Uno scivolone dopo l'altro

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Riprendiamo il nostro viaggio dopo la breve, e drammatica, sosta per la merenda con latte e cioccolata. Dopo circa due ore di viaggio su una strada sterrata tutta in salita, fiancheggiata da alti pini e tratti scoscesi, con un panorama che ci lascia senza fiato, troviamo un piccolo villaggio, poco prima di raggiungere il passo che ci condurrà in Austria.
È stato un viaggio interessante, il profumo dei pini ha riempito la carrozza.
Purtroppo, mio padre ha sofferto molto, nonostante i cuscini a sua disposizione.
Ci fermiamo davanti ad una piccola locanda. Dall'esterno sembra piuttosto ben tenuta, tutta costruita in legno e pietra. Andrè ferma la carrozza e si accinge a scendere per parlare con mio padre.

Apro lo sportello e dico: "Signore, siamo arrivati a una locanda. Permettete che ce ne occupiamo io e Armand?"
"Vengo anche io figlio, di te mi fido, ma di Armand ... non vorrei che scambiasse di nuovo un bordello per una locanda!!"
"Va bene Signore. Aspettate che Vi aiuto, date la mano! Signore, l'unguento ha alleviato il dolore?"
"Purtroppo, ben poco, Andrè! E viaggiare è un vero supplizio!! Se non miglioro temo che dovrò restare sdraiato .... povero me!! Su, andiamo a vedere se è un posto adatto a noi!"
" Si... certo Signore!"
Mi affaccio dalla carrozza e vedo mio padre zoppicante, camminare adagio, dietro al mio Andrè.

Apro la porta di accesso alla locanda ed entro deciso. L'ambiente appare pulito ed ordinato, tutto in legno, con al centro una strana stufa in ceramica, decorata con piastrelline dipinte con disegni montani. Ci viene in contro un uomo robusto, con una lunga barba grigia, ed abbigliato in modo curioso, con dei pantaloni con le bretelle, lasciate a vista sopra alla camicia.

"Benvenuti nella mia umile locanda Signori! In cosa posso esservi utile?"
"Buongiorno a voi buon uomo! Abbiamo bisogno di numerose camere per alloggiare, spero che ne abbiate a sufficienza."
"Oh .... quante camere esattamente? E quanti letti? E quanta compagnia desiderate?!!!"
Armand ribatte: "Compagnia nessuna!! Anzi, con noi viaggia un bambino, quindi desidero che non si aggirino le donne della casa!"
"Oh, ehm .... Signore, vedete, se dovessero giungere avventori che desiderano compagnia ..... sapete ..... gli affari ..... la mia è una locanda che offre molti servizi!!"
"Vi comprendo ma l'importante è che non si avvicinino a noi!
"Certo ..... questo non è un problema ...... ma ditemi, quante stanze e quanti letti vi occorrono? E per quante notti?"
"Uhm .... siamo in ventisei .... ci serviranno almeno tre stanze matrimoniali! Con noi ci sono le mie figlie con i loro mariti. Per il resto, secondo quello di cui disponete!"

Guardo pensoso l'uomo che ho davanti, un signore a modo, di certo un nobile straniero, credo francese.
"Bene Signore, ho giusto quattro stanze matrimoniali libere, un paio di stanze doppie e poi stanze a quattro posti, con i letti a castello!!"
"Va benissimo!! Possiamo alloggiare tranquillamente! Ma ditemi, oltre noi ci sono altri avventori?"
"Si Signore, ci sono quei tre tavoli. Sono avventori che trascorreranno la notte qui ...... in ....ehm .... compagnia."
"Capisco .... Comunque sappiate che dovrete servirci i pasti giornalieri, e che siano abbondanti e ben cucinati."
"Certo Signore, ma non mi avete detto per quanto tempo vi fermerete, così da poter organizzare la cucina!!"
"Una sola notte, ma partiremo domani dopo pranzo. Quindi, dovrete servirci tre pasti completi."
"Bene, allora se volete accomodarvi e fare entrare gli altri .... intanto vi mando il garzone per provvedere ai vostri cavalli .... Frederich!!! Veloce!! Vai a sistemare i cavalli dei Signori!!!"
"Si Padrone!!"

Armand mi si avvicina e mi dice: "Augustin, vedo aggirarsi troppe donnine, temo che Carlo possa fare un mucchio di domande!"
"Armand, stai tranquillo!!! Piuttosto, tu e Andrè andate a chiamare gli altri .... veloci!! Io vi aspetto qui, ohi ohi ....."
"Si ... André andiamo!"
"Certo!!"
Vedo mio genero uscire veloce, all'apertura della porta entra una folata di aria gelida. Fa davvero freddo lì fuori, ma in fondo è normale! Siamo a metà ottobre ed in alta montagna. C'è il rischio che si metta a nevicare, questo sarebbe un vero guaio!

Usciamo dalla locanda, mi avvicino alla carrozza, apro lo sportello e aiuto le sorelle Jarjayes a scendere: "Per fortuna qui c'è posto, possiamo entrare! Venite, vi aiuto a scendere!!"
Joséphine ribatte: "André, spero di avere una camera tutta per me, anche se Charles è privo di vita!"
"Joséphine, ci sono quattro camere matrimoniali a nostra disposizione, per cui ......", sorrido mentre la mia Oscar inizia a scendere dalla carrozza, la guardo felice per la sottile allusione, per l'idea che mi bazzica per la testa. Da quando l'ho vista con in mano la tazza di cioccolata continuo a pensare a cosa vorrei tanto fare, con quella cioccolata!!
"Si certo, può andare bene per Marianne, per voi due ma per me invece ... niente di niente!! Il mio Charles non vuole collaborare, in nessun modo!", rispondo in un sospiro, sconsolata.
"Joséphine, smettila!! Mia cara sorella non puoi pensare sempre e solo a ..... c'è anche altro!!! Perché non pensi al piacere di sorseggiare una tazza di cioccolata, davanti al caminetto, in compagnia della persona che ami? O leggere un buon libro stando accoccolati su una poltrona?!! Insomma!!!", adesso mia sorella inizia a stancarmi, non può pensare sempre e solo a ..... a ...........
"Si certo, Oscar, come no!! Su entriamo, per lo meno voglio sollazzarmi con un bagno caldo!"

Veniamo raggiunte dai miei cognati che prendono sottobraccio le mie sorelle. Andrè mi si avvicina e mi sorride.

"Un bagno ..... tu non vorresti fare un bagno caldo, rilassante, con il tuo servizievole sposo disposto a lavarti ed asciugarti?". La voce di Andrè è un sussurro, una carezza sulla mia pelle. Le sue labbra sfiorano il mio orecchio, cosicché solo io possa sentire. Mi sento arrossire alla proposta di Andrè. Accidenti a me!!!
Ribatto in un sussurro: "Accidenti a te Andrè! Ma è possibile che tu debba farmi arrossire qui davanti a tutti?"
"Oscar .... è perché ti amo .....ih ih ....e poi sei così bella con le gote arrossate!!"
"Smettila André, non è il momento! Su entriamo, anch'io ho bisogno di un bagno e soprattutto di riposo. Mi sento molto stanca e poi ho un leggero mal di testa!!"
"Certo Oscar, vieni. A te ci penso io! Non dovrai occuparti di nulla!!", guardo Andrè, ha un sorriso malandrino dipinto sul volto. Quel sorriso che aveva da ragazzo e che si è spento negli ultimi anni. Lo stesso sorriso che è tornato sul suo volto da quando ha compreso che lo amo, e lo ha compreso ben prima che lo facessi io!

Prendo mia moglie per mano e la accompagno all'interno della locanda. Fa davvero freddo qui fuori, per fortuna indossiamo le nostre mantelle pesanti ed i guanti, ma comunque il freddo si fa sentire ormai.
Charles mi si avvicina, mi porge il braccio e mi dice: "Cara, hai l'aria stanca, sicuro di sentirti bene?"
"In verità caro per nulla!! Proprio per nulla!! AAhhhh", rispondo con un sospiro.

Le parole di mia moglie mi preoccupano: la conosco, appena saremo soli nella stanza, esigerà le mie attenzioni. Povero me, sono consapevole di non farcela! Come faccio?!!! Non mi resta che chiedere immediatamente aiuto ad Armand, deve assolutamente darmi una tisana efficace. Spero di essere all'altezza delle aspettative di mia moglie!

"Charles .... Charles!! Mi stai ascoltando? Mi sembri assente!! Cos'altro ti sta succedendo? Non bastava la marmotta in letargo .... ora anche il tuo udito non funziona?!!"
"Ehmm .. no .. no ... Cara ti ascolto, cosa dicevi?"
"Niente .... niente. Su entriamo, fa freddo!!! Ed io sono piena di polvere!! Ho bisogno di un bagno!!! Hai preso il mio bagaglio da viaggio?!!"
"Eh si ... ma poi devo tornare per prendere il mio. Su cara, andiamo!"

Entriamo tutti nella locanda, vedo mio padre che ci attende.

"Bene figliole!! L'oste, monsieur Karl, ha predisposto le stanze. Ho chiesto di fare preparare dei bagni caldi per tutte voi, ed anche per la Marchesa e madamigella Elena. Spero che vi faccia piacere!"
"Grazie Padre. E' ciò di cui abbiamo bisogno!", sento la voce squillante di mia sorella Joséphine rispondere a nostro padre. In fondo ha avuto un pensiero gentile per tutte noi!
"Andrè, prendiamo una chiave e saliamo? Ho davvero voglia di un bagno!!"
"Ce l'ho già, possiamo andare!"
"Bene.....", sorrido felice al mio Andrè!
"Padre, noi ci ritiriamo! Grazie per avere ordinato il bagno, ne ho davvero bisogno! A dopo Padre, scenderemo per cena."
"Bene figliola, vi attendo di sotto, a dopo."
Bau Bau Bau ....
"Madame Battista, vi prego di salire, l'abbaiare delle vostre bestie mi irrita. Rinchiudetele nella Vostra stanza!!"
"Auguuuustin, le mie creature non sono bestie, è solo che esternano in questo modo le loro emozioni!!"
"Madame, non sto affatto bene, e solo ascoltare il loro abbaiare mi fa stare peggio, quindi sparite!!"
Bau bau bau ...

"Augustiiiin, di sicuro vostro genero non è stato all'altezza di medicarvi come Dio comanda, se Vi avessi spalmato io l'unguento, sono sicura che sareste stato decisamente meglio!"
Bau ... bau ... bau ..."
"Santo Cielo! Portate via quelle bestiacce, non le sopporto più!!"
"Ohhh ... possibile che ce l'abbiate con i miei piccolini? Cosa Vi hanno fatto?!!"
Bau .. bau .. bau .. bau ... bau ... bau ..."
"PORTATELE VIA!!! SONO DAVVERO INSOPPORTABILI!!"
"
"Calmatevi mio caro Augustinnn ... Armandina, presto, meglio andare ..."
"Si Padrona!!"


Prendo le nostre borse da viaggio e dico: "Anna vieni, abbiamo una camera matrimoniale...."
"Armand, finalmente potremo riposare."
"Sei molto pallida Anna, spero che riesca a recuperare con un sonno ristoratore."
"Padre, dormirò anch'io con voi?"
"Ecco ... no, tu dormirai con lo zio Augustin ..."
"No! Io voglio dormire con mia madre ..."
"Ma Carlo, adesso sei un ometto, tu ..."
"Dite la verità, volete dormire con mia madre, non è vero? Ma Voi non siete ancora sposati, quindi dormirò io con lei!!"
Tiro su lo sguardo è sussurro: "Mi toccherà dividere la stanza con Augustin!"
Anna mi guarda timida e dice: "Armand, devi portare pazienza, lo sai che sono sempre stata il suo unico punto di riferimento!"
"Lo so Anna, non ti preoccupare. Dai, entriamo!"



André ed io saliamo le scale che portano al piano superiore, dove si trovano le stanze da letto. Davanti a me sono già salite le mie sorelle, in un fruscio rapido si sete e pizzi. Loro sono tornate ad indossare abiti femminili, seppure semplici ed ampi per nascondere il loro ventre. Io invece non mi sono rassegnata e continuo a mettere le mie coulottes ed i gilet. Certo, ho dovuto fare adattare il tutto per nascondere la gravidanza, ma io così sono felice!


Entro in camera seguita da Andrè. La stanza è calda, tutta in legno, con un bel caminetto acceso e due poltroncine davanti. Tolgo la mantella, il gilet e mi lascio cadere su una poltrona, sfilo gli stivali e slaccio il nastro della camicia.

"Oscar, vado a vedere se il bagno è già pronto!", dico lasciando cadere a terra le due sacche da viaggio, ed appoggiando la mia mantella sulla spalliera del letto.
"Grazie André!"

Entro nel piccolo bagno, vedo che la vasca in rame è già pronta, colma di acqua calda, ed un secchio pieno é collocato sul caminetto. Gli asciugamani puliti sono appoggiati in un angolo.
"Oscar, è tutto pronto. Vieni!!!"
"Si, adesso arrivo!" mi alzo stancamente dalla poltroncina ed entro nella toilette, André mi aspetta, sorride, sussurra: "Vieni ti aiuto!"
"Ma Andrè....posso fare da sola!"
"Lo so, ma preferisco aiutarti. Su vieni!"
"André hai un sorriso malandrino ..."
"Sorriso malandrino?!!! Ma cosa vai a pensare!"
"Io cosa vado a pensare? Tu piuttosto, cosa ti passa per la testa?! Ah ah ... sono certa che hai idee ben precise sul bagno e sull'uso che vuoi fare di questa vasca!"
Mi avvicino, le accarezzo il viso e continuo: "Ti dispiace?!"
"Ecco ... io ..."
"Forse la mia non è un'idea piacevole?"
"No ... veramente ... ecco ... anche se fatico ad ammetterlo ma ..."
"Ma ..."
"Ecco ... di solito, le tue idee sono molto piacevoli!", dico tutto in un soffio, un poco imbarazzata.


André mi si avvicina ancora di più, prende le mie mani nelle sue e mi trascina all'interno. Poi chiude la porta.
"Cosa c'è Oscar, forse non ti va di rimanere sola con me?!"
"No, ma cosa dici ..."
"Cosa c'è, perché sei arrossita? .. Forse non vuoi che ti guardi?"
"Si...certo....però....io.... è solo che .. sono imbarazzata. Inizio a sentirmi goffa con la mia pancetta. Mi chiedo se ti piaccio ancora?!
"Cosa?!! Ma come ti vengono certe idee!! E' per via del tuo ventre? Se è così allora devi sapere che ti trovo bellissima!"
"Tu....davvero mi trovi bella?!! Ne sei sicuro?"
Mi avvicino lentamente, le mie labbra sfiorano le sue, e con un fil di voce sussurro: "Dirti che sei bella è troppo poco, sei bellissima amore mio!"

La bacio con impeto senza darle la possibilità di ribattere. Le sue labbra diventano mie in un bacio lungo e appassionato ...


Sento le mani di Andrè sbottonarmi il gilet, piano me lo sfila. Poi passa ai bottoni dei pantaloni, leggero. Con una dedizione ed una dolcezza infinita mi sfila tutti i vestiti, mi prende in braccio e mi sistema nella vasca. Poi mi guarda felice, mentre di sfila gilet e giacca.



André si avvicina alle mie spalle, prende un sapone profumato, immerge le mani nella vasca ed inizia a passarlo sulla mia pelle.

"Oscar, rilassati. Mi occupo io di te", sussurro con le labbra sul suo collo bianco, invitante! Poso un piccolo bacio

"A....Andrè!!".....
Inizio a passare il sapone sulle sue spalle, poi scendo sulle braccia, in una lenta carezza. Risalgo, torno sulle spalle e scendo lungo la schiena, posando le mie labbra dietro alla sua nuca. La circondo con le braccia, passo il sapone sul suo ventre, poi sento risalgo, in un piccolo massaggio.

"Ah ah ... Cosa fai, così mi fai il solletico!"
"Mi soffermo sull'ombelico, spero di sentire la nostra piccola muoversi."
"Come fai ad esserne tanto sicuro ..."
"Che sia una bambina? ... Non lo so ... lo sento ...."
"Ne sei felice?"
"Tanto ... spero che ti somigli .... Che sia identica al mio diavoletto biondo ...", Dico mentre risalgo verso il suo seno, me ne occupo con cura e dolcezza.
"André ...."
"Cosa c'è, ti da fastidio se ti tocco?"
"Ma ... no ... cosa dici ... è solo che ..."
"È diventato più pieno, più morbido ed invitante."
"André .. io ..."
"Lo so, sono pochi mesi che siamo sposati ... ti capisco, siamo stati amici per vent'anni, però io ti ho sempre vista come donna e mai come amica o sorella, Oscar ti ho sempre amata e ti ho sempre sognata in mille modi ..."
"Si ... ecco ... dici davvero André?!! Tu .. tu ..."
"Ti ho immaginata nel mio letto di palazzo Jarjayes, nelle scuderie, nei prati di Arras, sulle spiagge della Normandia e perfino nella mia branda della caserma."
"Non ... non riesco a credere ciò che mi sti dicendo .... Tu ... davvero .... Nella branda della caserma? ... André, questo tuo pensiero mi sconcerta non poco ..."
"Ti sconcerta?!!"
"Certo!! Nella branda, significa nella camerata, con altri soldati .... Insomma ..... io ......"
"Si madame Grandièr, ti ho sognata e desiderata dappertutto! Oscar, ti imbarazza se ti parlo in un certo modo, ma io non riesco a resisterti ..."

Oscar appoggia la testa alla mia spalla, mi sorride. Vedo le sue labbra schiudersi, e senza pensarvi appoggio le mie in un bacio strano, un poco di sbieco. Lascio un sospiro, sento una parte di me animarsi con vigore, divenire quasi dolorosa.

"Oscar .... Ho davvero bisogno di te, ma voglio che sia una cosa dolce, lenta."
Mi sento avvampare in viso e sussurro: "André ....."
"Ti amo Oscar ... ti voglio ...adesso ...."
"I...io....tu...davvero?!!"
"Si ... ti voglio amore mio ...."


Sorrido felice! Poi prendo un poco di acqua e schizzo il mio Andrè!!

"Ma allora vuoi la guerra?!! Ih ih ih"
"Assolutamente no, voglio solo bagnarti! Ah ah ah ah..."
"Sei davvero dispettosa, adesso ti faccio vedere io!", rispondo all'assalto della mia dolce sposa schizzandola a mia volta.
"Quanto sei bella quando ridi così, sentire la tua voce riempire la stanza ..."
"Se credi di adularmi dicendomi queste cose, ti sbagli, ti schizzerò fino a bagnarti completamente! Ah ah ha ..."
"E va bene, ma poi non lamentarti se ne uscirai fradicia! Ah ah ah ..."

"Nooo .. Ah ah ah ah .. Basta André ... Ah ah ah ... hai vinto ... ah ah ah ..."
"Quanto sei bella!!! Non resisto più, basta, ti voglio!", dico mentre mi sfilo gli abiti e mi immergo con la mia dolce Oscar.

Mi sistemo davanti a lei, la sollevo e la faccio sistemare in braccio, sento le sue gambe lunghe avvolgersi attorno ai miei fianchi, le sue braccia stringersi attorno al mio collo. Poi piano, con dolcezza, prendendoci tutto il tempo necessario, ci amiamo. Con passione, con lentezza, con attenzione.



Sono nella mia stanza, vedo mio marito allontanarsi, evita di guardarmi, preferisce darmi le spalle, che sofferenza indicibile che sto provando.

Joséphine mi sta osservando, lo sento. Povero me che imbarazzo, cosa faccio? Mi vergogno: in vent'anni di matrimonio non mi è mai successo una cosa simile!

Mio marito continua a ignorarmi, non ce la faccio più gli dico: "Charles, non vieni a cenare con noi?"
"Oh.... ehm . ... sss....si, certo cara. Però .... ecco .... vorrei parlare con tuo zio Armand!"
"Siiii!! Finalmente!!! Charles, oltre a chiedergli una tisana che ti aiuti a tornare attivo, fa tirare fuori il suo aspersorio, sai per una piccola benedizione, credo che aiuti!"
"Joséphine, però, se parli in questo modo..... mi fai davvero paura!!!", rispondo mesto e sconsolato.
"Ma su Charles, è solo per rincuorarti, il mio non è certo un rimprovero."
"Si, si ... certo! Allora ..... io vado a cercarlo ...... a dopo Joséphine!"
" A dopo Charles, io intanto ti raggiungo con calma. Charles, però, prima di andare via potresti anche abbracciarmi e magari darmi un bacio!!"
"Oh, ma certo mia cara e comprensiva Joséphine!", dico mentre mi avvicino a mia moglie.

Con una mano sposto una ciocca dei suoi setosi capelli dalla guancia, poi poso le mie mani sui suoi dolci fianchi e la avvicino a me. Poso poi le mie labbra sulle sue in un bacio morbido, dolce e lento.

"Oh Charles, non voglio che tu fraintenda, io ti amo e di conseguenza ti desidero!"
"Lo so mia cara, anche io ti amo e ..... mi manchi!!!", dico con voce leggera, le mie labbra a sfiorare le sue, mentre la tengo stretta nel mio abbraccio.
"Charles, come puoi sentire, il mio ventre è diventato enorme, non sono più agile come un tempo, mi dispiace, forse è stata anche colpa mia se tu ... Oh Charles, sono molto cambiata, non è vero?!"
"Sei bellissima Joséphine, come ad ogni tua gravidanza, sei sempre e comunque bellissima! Il problema non è la nostra creatura, ma la mia stanchezza! Mi dispiace davvero .....", rispondo un poco mesto.
"Lo so Charles. E' tutta colpa di questo dannato viaggio se siamo andati in crisi. Sono sicura che appena saremo tornati a palazzo, tutto tornerà come prima, sempre se la tua marmotta deciderà di riprendere a funzionare! Sai, anche se voglio essere ottimista a volte temo che ..... Charles, ti prego va immediatamente dallo zio Armand, sono sicura che lui potrà aiutarci. "
"Tu ci credi davvero?"
"Ma certo! Altrimenti come te lo spieghi tutta la virilità che lo zio ha ostentato?"
"Non capisco, cosa avrebbe ostentato tuo zio?"
"Ma Charles, lui sembra tanto virile, ma non hai visto quanti tentavi ha fatto pur di rimanere solo con Anna, seppur non ha avuto fortuna!!"
"Beh ... io .... Joséphine, spero che anch'io tra dieci anni rimanga lo stesso di sempre! Ovviamente .. non alludo certo a questo sfortunato periodo!"
"Charles, sono sicura che lo zio si aiuti con delle erbe, dopotutto Anna ha molti anni in meno di lui, di sicuro ricorrerà ad a un aiutino! Su coraggio caro, vai, sbrigati!!"
"Si, certo, cara. Vado. E spero che abbia qualcosa per aiutarmi. In fondo lui ha qualche anno in più di me! E se funziona ancora lui ...... funzionerò anche io! Vedrai!!!", rispondo fiducioso mentre apro la porta della nostra stanza per andare a cercare Armand. Si ma, dove lo cerco? Da Anna? O da mio suocero?




"Ih ih ... Su non fare quella faccia da cane bastonato!! Ah ah ah ... ohi ohi ohi ... Armand, non so se piangere per il dolore o ridere, perché tuo figlio te l'ha fatta di nuovo! Ih ih ih .... Che caro figlio che hai!! AH ah .. ohi.."
"Augustin hai finito di prendermi in giro?"
"Io in giro!!! Ih ih .... però non dovresti prendertela più di tanto, ricordi cosa ha detto il medico che ha visitato tua moglie?"
"Certo che lo ricordo, come potrei dimenticarlo!"
"Appunto! Tua moglie non può giacere e tu puoi dividere il letto con tuo fratello!.. Ih ih ..."
"Augustin, sei insopportabile!!! Capisco che tu, senza Marguerite, non ragioni!! Ma voler imporre a tutti la castità è davvero troppo!!"
"Ah ah ah ah .. ricordati fratello, l'astinenza non fa bene solo al corpo ma anche allo spirito! Ih ih ... Così quando giacerai con tua moglie, l'amerai ancora di più! Ih ih ih ...
"Smettila non ti sopporto più!!!",

I nostri discorsi vengono interrotti da un bussare alla porta.


"Augustin, hai forse richiesto qualche servizio in camera?"
"Nessuno e tu?"
"Assolutamente no!!! Allora apri!!"


Mi affretto ad aprire la porta, Charles è davanti a me, è timido impacciato, stringe le mani l'una contro l'altra e sussurra: "Generale, devo parlare con Vostro fratello, posso entrare?"
"Certo, entra pure!!!"
Avanzo lentamente nella stanza, evito di guardare mio suocero, sono davvero imbarazzato. Mi faccio coraggio e con sguardo abbassato dico: " Armand, ecco ... io sono qui per quella questione, ricordate?"
"Uhm....Charles, non essere enigmatico, dimmi tutto senza remore!"
"Ecco ... veramente .. Armand, Voi siete a conoscenza del problema che ho con mia moglie ... ecco, vorrei che mi aiutaste con qualche medicinale che i frati vi hanno dato, si insomma, avete capito ..."
"Charles ..... ma certo! Vedi, i buoni frati certosini hanno prodotto delle erbe con cui realizzare una tisana. Devo averne un poco nel mio bagaglio, aspetta che vado a prenderle!!! TU non muoverti da qui!"
"Oh .. Grazie Armand, spero di fare felice mia moglie ... ops ... scusate Generale ...."
"Non hai nulla di cui scusarti. Se tu riprendi a ...ehm .... hai capito, Joséphine si tranquillizzerà un poco!! E noi viaggeremo meglio, visto che dovrò restare in carrozza anche io ....."
"Vi capisco Signore, mi dispiace davvero...."



Sto cercando nel mio bagaglio le erbe, sussurro: "Ma dove le avrò mai messe .... eppure avevo prese quelle per riposare tranquillo, le erbette con cui mi faccio la tisana quando sono troppo agitato e non riesco a rendere sonno ..."
"Armand, Voi soffrite di insonnia?"
"Negli ultimi tempi si, soprattutto quando un certo mio ... ecco ..... amico, non vuole stare a riposo. Mi capisci Charles?! "
"E sssi certo ..."
"Ah ah .. fratello, sei un uomo estremamente sincero! Ah ah ah .. E così soffri di insonnia!!"
"Non vedo cosa tu abbia da ridere, anzi, vuoi che stasera ti preparo una tazza? ..."
"Ah ah ... Non ne ho bisogno! Ih ih ... sta attendo Armand, non vorrei che scambiassi le erbe! Ih ih ... Charles ha bisogno di stare sveglio non di dormire! Ih ih .."
"Augustin, ti prego, mi stai confondendo! Come dicevo, ho con me le erbe per rilassarmi e poi ci sono le altre, quelle che producono la tisana rinvigorente!! Ah ... si si .... ecco qui!!! Sarà senza dubbio questo sacchetto qui!!
"Eccomi Charles, in questo sacchetto troverai delle erbe, devi fare un infuso. Prendine una puntina, mettile in una tazza di acqua calda e lasciale lì per circa cinque minuti. Non di più, non di meno. Mi raccomando, è importante!"
"Grazie Armand ..."
"Otterrai una tisana di un colore tra il verdino e l'azzurro, con un profumo dolciastro, ma un gusto non eccezionale. Tu bevila tranquillo, deciso e senza fare storie. Lo so, non è buonissima. Ma vedrai che farà effetto! Dopo circa una decina di minuti la tua parte ... ehm .... delicata inizierà a rianimarsi. Vedrai!!!", sorrido soddisfatto alla vista delle mie erbette!
"Grazie Armand, vado immediatamente in camera mia a prepararla."
"Charles immagino che, se la tisana di Armand farà effetto, non vi vedremo a cena!"
"Esatto Generale!!! Anzi .... ehm ....vi chiedo scusa in anticipo se doveste sentire dei rumori .... ecco ...... insomma....."
"Ohi ohi .... ih ih ... Che strana serata! .. Non ti preoccupare figliolo, va e fa il tuo dovere, a domani!!"
"A domani Signore!!!", esco sorridente e felice!
"Armand, dimmi, funziona davvero quella roba?"
"Non so, credo di si ..... io non le ho mai prese ma .... Augustin, un frate certosino ne facevo uso ...."
"Ah .... e con chi .... insomma, hai capito!!"
"Con ... con ... una sorella carmelitana ..."
"Ah ...... le carmelitane hanno un convento a Collegno? Sai che non ne ero a conoscenza?!!! Chissà se pagano le decime ..... uhm .... dovrò scrivere e Michele per informarmi!!! Bene, ora andiamo a cena, passiamo a chiamare i miei sposini sorvegliati speciali!!!"
" Cosa!!! Ma Augustin, come puoi pensare di chiedere i tributi a delle povere suore!! Augustin, loro non chiamano nemmeno il fabbro per farsi riparare le porte perché non hanno soldi a sufficienza, infatti qualche frate si è offerto di aggiustarle e così ... si insomma si sono conosciuti e innamorati!"
"Armand!! Certo che devono pagare le tasse!! Se poi hanno delle necessità, sarò ben felice di provvedere ad aiutarle. Ma le tasse si pagano!!! Che ti sia ben chiaro!!! Ed ora muoviti, andiamo!! Fosse per te, finiremmo sul lastrico ...... povero me! Ohi ... ohi ..."
" Augustin sei un tantino agitato, posso fare qualcosa per te?"
"Ohi ohi ... che male!! Ti ringrazio ma più che darmi l'unguento, non credo che tu possa fare altro per me."
"Beh, mi dispiace ma ti ho dato l'unico rimedio che conosca. Augustin, cosa ne diresti se domani ti facessi visitare da un medico?"
"Un medico? Ma ... forse il tuo unguento non è abbastanza efficace?"
"Credo che sia uno dei migliori."
"Quindi non ne vale la pena. Serve del tempo affinché la ferita si rimargini. "
"Meglio andare, non nego di avere fame, ma prima dobbiamo passare da Anna, magari lei e Carlo sono pronti per scendere."
"Io invece devo andare da Oscar e André!!"

Usciamo dalla nostra stanza, mentre Armand va a bussare alla stanza di sua moglie, io mi reco dai miei sposini.
Busso deciso, un tocco e poi un altro, forte.


André ed io siamo nel letto, nudi, stretti l'uno all'altro quando all'improvviso sentiamo un tocco, deciso.

"André, è mio padre, riconosco il modo di bussare. Passami i vestiti per favore!"
"Certo Oscar, ecco, tieni. Vai nella toilette a vestirti, io intanto lo intrattengo"
"Si ... dai qua. Ma possibile che ogni volta che alloggiamo da qualche parte, ce lo dobbiamo ritrovare puntualmente dietro la porta?!!"
"Oscar, lo sai, ci sorveglia. Lo ha fatto quando eravamo fidanzati, lo ha fatto la nostra prima notte di nozze e continua a farlo. Dubito che si arrenderà! Anzi, prima o poi ce lo ritroveremo nel letto, fidati!"
"Cosa!!! Ma sei per caso impazzito André?!! ... Meglio che vada in bagno a vestirmi, prima che butti già la porta, senti come bussa, pensa che non abbiamo sentito!!"
"Sta attenta, il pavimento è bagnato, non vorrei che scivolassi!"
"Tranquillo starò attenta!"


"Oscar!!! Andrèèèèè!!! Posso entrare?!!! Io entro!!!!"

Finisco la frase ed apro deciso la porta. Guai a loro se stanno ... stanno ..... non oso neppure immaginarlo!!

"ANDREEEEEEE'!! Ma cosa stai facendo?!!!"
"Cosa volete che faccia?!!! Mi riposo Generale, sono molto stanco!!"
"E ti riposi tutto nudo?!!! Dimmi la verità!! E dov'è mia figlia? E' ora di cena!!!", dico mentre vedo mio genero infilarsi rapidamente coulottes e camicia. Ma se pensa che io non abbia capito ..... ma ci penserò io a lui!!!
"Ma dove volete che stia, è in bagno, credo che dopo tante ore di viaggio abbia diritto di fare un bagno."
"Un bagno? Adesso? Non prendermi in giro André!! Tu l'hai fatta stancare!!! Eppure ero stato chiaro ...... mia figlia deve riposare!!!"
" Infatti, è ciò che vorrebbe fare, e non solo lei, anch'io ho bisogno di dormire!! Ma ditemi, perché siete qui?! E' successo qualcosa?"
"André!! E' ora di cena!!! Possibile che tu, non lo voglia proprio capire!!Mia figlia ha bisogno di nutrirsi e RIPOSARE!!"
"Adesso scendiamo Signore, se ci date il tempo di rivestirci!"
"Aspetto qui, così scendiamo assieme!"
"Fate pure, io raggiungo mia moglie."
"Vai e sbrigatevi!!"

Vedo André allontanarsi, intanto, prendo alcuni cuscini dalle sedie, li sistemo sulla poltrona e mi siedo delicatamente.

"Ahi ... povero me, cosa deve accadere ancora?!! Comunque, tornando a voi due, quanti pensieri che mi date!!!"
"Noi Signore? In che senso? Cosa abbiamo fatto?"
"Certo!! Voi mi farete impazzire!! Prima non funzionavate, ora funzionate troppo .... ma dico, non avete il senso della misura voi due?!! Povero me!!!"
"Vado a vedere se Oscar ha finito di fare il bagno, scusatemi Signore!"
"Va pure. Ma giù le mani da tua moglie, capito André?!!! Hai già fatto abbastanza!!"
"Si .... certo Signore ...." rispondo sospirando.

Apro piano la porta della toilette ed entro, richiudo il tutto alle mie spalle.

"Oscar, tuo padre è impazzito!"
"L'ho sempre saputo André!!! Comunque, l'ho sentito!"
"Oscar, secondo tuo padre, noi non abbiamo funzionato per anni e adesso stiamo recuperando più del dovuto, ma io credo che non sarà mai abbastanza! Ih ih ..." Dico mentre le sfioro le labbra con le mie.


" EHI VOI DUE FATE PRESTO A USCIRE DA LI'!! COSA VOLETE, CHE ENTRI ANCH'IO E FACCIAMO DUE CHIACCHIERE?!"

"Uff .... Andrè, io non lo sopporto più. Non sono più tanto sicura di volere il congedo, mi ci vedi a casa con lui tutto il giorno?!!!"
"Io ti ci vedo meno a prendere servizio con nostro figlio al seguito! Ah ah ah ... E poi, dimentichi che tuo padre mi ha nominato amministratore dei suoi beni, quindi avrò bisogno del tuo aiuto. Come potrei occuparmi di tutto!!"
"Allora dovremo scappare. Io in casa con lui non ci resto! "
"Ah ah ah .. suvvia Oscar, adesso non esagerare! In fondo il generale è un poco apprensivo ..."

"EHI VOI DUE SBRIGATEVI!!!"

"Un poco apprensivo?!!! Ma lo senti? Aiutami a chiudere il corsetto, piuttosto!!! O mio padre finirà con l'entrare mentre sono ancora nuda. E ormai non sopporto più le fasce....... uff ......"

"ALLORA USCITE?!!! O ENTRO IO!!!!"

"PADRE!!! UN ATTIMO, ABBIAMO QUASI FINITO!!!"

"BASTA!!! IO ENTRO!!!", dico alzandomi dalla poltroncina, tutto dolorante, e dirigendomi verso la toilette.
Poso la mano sulla maniglia, la spingo, ed apro deciso la porta.


Vedo la porta spalancarsi, urlo: "NON E' POSSIBILE!!! CERTO CHE AVETE UN BEL CORAGGIO!!! MA NON VI FA MALE IL FONDOSCHIENA?!!!!!"
"Si, certo!!"
"NON ABBASTANZA, VISTO CHE SIETE QUI, INVECE DI ESSERE IN CAMERA VOSTRA!!"
"Dobbiamo scendere per cena!! Su, andiamo!! Tu in particolare devi mangiare!!!"
"Padre, se avete ben guardato, la mia camicia è per metà sbottonata e devo mettermi ancora le scarpe!!"
"Bene, Andrè! Aiuta mia figlia!!!"
"Padre, André sa già quello che deve fare!! Siete pregato di lasciare la toillette!!"
"Si ... certo ... però ... ma perché c'è tutta quest'acqua a terra? Qui si rischia di cadere. André sostieni mia figlia, non vorrei che scivolasse e si facesse ...... MALEEEEEEE .... ODDIO... STO SCIVOLATO!!! .... AHIA IL MIO POVERO FONDOSCHIENA!!"
"Signore!! Vi siete fatto male?!!", dico mentre sento Oscar scoppiare in una fragorosa risata!!
"Ih ih ... scusatemi Padre, ah ah ah, ma non riesco a trattenermi! Ih ih ih .. negli ultimi tempi, mi sta succedendo spesso, sarà la gravidanza! Ah ah ah ah ..."

Guardo mio padre, seduto a terra, con la parrucca scomposta, tra la schiuma che abbiamo lasciato a terra, le pozzette di acqua e gli asciugamani, con un'aria dolorante!

"MALEDIZIONE!!!! SEMPRE A ME!! AHI AHI ... MA PERCHE' QUALCHE VOLTA NON ACCADE QUALCOSA DI SGRADEVOLE A QUELL'IMBECILLE DI SASOIN O AD ARMAND!!! ... AHI AHI CHE MALE!!!"
"Venite Signore, Vi aiuto ad alzarvi .... ", dico porgendo una mano al generale, mentre Oscar continua a ridere di gusto!
"OSCAR, stai mancando di rispetto tuo padre!! Ti ordino di smetterla!! .. André è tutta colpa tua se sono scivolato!! Ahiiii Dio che male!!! .... MALEDETTO CAPRONE DELLA MALORA!!!!"
"Ma Signore! Perché dite che è colpa mia?!!! Su, venite. Andiamo di là!"
"Come perché!! Di sicuro hai giocato con l'acqua con mia figlia, ed io sono scivolato!! Maledizione!!"
"Padre, se foste rimasto di là non sarebbe accaduto nulla! Ih ih ih. Su su .... andate!!!"
"Ohi ... ohi ... non riesco nemmeno a camminare!!!! TUTTO PER COLPA DI QUEL DANNATO CAPRONE DI GIOSUELE!!! MALEDETTO!! .. MALEDETTO!!! ... Ohi .. non ne posso più!"
"Padre!!! A me dispiace. In fondo Vi siete sacrificato per portarci il latte .... però ora scendiamo per la cena. E sistematevi la parrucca."

Con una mano sistemo la parrucca e con l'altra mi accarezzo il fondoschiena e sussurro: "Non ho più fame, preferisco tornare in camera mia. Scendete voi!! Ahi ahi ... che dolore indicibile! ... Signore non ne posso più!!! Dannata missione, dannata lettera e DANNATO CAPRONE!!!"
"Ma no Padre!!! Se volete, ceniamo in camera con Voi!! Io .... mi dispiace per ...." dico indicando con un dito il didietro del mio augusto genitore.
"NOOOO ... Voglio rimanere SOLO!!! Andate via .... SPARITE!"
"No no .... vero André?!! Noi restiamo con Voi. E lo sapete bene che una donna in stato interessante va accontentata!"
"Si, certo Oscar. Però Generale, lasciate almeno che Vi accompagni nella Vostra stanza! .. Oscar, finisci di prepararti, torno tra poco."
"Ti aspetto, André!""

"Uff....e sia!! Accompagnatemi!!! Anzi, fammi appoggiare al tuo braccio André!"
Porgo il braccio e dico: "Generale, appoggiatevi ... ecco ... così ..."
"Andiamo figliolo... "


Entriamo nella stanza del generale, mi dice: "André, devo cercare di sdraiami sul letto, mi metterò sul fianco, ma aiutami a togliere gli stivali ..... aspetta ... mi sdraio ... ecco .. ahiii maledizione non so come mettermi!!!"
"Sdraiatevi lentamente .. così ... da bravo ..."
"André dopo cena avrò bisogno di altro unguento, verrai a mettermelo figliolo?"
"Sissignore, non preoccupatevi, lo farò! .... Generale, Oscar vuole cenare qui con Voi, ehm... ed io non intendo certo contraddirla. Quindi ....." rispondo con aria innocente.
"Qui con me?!!! Ma con lo scivolone che ho preso e il dolore che sento non ho certo voglia di mangiare."
"Signore ... non vorrete farmi discutere con Oscar!!"
"Discutere con mia figlia?!!! André, la conosco, è più testarda si quel dannato Gesuele. Comunque hai ragione, meglio assecondarla. Almeno per il momento che è in attesa di mio nipote!"
"Perfetto!! Allora vado di sotto a chiedere la cena in camera, staremo qui con Voi. Vedrete, Vi terremo compagnia! Ora vado, ma tornerò con Oscar tra poco! Siete comodo?"
"Come potrei esserlo in queste condizioni?!!"
"Oh ... beh .... vado ...", dico quasi scappando.
"A dopo figliolo! ... André chiudi bene la porta, non vorrei che entrasse qualche ospite sgradito."
"State tranquillo. Tornerò subito!"


Sono rimasto solo da più di mezz'ora, sono ancora sul fianco quando sento bussare.

"André entra ragazzo!" rispondo deciso, tanto può essere solo lui, al massimo in compagnia di mia figlia Oscar!
"Il mio nome non è André, ma Angela, mio signore!!"

Mi giro appena sul fianco, vedo una bellissima ragazza, dalla carnagione chiara ed i capelli biondi in parte raccolti, alta, formosa, con un abito tradizionale del Tirolo, solo molto scollato che mi sorride e continua: "Oh ma Voi siete già a letto, mi stavate aspettando lo so, mi dispiace ma ho avuto un contrattempo!!"
"Oh ... Madame?!!! Ma .... siete qui con la cena?!!"
"Cena?!!! Ah ah ah ... ho capito, alludete a me!! Siii sono la Vostra cena, e Voi il mio boccone preferito!"
"Co ... cosa?!! No!!! ASSOLUTAMENTE NO!!!! Andate via!"
"Come via!!! Forse non Vi piaccio'!! Aspettate che Vi mostro le gambe ..." Dico sollevandomi la gonna. "Guardate, non sono belle?!! Se volete Vi mostro qualcosa di più interessante, magari di più in alto ..."
"Questa è una congiura ordita ai mie danni!!"
"Ma cosa dite Signore!! Io sono il vostro dolce, eccomi qui ..."
"Io non ho chiesto alcun dolce. Vi ho detto di andarvene, CAPITO!!"
"Ma Voi siete sempre così scontroso con le donne?",

Sento la voce di questa donna acuta, decisa, con un forte accento tedesco. Si mette le mani sui fianchi e mi scruta in un modo che incute terrore.

"Solo con quelle che mi importunano senza essere richieste!"
"Ma io sono qui."
"Ed io qui, su questo letto dolorante!! Uscite!!"
"Oh Signore, ma se Vi sentite male, posso aiutarvi a lenire il Vostro dolore! Lo gradite un bel massaggio?!"
"Cosa!! Madame lasciatemi in pace, ma in che lingua debbo dirvelo!!"
"Con la Vostra! Ih ih ..."
"Sfacciata!!"
Avanzo con il vestito alzato e mettendo ancora in bella mostra le gambe, continuo: "Non mi avete detto se sono di vostro gradimento ..."



"Vieni Oscar, entriamo!! È inutile bussare, tanto tuo padre ci aspetta!!", dico appoggiando la mano sulla maniglia. Apro e faccio entrare mia moglie facendo un inchino.


Entro nella camera di mio padre, non riesco a credere ai miei occhi: mio padre è sdraiato di fianco e una donna della locanda è difronte a lui, con la gonna sollevata, si sistema sul letto e dice: "Guardate quanto sono bella, sono tutta Vostra, fate di me ciò che volete!"

"PADREEE!!!!" Urlo furiosa.

Sento la presenza di altra gente, mi giro con le gonne in mano mostrando ancora le mie gambe, sorrido e dico: "Oh a quanto pare vi piacciono i giochetti!! Bene, possiamo cominciare immediatamente, sono pronta."
"Fuori!!!! Andate via subito!!! O giuro che assaggerete la mia spada!!"
"Oh si, Signore, tirate fuori la Vostra spada, vedrete come Vi farò divertire, però siete in tre, spero che mi ricompenserete a sufficienza!!"
"USCITE IMMEDIATAMENTE!!! O GIURO CHE VI PENTIRETE DI ESSERE ENTRATA QUI!!!"
"Ma io non capisco, prima mi fate venire e poi mi mandate via?!! Voi francesi siete dei pazzi!!"
"Nessuno di noi Vi ha chiesto di venire!!! NESSUNO!!! CHIARO?!!!"
"Ma come, questa non è la stanza del signor Frederick?"
"NO! Io sono il generale Jarjayes!!"
"Oh credo che ci sia un errore ..."
"Si!!! Ed ora uscite!!!! Veloce!!"
"Beh se davvero ho sbagliato, scusatemi! Comunque, se cambiaste idea sapete dove cercarmi! ... Biondino, ma siete sicuro di essere un uomo? Siete alquanto insolito. A guardarvi bene, i Vostri lineamenti sono molto effeminati."
"COSA!!! ANCHE QUESTA?!! E' troppo!!"
Sento la voce di mia moglie, alzo lo sguardo e scoppio a ridere.
"Ah ah ah ah .."
"André, si può sapere cosa hai da ridere?!!"
"Ih ih .. Oscar, non è il caso che ti arrabbi ... Ah ah ah ... Anche questo!! Ih ih ... Povero generale! Ah ah ah ..."
"Figliolo, tutto questo è un incubo!!! E NON RIDERE, MI RENDI NERVOSO!!"
"Ih ih ... scusate Signore, non era mia intenzione farvi arrabbiare! Ih ih ... ehmm ... scusate ..."
"E tu André, non guardarla!!", sento la voce di mia moglie decisa, forte e chiara, come quando impartisce ordini in caserma. Povero me .... Però tutto ciò è davvero buffo!!!





Valle D'Aosta, Fènis

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora