Un leone senza criniera

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Il leone senza criniera

E' l'ora del pranzo, prendo Andrè per mano, usciamo dal mio ufficio dopo avere controllato alcune pratiche, in fondo c'è parecchio lavoro arretrato da smaltire. Andiamo verso la mensa.

"Andrè .... non posso lasciare il mio incarico con tutti questi arretrati! Dovremmo sistemare tutto prima del congedo!"
Prendo la mano di mia moglie, la guardo negli occhi e con voce suadente ribatto: "Si, ma adesso basta. Non credi di aver lavorato abbastanza? Infondo siamo venuti in caserma solo per pranzare con i soldati!"
"Veramente siamo qui per scappare da mia zia! André fremo all'idea che lo zio Armand si sposi, così la zia Clotilde lascerà il palazzo e noi staremo tutti più tranquilli!"
"Oscar mancano ancora due settimane al matrimonio di Armand, dovremo resistere."
"André, piuttosto che rimanere a palazzo, io preferisco restare il caserma tutto il giorno."
"Suvvia amore, non credi di esagerare?"
"Assolutamente no. André, la zia non fa che offendere ed io davvero non la sopporto! Ascolta, che ne diresti di trascorrere la notte nel casino di caccia?"
"Ma cosa dici, quel posto è piuttosto freddo e tu hai bisogno di stare comoda!"
"Hai ragione André."
"Su Oscar, adesso lascia il tuo lavoro e andiamo, comincia a farsi tardi!"
"Si ... lo so ... però vorrei lasciare la caserma in ordine. Insomma .... potresti aiutarmi a lasciare tutto in ordine per il mio successore, non credi?!!"
Stringo ancora la mano di mia moglie la porto sulle mie labbra, la bacio e sussurro: "Ti aiuterò, però adesso andiamo."
"Si ... andiamo. Andrè .... ho fame!!! Speriamo che il pasto sia buono ed abbondante!!" rispondo sorridente, almeno qui in caserma non c'è nessuno che grida di continuo "PENTITEVI!"
"Buono sicuramente e se non sarà abbondante ti darò anche il mio!"
"Ih ih ... adesso non esagerare! Sono il comandante ... se voglio una doppia razione mi basta ordinarlo! Però ... diventerò enorme..." dico un poco sconsolata. "La mia pancia è lievitata in pochi giorni ..... spero che non continui con questo ritmo di crescita o non passerò più dalle porte! Povera me!" scuoto la testa sconsolata.
"Ah ah ah ... Ma cosa dici?!"
"Cos'hai da ridere?"
"Ah ah ah ih ih ih ... impossibile! Se poi tu dovessi diventare davvero enorme beh ... ti amerei comunque! Ah ah ah ..."
"Ridi pure! Ma io non voglio diventare enorme!"
"Sarà inevitabile! ... Devo confessarti che mi piaci tantissimo ..."
"Ma come fai a trovarmi bella se sono diventata enorme?"
Aiuto la mia Oscar ad alzarsi dalla poltrona, l'avvicino a me, la stringo, sussurro: "Sei sempre stata bella, molto bella ma adesso ... con la pancia sei così ... così dolce e sensuale da farmi perdere la testa in qualsiasi momento!" la stringo ancora un poco a me quando all'improvviso sento il suo ventre muoversi. "Ohh ma ... Oscar, il nostro bambino si sta muovendo! Che emozione!"
"Già .... si muove sovente.... sembra una vera peste!!! ih ih .... chissà a chi assomiglia!!"
"Sicuramente a sua madre! Ah ah ah ..."
"Uhmpf ..... come se tu fossi stato un bambino tutto tranquillo e a modo!!! Ricordati caro che tu mi hai sempre seguita in tutte le mie missioni ..... tutte!!! Ih ih ih ..." dico puntando l'indide contro il petto di mio marito. "Dove ero io, c'eri anche tu, sempre insieme, sempre inseparabili, quindi la nostra creatura somiglierà anche a te, anzi, più a te che a me!"
"Ah ah ah ah ... questa poi! Ah ah ah ... Oscar la vera combina guai eri tu."
"E tu allora?! Non eri con me? Avanti, parla!"
"Si, ma solo per assicurarmi che non ti cacciassi nei guai!"
"Si, certo ... o per fare dei guai ancora più grandi? Perché ti ricordo che la cara nonna ha sempre ritenuto te responsabile di tutto!!"
"Ovvio! Tu sei sempre stata la sua bambina, la preferita di mia nonna! Ih ih ..."
"Esagerato ....... la verità è che tu hai sempre combinato un sacco di guai ... e ti sei sempre fatto scoprire!!! Io no .... ih ih ih ..."

Stringo ancora mia moglie, la bacio con delicatezza, la sento abbandonarsi tra le mie braccia.


Gerard ed io siamo dietro la porta del Comandante, busso ed apro senza attendere risposta. Vedo il diavolo biondo abbandonarsi tra le braccia di André, tentiamo di fare un passo indietro per lasciare l'ufficio ma è tutto inutile, ci hanno sentito entrare. Il Comandante si allontana bruscamente da André, ci guarda rossa in viso e digrigna: "Alain, Gerard si può sapere perché non avete bussato?"
"Comandante ... ecco .... Noi ... io .... in verità avrei anche bussato ... ma tanto voi due non mi avreste neppure sentito. Comunque ... il pranzo è in tavola. Se volete venire alla mensa ....." rispondo per nulla imbarazzato.
"Alain, possibile che non ti vergogni?"
"Di cosa dovrei, non capisco! E poi, sinceramente la scena a cui ho appena assistito non mi meraviglia affatto, ormai trovarvi continuamente avvinghiati è assolutamente normale!"
"Alain!! Ringrazia che non sei più il mio soldato altrimenti ti avrei già sbattuto in isolamento!"
"Ih ih ... Per aver detto ciò che penso? Coff ... comunque Comandante, meglio che Vi sbrighiate, altrimenti la Vostra creatura mangerà freddo! Ih ih ..."
André risponde: "Adesso arriviamo Alain!"
"Bene .... io e Gerard andiamo alla sala mensa allora ....."

Chiudiamo la porta alle nostre spalle, sussurro: "Accidenti al Comandante e al Capitano! Alain, ma hai visto com'erano avvinghiati!" dico imbarazzato per la scena a cui ho assistito.
"Certo che li ho visti, eccome! Santo cielo, se la nostra Generalessa non fosse già incinta .. ih ih ... quei due l'avrebbero concepito in caserma ... ih ih ..."
"Chi?"
"Come chi, imbecille?! Ma la creatura!"
"Alain ma possibile che tu non sai pensare ad altro?"
"Ma a cosa dovrei pensare, dimmelo tu?!"
"Al lavoro che ci attende al palazzo, per esempio"
"Ma che razza di discorsi che vai a pensare! Parli bene tu, visto che non hai problemi con tua moglie!"
"Ih ih ... Alain ... non ti ho ancora detto niente ..."
"Detto cosa?"
"Alizèe mi darà un figlio!" dico tutto felice! Anche io diventerò padre!
"Cosa! Dici davvero Gerard? E quando avresti aperto i cantieri, sentiamo!"
"Come quando? Ti ricordo che siamo ripartiti per il regno Sabaudo dopo tre settimane che mi sono sposato, ricordi?!"
"Accidenti amico, non hai perso tempo!"
"Alain, tu allora? Non hai fatto in tempo a sposarti che hai messo in viaggio la tua creatura."
"Ahhh non farmici pensare! Che sofferenza tutte le notti: vedere e non poter toccare mia moglie! Sig .... Che tormento, che tortura! Spero che non ti accada mai ciò che è successo a me!". Faccio un sospiro e aggiungo: "Gerard, ho deciso che non dormirò più nel letto con mia moglie..."
"Ma si può sapere cosa stai dicendo?"
"Cosa dico io?! Gerard, tu non puoi capire, nessuno può capire!" dico un poco disperato. "Stare tutta la notte accanto a mia moglie e non poterla sfiorare. Desiderarla e non poterla avere! E' peggio che durante il viaggio, almeno in quel caso lei dormiva con il comandante, adesso invece ..."
"E dove andrai a dormire?"
"Nella stessa stanza di mia moglie ovviamente, mi farò portare una branda ..."
"Nella stessa stanza?"
"Certo, è molto grande, c'è posto anche per altri due letti!"
"Uhm .. credevo che volessi alloggiare lontano da lei ..."
"Ma sei matto? E se mia moglie si sentisse male durante la notte? No, devo vegliare su di lei ....... ma lontano! ... Oh Gerard che tortura la notte... la sfioro, l'accarezzo, sento il suo dolcissimo profumo e ... niente di niente! ... Brrrr se solo ci penso!"
"Ah ah ah ... Meglio andare, su muoviamoci altrimenti la Generalessa ci trova ancora per i corridoi! Ah ah ah ..."
"Ridi, ridi imbecille... tanto questa sorte non è toccata a te!" dico allontanandomi sconsolato.



André ed io entriamo nella mensa militare, il nostro tavolo è situato nella parte centrale, ad attenderci c'è il Colonnello D'Agout con i soldati, appena mi vedono scattano in piedi per farmi il saluto militare.
"Vieni Oscar, siediti. Vado io a prenderti il vassoio con il pranzo!"
"Grazie André!"
Appena il Capitano Grandièr si allontana, dico: "Generale Jarjayes, prego accomodatevi, nelle Vostre condizioni dovete stare comoda, purtroppo non abbiamo una poltrona in sala mensa, dovete accontentarvi della sedia."
"Colonnello!! Non sono malata!!! Vedete di comprenderlo!!! La solita sedia andrà benissimo!! Vi ringrazio per le attenzioni ma sto bene!" dico un poco offesa per le troppe attenzioni. Io sono un soldato e lo sarò sempre.


Un soldato dice all'altro: "Ehi amici, avete visto il nostro Comandante? Certo che è diventata davvero grossa! Eh si, è davvero gravida!"
"Già!!! Ih ih ..... voglio proprio vederla con un neonato!!! Ve la immaginate?!!" dico pulendomi un orecchio.
Un terzo ribatte: "Però ... quanto è bella! Certo, lo era già ma quella pancia l'ha resa ancora più bella!" rispondo soffiandomi il naso.
"Sembra più..... femmina!!! Insomma.... guardate anche il petto!!! Adesso si vede proprio che é una donna!!!!" dico deciso indicando il petto del comandante.
"Già ... ha delle tette piuttosto vistose ... chissà dove le teneva nascoste!"
"Aaahhh ah ah ah!!! Le saranno cresciute ora!!! Ah ah ah ah!!! Povero Andrè!!!"
"Perché povero André?"
"Come perché?! Se prima era innamorato perso del Comandante adesso di sicuro avrà perso il senno! Ma guardatelo quante attenzione le riserva!"
"Deficiente! Forse non ti sei mai accorto che è sempre stato premuroso nei suoi confronti? Non ricordi forse quante volte è corso in suo aiuto perché le abbiamo fatta vedere i sorci verdi?"
"Ti riferisci a quella volta che con un pretesto l'abbiamo fatta entrare nelle nostre camerate facendoci trovare tutti nudi?"
"Esatto!"
"Ih ih ... Ricordi che faccia aveva?"
"Certo, come potrei dimenticarlo! Ci sorprese tutti. Ci guardò come se avessimo in dosso le nostre divise e disse: "Soldati, vi voglio tutti schierati, adesso!"
"Ih ih ... E dopo averci messi sull'attenti e presi in giro uscì dalle camerate come non fosse accaduto nulla ..."
"Però chi l'avrebbe detto che fosse davvero tanto bella!"
Alain sussurra: "Ehi siete impazziti?! Capisco che il nostro, cioè il vostro Comandante sia diventata vistosamente formosa e vi siete lasciati ad andare a qualche ricordo ma attenti dal farvi sentire, altrimenti vi sbatte tutti dentro!"
"Gulp. Alain .... tra quanto andrà in congedo? Perché andrà in congedo, vero?!!" Dico preoccupato.
"Io non voglio andare a perlustrare i bordelli con lei!!!!"
L'ennesimo soldato ribatte: "Ih ih ... Perlustrare i bordelli con un Generale incinta?! Ma dico scherziamo? Sarebbe davvero ridicolo. Ma vi immaginate le chiacchiere? Penserebbero tutti che siamo dei sodomiti o peggio ancora dei buffoni di corte! No, per carità ... con tutto il rispetto che abbiamo per il nostro Comandante ma almeno in questo momento meglio uscire in perlustrazione con testa di legno!"
"No, meglio non uscire proprio!!! E nei bordelli .... beh ... io ci andrei per ben altro!!! Ah ah ah ..."
"Allora Alain, non mi hai ancora risposto, dicci quando andrà in congedo il Comandante?!"
"Beh.....credo il tempo che arrivino i documenti .... non saprei!!! Comunque ..... a casa del Comandante non ci si annoia mai!!! Credetemi!!"
"Non mi meraviglio per niente! Ih ih ..."
"Che poi io non la capisco. Qui si mangia maluccio.... il cibo a casa sua é molto meglio!! La nonna di Andrè fa dei dolci .... slurp!!! E danno lo stesso mangiare anche alla servitù!!! Sono proprio una famiglia strana!"
"Evidentemente ha sentito la mancanza dei suoi soldati!"
"Possibile .... o forse é fuggita da una pazza che gira di notte per casa urlando PENTITEVI!!!! AH AH AH AH è una casa senza pace!!" dico imitando quella pazza vestita da suora, che famiglia!!
"Come! Alain, vuoi dire che in casa del Comandante si aggirano i matti?! Perbacco! Ih ih ...su avanti amico, racconta!"
"I matti?!! Peggio!! Il Comandante ha una zia, anzi, una zia del padre, suora, che urla di continuo. Poi c'è uno zio ex Cardinale, tanto buono e caro, una sorella assatanata ..... guarda, in quella casa l'unica tranquilla è la madre del Comandante!! Una vera santa!!"
"Ih ih ... quindi non abbiamo nulla di cui meravigliaci se il nostro Comandante è così autorevole!"
"Ah no!! Lei é uguale a suo padre!!! Sapete, non invidio Andrè!! Ma lo sapete che suo suocero lo controlla di continuo?!! Intendo mentre ..... fa!!!"
"Mentre fa cosa?"
Un compagno mi da una gomitata e ribatte a bassa voce: "Ma sei davvero tonto? Ma possibile che non tu l'abbia capito?"
"Ma .... non ci credo!!! Suo suocero é un guardone?!!"
"Si!! Esatto!!" rispondo deciso. "Il vecchio pazzo è proprio un guardone!"
"Oh povero il nostro André! ... Certo che è davvero messo male! Ma guarda tu, cosa si fa per amore!"
"Aspetta....adesso il suocero non vuole che tocchi il comandante!!! Quindi lo sorveglia.... al contrario!!! Credetemi .... Non c'è pace!!!"
"Caspita! Davvero mi dispiace per il povero André! Certo, non ha avuto molta fortuna... beh a parte una moglie di una bellezza da mozzafiato! Eh si, perché a guardarla adesso è davvero molto bella, femmina insomma! Ahhh beato lui!"
"Si .... Gerard, ti ricordi quando l'abbiamo vista a Venezia con quel bel vestito? Noi non l'abbiamo neppure riconosciuta .... Andrè invece .... ha capito subito che era lei!! E pensate che indossava una maschera!!! Bella è bella ... ed anche le sue sorelle ..... tutte molto belle .... chissà cosa deve avere passato Andrè in quella casa, cresciuto in mezzo alle donne!! Ah ah ah ... per forza che Andrè non è venuto su tanto normale!!"
"Ih ih ih ... Come cosa! Ma se appena arruolato abbiamo pensato immediatamente che fosse non solo un aristocratico ma anche un effeminato! Ih ih ih ... In una casa di solo donne era logico che venisse su di animo gentile! Ah ah ah ..."
"Bah ... secondo me lo hanno un poco rovinato .... chissà .... quelle donne sono tutte belle, a modo, educate e di buon cuore .... ma tremende!!! Non potete neppure immaginare che viaggio! Simpatiche certo .... ma povero Andrè!!! E vederle in casa poi ... ih ih ih ..."



Vedo i soldati chiacchierare spensierati, immagino che stiano parlando di me, ne sono sicura, dico al Colonnello D'Agout: "Abbiamo finito di pranzare, credo che sia il momento di congedarci ma prima voglio unirmi a tutti per un bicchiere..."
"Certo Generale ..... questa è ancora la Vostra caserma! Però ... posso permettermi?"
"Dite..."
"Il vino .... nelle Vostre condizioni, non è consigliabile. Se volete brindare Vi faccio cercare qualcosa di più adatto ad una gestante .... sempre che in caserma ci sia del succo di frutta ..... "
Guardo sorpresa il Colonnello, e sussurro appena: "Ecco ... si ... è tale l'abitudine che non ci avevo pensato!"
"Bene .... allora vado a cercarvi qualcosa .... con permesso torno subito Comandante!" faccio un piccolo saluto e mi reco a cercare del succo di frutta. Dubito che ci sia ... alla peggio manderò un soldato a cercarlo .... mai avrei immaginato una cosa del genere!!! Ecco cosa succede a permettere ad una donna di entrare nell'esercito! Succhi di frutta al posto del vino, senza contare la celebrazione dei matrimoni dei soldati nella cappella, le visite mediche obbligatorie, i bagni, le pulizie ...... questa caserma non è mai stata così pulita ed ordinata! Decisamente Madame è un ottimo comandante, su questo nulla da ridire ....

Appena si allontana il Colonnello dico a mio marito: "André, ma ti rendi conto di cosa ha detto D'Agout?! Io davvero mi sento come se fossi malata..."
"Oscar .... il Colonnello ha ragione, te lo ha detto anche Lassonne: niente alcolici! E poi il Colonnello ti è affezionato, lo sai. Si è sempre preoccupato per te ..... è davvero un uomo per bene e gentile!" rispondo sorridendo.
"Si, ma ... mai come in questa occasione mi sono sentita in imbarazzo! .. André, pensandoci bene, ho la sensazione di sentirmi di troppo in caserma: sono impossibilita a indossare la divisa, ho un pancione enorme e poi i soldati mi guardano in un modo! ... E come se non bastasse in questo momento stanno sghignazzando ... Già immagino le loro argomentazioni! Oh André questa è l'ultima volta che verrò, mi sento davvero a disagio. Se non fosse stata per l'invadenza della zia Clotilde, è tutta colpa sua!"
"Oscar .... oggi ordinerai a Madame Bertin la tua nuova divisa, quella da Generale. E deve provvedere entro due giorni perchè siamo stati convocati da Bouillè, ricordalo. E poi .... sono io che dovrei tenerti lontano da qui ... sono geloso!! Sai, credo che ora ti vedano per quello che sei: una bellissima donna, che fa un lavoro da uomo, ma pur sempre donna!" rispondo sorridente.
"Umm .. devo ammettere che hai ragione, infatti non fanno che guardare ... il petto e non solo."
"Ih ih .... ma tu sei mia, solo mia. Così come io sono tuo ..." rispondo in un sussurro avvicinando il mio viso al suo, in modo che nessuno possa udire le mie parole, nessuno oltre a lei. La vedo arrossire, un poco imbarazzata.



"Alain ... guarda il Comandante!!! E' diventata rossa!!! Chissà cosa le avrà mai detto il nostro Andrè!!! Allora c'è un modo per metterla in difficoltà!! Ih ih ih ..."
"Quale?"
"Beh ... dovremo chiederlo a lui!!! Chissà cosa le avrà mai detto!!" rispondo indicando Andrè.
"Ehi ma sei matto? Vuoi davvero finire in isolamento?"
"Ih ih .... però potremo provare a chiederglielo ..... magari si è rabbonita con la gravidanza!!!"
"Bah, credo che tu abbia coraggio da vendere! ... Se ci tieni, fa pure!"

"Uhm ...." faccio per alzarmi ma vedo arrivare il Colonnello "Testa di legno" con in mano una brocca di un liquido dallo stesso colore del vino .... posa la brocca sul tavolo del comandante e si accomoda.

"Ecco ... questo andrà meglio del vino Comandante!! Succo di mirtillo! Perdonate se ci ho messo un po' ... ma sono dovuto andare alla drogheria per acquistarne!"
"Cosa! Siete addirittura andato a comprarlo! Oh ma non era il caso di disturbarvi, comunque vi ringrazio." rispondo un poco imbarazzata per tutte queste attenzioni. Il colonnello è un brav'uomo, molto attento ed efficiente.
"Di nulla Comandante! Prego!" dico versando il liquido nel bicchiere del Comandante, sotto lo sguardo attendo del marito. Certo che questo ragazzo è davvero un santo!
"Grazie Colonnello!"
Afferro il bicchiere quando vedo i soldati alzarsi in piedi con i bicchieri in mano, uno di loro dice a gran voce: "Comandante Oscar, vogliamo brindare, sappiamo perfettamente che ci avete onorato per l'ultima volta con la Vostra presenza! ... A nomi di tutti i soldati della guardia, brindo al miglior Comandante che abbiamo mai avuto ... e a Vostro figlio!"
"Grazie soldati ... amici!! Grazie davvero, di cuore. Ma ... non so se vi libererete davvero di me .... infondo il congedo non è arrivato .... ma è giunta una convocazione .....chissà!!!" dico posando una mano sulla pancia mentre sento la mia Sophie scalciare, credo che sia allegra e felice!
Un soldato dice a gran voce: "Ah ah ah ... Comandate, certo che siete buffa con la mano sul pancia! Adesso si, che sembrate davvero una donna! Ah ah ah ...."
"Come sarebbe "sembrate una donna"! Io sono una donna!!! Che vi sia ben chiaro!!" ribatto decisa, stupita delle mi stesse parole. Credo sia la prima volta che affermo con decisione di essere una donna.
"Vedo, vedo Comandante! Con tutto il rispetto ma davanti a noi abbiamo una bella donna in attesa di un figlio! Certo che è un poco strano avere in caserma un Comandante gravido, credo che non sia mai successo nella storia dell'esercito! Ah ah ah ... coff .. coff... scusate!"
"Uff ..... gravida?!!! Ma non sono mica un animale!!! Ma tu definiresti tua moglie gravida?!!"
"Oh no no ... Se solo Charlotte mi sentisse, sarebbe capace di prendermi a bastonate! Ah ah ah ..."
"Ecco .... quindi modera i termini o assaggerai la mia ira!! Sono e resto il tuo comandante!! Sarò incinta ma posso ancora dare una bella lezione a ognuno di voi!" rispondo decisa.
"Si, certo, certo Comandante!"
"Ecco .... meglio così!!! Un brindisi a tutti voi!!" alzo il mio bicchiere e brindiamo tutti assieme nella mensa.
Osservo mia moglie, è emozionata, sussurro: "Oscar ..."
"André, mi dispiace davvero lasciare il mio incarico, mai come con questi soldati mi sono sentita apprezzata e compresa, per quello che sono, non per quello che mio padre ha voluto che fossi."


Palazzo Jarjayes

Sono appena tornata a palazzo, scendo dalla carrozza con Andrè al mio fianco, Alain e Gerard portano la carrozza alle scuderie e si occupano dei cavalli, mentre noi rientriamo al caldo.
E' pomeriggio, ancora qualche ora e comincerà la festa di Anna e dello zio. Appena entrata ci viene incontro una cameriera: "Madame, Vostra madre ha detto di raggiungerla nel salotto giallo, il Generale invece aspetta te ... ehm ... Voi Monsieur nel suo studio. Non mi abituerò mai a chiamarvi così Andrè .... perdonatemi." dico facendo un piccolo inchino.

Guardo André e dico "A quanto pare ci stanno aspettando, spero che non mi aspetti un estenuante pomeriggio. Ci vediamo dopo!"
"A dopo Oscar ... e mi raccomando, qualsiasi cosa succeda .... tu non agitarti!!! A dopo ....." poi dico piano, vicino al suo viso: "Uhm .... ho una gran voglia di aiutarti nella vestizione per la festa ..... prima un bel bagno caldo ..... e poi ......"
"Ci conto, voglio che tu faccia il bagno con me ..." rispondo in un sussurro.
"E' proprio quello che ho in mente .... io e te ..... da soli ....." poi abbasso gli occhi e aggiungo "Beh ... io, te e la nostra creatura!! Ormai si fa sentire anche lei!! Ih ih" poso la mano sulla pancia e sento mia figlia scalciare decisa.
"Allora ti aspetto André..."

Mi allontano seppure contro voglia, chissà cosa vorrà mia madre. Però, in fondo, stare un poco con lei non mi dispiace, basta che non voglia farmi discorsi strani ... o convincermi ad abbandonare i miei pantaloni.
Salgo le scale ed entro nel salottino mentre sono ancora persa nei miei pensieri. Apro la porta e trovo ad attendermi tutte le donne della famiglia, oltre a Elena e sua zia.

"Cosa sta succedendo?"
"Oscar, vieni figliola, siediti qui con noi. Stiamo discutendo con Elena per capire cosa fare per mettere alla prova Victor. Su dai .... mettiti qui!".

Vedo mia madre indicare con la mano una bella poltrona, dall'aria comoda, posta proprio accanto a lei.

"Deve mettere alla prova Girodelle!?"
"Beh .... dopo quello che ha combinato ...."
"Madame Oscar, Voi credete che debba lasciare correre? Dopo quello che ha detto?!" sento la voce giovane di Elena.
"Ecco ... io ... non so ... è una decisione personale."
Sento Joséphine intervenire: "Ma sorellina, quel ragazzo ha fatto uso del bidet ... con le sue amichette. Qui ci vuole una prova d'amore! Qualcosa di romantico!!! Un pegno .... uhm ..... io sarei dell'idea che deve dare una dimostrazione tangibile dei suoi sentimenti."
"Un pegno?! Ma cosa volete che faccia Girodelle per dimostrare il suo amore per Elena!?" domando curiosa. "Sono quasi sicura che Joséphine abbia già qualcosa in testa .... E temo che il povero Girodelle non apprezzerà le sue idee!"
Marianne interviene: "In effetti ... Joséphine ... hai uno sguardo che non promette nulla di buono. Tu forse hai chiesto un pegno a Charles? Il mio Louis non ha mai dovuto dimostrarmi nulla ..."
"A Charles? Certo che gliel'ho chiesto!"
"Davvero Madame? E cosa gli avete domandato?" sentiamo domandare dalla voce curiosa di Elena.
"Vedi cara, devi sapere che venticinque anni fa, mio marito era un bel giovane, alto, magro e con una bella chioma. Sai, lui adorava così tanto i suoi capelli che non indossava mai la parrucca e li legava con dei nastri, ogni giorno con colori diversi ih ih .... se solo ci penso! Ih ih ... Dunque, lui pendeva praticamente dalle mie labbra e a me certo non dispiaceva, anzi, ero molto attratta da lui, che uomo!! Brrr .. solo a guardarlo mi faceva venire i brividi!! Ahhh dunque, una sera durante un ricevimento a Versailles, l'ho visto chiacchierare con una giovane dama, molto carina, prosperosa e seducente, in un angolo del salone, è inutile dirvi che ero diventata gelosissima, lui spergiurava che fosse un'amica nulla di più ma io non gli credetti e a quel punto gli chiesi una prova d'amore ..."
"Quale?!!" domandiamo tutte in coro.
"Ecco .. non so ... se posso dirlo, vedete eravamo ancora fidanzati ..."
"Joséphine, figliola, qualsiasi cosa tu abbia preteso .... ormai sono passati venticinque anni ..... non mi scandalizzo di certo!!" rispondo sorridendo a mia figlia, la mia primogenita ... se ci fosse qui Augustin ... avrebbe già fatto un finimondo!
"Ne siete davvero sicura Madre? Sapete, non vorrei che vi arrabbiaste..."
"Joséphine .... dopo venticinque anni, quasi sette nipotini solo tuoi .... dopo avere saputo che hai utilizzato il mio letto ... cosa vuoi che mi scandalizzi?!!! Su su ....."
"Ehmm ... anche a Versailles, Voi avete un appartamento a disposizione ..."
Spalanco gli occhi sorpresa, sussulto appena e aggiungo: "Oh ... beh, non dirlo a tuo padre ..... e non scendere nei dettagli, Elena e Catherine sono ancora giovani!"
"Quindi avete già intuito, comunque io avrei voluto intrattenermi con il mio fidanzato nella sala del trono ma ... impossibile c'erano troppe guardie e quindi Charles mi ha accontentato non solo nel Vostro letto ma anche sul tappeto, sofà e ... beh meglio non continuare visto che temo davvero che mi possiate linciare."
"JOSEPHINE!!! Ti ricordo che qui ci sono delle fanciulle!! Cerca di contenerti!!!" rispondo un poco alterata. "Certi discorsi con due giovani fanciulle non si fanno."
Marianne ribatte stizzita: "Giusto Madre, mia cara sorella .... non intendo tappare le orecchie a mia figlia!!! Quindi evita certi discorsi!"
"Ma .... zia .... ma ... di cosa state parlando esattamente? Io davvero immagino che ci sia dell'altro, oltre a baci e carezze .... però ..... qui nessuno mi spiega!!"
"Ohhh Carissima Catherine non fare quella faccia, vedrai che poi non è nulla di tanto strano. E riguardo te Elena, con tutta l'esperienza che possiede Victor vedrai che non avrai più alcun dubbio, però devi metterlo alla prova, un pegno d'amore è indispensabile se davvero ti ama."
"Tutta la sua esperienza .... umph .... in questo momento mi irrita parecchio .... la sua esperienza!!! Ma secondo Voi .... quante donne avrà conosciuto? Perchè prima di decidere sul pegno ... voglio delle spiegazioni precise!!" dico decisa e per nulla imbarazzata, anzi, sono piuttosto arrabbiata!
"C'è poco da decidere mia cara ragazzina! Tu vuoi essere certa che ti ami?"
"Esatto!!!" rispondo decisa. Madame Joséphine mi è davvero di grande aiuto.
"Benissimo! Allora chiedigli di sacrificare la sua chioma per amor tuo. Solo così avrai la prova del suo amore!"
Oscar ribatte: "Cosa?!!! Joséphine!!! Girodelle e la sua chioma sono inseparabili!!! Sei davvero ... tremenda. Io lo conosco da vent'anni .... e credo che sia la cosa a cui tiene di più!"
"Oscar, se Victor ama veramente la sua fidanzata, la taglierà. Dimmi, André non ha mai sacrificato nulla per te?"
"Per me?!!! Io .... non oserei mai chiedergli una cosa simile!!! Però .... ammetto che farebbe qualsiasi cosa per me ... ed io per lui." dico un poco imbarazzata.
"Lo vedi sorellina? Sono sicura che se chiedessi al tuo bel maritino di tagliarsi i capelli, che tra l'altro negli ultimi tempi sono diventati piuttosto lunghi, lo farebbe volentieri, scommetti?"
"Beh .... certo .... però io non oserei mai chiedergli di essere diverso da ciò che è! Insomma .... io mi fido di lui e voglio che sia libero."
"Ma io non ti ho chiesto mica di importi ma semplicemente di metterlo alla prova, magari potresti fermarlo prima che li tagli."
"Uhm ... ecco .... così va già meglio. Però mi sembra comunque una sorta di ricatto .... non saprei, davvero!"
"Oscar, sorella mia, lasciati dire che sei davvero noiosa! Comunque tutti sappiamo, tu per prima che il bel André ti ama davvero invece Elena non ne è sicura quindi ha tutto il diritto di esigere una vera prova d'amore! ... Cara, chiedere al tuo fidanzato la sua chioma è una richiesta più che legittima da parte tua, infondo devi sentirti sicura che ti ami. Si ti ama si sacrificherà altrimenti sarò io stessa a presentarti ad alcuni amici, magari tra loro troveresti un buon marito." Dico tranquilla, senza troppe ansia. Elena è una gran bella ragazza, educata, dolce, a modo.
Guardo mia figlia, sono sorpresa dalla sua leggerezza di spirito: "Joséphine, tu forse non sei convinta dei sentimenti di quel ragazzo?!"
"Madre, sinceramente ne dubito, tutti sappiamo che fino a poco tempo fa era pazzamente innamorato di Oscar! ... Scusami Elena ma tu ormai ne sei a conoscenza, quindi non hai motivo di adiranti, anzi, a maggior ragione dovresti metterlo alla prova. Meglio una lacrima adesso che tante in futuro. Non sei d'accordo con me piccola?" parlo con lei come fosse mia figlia, ormai ho preso a cuore questa ragazza.
"Si .... avete ragione Madame Joséphine, siete davvero saggia!!! Farò come dite!! Questa sera esigerò la sua chioma!"
"Perfetto! E tu Catherine non pensi di mettere alla prova il tuo fidanzato?"
"Non ce n'è bisogno zia, Ludovic mi ama ed io amo lui."
"Beh, se ne sei davvero convinta non insisto."
"Certo Zia che ne sono convinta!!! Talmente tanto che tra poche settimane lo sposerò .... e alla festa parteciperanno mia madre e le mie zie vistosamente in cinta!!!" dico un poco arrabbiata. Che vergogna!
"Ah ah ah ah ... Nipotina, sei davvero ridicola! Ih ih ... Vedrai che quando toccherà a te, non la penserai più in questo modo." Sento la voce della zia con un leggero tono di rimprovero.
"Però Zia .... io sarò ridicola, ma Voi e mia Madre ... alla Vostra età .... fare ancora figli!!! Ma insomma!!!! Dovreste fare una bella chiacchierata con la zia Suor Marie Clotilde!! Ecco!!! Lei è una donna davvero ..... a modo, piena di buoni consigli e saggia!!"
"Ahhhh sai cosa ti dico nipotina cara?!!! La chiacchieratina con la zia Clotilde è meglio che la faccia tu!" vedo la zia alterarsi un poco, mentre mette le mani sui fianchi.
"Ma io l'ho già fatta, Zia!!! Una donna tanto pia e devota .... altro che lo zio ex Cardinale!!!"
"Davvero! E così lo zio Armand è una cattiva persona?! MARIANNE DI QUALCOSA A TUA FIGLIA!!!!"
"Joséphine, non guardare me così ..... non sono di certo io ad avere detto certe cose a mia figlia!!! Certe volte mi chiedo da chi abbia preso ....." dico sconsolata.
Guardo dritto negli occhi mia sorella e con tono autorevole ribatto: "Marianne, manda all'aria il matrimonio di questa egoista ingrata e chiudila in convento come ci impongono le nostre regole, dimmi per ché non l'hai fatto? Almeno avrebbe apprezzato la sua famiglia!! Questo è davvero troppo. Criticare me, solo perché mi diletto ancora con mio marito!!!" dico molto alterata,
"Zia ma cosa dite!"
"Come cosa dico! Ma lo sai che tu saresti dovuta essere rinchiusa in convento, visto che sei la secondogenita!" continuo guardando adirata mia sorella: "Marianne, lasciami dire che hai sbagliato con questa figlia egoista!"
"Ma Zia ..."
"Zia un bel niente! E poi non hai elogiato la zia Clotilde? Non vorresti essere come lei? Su avanti nipotina rompi immediatamente il tuo fidanzato così tua madre ti rinchiude dritta dritta in un convento. Avanti parla sorella, di qualcosa a questa ingrata!"
"Joséphine .... uhm .... io sono sempre stata una madre morigerata e liberale, esattamente come lo è nostra madre .... però .... uhm...." Vedo mia madre pensierosa, non vorrei che prendesse veramente in considerazione l'idea della zia Joséphine.
"MADRE!!! Non vorrete dare retta alla zia Joséphine!!"
"Uhm .... ci sto pensando cara ... lo sai che ne ho tutto il diritto ..." faccio fatica a non ridere alla vista dell'espressione spaventata di mia figlia.
"NONNA!!!!!! Aiutatemi Voi!!!!" urlo disperata gettandomi tra le braccia della mia cara nonna. Mi inginocchio davanti alla cara nonna, la abbraccio, la supplico.
"Ma come nipotina cara, non hai forse preso d'esempio la zia di tuo nonno e criticato il povero Armand? Su, vedrai che la vita monastica ti piacerà! Sono sicura che sarai una religiosa pia e ubbidiente!"
"NONNA!!!! Booooo!! Anche Voi Snifff!!! E Voi zia Oscar? Aiutatemi Voi!!! Vi supplico!!!" vedo mia nipote rivolgersi a me, ruotando il busto per guardarmi, seduta a terra, sul tappeto.
"Catherine, per una volta tanto sono d'accordo con le mie sorelle e mia madre! Nipote, come ha appena detto mia sorella Joséphine, sei alquanto egoista! Prima di giudicare lo zio Armand, tua madre e tutti gli altri dovresti provare la vita monastica, forse solo così ti addolciresti un poco. Catherine, a volte ho l'impressione che tu non sia affatto figlia di Marianne, purtroppo somigli sempre di più a Luisa."
"Ma ...... MADRE!!!! Noooo!!! Il convento no!!!! Vi prego!!!!" dico iniziando a piangere e singhiozzare.
Joséphine ribatte soddisfatta: "Ahhh ma si può sapere perché sei tanto disperata? Ma come, non vuoi diventare un esempio di virtù per tutti noi? Madre, credo che in una famiglia di lussuriosi e di peccatori ci mancava proprio un angelo sceso dal cielo! Bene, allora mandiamo all'aria le nozze di nostra nipote! Ih ih ... Oscar sorellina, immagino che tu sarai felicissima di indossare un abito femminile in meno! Ih ih... Già ti vedo fare i salti di gioia!"
"Ah ... su questo hai proprio ragione!!! Grazie Jo .... hai avuto un'ottima idea!!! Un matrimonio in meno, un abito femminile in meno da indossare! Lo sapete quanto io detesti agghindarmi come voi!! Bene, Catherine ... quando parti per il convento?! Ih ih ih" adesso mi divertirò un poco anche io.
"COSA!!! Ma zia Oscar, cosa dite?!! Io voglio sposarmi con il mio Ludovuc ... AHHHH BOUUUU ..."
"Eh .... ma cara .... con il matrimonio diverrai anche tu una donna .... uhm .... come hai detto che siamo? Ah si .... lussuriosa!! Ecco, diverrai anche tu una donna lussuriosa, peccaminosa e non so cos'altro!!! Ih ih" dico falsamente pensierosa, cercando di rimanere seria. Per una volta mi sto divertendo con le mie sorelle! E senza spade, armi o altro.
"Ma ... ecco ... se certe cose vanno fatto all'interno del matrimonio non è peccato..."
"E allora perché sei tanto arrabbiata con tua madre? Il piccolo che porta in grembo l'ha concepito all'interno del matrimonio, quindi non ha commesso nessun peccato."
"Ecco .. io ... ohhh ma ... non lo soooo ... anzi, si lo sooo sniff ... non voglio che le mie amiche mi prendano in giro! Sapete, avere un fratello più piccolo di diciassette anni non è piacevole! Ahhhh ..."
"Ma Catherine ...... la tua non mi pare una buona giustificazione. Anzi, dovresti essere felice che i tuoi genitori si vogliano ancora così bene!! Pensa a quanti nobili si sono sposati solo per convenienza?! E poi i tuoi genitori non ti hanno imposto il tuo sposo, l'hai scelto tu, si può sapere cos'altro vuoi?"
"Sniff ... sniff ... si, hai ragione zia Oscar ... però ... lo trovo comunque imbarazzante!"
Joséphine ribatte divertita: "Beh .... vedi di imparare a convivere con tutto ciò ... avrai una nuova sorellina!!"
"Sorellina?! Sniff ... se lo dite Voi che avrò una sorellina! Tanto gli unici maschi della famiglia sono i Vostri figli e Augustin, il figlio di zia Silvie! Sniff ... Madre, credo che mio padre dovrà rassegnarsi a non avere un erede! Sniff..."
"Beh .... Credo che tuo padre sia felice ugualmente. In fondo a lui interessa che la sua famiglia stia bene e sia felice ... il resto poco importa!"
"Sniff ... si .. sniff ... si ... Madre, posso andare?" domando titubante, meglio la fuga davanti a questa riunione tra le mie zie e mia madre.
"Si certo ... anzi, direi che è ora di andare tutte a prepararci. Di sicuro Nanny avrà già fatto predisporre i bagni caldi profumati e gli abiti da indossare. Su ......"
"Sniff ... si ... andiamo! .... Madre ecco ...... non era mia intenzione offendervi! Sniff ..."
"Lo so Catherine! ... Solo che sei ancora tanto giovane e alla tua età si è molto egoisti ma crescendo diventerai una brava donna!"
"Sniff ... grazie Madre!"




