Hailey POV
Affondo la testa nel cuscino, la testa mi pulsa insistentemente. Merda che dolore, sbuffo strizzando gli occhi, la luce del sole entra dalla finestra e mi colpisce direttamente in faccia. Per nulla piacevole. Corrugo le sopracciglia cercando di ricordare da quando ho il letto che si affaccia alla finestra. Con una mano mi spingo sul materasso duro per alzare il busto. Con un occhio mezzo chiuso e i capelli arruffati mi guardo intorno molto lentamente. Pareti blu scuro e bianche, una scrivania nera e un armadio accanto alla finestra, un televisore enorme in alto sul muro e vestiti sparsi ovunque. Dove. Cazzo. Sono?
Mi alzo di scatto traballando sulle gambe deboli, sospiro di sollievo quando vedo che indosso ancora i vestiti di ieri sera, pantaloncini di jeans e maglietta nera dei Metallica. Mi tasto la tasca posteriore per notare che il mio telefono è sparito.Osservo la stanza facendo un paio di passi verso la porta chiusa, ho i piedi scalzi, chissà dove diavolo sono finite le mie scarpe. Mi passo una mano tra i capelli cercando di attenuare il dolore estenuante alla testa. Sto per appogiare la mano sulla maniglia oro, ma la porta si spalanca di scatto facendomi finire col sedere per terra.
<Cristo, che buongiorno meraviglioso.> Borbotto massaggiandomi un fianco.
<Buongiorno Dolcezza.> Logan mi porge un bicchiere pieno di caffè fumante insieme a quello che credo sia un aspirina.
<Grazie Lewis.> Dico alzandomi e sedendomi sul letto. Suppongo questa sia camera sua. Continuo a rimanere leggermente sospettosa, ma tengo a bada l'ansia che mi opprime, ho bisogno di spiegazioni. Ricordo poco e niente della notte scorsa.
<Mi chiamo Logan.> Ribadisce il biondo alzando gli occhi al cielo.
<E io Hailey, smettila di chiamarmi dolcezza, tesoro o qualcunque altro ridicolo nomignolo che riesci a trovare.> Lo sento ridere mentre io mi ritrovo ad oscillare leggermente.
<Accidenti, siamo un po' scorbutiche.> Lo sento sedersi accanto a me mentre continuo a sorseggiare ad occhi chiusi il caffè amaro.
<Dove sono?> Mormoro.
<Sei in camera mia, sei crollata qui poche ore dopo la gara.>
<Gara?> Piccoli flash mi inonando facendomi spalancare gli occhi.
<Summer, Camille e le altre?> Chiedo alzandomi di scatto, un po' di caffé mi si rovescia addosso facendomi urlacchiare.
<Stai attenta! Non ho idea di chi tu stia parlando. Non è venuto a cercarti nessuno.>
<Nessuno?> Eppure ero arrivata con loro e avevo visto anche dei ragazzi della squadra... Avevo visto Alex. O me lo sono sognata? Tutto sembra tutto così confuso. Mi risiedo lentamente appoggiando una mano sulla testa.<Stai bene?> Annuisco sorrdendogli.
<Certo, ma il post sbornia mi colpisc sempre come un treno.>
<E ci credo! Hai bevuto come una spugna. Incredibilmente non hai vomitato, ma sparlavi a vanvera come un marinaio in porto. Ho dovuto portarti qui di peso.> Ridacchia sdraiandosi sul letto sfatto.
<Ah, e che ho detto di tanto scandaloso?> Chiedo stringendo le mani intorno alla tazza bianca.
<Non ne ho idea parlavi un'altra lingua, spagnolo? No forse italiano. Ma ripetevi un nome, anzi due.> Dice portandosi l'indice al mento.
<E per caso te li ricordi?>
<Mmhm... uno era Jake, Jasmine? No no no no, Jason! Decisamente Jason mentre l'altro me lo ricordo perfettamente, Leone Draco. Un bel nome.> Riflette mentre io sento l'aria bloccarsi dentro di me, comprimendomi fino a farmi male.
<Chi sono?> Chiede osservandomi curioso con i suoi occhi azzurro cielo. Sbatto le palpebre velocemente sorridendogli.
<Mio fratello e un mio vecchio amico.>
<Va bene, se vuoi il bagno è dietro quella porta. Se mi cerchi io sono giù a mangiare, magari ti do un passaggio.> Si offre facendomi l'occhiolino, lo vedo incamminarsi verso la porta, ma lo fermo prima che esca.
<Chi è tua sorella?> Chiedo ripensando alla sua stupida scommessa. Arrossisce come un bambino e si gratta dietro la testa.
<Maya, è la mia sorrellastra.> Precisa mentre io spalanco gli occhi.
<Vive quì?> Chiedo alzandomi dal letto, ma lo vedo scuotere il capo.
<No, questa è casa mia, lei vive ancora con i nostri genitori.>
<Capisco.> Mi fa un cenno col capo per poi andarsene.
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Blow your mind
ActionHailey arriva a Los Angeles con la speranza di riuscire a riprendere a vivere, senza quella costante sensazione di soffocamento, senza la paura di essere perseguitata. Vuole lasciarsi il passato alle spalle, nasconderlo e pretendere che non sia mai...