Hailey POV
Mi sveglio tra le braccia muscolose e calde di qualcuno, mi ricordano quelle di mio fratello, mi manca da impazzire.
Mi mancano i suoi abbracci, i suoi occhi e la sua voce.
Sarei affondata tempo fa se non fosse stato per lui.Apro gli occhi di scatto ricordandomi di essere tra le braccia di uno sconosciuto, mi allontano velocemente provocando delle fitte allucinanti alla schiena.
Solo alnricordo di quello che mi hanno fatto mi salgono le lacrime agli occhi.
Due occhi profondi come il mare mi fissano spaesati, subito dopo lo vedo riprendere il controllo di se e avvicinarsi.
<Chi s-sei?> chiedo con la gola secca.
<Non ti ricordi di me?> la sua voce sconsolata si fa largo nella mia testa.
Dei ricordi confusi si fanno largo nella mia mente, eravamo insieme, sembravano amici.
Tutto inizia lentamente a collegarsi.
<J-jace?> chiedo titubante.
<Si, sono io> mi disse con un sorriso a trentadue denti che vacillò quando non ricambiai quel gesto cordiale.Nonostante mi ricordassi il suo nome continuavo a non fidarmi totalmente.
Lo guardavo con diffidenza.<Che ci fai qua?> chiesi sussurrando.
<Sono venuto per te>
<Ma non mi conosci nemmeno> risposi di rimando, tanto confusa quanto felice.
<Ti conosco più di quanto tu sappia>Non sapevo se prenderla sul ridere o preoccuparmi per un probabile stalker.
<Tranquilla non sono un maniaco, conosco tuo padre, lavoravo con lui. Mi ha salvato tempo fa, volevo ricambiare il favore, ma ci sono stati degli intoppi> mi informo ridacchiando nervosamente.
<Uno di questi intoppi è essere stato catturato?> chiesi ridendo leggermente.
<Diciamo di si, mi dispiace Hailey>
Mi tuffai tra le sue braccia nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Ho bisogno di conforto, e lui è la cosa di più vicino ad un amico che ho ora.
Respirai a pieni polmoni il suo odore così mascolino e scoppiai a piangere.Lo sentii irrigidirsi per poi rilassarsi subito dopo.
Rimanemmo in silenzio per un periodo di tempo infinito, non volevo lasciarlo, anche se i miei ricordi erano confusi sentivo una connessione, era come incontrare un amico di vecchia data che non vedevi da anni.
Non mi ricordo niente, tutti i ricordi che ho sono confusi e offuscati, il limite tra la realtà è la fantasia è molto sbiadito.<Jace, mi racconti un po' di noi due?> chiesi amareggiata.
<Certo, .>
Disse accarezzandomi la schiena, emisi un mugolio di dolore.
Lo vidi stringere i pugni, ma non disse niente.Lo guardai incitandolo a continuare.
<Ci siamo incontrati in una situazione... diciamo molto simile a questa, comunque, come dovresti sapere il tuo rapimento era stato premeditato>
Non lo lasciai finire che lo interruppi.
<Che significa che era premeditato?>
Non è stato un incidente? La colpa era solo di Riccardo, giusto?Mi guardò confuso prima di sgranare gli occhi e aver capito di aver detto una cazzata.
Mi allontanai bruscamente e chiedi con lo sguardo delle spiegazioni.Lo vidi tentennare, ma poi continuo a parlare.
<Eri un esca, io lavoravo con tuo padre, ero un novellino nella C.I.A, avevo solo vent'anni, per incastrare Riccardo abbiamo deciso di provocarlo.
La morte della figlia e della moglie non erano previste, ma funzionarono lo stesso.
Come avevamo previsto accecato dalla furia voleva vendicarsi, in quel caso eri la vittima perfetta, ti abbiamo mandato con tuo fratello in giro, mandando le vostre coordinate a Riccardo che non ha esitato a rapirti. Dovevamo seguire il furgoncino che ci avrebbe portato al loro covo, ma qualcosa andò storto... Ti trovai solo una settimana dopo, fingendomi uno di loro. Per questo ti ricordi di me solo ora, non avevamo passato molto tempo insieme e probabilmente la tua memoria ha subito dei mancamenti a causa dello stress o qualche cazzata del genere...> concluse con lo sguardo abbassato.
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Blow your mind
ActionHailey arriva a Los Angeles con la speranza di riuscire a riprendere a vivere, senza quella costante sensazione di soffocamento, senza la paura di essere perseguitata. Vuole lasciarsi il passato alle spalle, nasconderlo e pretendere che non sia mai...