Kaiden POV
Rinchiuso, mi hanno rinchiuso. Incredibile, non riesco a farmene una ragione. Quel bastardo!
Lo so che è stato lui, è stato lui a rapire Hailey la prima volta, è lui la causa della scomparsa di Jace.
Non ho le prove per dimostrarlo, non ho un cazzo da dire in mia discolpa. Ed ora sono in prigione. Aggressione ad una figura pubblica. Ecco di cosa mi hanno incolpato, perché ora, quell'uomo, quel mostro è il presidente dell'Accademia ed io non posso fare niente per impedire una catastrofe. Ha tentato di uccidermi. Ridacchio per l'assurdità della situazione. In fondo è quello che hanno fatto anche i poliziotti quando ho raccontato la mia versione dei fatti.
Ma chi mi crederebbe?
Preside di una rinomata Accademia militare tenta l'omicidio di uno studente e sospettato di due rapimenti.
Sbatto la testa contro il muro di cemento grigio. Strizzo gli occhi e penso ad Hailey. Penso a come sia morta a testa alta, con onore. Ma è comunque morta, andata, scomparsa.
L'odore di sporco e di piscio che impregna i muri di questa centrale mi fanno rivoltare nello stomaco il cibo che non ho mangiato.
Devo riuscire, devo rivendicare Hailey e mio fratello. Non posso starmene chiuso qua dentro.Mi hanno fatto fare una doccia, mi sono pulito dal fango e dal sangue, dal mio sangue. Hanno probabilmente riposto tutti i miei effetti personali, no che li abbia portati, in una busta della scientifica... o qualcosa del genere. Fatto sta che ora non sto indossando i miei vestiti, ma una tuta troppo stretta e corta per il mio fisico.
Mi hanno concesso una chiamata, una chiamata che non ho usato perché non sapevo chi chimaera. Quando finivo in prigione di solito chiamavo Jace, che nonostante tutto mi veniva sempre a prendere. Ma ora non ho nessuno, nessuno che mi possa venire a salvare. Mi chiedo se questo incubo avrà mai fine, mi sembra di girare intorno, brancolando nel buono più scuro, bella paura più violenta.Sento una porta sbattere rumorosamente, alzo la testa di stacco e aspetto che qualcuno entri nella mia visuale.
Passi lenti e pesanti accompagnati da un dolce tintinnio di chiavi si avvicina sempre di più.
Mi chiedo se, finalmente, siamo venuti a liberarmi.
Ma quello che vedo mi destabilizza.
Un uomo incappucciato da una felpa nera pesante e logora. Il volto coperto dalle ombre e dalla stoffa scura.
Indietreggi nella cella come un codardo, cosa sono diventato?
Si avvicina sempre di più alle sbarre, sembra fluttuare, i passi si fanno sempre più leggeri.
Mi alzo facendo pressione sul ginocchio, continuo a fissare quel volto scuro e nascosto.
Delle mani totalmente deturpate da cicatrici e bruciature prendono i lati del cappuccio e lo tolgono scoprendo un volto altrettanto rovinato. Una cicatrice che inizia dal sopracciglio destro fino ad arrivare all'angolo della bocca sinistro forma una perfetta diagonale. La pelle tirata innaturalmente intorno alla ferita, per quanto mi possa dispiacere, mi disgusta. Il colorito tra il rosa chiaro e il grigio lo fanno sembrare un morto vivente.Mi alzo per affrontarlo, scaccio le mie più remote paure e stringo i pugni allargando leggermente le gambe.
Il vecchio mi sorride soddisfatto, aggrottò le sopracciglia confuso, ma non divo niente.
Il primo a parlare è lui.<Sono felice di averti trovato, saremo una squadra grandiosa.>
<Chi sei?>
<Marcus, Marcus Glenn figliolo. Io e te faremo stragi.>
Sorrido di rimando aspettando che apra la stupida porta di ferro che ci separa.Reminder: Marcus Glenn è l'uomo che precedentemente ha aiutato Hailey a scappare quando è stata rapita. Il suo viso è deturpato perché lui stesso è stato torturato doppi l'attacco dei russi alla base generale.
Alex POV
<Dovresti smetterla Alex, non risolverai nulla facendo così.> mi riprende Chris per l'ennesima volta ed io, come ho fatto finora, non lo ascolto.
<Dai Chris lascialo divertire un po'.> lo sgrida Summer ridacchiando.
Butto giù un altro sorso di Cognac e sento un altro peso scomparire, andando avanti così scomparirò anch'io.
Una speranza.
Non ce la posso fare, le immagini di Hailey sanguinante su quel prato verde mi distruggono ogni volta che chiudo gli occhi.
La sua ultima risata, una risata amara e fredda. Non doveva finire così, saremmo dovuti essere felici, avremmo dovuto superare le prime litigate di coppia e magari costruirci una famiglia dopo il college. Avremmo avuto dei bambini. Rido per questi pensieri così stupidi, stupidi perché so che non potranno mai accadere, stupidi perché continuo a torturarmi. Ma me lo merito, merito di soffrire.
A questo punto il dolore è l'unica cosa che mi accetta di essere ancora vivo.Non ho mai provato niente del genere, non mi sento più io. Sono solo un corpo che cammina senza meta. La mia metà era lei, ma ora non esiste più.
<Sei imbriaco perso Alex, lascia che ti aiuti.> sussurra al mio orecchio Summer passando le sue unghie lunghe sul mio bicipite.
<Lasciami stare, vatti a fare qualcun'altro .> le ringhio contro, o meglio biascico.
Invece di offendersi ridacchia stupidamente, come se le avessi fatto un complimento.
<Non dire così, lo so che lo vuoi anche tu.> la sua mano scorre sempre più in basso, raggiungendo quasi il cavallo dei miei pantaloni.
La fermo agguantandole una mano con forza.
<Non giocare con me Summer.>
<Oh, ma io non sto giocando, ti ho sempre voluto.> sussurra mordendomi il lobo dell'orecchio destro.
E anche se non voglio sento una familiare tensione tra i pantaloni.
<Ti stai eccitando Alex, ti stai eccitando per me.> continua a sussurrare soddisfatta.
<No, non per te. Potrebbe esserci qualunque altra troia al posto tuo ed io sarei in questa stessa situazione.>
Accusa il colpo abbassando lo sguardo. Quello che ho detto è vero. È passato troppo tempo dalla mia ultima scopata. Da quando ho incontrato due occhi verdi, due occhi che ora non ci sono più. Ed io ora mi sento più solo che mai. Mi ha lasciato qua a marcire senza portarmi con lei! Mi ha abbandonato a me stesso, mi ha fatto soffrire.
Ed ora mi piace sentirmi coccolato, desiderato.
<Alex andiamo su?>
Mi guardo intorno, tutte le persone qui presenti sono vestite di nero.
Siamo al funerale di... Hailey, un vero funerale, non la merda che ha organizzato l'accademia. Sembra che fosse stat per farci soffrire.
Vedo gli occhi di Chris impuntarsi contro di me. Mi prega di non fare cazzate, ma ora sono troppo poco lucido per pensare alle conseguenze, Voglio solo sentirmi bene, bene dopo tutto questo tempo.
Mi alzo e trascino su per le scale il corpo gracile di Summer. Così diverso da quello di Hailey. Mi chiedo cosa penserebbe di me se mi vedesse ora.
Mi metto quasi a piangere pensando a lei, ma non voglio. Non posso.
Lei non è più qui con me. Mi ripeto per convincermi.
Apro una porta a caso e mi ritrovo in una camera da letto perfettamente arredata. I colori sono freddi e malinconici.
Prendendo sotto braccio Summer la butto sul letto. Traballo per non perdere l'equilibrio. La sento ridere vincitrice.< Sei solo una scopata.> biascico alzando il tono della voce.
<Sono solo una scopata.>Sto partendo per Los Angeles! La città di Hailey e alex !
Mi scuso per il ritardo ma sono super impegnata in questo ultimo periodo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ora mi imbarcano! Ciao ragazzuole🔥♥️♥️😍
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Blow your mind
ActionHailey arriva a Los Angeles con la speranza di riuscire a riprendere a vivere, senza quella costante sensazione di soffocamento, senza la paura di essere perseguitata. Vuole lasciarsi il passato alle spalle, nasconderlo e pretendere che non sia mai...