Vado di sopra con le mie figlie, vedo che ognuna si reca nella propria stanza per i preparativi per la serata. Entro nella mia stanza e vedo Augustin intendo a controllare la sua camicia.

"Augustin, sei già quasi pronto!!! Ma è presto, tu sei molto più veloce di me!" dico un poco sorpresa, di solito lui comincia a prepararsi molto più tardi!
"Oh Marguerite, mi sento irrequieto, tutti questi problemi mi mandano fuori di testa!" sento la voce di mio marito, un poco un stanco e preoccupato.
"Ma di quali problemi stai parlando? Augustin ....."
"Marguerite, mi sono recato dai Girodelle per convincere Victor a sottomettersi a Elena, invece è mancato poco che Edmond e sua moglie litigassero! Ahhh non ne posso più!"
"Litigassero? Augustin .... ma lascia che il povero Victor faccia da solo!!! Anzi ... ti dirò di più ... ti dispiace chiamare una cameriera? Mi serve aiuto con l'abito!" aggiungo cambiando discorso, umpf .... Questo abito ..... è difficile da togliere da sola.
"Si si ... però sappi che in un altro momento ti avrei aiutata io ... ma adesso non ho proprio voglia ..." mi avvicino a mia moglie la stringo e continuo: "Ma questo non significa che stanotte ti esonerai dai tuoi doveri coniugali ih ih ... ma senza distruggere un altro letto!" sento mio marito con voce maliziosa, avrà senza dubbio qualche idea in mente .... Uhm ....
"Augustin!! Ih ih ... sei davvero impossibile. Comunque ..... aiutami tu con il vestito, mentre ti racconto delle nostre figlie!! Su .... che voglio fare un bel bagno prima della festa!!!" volto la schiena verso mio marito e raccolgo i capelli per aiutarlo a sbottonare abito.
"Uhm ... moglie mia ... dimmi, ti stai divertendo parecchio a stuzzicarmi non è vero?" sento la voce inquieta del mio Augustin.
"Tu credi?!" domando maliziosa, in effetti è ancora presto .... Perché non stuzzicarlo un poco?
"Si ... proprio come quando eravamo giovani ...."
"Allora caro, vuoi aiutarmi oppure no?!"
"Si si ... con vero piacere! ... Oh Marguerite ... il tuo profumo mi fa impazzire!" dico baciandole la schiena. "Ammettilo, lo fai apposta, vero? Ohhh Marguerite Marguerite! Tu mi fai dimenticare tutto..."
"Augustin ... su su .... non fare così!! Dunque, ti dicevo, che le tue figlie sono davvero tremende!! Pensa che hanno convinto Elena a chiedere un pegno al povero Victor!! Una dimostrazione del suo amore!!"
"Ohh Marguerite, possibile che le TUE figlie debbono davvero avere certe idee per la testa? Ma perché Voi donne siete tanto diverse da noi uomini?! Ohh poveri noi ........ e povero Victor!"
"Su su ... alla fine dovrà solo dare una spuntatina alla sua chioma .... ih ih ih ... ma tu lo sapevi che Joséphine ha chiesto un pegno a Charles, prima del matrimonio?!!"
"Io ormai da Joséphine non mi meraviglio più di nulla! ... Marguerite, la mia primogenita è un vero vulcano, è capace di fare qualsiasi cosa! Fin da bambina era così. Forse è colpa nostra che non siamo stati rigidi nella sua educazione!!" dico convinto e sconsolato.
"Ih ih ... vero. Bene, vado nella toilette Augustin, ho proprio voglia di un bel bagno!!!" dico lasciando cadere a terra il vestito e avviandomi verso la toilette, con indosso solo la sottile sottoveste.

Vedo mia moglie allontanarsi, muove piano i fianchi, un passo dopo l'altro, con una lentezza incredibile .... Bella, bella da togliere il fiato, anche se ha superato anche lei il mezzo secolo.

"No no noooo cosa fai moglie mia! Allora hai deciso davvero di farmi perdere la testa?!"
"Io?!!! Affatto Augustin! Affatto. Anzi caro, potresti aiutarmi? Avrei bisogno che mi passassi il sapone sulla schiena" dico mentre mi immergo nella vasca. Nanny come sempre ha organizzato tutto alla perfezione. La toilette è calda, ordinata e profumata.
"Il sa sapone?! Ehmm .. si .. si ... Marguerite Margueriteeeee"
"Cosa ti prende caro? Perché sei diventato rosso in viso? Forse ti senti male?"
"Ma quale male! Io sto bene, benissimo e te lo dimostrerò ... adesso ... subito!" dico spogliandomi in tutta fretta. "Adesso basta, Marguerite mi hai provocato ed io intendo cedere, ora, subito."
"Augustin .... ma cosa fai?!!! Uhm ..... guarda che il sapone è lì, appoggiato a terra .... fai attenzione, c'è un poco di acqua .... non vorrei mai che ...." non faccio in temo a finire la frase che sento Augustin cadermi addosso, nella vasca, urlando.
"MALEDIZIONE! Ma perché capitano tutte a me?!"
"Augustin ma si può sapere a chi deve capitare? Sei tu che ti sei spogliato in tutta fretta e non hai guardato dove mettevi i piedi! Ah ah ah ah"
"Non è possibile! Ahiii che botta che ho preso al ginocchio!" dico tentando di alzarmi ma scivolando nuovamente.
"Ah aha ha Augustin!!!! Ma cosa fai!!"
"Accidenti al sapone, ai pantaloni e a al pavimento bagnato!!! Marguerite!!! Sono scivolato!!"
Guardo Augustin, mezzo coperto di schiuma, con i capelli in parte bagnati, immerso nella vasca con me, ancora ben vestito. Scoppio a ridere felice. È davvero buffo conciato così.
"Ah ah ah aha"
"Nooo dannazione! Sempre a me! E poi cosa avrai mai da ridere?!"
"Ma come! Sei ancora tutto vestito, hai tolto solamente in pantaloni, non dovrei forse ridere? Ah ah ah ... Però sei davvero affascinante con la camicia bagnata!"
"Ti prego cara non ricordarmi della camicia appiccicata ..."
"Perché?"
"Uhm ..... mi hai fatto ricordare un episodio accaduto ad André..."
"Me lo racconterai dopo ..."
"Ci puoi giurare ma adesso ho un'idea per la testa ..."
"Ih ih ... Anch'io ... Su su caro ... potremmo approfittare della cosa ... si vede che era destino che noi .... si insomma ...hai capito vero?!" rispondo maliziosa.
In pochi minuti mia moglie mi disarma, non sono più in collera, sorrido e rispondo: "Spero solo di non distruggere la vasca, sai che guaio per la servitù raccogliere tutta quest'acqua?! Ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah ah" rido felice perdendomi tra le braccia di mio marito.
"Ah ah ah ah ..."




Stringo tra le mani l'anello che ho scelto con Marguerite, sono tutto ben vestito, lavato e profumato, pronto per la festa. Prima però voglio consegnare l'anello alla mia amata, voglio chiederle ufficialmente di diventare mia moglie!
Mi guardo ancora una volta allo specchio, mi sistemo lo jabot ed esco dalla mia stanza, felice ed emozionato.


Sono nella mia stanza, le cameriere sono appena andate via, mi hanno aiutata con la vestizione, mi guardo per l'ultima volta allo specchio e sussurro: "Non mi sembra vero ... tra poche ore sarà ufficializzato il mio fidanzamento con Armand! ... Fidanzamento! Che strano... tra poco avremo il nostro secondo figlio ... I miei pensieri vengono disturbati da un tocco alla porta.

"Avanti!"

"Anna!! Buonasera! Sei .... bellissima!" dico guardando ammirato la mia Anna, bellissima nel suo abito verde, ampio. E' bellissima, con i capelli scuri lasciati ricadere morbidi, raccolti solo in parte. Le labbra rosa, come le ciliegie, ed i suoi splendidi occhi, luminosissimi. Rimango a bocca aperta, ammirato.
Vedo entrare Armand, istintivamente mi avvicino in tutta fretta, l'abbraccio, appoggio la testa sul suo petto e sussurro: "Armand ... oh Armand..." mi stringo forte a lui, mi è mancato oggi. Purtroppo ci siamo visti molto poco, la sua famiglia è molto simpatica ma a volte non lascia spazio.
"Anna ....." sussurro tra i suoi capelli, stringendola un poco a me. Sento il suo profumo, mi è mancata, tanto, troppo.
Sento le lacrime scivolare sul viso, mi stringo al mio Armand, sussurro: "Mi sembra un sogno ... non riesco ancora a crederci, io e te insieme senza più vergognarci..."
"Oh Anna .... non vedo l'ora che sia terminata la festa ... voglio ufficializzare il tutto!! Anzi ...... Anna ... a tale proposito ...." dico scostando un poco Anna da me.
Poi mi metto in ginocchio, tengo la sua mano sinistra tra le mie, la guardo negli occhi e dico: "Clelia Anna marchesa di Saluzzo, vuoi sposarmi?!"

Sento la voce di Armand, un poco tremante, spezzata, un sussurro o poco più, emozionato.

Ormai le lacrime scendono copiose, tra i singhiozzi, rispondo: "Si si Armand ... desidero con tutto il cuore diventare tua moglie!"
Vedo Anna commossa, due copiose lacrime scendono a rigarle le guance, la vedo sorridere, felice. Prendo l'anello dalla tasca e con mani tremanti lo metto alla mia amata.
Sento tremare le gambe, le mani, sono rossa in viso. Appena Armand mi infila l'anello, mi stringo a lui, sussurro: "Ti amo ... ti amo tanto ..."
"Anche io Anna ... ti amo ..... tanto ....."
"Armand, non riesco ancora a crederci ... dopo tante sofferenze, tu ... io ... Oh Armand!"
Tengo Anna tra le mie braccia quando sento spalancarsi la porta ed una vocina gridare: "Madre!!!! Guardate come sono bello!!!"
Con una mano mi asciugo le guance, faccio un bel respiro e rispondo: "Si ... si Carlo sei bellissimo!" dico cercando di riprendere un poco il controllo, con difficoltà. Però il mio Carlo è davvero bello, tutto ben vestito, è ormai un ometto.
"Madre ... ma perché state piangendo?!!! Forse mio padre Vi ha detto qualcosa di brutto?!!!" domando preoccupato.
"Ma no, no ... cosa dici?! Tuo padre non sarebbe capace di fare del male a nessuno, figurarsi alla sua ... famiglia ..."
"Uhm ...." guardo per bene mia madre, è tutta rossa in viso, però sorride. "Ma ... allora perché piangete Madre?! Io non voglio vedervi piangere!!" vedo i capelli di Carlo muoversi, mentre scuote il capo. Non resisto, lo accarezzo tra i capelli, lui è così carino.
"Ma no ... Carlo, sono felice ... molto felice! Lo sai che stasera tuo padre ed io annunceremo il nostro matrimonio!"
"Si ... lo so ....anzi Madre ... ma mio padre a chi ha chiesto la Vostra mano?!!! Perché deve chiederla al capofamiglia ... però il capofamiglia qui sono io ..... però ...... uhm .... Qui nessuno mi ha interpellato!" dico pensieroso.
Sorrido, guardo il mio fidanzato e dico: "Carlo ha ragione! Armand, devi chiedere la mia mano a nostro figlio!"
"Ma ... beh ... in effetti ..... Carlo" dico guardandolo negli occhi, "Mi concedi la mano di tua Madre?!"
Sorrido felice, mi getto tra le braccia di mio padre, quasi urlo: "SIIIII!!! Si, Vi concedo la mano di mia Madre ed io finalmente avrò un vero Padre al mio fianco! ... E poi finalmente potrete dividere la camera da letto di mia madre senza che io possa più oppormi."
"Oh ... ehm ... grazie Carlo!!!" dico prendendo in braccia mio figlio. Poi Anna si avvicina e si stringe a me, la mia famiglia, tutta in un abbraccio. Come sono felice!
"Madre .... ma che anello bello che avete!! Ha il colore dei Vostri occhi!!"
"Si, me l'ha regalato tuo padre!"


Improvvisamente vedo fare irruzione nella mia camera le nipote di Armand accompagnate da Marguerite, in un fruscio di sete e chiacchiere. Queste donne sono dei vulcani, vivaci ed allegre. Una bella famiglia, ingombrante ma bella. Tutt'altra cosa rispetto alla mia di famiglia.

"Armand ... cosa fai qui!!! Fuori fuori. Su!!! Vai da Augustin!!! Su su ...."
"Oh beh ... ecco io ... si, avete ragione Marguerite, adesso Carlo ed io andremo di sotto, credo che ci siano tutti."
"Esatto!!! Ah ... Augustin ha detto che vuole essere lui ad annunciare il fidanzamento .... come capofamiglia dice che è suo compito!"
"Ma si, certo... per me va benissimo, l'importante è annunciare le mie nozze con la mia adorata Anna!" dico guardandola negli occhi. Stringo la mano di mio padre e dico: "Ora basta guardare mia madre, tanto lo sappiamo tutti che stasera è più bella del solito. Padre, raggiungiamo gli uomini."
"Si ... vieni Carlo, andiamo di sotto. Anna .... a dopo! Marguerite, anche tu sei splendida .... come le mie nipoti!" dico mentre faccio un inchino ed esco dalla stanza di Anna.


Sono nella sala centrale del palazzo con i miei generi, ci ha raggiunti anche Armand con il piccolo Carlo, tutto è pronto per il ricevimento in onore del fidanzamento. Gli ospiti non sono ancora arrivati, tranne Victor, che si è presentato con largo anticipo ed un mazzo di rose in mano, un enorme mazzo di rose direi. Bravo ragazzo, è sulla buona strada per farsi perdonare dalla cara, piccola Elena.

"Bravo Victor, così si fa!! Adesso faccio chiamare Elena e tu le chiedi perdono in ginocchio ... e farai tutto ciò che lei ti chiederà!!! Sono stato chiaro Victor?" dico deciso, questo ragazzo ha bisogno di essere consigliato ed indirizzato.
"Generale, non credete di essere un tantino esagerato? Io voglio riconciliarmi ma non umiliarmi in questo modo!"
Ascolto la voce di mio suocero e poi di Victor, povero ragazzo, non può certo farsi sottomettere così!! Io, con la mia Joséphine ... "Victor ha ragione, va bene essere concilianti, ma non cedere su tutta la linea!!! Elena deve sapere che sei tu a portare i pantaloni!!" dico tutto deciso e fiero.
"Ehi un momento Charles, ma si può sapere che genere di consigli che dai a Victor? Nemmeno se poi li portassi tu i pantaloni con mia figlia Joséphine!"
"Signore ... con Joséphine abbiamo un accordo: sotto le lenzuola i pantaloni li ha lei, per il resto io!!! Quindi Victor non deve cedere!! Bene i fiori, bene essere dolci e teneri ...ma a tutto c'è un limite!!"
"Giusto Charles!! Anche io con Marianne sono stato chiaro fin dal principio!! Così si fa!"
"Ma voi due mi state forse prendendo in giro! Ma cosa dite! Ma se è evidente che voi quattro .." dico puntando il dito verso André. "Fate tutto ciò che le mie figlie vi ordinano! Su, non date a Victor l'impressione di quello che in realtà non siete! .. Victor, vedi di riconciliarti con Elena a qualsiasi costo."
"Generale!!! Ma cosa dite!!! Gli uomini siamo noi!! Victor deve metterlo subito in chiaro con Elena!!!! Che poi, la ragazza oggi ha passato troppo tempo con le Vostre figlie .... io prevedo solo guai!!! Quindi Victor non deve cedere per nessun motivo!!" dico guardando i miei cognati ed attendendo il loro assenso. Louis annuisce subito, Maxim è interdetto, Andrè invece rimane impassibile.
"André figliolo parla! Su, di qualcosa, visto che almeno tu non puoi negare che sei il soldato di mia figlia!"
"Certo Signore ... però con Oscar ho sempre avuto la libertà di dire ciò che penso, anche se erano pensieri contrari ai suoi, anche quando ero solo il suo attendente. Ed ora ... noi parliamo, ci confrontiamo e decidiamo assieme" dico tranquillo, Oscar ed io abbiamo sempre parlato ... beh, quasi sempre. E tante volte ci capiamo senza bisogno di parlare, basta un'occhiata per sapere già cosa pensa l'atro, per sapere di cosa ha bisogno.
"Assieme?!! Dai André, su, figliolo, ma se è evidente che non contraddici mai mia figlia!" punto ancora il dito contro gli altri tre miei generi e continuo: "Soprattutto TU Maxim, anzi, io ti ritengo il più ... ehm ... servizievoli dei mariti, avanti, consigliate a Victor di sottostare alla sua fidanzata." Dico con tono deciso, quasi fosse un ordine.
"Ma Signore .... io sono del parere che Victor debba imporsi. E' meglio chiarire fin da subito chi comanda in casa!!!"
"Cosa Maxim?!! Vorresti dire che Luisa è una moglie sottomessa? Ma su, non farmi ridere!"
"Beh ... ecco io ..."
Charles aggiunge: "Signore, dite la verità, tra Voi e Madame ..... chi comanda?!"
"Come chi?!! Ma io, ovvio!"
"Ecco.... quindi perchè volete che Victor sia succube di Elena?!!!"
"No no no ... un momento mi sono espresso male, anzi, malissimo! Ehmm ... coff ... coff ... vedete fuori casa sono io l'uomo ma quando varco la soglia del palazzo beh ... ecco in quel caso tutto cambia ..." dico in evidente difficoltà. Mica possono paragonarmi a loro! Io sono un generale dell'esercito francese, discendo da una stirpe di generali, fedeli servitori della corona. Generale con la divisa e generale in casa. Perché qui comando io, che sia ben chiaro!

Carlo mi guarda e chiede: "Padre, quando Vi sposerete con mia madre chi comanderà?"
"Ma Carlo .... uhm ... comanderà Nostro Signore, perchè noi rispetteremo sempre la sua volontà!" rispondo con tono tranquillo.
Mio fratello mi guarda infastidito e ribatte: "Armand, ma si può sapere che razza di discorsi che fai? Ti ricordo fratello che hai abbandonato la tua tonaca da un pezzo e tra due settimane diventerai a tutti gli effetti un capofamiglia, ciò significa che diventerai il servitore di tua moglie, dovrai sottostare a tutti i suoi desideri, quindi i consigli che sto dando a Victor valgono anche per te."
"Augustin ma cosa dici? Secondo Nostro Signore è l'uomo a dovere comandare in famiglia!!! Non la sposa. Ti ricordo che la sposa prende il nome del marito ed il suo stato sociale!!! Quindi è l'uomo che comanda e decide. E mi pare che in questa casa sia tu a decidere ogni cosa!! Magari Marguerite ti da qualche buon consiglio ... ma alla fine sei tu a comandare!!"
"Fermi tutti! Armand ma cosa dici?!! Fratello mi meraviglio di te! Cosa credi che io non abbia letto le Sacre Scritture? Nelle sacre scritture è scritto che la donna deve sottomettersi all'uomo, così i loro mariti devono amarle come i propri corpi..."
"Augustin!! Conosco i passi delle Sacre Scritture!"
"Zitto, non ho ancora finito! Poi dice: devi amare tua moglie come te testo.!! Sai cosa significa Armand?!!"
"Si certo che lo so Augustin .... lo so bene!!! Ma non capisco dove tu voglia arrivare!!! E' l'uomo che comanda!!"
"Dove voglio arrivare?! Che è la donna che possiede il vero potere, vero Charles? Chi più di te ne è testimone?"
"Ehm .... Signore .... sotto le lenzuola, nel mio caso .... si. Ma fuori dal letto no!!! Comando io! Perdinci!!" dico convinto, deciso, mentendo sapendo di mentire!
"Charles e tutti voi altri, siete dei mentitori!"
"Noi Signore?!!! No no no. Assolutamente no!!! Victor ... non gli credere!!! Tu sei l'uomo, tu comandi!!!! Non cedere, non piegarti, non farti umiliare!!!"
"Statene certi! Non piegherò il mio orgoglio solo perché ... perché ... ho usato il bidet con un'amica."
Vedo Carlo guardarmi con innocenza e sussurra: "Padre, Vi prego, promettetemi che non userete mai il bidet con una donna che non sia mia madre ... sapete, non vorrei che litigaste con lei!"
"Carlo, stai tranquillo, nella casa di un ex-cardinale certi strumenti del demonio non entreranno mai!!" dico convinto e deciso.
"Puff ... mano male! E poi non capisco a cosa serve un bidet! Ma ... vai a capire i grandi!"
"Già .... proprio così Carlo. Il bidet non serve a nulla ..... quindi non c'è motivo di installarlo!! Vero Augustin?!!"
"Verissimo fratello. Almeno su qualcosa simo d'accordo."
Victor ribatte: "E invece vi sbagliate entrambi, con tutto il rispetto Generale e voi Armand, come ha asserito l'imperatrice, il bidet è un oggetto indispensabile per l'igiene personale."
All'improvviso sento un fruscio di gonne seguito da una voce che conosco: "E bravo a lu cappellone! Victor, finalmente sento dire qualcosa di sensato, moderno! E Jamme Cardinà e vuje Generà possibile che siamo alle soglie dell'Ottocento e fate ancora certi discorsi antiquati? Su su ca per l'utilizzo del bidet non è mai morto nessuno, anzi, vi assicuro che dopo averne fatto uso si resuscita e all'inferno non ci è ancora andato nessuno! ... In quanto a vuje Victor su, fate pace con la piccirella, sono sicura ca non aspetta altro."
"Maestà .... non per contraddirvi, ma il qui presente Victor Clement de Girodelle non ha usato tale strumento per l'igiene personale!!! Stupidamente ha riferito alla sua fidanzata di averne fatto uso con alcune sue amiche, nella villa di campagna!!! E questo oggetto, così usato, è uno strumento del demonio!! E tu Carlo, non chiedere nulla, sei troppo piccolo per sapere!" dico deciso rivolto a sua Maestà.
"Cardinà, si si lo so! Vi ricordo che c'ero anch'io quando il Maggiore ha discusso con la piccirrella! Il punto è che debbano riconciliarsi ca io voglio prendere parte a queste nozze. Su su Victor, cosa state aspettando? Andate da Elena, sfoderate nu bello sorriso, consegnatele le rose e poi chiedetele in ginocchio di perdonarvi. A cussi vedrete che vi si getterà a vostri piedi!"
"Ma ... Maestà ... dunque anche secondo Voi ho parlato troppo? Sinceramente ... a me non pare proprio!!"
"Certo che avite( avete) parlato troppo! Comunque avete l'attenuante che non eravate ancora il suo fidanzato. Certo la piccirella si sente offesa, ma vedrete che le passerà! .. Su andate, andate... cosa state aspettando ancora?"
"Si ... si ...vado. Ma non la implorerò di certo!!!"
"E Jamme!! Ca quando vi sposerete diventerete il suo scendiletto! Ahhh magari avessi avuto anch'io n'ommo comme a vuje!" (un uomo come voi)
"Maestà ... io uno scendiletto? MAI!!! Questo mai!!! Hanno ragione i generi del Generale ...... non bisogna cedere su tutto. Ci vuole giustezza e moderazione, come in campo militare!"
"Chi?! Questi quattro baldi giovani? E vuje li credete davvero? Ah ah ah ... Scusatemi ma ... ho avuto modo di conoscerli tutti durante il viaggio e vi posso assicurare che sono tutti dei bravi ommi (uomini) bravi si, ma privi di spina dorsale con le loro mugliere! Ah ah ah ... (moglie)"
"Maestà .... non ne sarei tanto convinto .... comunque io vado. A dopo. Generale, posso recarmi di sopra?!!"
"Puoi?! No di certo! Tu DEVI recarti di sopra e vedi di riconciliarti, capito?!!" dico deciso, povero me, quanti pensieri. E se non mi occupo io di questo ragazzo ...... tutto io devo fare!
"Bene, con il Vostro permesso ... io vado .... vado .. si ma dove? In quale stanza alloggerà Elena?"
Il Generale risponde: "Sali lo scalone e svolta a destra, la seconda stanza è quella della tua fidanzata! E mi raccomando, striscia ai suoi piedi, capito Victor?! Ricorda che tra poco arriverà la tua famiglia e vorrà conoscere la tua fidanzata!" rispondo deciso, fermo, come se stessi dando un ordine.

Esco dalla biblioteca senza rispondere e salgo le scale che portano al piano superiore, alla ricerca della stanza di Elena. Purtroppo non ho capito quale sia ... spero di essere fortunato.
Il Generale mi ha detto la seconda a destra ma non vorrei sbagliare stanza. Vedo avvicinarsi una donna magra, dritta, rigida, vestita di nero con il velo da suora in capo. Ha un naso pronunciato, viso magro, quasi scavato nelle guance. Mi viene incontro, si ferma e domanda: "E Voi chi siete? E cosa ci fate qui?!"
"Oh ... ecco ... io ... sono il fidanzato della contessina Elena, sono qui con il permesso del Generale.."
"Fidanzato?!! I fidanzati aspettano di sotto!!! Non vanno nelle stanze delle brava ragazze!!!"
"Ecco .. ma io ... Madre, come Vi ho appena detto, ho l'assenso del Generale ..."
"E allora? Una brava ragazza non accoglie nella proprio stanza il fidanzato!!! Su su .... via!!!"
"No no Vi prego, io debbo parlare con la mia fidanzata e poi le ho portato dei fiori, anzi delle rose." Rispondo mostrando per bene il bellissimo mazzo di rose.
"Beh ... allora verrò con Voi ... e controllerò che Vi comportiate come si conviene. Ma che sia una cosa veloce, consegnate ed andate via. Sono stata chiara?" dico guardando per bene questo giovane. "Questa è una casa di fornicatori!!!!"
"Ma no, cosa dite! Non sono certo qui per fornicare con la mia fidanzata!"
"Lo dicono tutti gli uomini ma alla fine non fanno altro!!! Ma io controllerò e vigilerò!!! Su, venite con me!"
Guardo con curiosità la suora e ribatto: "Scusate Madre ma Voi chi siete? Non credo di conoscervi!"
"Io sono Marie Clotilde de Jarjayes, superiora del convento di Saint Sulpice. E questa è casa mia!! Voi piuttosto, dovete essere il giovane Girodelle ......"
"Sssi ... sono io..."
"Venite con me, fornicatore. Tanto Vi rovino io i Vostri piani!!"
Rimango immobile e ribatto: "Ascoltatemi Madre, non è mia intenzione comportarmi in modo sconveniente, anzi ... sono qui per riconciliarmi con la mia fidanzata, abbiamo litigato e come comprenderete voglio far pace, quindi, con tutto il dovuto rispetto credo che sia il caso che ci lasciate da soli."
"Assolutamente no!!! Ed ora seguitemi. E pregate! Forza!!" fare pace, lo so bene io come fanno pace i giovani d'oggi, scostumati!! Ecco cosa sono!!! Basta vedere le mie nipoti, tutte gravide!!
"Pregare? Ma cosa ho fatto?"
"Tutto!!! Ditemi, perchè avete litigato con la fanciulla?!"
"Scusatemi ma sono faccende personali."
"Pentitevi!!! Di sicuro avete peccato!!!! E adesso seguitemi! Veloce!"
"Io non ho peccato!"
"Certo che avete peccato, tutti gli uomini lo fanno, soprattutto con le brave ragazze!!!" dico andando verso la stanza della giovane Elena.

Ma cosa diavolo dice questa pazza? Bah.. meglio non risponderla più!

Busso decisa alla porta, poi dico borbottando: "Qui ci penso io a sorvegliare!!! Mio nipote è uno svergognato, permettere ad un uomo di aggirarsi per casa!!! Una vergogna!!!"

TOC TOC TOC

"Ma ... cosa dite! Io non ho alcuna brutta intenzione! Comunque se volete fate pure!"
"Chi è?!!" sento la vocina di mademoiselle Elena rispondere dall'interno della stanza.
"Mademoiselle, sono suor Marie Clotilde!"

Appena sento la voce della Badessa quasi mi intimorisco, sussurro: "Ma cosa vorrà? Spero che non mi offenda come ha fatto con tutti gli altri! ... AVANTI!"

Apro decisa la porta ed entro, seguito da questo svergognato.

"Mademoiselle, quest'uomo sostiene di essere il Vostro fidanzato e vorrebbe parlarvi. Se volete riceverlo, resterò qui con Voi per vigilare!! A Voi la decisione!"
Vedo Victor fare il suo ingresso dietro la Badessa, tra le mani stringe un mazzo di rose, arrossisco, non riesco a sostenere il suo sguardo, sussurro: "Si, Victor ... è ... il mio ... fidanzato."
"Bene .... e .... intendete riceverlo?" domando squadrando per bene questa povera anima candida. Sorveglierò tutto io, affinchè ella resti pura e candida!
"Ecco io ..."
Avanzo verso la mia fidanzata e, porgendole le rose, dico a bassa voce: "Elena, questi sono per te, spero che ti piacciano."
"Uhm .... Victor, si .... i fiori mi piacciono. Rose rosa, le mie preferite. Bene, le farò mettere nel vaso." dico decisa, madame Joséphine ha ragione, non intendo piegarmi a lui.

Guardo questa piccola creatura, ingenua ed indifesa, ci penserò io a lei, vigilerò affinchè rimanga casta e pura fino al matrimonio!! Non vorrei che quelle svergognate che ho per nipoti corrompessero la sua anima innocente.

"Elena, vorrei parlarti ..."
"E di cosa Victor?!" domando decisa, intenzionata a seguire tutti i consigli di Madame Joséphine.
"Ecco ... tu sai bene di cosa ..."
"No che non lo so!!!"

Guardo la ragazzina, non so cosa questo giovane abbia combinato, ma lei sa il fatto suo. Bene, molto bene!!

Avanzo di qualche passo e sussurro: "Avanti Elena, io non credo affatto di averti offesa! ... Quell'episodio è avvenuto prima che ti conoscessi, io non ho nulla di cui rimproverarmi."
"Nulla? Usare il bidet con le tue amichette tu lo definisci nulla?!!!" rispondo decisa, scocciata ed offesa dalle parole di Victor.
"AAAHHHH!! LO SAPEVO IO!!! PENTITEVI!!! TUTTI FORNICATORI!!!"


Salgo lo scalone, quando sento la voce di Armand: "Augustin si può sapere dove stai andando?"
"Di sopra, voglio sapere se quello sprovveduto ha il buon senso di strisciare ai piedi di quella ragazzina!"
"Ma tu sei pazzo Augustin?! Ma davvero pensi quello che dici?!"
"Il pazzo sei tu caro fratellino!"
"IO?! E perché mai?!"
"Perché, essendo più giovane di me, ti facevo meno prepotente con le donne."
"Cosa!! Io non sono prepotente con le donne, anzi, le ho sempre rispettate."
"Si, nel loro letto!"
Carlo ribatte: "Ma padre, Voi non le confessavate nel confessionale? Perché le Vostre fedeli le portavate a letto?"
Le parole di mio figlio mi fanno arrossire, vedo passare Nanny urlo: "NANNY!!!"
"Beh, che ti prende Armand?! Sei per caso impazzito?" Guardo Armand, ha una strana espressione in viso.
"Nanny per favore porta via mio figlio!"
"Pazzo si, ma almeno ti è rimasto un poco di cervello! ... Credo che questo povero bambino ascolti più di quanto dovrebbe ..."
"Ma io mi diverto ad ascoltare i grandi ..." sentiamo la voce innocente e curiosa di Carlo.
"Oh cielo che cosa sento! Su su Carlo , vieni con me che la nonna ti da una bella fetta di torta!"
"Siii Evviva! A dopo Padre!" dico tutto felice prendendo la mano di Nanny.
Appena mio figlio lascia la stanza guardo dritto negli occhi mio fratello e ribatto: "Ma sei davvero impazzito?! Parlare così davanti a mio figlio?! "
"Ora basta! Non voglio più ascoltare le vostre idiozie, io vado a vedere cosa sta succedendo!" dico lasciando lo studio.
Armand ci guarda e dice: "Meglio che lo seguiamo, non dobbiamo permettergli di intromettersi."
"Cardinà avete ragione, meglio seguire lu Generale!"
Louis ribatte: "Credo che tu abbia ragione Armand! Cognati, seguiamo nostro suocero."
"Si ... meglio raggiungere il Generale." Risponde André.



"Oscar, Marianne, Luisa, Anna, su presto andiamo!"
"Dove Joséphine?"
"Ma a vedere cosa sta succedendo! Non avete sentito la zia strepitare?"
Oscar ribatte: "La zia non fa altro , ormai mi ci sono abituata!"
"Si si sorellina ma meglio andare a vedere, su sbrighiamoci!" dico seguita dalle mie sorelle.

Marianne, ed io siamo dietro la porta socchiusa di Elena ad origliare, sussurro: "Accidenti sorella, ci mancava solo il gufo di nostra zia! Ma possibile che stia dappertutto?"
"Già ... sembra onnipresente!! Ma ora ascoltiamo, su!"


"Suor Clotilde vi prego, lasciatemi parlare con la mia fidanzata!"
"Parlare!!! Solo parlare!!! Fornicatore!!! PENTITI!!!! Ma io resto qui a controllare che tu non approfitti di questa giovane anima pura e candida!!"
"Suor Clotilde, sono qui per chiarire una faccenda con la mia fidanzata, ma se Voi non mi lasciate da solo con lei, sarà molto difficile riconciliarci!"
"Lasciarvi soli?!!! MAI!!! Soprattutto dopo quello che ho sentito!!!! Voi siete un fornicatore!!!! Un pericolo per questa giovane ed ingenua fanciulla!!!!!" afferro il mio crocefisso, per trarre da Lui la forza necessaria a contrastare questo fornicatore impenitente. Salverò io questa povera anima candida!
"Ma si può sapere cosa dite! Io non sono un pericolo per nessuno! Suor Clotilde, Vi ho già detto che sono qui per riconciliarmi con la mia fidanzata, non per discutere con Voi che, come se non bastasse, mi state complicando la faccenda."
"Beh ... se volete riconciliarvi ... Vi suggerirei di in iniziare chiedendo perdono!!! Su forza!!!! Fate come se io non ci fossi!!!". Vedo la suora incrociare le braccia al petto e sistemarsi in attesa. Ma possibile che in questa famiglia siano tutti matti?
"Ma Voi ci siete! Come faccio?! E poi Vi ho già detto che non ho nulla di cui chiedere perdono! ... Elena, vuoi capire che non ti ho tradita? Io non ti conoscevo neppure, come puoi comportarti in questo modo?!"
"Certo che non mi conoscevi!!! Perchè ti posso assicurare che TU non farai mai più uso del bidet!!! E meno che mai con le tue amichette ...... CHIARO?!!!" dico guardando male Victor, decisa e tagliente come mi ha detto madame Joséphine.
"Tutto questo è assurdo! Elena, io non ti ho mai vista reagire in questo modo, e poi ti assicuro che per quanto si dica, il bidet è un oggetto di gran comodità, anzi non appena ci sposeremo ne faremo installare uno nella nostra toilette ..."
"MAI!!!!! Che ti sia ben chiaro!!! In casa mia quell'oggetto non entrerà!!!!". Sento la voce acuta di Elena, furiosa, non l'ho mi vista così, rossa in viso, senza tregua. Non vuole davvero capire.
"BRAVA RAGAZZA!!! COSI' SI PARLA!!! E VOI SIETE UNO SVERGOGNATO!!!"

Sento la voce stridula di questa dannata suora, che continua ad impicciarsi in cose che non la riguardano. Se continua così prendo la spada e mi libero di lei, possibile che il Generale debba avere una zia così petulante e bigotta?

"Victor se sapessi usare la spada, ti avrei già dato una bella lezione! Io non riesco a sopportare l'idea che tu .. tu ... sia stato con altre donne!"
"Ma è stato tanto tempo fa!!! Elena!!!! Sono almeno tre anni che io non .... " la questione mi imbarazza parecchio.
"Vorresti dire che non ti avvicini ad una donna da tre anni? Sei un bugiardo! Ahhhh .... ed io che ti credevo perfetto! Bouuuu...."
"Elena!!! È la verità!!!" dico stanco ed esasperato.
"Sniff ... non ti credo! Sniff ... tu ... tu sei stato innamorato anche di Oscar ..."

"COSA! Ohhh ma allora siete un peccatore impenitente!!! ADDIRITTURA AVETE MESSO I VOSTRI LURIDI OCCHI SU MIA NIPOTE?!! PENTITEVI!"

Con mia sorella continuiamo ad origliare, sussurro: "Oscar, stanno parlando di te..."
"Finiscila Joséphine! Non è il caso di inferire."

Udiamo dei passi, vediamo arrivare nostro padre, seguito dall'imperatrice e dai nostri mariti.

"Cosa sta succedendo? Ho sentito la zia urlare?!"
"Si si Padre!! La zia sta facendo da chaperon ad Elena. La cara ragazza sa il fatto suo!!! Bene bene!!! Vedrete Padre che Victor capitolerà!!"
"Voi dite?! Ma io sono davvero preoccupato, non vorrei che la zia complicasse le cose."
"La zia?!! Ah ah ah ah .... in questo caso da solo manforte a Elena, ma devo dire che se la cava bene da sola!!!!" Scoppio a ridere con mia sorella e mi sistemo di nuovo per ascoltare per bene.
Mi avvicino a mio marito e sussurro: "André e pensare che tra poco dovremo festeggiare il fidanzamento di mio zio..."
Ascolto mia nipote e ribatto: "Cara Oscar, ormai sono abituato a tutto: in questo momento a palazzo c'è una gran confusione ma tra meno di un'ora apriremo le danze!" Guardo la mia fidanzata e sussurro: "Mi dispiace Anna!"
"Non preoccuparti Armand, l'importante è che Elena e Victor si riconcilino."
"Con mia zia con loro? Mai! Vedrai che scoppierà il finimondo!"



"Elena, ti prego ragiona! E' vero, sono stato innamorato di Oscar, ho avuto diverse donne ma adesso sei tu la donna che amo e che voglio. Te solo te e nessun'altra!"
La voce di Suor Clotilde irrompe: "Svergognato lussurioso, Pentitevi! Oh Signore, abbiate pietà per l'anima di questo .... questo ... maiale!"
"Suor Clotilde!! Non sono un maiale ma un uomo!"
"Appunto! Non vedo alcuna differenza tra un suino e VOI!"
"Santo cielo! Oh Signore ma perché me l'avete messa sul mio cammino?!!"
"Vi sarebbe piaciuto rimanere solo con lei, vero?"
"Certo! Ma non per ciò che pensate! Elena, io ti amo ..."
"E allora....esigo una dimostrazione dei tuoi sentimenti!!!!" Dico fiera e decisa.
Suor Clotilde interviene: "Madamigella pensateci bene prima di accettare la corte da questo degenerato, magari avrà anche figli sparsi per la Francia!"
"COSA?!!! Victor!!! Dimmi che non é possibile che tu .... tu .... nooo!!!"
Suor Clotilde continua: "Ahhh gli uomini!! Il più grande fallimento che Nostro Signore abbia potuto creare!"
"E basta sorella!!! Smettetela!!! Non ho figli, di questo sono certo. Ora però basta!! Elena, vieni con me!" Dico afferrando la sua mano ed aprendo deciso la porta.

TONF!!! Sento un tonfo e vedo madame Joséphine seduta a terra....di sicuro stava origliando!!! È proprio un vizio di famiglia!!!"
Charles mi soccorre e con tono preoccupato mi aiuta a sollevarmi e dice: "Oh cara, spero che non ti sia fatta male!"
"Ma no, Charles, sta tranquillo, sto benissimo .. però voglio seguirli!"
"Come desideri cara, andiamo!"
Guardo i miei generi e ribatto: "Guai a voi se ribadite ancora che siete voi a comandare in casa vostra! Giuro che il primo che lo fa, lo infilzo immediatamente!"

Vedo il mio André mettere la mano davanti alla bocca per trattenersi dal ridere, anch'io lo faccio mentre la zia continua a inveire.

"UN MOMENTO!! DOVE STATE ANDANDO VOI DUE?! E POI, MIO CARO DEPRAVATO DI UN LUSSURIOSO, MAGARI NON AVRETE SPARSO FIGLI MA COMUNQUE RIMANETE UN ASSATANATO FIGLIO DEL DEMONIO! PENTITEVIIII!"

Trascino Elena con me, seguito dalla vecchia cornacchia, dal generale e dalle tre sorelle Jarjayes.....e dai loro mariti. Povero me!!! Che famiglia!!
La zia continua: "AUGUSTIN!!!! Possibile che nella nostra famiglia permetti che si faccia entrare gente di uno squallore simile?!!! E pensare che quel degenerato conteggiava tua figlia! Meglio un matrimonio incestuoso che avere un nipote acquisito come quel capellone degenerato!!"
"Ma che incesto!!! Ma Zia smettetela ed andate a pregare nella cappella! Noi qui abbiamo da fare!! Devo salvare ben tre matrimoni!!!!"
"Tre matrimoni? E quali sarebbero?"
"Beh....quello di Elena ovviamente!! E con il suo matrimonio mi libererò di sua zia, salvando così il mio di matrimonio, e della sua cameriera, salvando così il matrimonio di Oscar .... e la pelle di quelle due svergognate!" dico un poco preoccupato.
"Giusto Padre!!! Cacciamole subito!"

Sento la voce di Oscar intromettersi, e certo, lei vuole liberarsi di Armandina ..... però, almeno per ora, quell'oca non può fare danni: ci pensa la cara Nanny a tenerla lontana dal piano nobile ....e da Andrè!

"COME!!! Vorresti dire che la zia di quell'angelo di Elena è una cortigiana? OHHHH SIGNORE!!! PENTITEVI!!! PENTITEVI TUTTI!"


Trascino Elena fino alla sala d'armi, entro deciso.

Joséphine incalza divertita: "Zia, nel frattempo che fate il Vostro sermone a mio padre, noi andiamo a vedere cosa fanno i due fidanzatini, temo che Victor possa abusare di Elena! Ih ih ...."
"Niente affatto! Ho preso io l'impegno, quindi è compito mio sorvegliarli. Vengo anche io!!! Subito!!! Andiamo!!"
Uff.....la Zia non molla!!!
Il Generale sussurra: "Aspettate, dove andate senza di me? Non dimenticate che sono io soltanto il responsabile di tutto questo! Oh Signore, e pensare che a breve arriveranno non soltanto gli ospiti ma anche Edmond e quell'oca di sua moglie!"
"Generà certo ca nella Vostra famiglia non ci si annoia mai!"
"Mai Maestà!"
"E Jammè Generà! A proposito, dov'è Vostra moglie?"
"Sono qui Maestà! Ho sentito gridare e mi sono precipitata immediatamente! ... Augustin, cosa sta succedendo?"
"Su vieni mia cara, te lo spiego strada facendo!"
"Andrè....su andiamo!!! Voglio vedere anche io!!" dico afferrando la mano di Andrè e andando dietro a Elena e Victor .... Chissà cos'ha in mente?

Guardo la mia fidanzata e dico: "Anna intanto che tutti vanno all'inseguimento di Victor e Elena che ne diresti di appartarci un poco?"
"Armand, ma ti pare questo il momento?! E poi a breve arriveranno i nostri ospiti!", sento una punta di rimprovero nella voce di Anna, povero me, neppure lei mi apprezza!
"Si, hai ragione ma stanotte andremo al casino di caccia..."


Seguiamo Victor ed Elena, raggiungono la sala d'armi e Victor entra deciso, trascinando con se Elena.

"Bene Elena, volevi una spada? Qui ce ne sono diverse, su forza, scegli. Credo che al generale non dispiacerà affatto!!! O preferisci uno stiletto? O una pistola? Decidi tu come punirmi, sono qui!" dico spalancando le braccia.
"Come! Ecco .. io .. ebbene si. Anche se non ho mai impugnato un'arma, però, voglio cominciare a farlo."
"Bene .... quale desideri?!!!"
"La spada! Forse non ti sei innamorato di Oscar perché ti ha sfidato diverse volte?"
"Ecco qui la spada!!!" dico afferrandone una e porgendola a Elena.
Afferro il fioretto e ribatto: "Che strano, non ti sei arrabbiato! ... Cosa c'è, forse non è così? Non ti sei innamorato di Oscar perché è un soldato?"
"No, Elena, no. Io ho sempre visto al di là della sua divisa, aldilà delle convenzioni. Come con te. Ricordi quando ci siamo conosciuti? Mi hai detto che ami i cavalli, correre libera. Non ti piace l'etichetta, la formalità. Ecco ... tu sei bella, libera ed un poco selvaggia, passami il termine. Io ti vedo per quello che sei, non per quello che indossi."
"Già! Mi hai associato a tua cugina! Ma è davvero tua cugina?" dico puntandogli la spada al petto. "Avanti rispondimi!"
"Elena .... Oscar è una mia lontana cugina ....... lontana ......"
"Così lontana da volerla sposare!"
"Esatto. Non intendo mentirti Elena. Ho creduto di amarla, o forse l'ho amata. Non saprei, ed ora neppure mi interessa. Ora amo te, la tua forza, il tuo carattere. Te, solo te."
"E tutte le altre donne che hai ... posseduto?"

Spalanco la bocca, urlo: "PENTITEVI! SIETE UN FORTICATORE! BRUCERETE TRA LE FIAMME DELL'INFERNO!"

L'eco delle parole della Badessa mi fanno sussultare mi giro di scatto ribatto: "Madre, non ho bisogno della protezione di nessuno, quindi siete pregata di lasciarmi da sola con il mio fidanzato!"


"ARGH!!! PENTITEVI ANCHE VOI ALLORA!!!!"


Siamo tutti dietro la porta ad origliare, tutti tranne mia figlia Oscar e suo marito, loro sono un poco distanti, sbircio dalla porta socchiusa, vedo, ascolto, sussurro agli altri: "Victor è stato davvero convincente, se solo mia zia si facesse da parte tutto si velocizzerebbe."
"Fratello, spero solo che si risolva prima che arrivino gli ospiti!"
"Tranquillo Armand, vedrai che tra pochi minuti quei due faranno pace!"
"Cosa te lo fa pensare?"
"Le parole del capellone che ho appena ascoltato. E adesso fa silenzio che voglio sentire!"

"Avanti, rispondimi Victor, cosa hanno rappresentato quelle donne per te?"
"Tutte le donne che ho .... frequentato non rappresentano nulla. Assolutamente nulla!"
"Quante? QUANTE? Avanti Victor rispondimi?!"
"Oh ... beh .... dal lontano millesettecento ehm .... beh ... tante Elena, tante. Non ne faccio di certo mistero. Ho avuto diverse amanti, per una notte, per una settimana, per un mese. Nulla di più." rispondo sincero, con tono tranquillo.
Premo la punta della spada sul petto di Victor, non indietreggia, rimane immobile, mi guarda, lo guardo, digrigno: " Mi dispiace, non posso sposarti, non posso davvero!"
"Elena, ti prego, non puoi essere gelosa del mio passato!"
"E invece lo sono. Victor, se mai un giro decidessi di accompagnarti a Versailles, tutte le tue amanti riderebbero di me ..."
"Ma cosa dici!"

"PENTITEVI!"

"Forse dovrebbe essere oggetto di vanto? No, Victor, mi darebbe immensamente fastidio se solamente una di loro dovesse guardarti!"
"Sei gelosa ...."

"FORNICATORE, LA CONTESSINA HA RAGIONE!"


"Guarda André, stanno arrivando i Conti de Girodelle accompagnati da un servitore!"
"Uhm ... adesso si, che prevedo guai!"
"Credi davvero che Elena perdonerà Victor?"
"Ma Oscar, di cosa dovrebbe perdonarlo?"
"Cosa! Ma André!"
"Oscar, il passato di Girodelle non dovrebbe importarle .."
"Spero che tu stia scherzando André!" sento la voce tagliente di mia moglie, la guardo negli occhi, ha lo stesso sguardo che usa per rimproverare i suoi soldati.
"No, dico davvero ..."
Guardo dritto negli occhi mio marito e ribatto: "André, mi hai davvero detto la verità?"
"A proposito di cosa?"
"Che prima di me tu non abbia mai avuto una donna?!"
Spalanco gli occhi e sussurro: " Ma cosa ti salta in testa? Certo che no! Tu sei stata la prima e unica in tutta la mia vita!"
"E allora perché poco fa hai fatto quello strano discorso?"
"Ma perché è ciò che penso!"
"André!"
"Oscar, in questo momento dovresti guardarti alla specchio..." dico cercando di sostenere il suo sguardo, è così .... Così ..... furiosa, selvaggia ed arrabbiata .....
"Si può sapere cosa avrei di strano?"
"Nulla! Sei bellissima e terribilmente gelosa! Ih ih ..." scoppio a ridere, è bella, da togliere il fiato, forte e fiera. E poi è gelosa, di quella gelosia sana, quella che mi fa sentire amato.
"André smettila!" sento la risposta di mia moglie, il suo tono deciso ed un poco scocciato. Mi avvicino e la abbraccio, sembra un riccio, con tutti gli aculei irti, di quelli pronti a pungere. Però la stringo lo stesso a me, poso il viso tra i suoi capelli e la sento sciogliersi. È questo l'amore, solo questo.


Continuo ad origliare con tutta la mia famiglia quando un servitore annuncia: "Signori, sono appena arrivati i Conti de Girodelle!"
Mi volto, vedo Edmond e la cornacchia di sua moglie, rispondo con una finta calma: "Benvenuto Edmond! Madame!"
"Augustin, cosa sta succedendo, perché siete tutti qui ad origliare invece di fare gli onori casa?"
"Sccc ... Edmond, in sala armi ci sono i futuri sposi!"
"Di chi stai parlando, se tuo fratello è qui con noi!"
"Ma no, non parlo di Armand ma di quella sprovveduto di tuo figlio e la tua futura nuora!"
"Vuoi dire che mio figlio sta tentando di riconciliarsi con la ragazza?"
"Esatto!"
Mia moglie ribatte: "Spostatevi, voglio vedere cosa sta succedendo, non vorrei che il mio piccolo Victor venisse trattato male da una sciocca ragazzina!" dico facendomi largo per poter guardare anch'io.
"



"Elena .... dimmi .... cosa vuoi che faccia per dimostrarti che ti amo? Perché io TI AMO!!!"
"Mi dispiace Victor ma io non sono più sicura di nulla."
"Elena .... io ......" non so davvero cos'altro aggiungere ..... temo davvero che sia finita così.
Guardo dritto negli occhi e dico: "Victor, dopo i tuoi trascorsi amorosi, cosa ti fa pensare di amarmi veramente? E se poi ti stancassi di me? Sai, non vorrei che alla prima occasione tu mi tradissi con la prima che capiti..."
"Elena ... proprio per i miei trascorsi sono sicuro di amarti. Con te è tutto diverso ... tutto!"
Pochi istanti di silenzio, poi dico: "Se mi ami davvero, dimostralo..."



Madalein ribatte: "Come!! Ma quella strega cosa vuole dal mio bambino? Non l'ha umiliato abbastanza? Adesso le faccio vedere io!"
Afferro per un braccio mia moglie e digrigno: "Non osare interferire! Ma lo capisci che finalmente quel libertino ha trovato la donna che gli farà mettere la testa a posto!" guardo il mio amico e concludo: "Grazie Augustin! Il viaggio che mio figlio ha intrapreso con te, l'ha reso finalmente uomo!"
"Ma di nulla Edmond ... di nulla!! Per me è un vero piacere!!"
"Ommo (uomo) o no, lu Maggiore ha i suoi trascorsi da pourc." (porco)
Mi volto, guardo rabbiosa questa donna che ha interferito e ribatto: "Madame, non so cosa voglia significare "pourc" ma ahimè temo che sia un brutto appellativo per il mio bambino."
"Madame Ve lo traduco immediatamente in francese, pourc significa porco. E la Vostra creatura non è certo un santo! Mi fa piacere che abbia trovato na piccirella che gli dia filo da torcere."


"Elena ... dimmi cosa vuoi che faccia!"
"... Dimostrami che mi ami davvero."
"Elena ..... dimmi come ..... come .... ti prego. Io ti amo."
"Victor, ami più me o la tua chioma?"
"Eh?!!! Ma .... Elena. Te, senza dubbio."
"Dimostramelo!"

"Cosa intendi?!" rispondo mentre sento un brivido percorrermi tutta la schiena.
"Tagliala!"

Faccio un respiro profondo. Annuisco.

"Cosa c'è? Perché non dici nulla? Avanti, parla, dimmi qualcosa!"
"I miei bei capelli, sono anni che non li taglio. Ma, per te .... e sia, lo farò." prendo uno stiletto, afferro una ciocca di capelli e taglio, secco, deciso. Poi apro la mano e lascio cadere i capelli, morbidi e profumati, ai piedi di Elena. Afferro un'altra ciocca e compio lo stesso gesto.
Spalanco gli occhi, lascio cadere la spada, sussurro: "Ohh Victor .. io ..."
"Credo di averti dimostrato la sincerità dei miei sentimenti.."
"Victor ... " sento la voce dolce di Elena, un poco tremante, pronunciare il mio nome, ripeterlo ancora e ancora.

Sento fare irruzione nella sala d'armi, un grido: "NOOOOOO I CAPELLI DEL MIO BAMBINO! AHHH AHHHH ..."
"MADRE!!!! ANDATE VIA. QUESTA E' UNA QUESTIONE TRA ME E ELENA!!"

Ascolto le parole decise del mio fidanzato, mi porto le mani alla bocca, tremo, balbetto: "Vi Victor ..."
"Dimmi Elena ... dimmi ti prego!"
"Tu tu hai sacrificato davvero i tuoi capelli per me! ... Oh Victor mi dispiace! Bouuu..." piango gettandomi tra le sue braccia.

Sento il corpo esile di Elena stretto a me, poso un casto bacio tra i suoi capelli, la stringo un poco tra le mie braccia. Poi vedo i suoi occhi, alza un poco il viso e vedo le sue lacrime rigarle le guance.

"Ti amo Elena ..... ti amo"


Avanzo verso mio figlio quando la mano di una suora mi afferra e sussurra appena: "Dove credete di andare? Lasciate che quello svergognato di Vostro figlio si redima! Credo che abbia veramente trovato la donna che lo toglierà dai bordelli!"
"Bordelli?! Ma quali bordelli?! Bouuu ... sorella ... i suoi capelli!! I suoi bellissimi capelli!!! Noooooooooo!!!! booouuuu sniffff siggggggg!"
"I suoi capelli ricresceranno invece la sua anima rischiava davvero di bruciare tra le fiamme dell'inferno!"
"Ahhh ... ma quale fiamme? Quale inferno? Quali bordelli?! Oh il mio bambino ha sacrificato i suoi meravigliosi capelli per una donna che non lo merita! Ahhhh "
"Ma cosa dite?! E' Vostro figlio che non è altezza della ragazza. E adesso uscite, penserò io a sorvegliarli!"
"Ma .... la sua anima è bella ... come lui!! Il mio Victor!!! Il mio bambino!!!"
"Oh detto fuori di qui!" digrigno spingendola.
Edmond mi guarda soddisfatto e dice: "Augustin amico mio, hai fatto un ottimo lavoro! Ih ih ... Bene, le presentazioni ufficialeicon quella ragazzina le faremo dopo, adesso che ne diresti di andare a bere un bicchiere?"
"E lasciarli soli con mia zia? Sei sicuro? Potrebbe traumatizzarli tutti e due!!!"
"Ma no! Ormai entrambi hanno superato la prova del fuoco! Ih ih .... Ops Armand, scusatemi se non Vi ancora salutato ma ero talmente preso dalla situazione che non Vi ho nemmeno augurato una vita felice accanto a Vostra moglie. Ehi si, tanto è inutile girarci intorno, siete già marito e moglie! Ah ah ah ..."
Suor Clotilde ribatte: "Oh Ma cosa dite! Mio nipote Armand non è ancora il marito della Marchesa, lo diventerà quando padre Michel l'avrà unito in matrimonio davanti all'altare. E adesso scusatemi, vado a controllare i fidanzati, non vorrei che esagerassero negli abbracci!"
"Si ... andate .... e sorella, grazie anche a Voi!!"


Sono tra le braccia di Victor, quando all'improvviso qualcuno mi afferra e dice: "Ora basta! Vi siete riconciliati, non è il caso di eccedere nei vostri slanci amorosi!"
"BASTA SORELLA, LASCIATECI IN PACE!" dico aggrappandomi a Victor, il mio Victor!!!!
"Ma come osi ragazzina insolente?! Anzi, visto che siamo in argomento, sarò io stessa a vegliare sulla Vostra virtù e quella della Marchesa, anche se in quel caso c'è poco da salvare!"
"Beh ... fate pure!!! Io non ho nulla da nascondere!!! Vieni Victor, andiamo via da qui!!!" lascio la sala d'armi sotto lo guardo di tutti ma poi arresto il passo e dico: "Scusami Victor, ho dimenticato una cosa..."
"Dove vai Elena?"
"Aspetta Victor!" entro nuovamente in sala d'armi, mi avvicino alle ciocche tranciate, mi piego sulle ginocchia, ne prendo un ciuffo e sussurro: "La terrò come cimelio. Voglio ricordare per sempre il sacrificio che il mio Victor ha fatto per me ..."
Mi avvicino alla mia fidanzata, l'aiuto a sollevarsi, siamo viso contro viso e ribatto: "Dici davvero? La conserverai?"
"Si, Victor ... come potrei non farlo? In questa ciocca è racchiuso tutto il tuo amore ..."
"Ti amo Elena..." dico mentre mi avvento sulle sue labbra.

All'esterno assisto alla scena, sto per emettere un urlo quando Augustin con una mano mi tappa la bocca e mi trascina via, mi dice: "Adesso venite con me, zia! Un bacio non ha mai fatto nascere alcun bambino!"
Sento Joséphine che esulta soddisfatta: "Bravo Padre! Per una volta concordo con Voi! Ih ih ..."

Tento di opporre resistenza ma mio nipote è decisamente più forte, non mi resta che arrendermi e seguirlo mentre i presenti ridono.

Vedo mia moglie trattenersi dal ridere, sussurra: "Attento a non fare male alla zia, Augustin!"
"Sta tranquilla cara, se mai sono io a dover stare attento! Ih ih ..."


Vedo il mio povero figliolo privo della sua chioma, scoppio in lacrime e dico: " Ahhhhh Bouuuuu ...Bambino mio ma cosa ti ha costretto a fare questa ragazzina viziata?!"
"Madre!!! Statene fuori!!! Io amo Elena, che Vi sia ben chiaro. E la sposerò. Quindi vedete di muovervi ed organizzate le nostre nozze!!! Elena, ti presento i miei genitori!"
Sorrido, faccio un inchino e dico: "Sono davvero felice di conoscervi Madame! ... Monsieur!"
"Benvenuta ragazza!!! Sono felice di conoscerti!!! E finalmente mio figlio ha trovato una fanciulla che lo metta in riga!! Brava, così si fa!!!!"
"Ecco io ... non avrei mai immaginato che avrebbe tagliato ..." guardo il mio fidanzato, sorrido. "Victor, ma lo sai che stai davvero bene con i capelli corti?"
"Beh .... però spero che mi permetterai di farli ricrescere!!!" dico stringendo un poco a me la mia amata.
Arrossisco e sussurro: "Ma certo Victor ..."



Sono in camera con il mio Andrè, guardo perplessa l'abito femminile che la sarta ha consegnato, messo su un manichino. Senza dubbio ci ha pensato la nonna a sistemarlo. Per fortuna sono arrivati anche abiti maschili, li guardo appoggiati sul letto e sorrido.
"Andrè guarda, sono arrivati altri completi .... adatti alla mia nuova taglia!!!"
"Si, vedo ... ma il tuo abito è davvero molto bello, sono sicuro che sarai uno splendore!"
"Si .... forse, però questi sono molto meglio, non trovi?!!!" dico afferrando una paio di pantaloni nuovi!! Come sono felice, pantaloni nuovi, larghi, comodi!!!
"Si ma ... Oscar, credo che gli ospiti saranno arrivati quindi devi affrettarti, devi cambiarti d'abito."
"Uffa .... Andrè .... sei proprio sicuro? Sai .... a me andrebbe bene anche un bel completo maschile ..... e poi vedi, non c'è nessuno che possa aiutarmi con l'abito femminile ....." dico un poco maliziosa, sorridente.
"Ne sei davvero sicura? Ci sono io!"
"TU?!!! Uhm ..... e tu, saresti capace di aiutarmi con quel ..... coso?!!" domando indicando con l'indice il manichino su cui è collocato l'abito femminile. Sarà anche bello, adatto alla mia condizione, ma io preferirei i miei pantaloni!

TOC TOC TOC TOC TOC TOC

"Oscar!!! Bambina mia, posso entrare?!!" sentiamo la voce della nonna allegra, dall'altra parte della porta.
"Entra Nonna!"
"Bambina .... ma sei ancora vestita così?!!! Ah .... se non ci fossi io!!! Bene, su forza, sfilati quegli abiti maschili, devi mettere questo bel vestito!!! E anche tu Andrè, devi cambiarti!! Su forza, muoviti!!!"
"Agli ordini Nonna! Ah ah ah ..."
"Cosa avete da ridere voi due?!!! Se non ci penso io .... voi sareste capaci di scendere conciati così!!!"
"Anche se fosse?! Infondo siamo gli eredi della famiglia, nessuno oserebbe criticarci, almeno in faccia! Ah ah ah ..."
"Ma cosa dici bambina mia!!! Voi due adesso vi preparate!!! Ohhh ... mi farete diventare matta!!! Forza, muovetevi!! E poi devo sistemarti i capelli, poi ci vuole il trucco ..... su su .... abbiamo poco tempo!!! Muoviti!!!"
"E va bene Nonna!"
"Su .... sfilati tutto, ed indossa questa bella camicia lunga!!! E senza fare i capricci. Poi devo metterti il corsetto!!!"
"Il corsetto? No no voglio sentirmi libera, non voglio."
"Niente capricci!! E' un corsetto morbido, adatto alla tua condizione!!! Forza, muoviti!!!"
"Sei sicura che non farà del male alla mia creatura?"
"Sicurissima!!! Ti pare che io possa fare del male alla mia bisnipote?!!! Ahhh .... come sono felice!!! Ma ora muoviti!!!"


Sicilia, Acireale
La terra di Polifemo

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora