In Val di Susa

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  Vedo Andrè, è uscito dal forte, è lì fuori tutto solo, seduto sulla grande spianata che è rivolta all'alta Valle di Susa. Fa molto freddo, mi stringo nella mantella e lo raggiungo. Il paesaggio è incantevole: ai nostri piedi di stende il piccolo borgo, con le sue baite dai tetti in losa, le facciate in pietra, i comignoli fumanti. C'è odore di legna, legna bruciata nei camini per fare fronte a questo freddo.
"Andrè cosa fai tutto solo, qui si gela!"
"Oscar guarda! Da quest'altura possiamo ammirare un paesaggio che è a dir poco sbalorditivo, non ho mai visto nulla di simile!"
"E' vero Andrè, è un luogo incantevole, questa missione ci sta dando l'opportunità di conoscere nuovi posti. Sai Andrè, mi incuriosisce molto Venezia, che strano sarà vedere una città nel mare!"
Sento freddo, il mio volto diventa livido, le gote arrossate, temo non solo per il freddo. Ultimamente la vicinanza di Andrè mi rende....strana.
"Oscar stai tremando, il freddo è davvero pungente, credo sia meglio rientrare."
"Si, hai ragione, è meglio rientrare."
Uno scambio di sguardi, parole prigioniere, non dette, parole che vorrebbero uscire da sole, ma nulla.
Sapessi Andrè, che non mi sei affatto indifferente, fino ad ora non mi ero accorta di quanto sei importante per me; sei indispensabile come l'aria che respiro, non potrei vivere senza di te. Riuscissi a dirti a parole tutto ciò, o a fartelo capire con i gesti. Ma nulla, mi sento impietrita, impacciata. Sono sensazioni nuove, che non so gestire. Io sono un soldato, sono nata e cresciuta per essere un soldato. È tutto nuovo ora, è tutto così difficile.
Ti vedo avanzare, sei sempre più vicino.

Mi avvicino a lei, la tentazione di abbracciarla e di scaldarla, tenendola tra le mie braccia è tanta, faccio fatica a trattenermi, a lei non sfugge il mio sguardo, nè il mio gesto trattenuto.
"Oscar io vorrei ..."
"Andrè io ... io ..."
"Ehi voi due, finalmente vi ho trovati!"
"Alain ..."
"Scusate colombelle se vi ho disturbato, ma vedete Comandante, il Generale Vostro padre Vi manda a chiamare, vuole parlare con Voi."
"Con me?"
"Si con Voi, comandante Oscar, pare che sia arrivato un ufficiale ... si un pezzo grosso dell'esercito italiano vuole conoscervi, per fortuna che Voi almeno riuscite a capire un po' l'italiano perché io qui comunico appena a gesti, mi pare di stare tra gli scimpanzé!"
"Sai come si chiama?"
"Vostro padre me lo ha detto, ma io non ho capito un bel niente, ma se Vi ho appena detto che non capisco una sola parola!"
"Ho capito Alain, ora vado, grazie."
Attraversiamo il bastione, fino a giungere al porticato della fortezza, entriamo, Alain ci fa strada, percorriamo l'ampia scala posta all'interno della fortezza, fino a giungere lungo il corridoio. Tutto il forte è costruito in pietra.
Eccoci arrivati, un tocco alla porta, entriamo.
Entro con Andrè e il Comandante, nella stanza c'è il Generale suo padre e un Generale dell'esercito italiano, un ufficiale francese ed uno sabaudo, anche se la divisa è differente da quella francese riconosco i gradi posti sopra le spalline.
Vedo Il Generale Jarjayes sorridere al nostro arrivo, adesso voglio proprio vedere come questi riusciranno a capirsi.
Rimango sbigottito: il Comandate Oscar e suo padre parlano con l'ufficiale italiano senza alcun problema, non avrei mai pensato che conoscessero la loro lingua.
"Generale Bogino, vi presento mio figlio Oscar François, già colonnello delle Guardie Reale francesi ed ora al comando della brigata B della Guardia metropolitana di Parigi"
"Lieto di conoscervi Colonnello, per noi è un piacere ospitarvi nella nostra terra."
"Il piacere è nostro Generale Bogino."
"Vostro padre mi ha parlato un po' della situazione politica francese, a quanto ho capito, la regina Maria Antonietta non è ben vista dal popolo francese!"
"Sembrerebbe di si, signore."
"Comunque cambiamo discorso, spero che Vi fermerete qualche giorno presso il forte, come sapete i soldati francesi sono ben accolti nel Ducato Sabaudo. Voi ed il Generale potrete alloggiare con i nostri ufficiali, i soldati al Vostri ordini troveranno posto nelle camerate dei nostri uomini."
"Credo che mio padre il Generale ve l'abbia detto che ci fermeremo per solo per questa notte, domani mattina ripartiremo."
"Bene, allora dobbiamo salutarci, perché sono impegnato per una missione, vi saluto Generale ... Colonnello!"
"Signore!"
Vedo mio padre sorridere, Andrè finirà nelle camerate con Alain e Gerard, mentre per noi ufficiali sono previsti altri alloggi. Saremo separati, Andrè ed io. Sarà soddisfatto. E almeno per questa sera non dovremo sorbirci le sue romanzine.

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora