Can't touch me

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Hailey POV

Lentamente mi massaggio le tempie che mi sembrano pulsare di vita propria. 1492, 4 ottobre scoperta dell'America, o era il 3?
Cristo, la professoressa Miurel è una macchina da guerra. Nonostante tutto le sue lezioni sono interessanti e coinvolgenti.
La prossima settimana abbiamo una verifica su tutto il capitolo ed io non ho idea di come fare. Il mio inglese è buono, ma non quanto quello di uno studente nato è cresciuto qui.

<Te l'ho detto, quella lì ha seri problemi schizofrenici. Un momento prima sembra sul punto di addormentarsi, quello dopo ti urla contro che sei uno scansa fatiche.>
Summer imbroncia le sue piccole labbra rosate in una smorfia adorabile.

<Dai, non è così male.>
Continuiamo a parlare mentre piano piano ci incamminiamo verso la mensa.
Schiviamo vari studenti che ci lanciano qualche occhiata o ci ignorano. Ed io non ne potrei esserne più contenta, nessuno sguardo pieno di pietà, commiserazione o rabbia. Sono solo una studentessa trasferita che cerca di vivere al meglio il suo penultimo anno di liceo.
Sospiro allargando le labbra in un sorriso timido e appena accennato.

<Non vedo l'ora di farti conoscere i miei amici e i miei fratelli. Li adorerai. Beh forse, Alexander sa essere... particolare, è un bravo ragazzo, ma alcune volte riesce proprio ad entrarti sotto pelle. È un rompicoglioni di prima categoria, ma gli alitri sono tutti normali lo giuro! Insomma non proprio ma...>
<Sono sicura che andrà tutto bene.> La rassicuro ridacchiando.

Quando arriviamo davanti a delle grosse porte in plastica e vetro Summer inspira profondamente facendomi alzare gli occhi al cielo.

<Credevo che quella a dover esser nervosa dovessi essere io.>
<Non rompere e fammi vivere i miei disagi in pace.> Mi rimprovera con un tono divertito.
<Come vuoi.>

Con una piccola spinta entriamo nella grande sala mischiandoci con gli altri ragazzi.
Con lo sguardo sondo lo spazio che mi circonda, aggrotto le sopracciglia quando il mio sguardo si scontra contro quello furente di Charlotte. Che accidenti vuole ora?

<Perché Charlotte sembra voler finire la tua vita?> Mi chiede la bionda con un cipiglio in volto mentre mi trascina delicatamente verso un tavolo.
<Forse perché è proprio così e la cosa è reciproca.> Ammetto astiosamente fulminandola un ultima volta.
<Cosa è successo?>
<Possiamo dire che abbiamo avuto una piccola discussione.>
<Quella lì farà bene a starci alla larga.> Borbotta stringendo le mani in due piccoli pugni.
<Deduco che nemmeno tra voi scorra del buon sangue.>
<L'unico sangue che scorrerà sarà il suo se non toglie le sue grinfie da Jason.> Sbotta fermandosi in mezzo alla mensa.
<Jason?> Mi volto di nuovo verso Charlotte per vederla in atteggiamenti poco appropriati con mio fratello. Cristo che schifo.
<A casa lo faccio rimanere a digiuno, poi vediamo se avrà ancora voglia di prochearsi con quella strega.> Dico in italiano.
<Cosa?> Incontro gli occhi confusi di Summer.
<Niente. Allora ti piace Jason?> Chiedo alzando un sopracciglio.
<No! Ma che dici!- La sento ridere nervosamente- Si vede tanto?>
Rido spensierata annuendo.Nemmeno un mese e Jason fa stragi di cuoir, esattamente nel suo stile.
<Mannaggia. Comunque, non ho nessuna speranza, non si degna nemmeno di guardarmi.> Sbuffa strizzando gli occhi.
<Beh, intanto io benedico la vostra relazione.>
<Ma di cosa stai parlando?>
<Ti sto dicendo che approverei una vostra relazione futura.>
<Lo conosci?> Mi chiede sbiancando.
<Beh, se per conoscere intendi vivere con lui ventiquattro ore su ventiquattro per diciassette anni, allora si, lo conosco.>
<Oh mio Dio, sei sua madre.>
<Esat- Aspetta cosa?> Non mi facevo così vecchia.
<Scherzavo! Sei sua sorella deduco.> Dice per poi scoppiare a ridere. <Accidenti, simpatia portami via.> Borbotto sorridendo.

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