Walkie talkie

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Hailey POV

Dolore, un dolore assurdo. Quel tipo di dolore che ti acceca la vista, che ti fa perdere la percezione del mondo.
Strizzo gli occhi mentre cerco di focalizzare un punto ben preciso su cui concentrarmi.

Quanto tempo è passato? Minuti? Ore? Giorni?
Non ne ho la più pallida idea. Mi sento impotente, lo odio, lo odio con tutta me stessa, non poter far niente per cambiare il corso delle cose.
Mi sento come se in questo momento fossi in balia delle onde di un mare, senza la possibilità di scegliere la mia direzione, senza la possibilità di guardarmi attorno senza soffocare.

Sono riuscita a fermare l'imminente emorragia con la mia maglietta, l'ho legata intorno ai miei fianchi e l'ho stretta con la cintura.
Ora come ora sono mezza nuda, con uno squarcio sulla pancia e affamata.

Gli occhi si fanno sempre più pesanti e gli arti sempre più indolenziti ed insensibili.
Non trovò più la forza di combattere, e mi sembra ingiusto pensare a tutta la sofferenza che ho dovuto patire per poi morire per mano di uno sconosciuto, in un bosco, completamente sola.

Perché si, ho paura di morire da sola, senza nessuno che mi conforti. Senza nessuno che mi dica: andrà tutto bene.
Sola, circondata dagli alberi e dal silenzio.

La morte in se per se non mi spaventa, andare nel regno dei morti, partire per non tornare mai più. È quasi rassicurante, l'unica cosa che mi stanno fermando dal lasciarmi completamente andare sono i rimpianti. Non ho detto quello stupido Ti amo ad Alex. Non ho dimostrato a mio fratello quanto gli volessi veramente bene e quanto mi dispiacesse per il modo in cui l'ho trattato.

Sto per addormentarmi quando d'un tratto mi ricordo del walkie-talkie presente nello zaino. Potrebbe salvarmi, potrebbe essere la mia unica chance di sopravvivenza.

Cerco di ricordarmi dove io possa averlo lasciato.
Lo zaino l'ho tolto quando sono cascata la prima volta, poi però è rotolato con me giù per la collina.
Provo a rotolarmi di lato per avere una visuale migliore.
Appena provo a muovermi prendo un respiro profondo e lo trattengo. Mi do una spinta con le braccia e in uno scatto sono su un fianco.
Sento un liquido denso colarmi giù per lo stomaco. Disgustoso.

Con la testa che mi scoppia provo a sondare il territorio. All'improvviso vedo qualcosa luccicare a pochi metri di distanza dietro un sasso.
Il walkie-talkie.

Kaiden POV

<Alzate quelle gambe!> urlo al mio gruppo.
Non rispondono, ma mi trucidano con lo sguardo. Sono nervoso, lo so io, lo sanno loro, lo sanno tutti.
Hailey non é ancora tornata, il che è alquanto normale visto che sono due giorni di cammino, ma continuo a non esser tranquillo. Ho un brutto presentimento, mi sono sempre fidato del mio istinto, non ho intenzione di iniziare a dubitarne ora.

<Zack! Mia nonna corre più velocemente di te! Datti una mossa!>
A quel punto tutto il gruppo si ferma e si incammina verso di me.
Non mi faccio vedere timoroso, perché di fatto non ho paura.

Clarice, l'unica ragazza del gruppo, almeno fino a pochi giorni fa, mi punta un dito al petto e mi sfida con lo sguardo.
Siamo alti uguali, forse lei è addirittura più grande.
<È tutto il giorno che ci stai massacrando con inutili esercizi! Se sei tanto in pensiero per quella poppante vai a cercarla!>
<Non osare parlarmi in questo modo! Posso cacciare te e chiunque altro da questa squadra! E no non mi interessa niente di quella ragazzina viziata.> rispondo riprendendo il mio solito tono calmo.
<Lo sappiamo tutti che sei un grande leader, ma ora non venirci a dire che non ti frega della novellina! Non mentirci Kaiden>

<Uhm ragazzi> la voce di Zack si fa largo tra le nostra urla, ma entrambi lo ignoriamo.

<Non vi sto mentendo! Non la conosco nemmeno quella ragazzina, lo sappiamo tutti qual'è il vero motivo per cui l'anno ammessa!>

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