merita. Non merita una persona che non conosce il suo passato, che sviene continuamente e che ha paura di qualsiasi cosa le passi davanti. Mentre cammino per i corridoi vedo i figli di Clint corrermi davanti.
-Ehi sto cercando qualcuno con cui giocare, ti va di venire?- mi chiede la figlia più piccola di Clint
-Certo!- le dico io anche se l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è dormire, sono davvero stanca
Entriamo nella sua camera
-fantastico, hai una stanza tutta tua?
-si, ma solo qui, a casa la divido con il mio fratello. Vieni ti faccio vedere i miei giochi. Indosso una corona di plastica e ci mettiamoci a giocare con le bambole, io le muovo con la telecinesi facendo sembrare tutto più vero. Ogni volta che si muovono senza essere toccate alla ragazzina brillano gli occhi, vederla felice mi fa piacere. Dopo quasi due ore di giochi la porta si apre
-Ehi picc... ciao Vic, che ci fai qui?
È Clint, pensava che sua figlia fosse da sola ma quando si è accorto della mia presenza il suo sguardo si è fatto cupo
- beh io.. cioè noi... s..stavamo giocando
-voi due da sole?
-si
-vieni piccola, è ora di fare il bagno
Dice prendendo la mano alla figlia e uscendo velocemente dalla stanza. Era terrorizzato dal fatto che avessi passato le ultime ore con sua figlia.
Esco dalla stanza con un velo di tristezza in faccia. Mentre cammino per i corridoi incontro Bucky, l'unica persona che non mi tradirà mai
-Buc... hai da fare?- gli chiedo speranzosa che la sua risposta sia no
-No, perchè?
-Ti va di fare una passeggiata?- mi ricordo che quando eravamo alla base dell'Hydra gli facevo sempre questa domanda. La passeggiata avveniva nel sua mente, era lui a scegliere la strada e gli imprevisti, io mi limitavo a fare da spettatrice e partecipare alle chiacchierate
-certo- dice lui sorridendo
Usciamo dall'immenso palazzo e iniziamo a camminare per le popolate vie del Wakanda
- questo posto è ...
-folle- Bucky mi toglie le parole di bocca
-avrei voluto dire mozzafiato ma ora che ci rifletto Folle lo rispecchia di più come aggettivo
-allora di che volevi parlare
-di questo- dico io tirando fuori il foglio di J.B. che avevo nella tasca e passandoglielo
-questo è il passato Vic, il tuo tenebroso passato, tu non ricordi tutto quello che ti facevano in quel posto, e non sarò io ad aiutarti a ricordare quel dolore, quindi se ti sei fatta 10 ore di aereo sperando che ti aiutassi, mi dispiace ma la mia risposta è NO- Bucky se ne va lasciandomi da sola. Il sole sta tramontando ma non ho voglia di tornare a casa così continuo a camminare immersa nei miei pensieri, penso al fatto che tutti hanno paura di me, che Clint abbia il terrore di lasciarmi sola con sua figlia, che Steve mi ami, al mio passato tenebroso che Bucky non vuole farmi ricordare e che Tony non si fidi di me.   Ad un certo punto le vie iniziano ad illuminarsi e mi accorgo che è l'alba e che ho camminato
tutta la notte in cerca di risposte, sono davvero stanca e senza energie. Sto per tornare a casa, ma sento qualcuno pugnalarmi la gamba, non faccio in tempo a girarmi che la persona è già diventata un'ombra.

Everything will be fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora