Tutti a riposo, tranne me

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Dopo avere lasciato il mio amico mi reco da Madame Joséphine, sono certo che la troverò allegra come sempre.
Busso energico alla porta e dico "Madame, sono Lassonne! Posso disturbarvi?"
Sono in camicia da notte abbracciata a mio marito, mentre gli sfilo la camicia dico: "Charles non muoverti, lo mando via immediatamente."
"Ma Jo .... lascialo entrare!!!"
"Non ci penso nemmeno, tu sta lì anzi, comincia a spogliarti che arrivo tra un minuto." Rispondo allegra e sorridente, lo liquido in un attimo!

"Madame ..... lo so che disturbo ..... ma Vi ruberò solo qualche minuto!! Ah ah ah!!" dico ridendo dal corridoio.
"Lo spero per voi Dottore! Ih ih ..." ribatto mentre mi avvio in tutta fretta, giro la maniglia, apro appena, metto il piede dietro la porta e dico: "Salve dottor Lassonne, Vi informo che sto benissimo, la gravidanza procede a meraviglia e non ho alcun disturbo. Non soffro di nausea, non ho capo giri. Ahhh dimenticavo, la mia bambina sta bene, perché sono sicura che sarà una femmina, tanto noi Jarjayes generiamo solo femmine e mi chiedo ancora come abbia potuto avere due maschi! .. Ahh e dite a mio padre che non mi asterrò ne ora e nemmeno dopo aver partorito, massimo quaranta giorni. Bene, credo che sia tutto, mi avete visitata e vi auguro una buona notte."

Guardo Madame, indossa solo una camicia da notte, mezza sbottonata, ha i capelli in disordine, direi che è chiaro cosa stesse facendo con quel pover'uomo del marito. Questa donna è una vera tempesta!!

"Ah ah ah ah!! Madame, siete una forza della natura!!! Ah ah ah! Posso però chiedervi cosa pensate di Vostra sorella?!! Ho bisogno di un Vostro parere"
"Certo!! Che ha perso troppo tempo e dovrebbe darsi un poco più da fare con quel poveraccio di mio cognato che ha bramato per vent'anni! Dottore, almeno Voi lasciateli tranquilli e non impeditegli di sollazzarsi che non è il caso." Rispondo decisa, tenendo la porta appena socchiusa.
"Siete certa che stia bene quindi! Perché parlare con lei é difficile .... visitarla impossibile!! Ah ah ah"
"Visitare mia sorella? Dottor Lassonne, Voi non lo sapete ma l'ultima volta che un medico ha tentato di toccare mia sorella è mancato poco che lo infilzasse, quindi, state tranquillo e andate in santa pace!"
"Vi darò ascolto!! Spero solo che si comporti bene!! Sapete .... ha indossato i pantaloni del marito!! Ih ih ih .... Vi lascio Madame!! Buon ....ehm ....... vabbè avete capito!!! Ah ah ah ah!!"
"Ma si ma si, che indossi anche i pantaloni di André, tanto non fa del male a nessuno! .. Dottore riguardo al povero zio Armand, abbiate un poco di pietà, vedete sono settimane che è in astinenza per via di uno spavento che Anna ha preso ma Vi assicuro che mia zia sta bene. Ora scusatemi, ho un tantino da fare!"
"Ma si, certo, certo, Vi capisco, anch'io sono stato giovane! Ih ih ... "
"Perfetto! Adesso andatevene. A dopo Dottore!"
"A dopo Madame! Ih ih ..." rido mentre vedo la porta quasi sbattermi in faccia.

Bene, adesso passo dall'ultima sorella, quella tranquilla e morigerata, tutta l'opposto di Joséphine! Busso alla porta di Madame Marianne, con tocco deciso ma leggero.

Sono in camera mia seduta al sofà accanto a mio marito Louis quando sento bussare. "Aspetta cara, vado io ad aprire!"
"Grazie Louis!! Sei sempre così gentile!"
Vedo la porta spalancarsi, sorrido e dico: "Oh siete voi dottor Lassone, prego accomodatevi!"
"Buonasera!! É un piacere rivedervi!!! E vedo che siete in dolce attesa Madame!" Dico sorridendo mentre entro nel salottino.
"Si, Dottore! Ma prego accomodatevi!"
"Grazie Madame!! Ditemi, state bene?! Vostro padre é preoccupato."
"Dottore, mio padre è un uomo e come tale non comprende i disturbi di una donna in gravidanza. Vedete ho avuto qualche problema nelle prime settimane ma poi si è tutto risolto, adesso sto bene."
"Mi fa piacere!! Dunque posso solo dirvi di riposare!! Ditemi .... quando nascerà?"
"Sono al terzo mese di gravidanza ... Fine Aprile inizio Maggio circa..."
"L'importante madame Marianne è che stiate bene. Visto che non avete bisogno di me, tolgo il disturbo! Signori ... buona notte!"
"Grazie Dottore!!! Buona serata!"
Esco dalla camera della Contessa ... penso: Madame Marianne è talmente diversa da Joséphine eppure sono sorelle! E che dire di Luisa che è tanto permalosa, invece Oscar e Silvie e ?!! Ciascuna di loro è così diversa! Bene, adesso visiterò la Marchesa di Saluzzo e infine passerò da Luisa!


