Hell

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Volevo avvisarvi che questo capitolo contiene
Parolacce e scene di violenza.
Quindi vi prego di non leggerlo se siete sensibili a questo tipo di contenuto.
No Hate please.
A parte questo spero vi piaccia.


Il caldo soffocante della stanza mi opprime senza pietà.
Il ragazzo accanto a me ancora non si è svegliato, chissà cosa gli hanno dato per ridurlo in questo stato.
Non avevo idea di quanto tempo fosse passato, l'unica certezza che avevo è la fame.
Avrei potuto mangiare qualunque cosa ora come ora.

Fisso il riccio qua davanti, cercando di capire chi sia, più lo guardo più mi sembra familiare.
Piccoli flash mi inondarono la mente provocandomi un emicrania micidiale.
Vedo tutto confuso, eravamo in una stanza insieme, molto simile a questo buco.
Non capisco, com'è possibile che mi ricordi tutto questo solo ora?

Un mugolio proveniente dal ragazzo mi blocca il respiro.
Mi immobilizzai quando lo vedo aprire gli occhi e perforarmi con lo sguardo di un blu intenso.

<Hailey?> la sua voce roca si fece largo tra queste mura silenziose.
Come cazzo fa a sapere il mio nome?

Alex POV

Siamo tutti radunati nel salotto della casa di Jayson.
Cameron è venuto a riprendersi la macchina e ci ha augurato il meglio.
Il silenzio regna tra queste mura, Jayson sembra sull'orlo di una crisi di nervi, non lo biasimo.
Siamo tutti stressati, sono passati due giorni da quando Hailey è scomparsa.

Le sue amiche, se così si possono chiamare, non fanno altro che piangere e rimproverarsi.
Egoisticamente, ci godo.
L'hanno abbandonata quando ne aveva più bisogno e ancora non ne capisco il motivo.

Io non sono più io, sono solo l'ombra di quello che ero. Mi manca come l'aria, non posso nemmeno immaginarmi cosa le stiano facendo in questo momento.
I miei occhi si fanno umidi, sbatto le palpebre velocemente cercando di cacciare indietro le lacrime.

Il cellulare di Jayson squilla, ma non sembra intenzionato a rispondere.
Quando anche il cellulare di casa inizia a squillare inizio ad insospettirmi.
Sono le undici di sera, chi chiamerebbe a quest'ora?

Vedo Cole strappare il telefono dalle mani di Jayson, ma appena risponde sbianca.
Gli altri non sembrano essersi accorti di quello che sta succedendo.

<Jayson chiama tuo padre!> gli sento urlare qualcosa in italiano che io, ovviamente non comprendo.

Vedo Il fratello di Hailey alzarsi di scatto e correre al piano di sopra.
Intanto Cole ci fa il segno di non fiatare e mette in viva voce la chiamata.

Un uomo sulla cinquantina scende di fretta le scale insieme al figlio.
Si precipita verso il telefono e risponde.

<Pronto?> chiede con voce profonda.
< Ah! Leonardo, iniziavo a pensare che non rispondessi!> la voce roca dall'altra parte del telefono, fortunatamente risponde in inglese.
<Dov'è mia figlia?!> urla.
<No no no, prima di riaverla, sempre se la riavrete, dovrete soffrire come ho sofferto IO!> la voce sadica dall'altra parte del telefono mi mette i brividi.
La mia vista si annebbia e sento la rabbia ammontarmi.
Stingo i pugni finché non vedo le mie nocche sbiancare.

<Come faccio a sapere che Hailey sta bene?> il tono del signor Mercuri sembra sicuro e calmo, ma sotto riesco a percepire insicurezza e... paura.

Una risata tutt'altro che divertita si irradia nel salone.
<Sei sicuro di volerlo sapere?>
Vedere un uomo grande e grosso tremare fa male, non posso nemmeno immaginare cosa significhi sapere la propria figlia nelle mani di pazzo.

So solo che rivoglio indietro Hailey.

Dopo un respiro profondo Leonardo risponde.
<Si>
Continuo a sentire una risata.
<Ehi piccola, il tuo papino è al telefono> la sua voce roca mi fa irrigidire.
Aspettiamo con ansia la risposta di Hailey.
Il silenzio si fa sempre più opprimente finché non sento la sua voce impastata.

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