Ho appena finito di asciugare e vestire Carlo, non c'è stato verso di convincerlo a stare con una cameriera. Inizio ad essere davvero stanca!! Sento bussare alla porta, un tocco deciso.

"Carlo, vai a vedere chi é! Sono davvero stanca!" dico mentre mi lascio cadere su una poltroncina. Carlo non è mai stato così impegnativo.
"Si... ora vado!" dico precipitandomi. "Chi siete?"
"Sono il dottore Lassonne! Posso entrare?!"
"Un uomo in camera di mia madre?!" Sussurro mentre apro." Cosa volete Monsieur?"
"Sono un medico, mi manda il generale!"
"Vi manda mia zio Augustin?! Che strano! Comunque, in assenza di mio padre, potete parlare con me, dite!"
Ma.....che ragazzino terribile...

"Mi fai entrare piccolo?!"
"Dottore Lossanne cosa volete da mia madre?"

"Carlo, apri per favore e smetti di fare domande!" dico con voce decisa al mio piccolo. Ha un senso di protezione incredibile!

Guardo il dottore con diffidenza e dico: "Mia madre dice che potete entrare, però è meglio che Vi sediate in salotto e non Vi muoviate, visto che mio padre non è presente. Non è opportuno che Vi intratteniate con mia madre."
"Certo che sei proprio un bel tipino tu!! Sai che mi ricordi tanto Madame Oscar?!!"
"Dite davvero Monsieur?! Come sono felice! Madame Oscar è così simpatica, decisa ed autonoma."
"Si .... sei proprio come lei! Diffidente, deciso e protettivo! Se sei anche un combina marachelle ..... ih ih ih..." dico sorridendo a questo bimbetto, mentre entro nel salottino. "Madame, sono il dottor Lassonne, medico della famiglia Jarjayes. Il Generale mi ha chiesto di assicurarmi che tutte le donne in stato interessante stiano bene. Sapete .... è un brav'uomo, un poco ... particolare, ma bravo."
"Oh ma ... ecco ..." guardo Carlo e dico: "Ascolta va tuo padre ..."
Guardo con diffidenza mia madre e ribatto: "Nemmeno per sogno. Io non Vi lascio da sola con costui!"
"Carlo!! E' il modo di rispondere?!! Su da bravo, ora chiamo una cameriera e ti faccio accompagnare da tuo padre!"

Sto perdendo la pazienza, mio figlio sta diventato possessivo e geloso, una vera fatica!

"Io non mi muovo dalla Vostra stanza se prima non me lo ordina mio padre! E voi Monsieur spiegatemi perché volete rimanere solo con mia madre?" dico con tono di sfida, guardando negli questo signore.
"Uhm ma l'ho appena detto, debbo visitare tua madre o meglio parlare con lei .."
"Bene, potete farlo in mia presenza."
"Uhm ..... piccolo, facciamo così, chiediamo a Nanny di raggiungerci? O preferisci Madame Oscar? Così tu puoi andare da tuo padre ed io non sarò solo con tua madre. Ti può andare bene come accordo?"
"NO. Io non mi muovo da qui se non viene prima mio padre! Sono stato chiaro Monsieur?"
"Ora basta Carlo. Vedi di smetterla di fare i capricci!" dico alzandomi e tirando il cordino per chiamare una cameriera. "Carlo questa sera hai superato il limite della decenza."
Guardo dritto negli occhi mia madre e ribatto: "Davvero non Vi comprendo! Perché volete rimanere sola con quest'uomo? Forse non volete più sposare mio padre?"
"Ma cosa dici Carlo. Quest'uomo è un medico e voglio che mi visiti. Quindi tu ora andrai da tuo padre, con le buone o con le cattive. Sei stato davvero poco educato, chiedi scusa immediatamente al dottore!"
"Lo farò solo se me lo chiederà MIO padre. Madre, soltanto lui può rimanere solo con Voi, quindi è meglio che lo facciate venire qui."
"Il dottore ti ha proposto una soluzione tra gentiluomini, ma vedo che tu non vuoi assolutamente capire. Quindi appena arriverà la cameriera te ne andrai. E adesso vedi di scusarti o questa sera niente dolce a cena! Adesso è davvero troppo! Carlo non capisco il tuo atteggiamento mai stato così possessivo e maleducato! E adesso fa come ti ho detto o niente dolce."
"Io non voglio alcun dolce. E se Voi volete rimanere sola con quest'uomo allora sarò io stesso a chiamare MIO padre!" dico uscendo in tutta fretta dalla stanza, urlo: "PADRE ... PADREEEE PRESTO CORRETE VENITE IMMEDIATAMENTE NELLA STANZA DI MIA MADREEEE!"
Appena Carlo apre la porta vedo accorrere una cameriera che viene travolta da mio figlio, sento la povera ragazza domandare: "Marchesa avete chiamato?"
"Si, per favore mio figlio sta cercando suo padre ma non conosce il palazzo e potrebbe perdersi..."
"Non preoccupatevi Marchesa, al Marchesino ci penso io!" ribatte la donna lasciano in tutta fretta la camera.
Appena rimango sola con il dottore sussurro: "Oh .... mi dispiace per la maleducazione di Carlo!!! Non era così ..... mi dispiace davvero. Dovete scusarlo, ed anche Voi dottore, scusatelo."
"Marchesa non preoccupatevi! Sapete ho ben sei figli maschi e sono sempre stati molto possessivi con la loro madre, credo che sia normale."
"Ma .... Carlo era tranquillo .... prima che Armand mi chiedesse di sposarlo. Credo che sia diventato geloso e possessivo. Chissà cosa farà quando nascerà suo fratello!"
"Vedrete che imparerà a comportarsi! Dunque Marchesa adesso debbo farvi qualche domanda...."



Corro per il corridoio alla ricerca della stanza di mio padre, non so quale sia, comincio a gridare a squarciagola: "PADRE!! OVUNQUE VOI SIATE USCITE IMMEDIATAMENTE DALLA VOSTRA STANZA!"

Sono sdraiato sul letto a pancia in giù, sussurro: "Dopo la medicazione sono tutto indolenzito e poi stranamente sto per addormentarmi eppure Edmond mi ha dato un infuso eccitante! Forse la stanchezza del viaggio è tanta che il medicinale riesce a fare un bel poco, ma!!" All'improvviso sento Carlo urlare a squarciagola. "Ma è il figlio di Armand?! Cosa sta succedendo? Meglio andare a vedere!" mi alzo lentamente poggiandomi sulle braccia, metto le scarpe ed esco dalla stanza.


Sono nella mia stanza quando sento la voce di mio figlio, ma cos'avrà mai da urlare così! Apro la porta e lo vedo correre da una parte all'altra del corridoio, anche mio fratello Augustin ha un'aria perplessa, mi guarda e dice: "Armand, si può sapere cosa sta succedendo? Perché tuo figlio urla in questo modo?"
"Vorrei capirlo anch'io! Carlo, cosa stai facendo! Vuoi disturbare tutti?!!"
Sono senza fiato e con affanno dico: "Padre ... coff ... coff ..."
"Carlo, calmati per favore" dico prendendo in braccio mio figlio.
Mi dimeno, scendo, prendo la sua mano e dico: "Padre, dovete venire immediatamente con me, presto!"
"Carlo, adesso vedi di calmarti!"
Augustin domanda: "Figliolo si può sapere cosa ti prende? Avanti, spiega!"
"Oh Padre, nella stanza di mia madre è appena arrivato un uomo, per visitarla, dice di essere un dottore ..."
"Ah davvero?"
"Si ma io non voglio che rimanga sola con uomo che non siate Voi."
"Cosa?!! Ma Carlo! Perché fai così?!!"
"Ma Padre, cosa dite?! Mia madre è solo con quell'uomo! Mia madre è la Vostra fidanzata e deve sposare Voi e nessun altro."
"Certo Carlo! Ma il dottore è una brava persona! Ora vedi di stare tranquillo, magari vai con lo zio in cucina, sono certo che troverai dei biscotti buonissimi! Vero Augustin?!"
"Certo! I biscotti della nostra Nanny sono buonissimi e poi so che a quest'ora solitamente sono già sforanti! Ascolta figliolo meglio sbrigarsi altrimenti André sarebbe capace di divorarli tutti. Su, vieni con lo zio." Guardo mio padre con sguardo severo e ribatto: "Volete davvero lasciare mia madre sola con quell'uomo?"
"Certo ..... su vai tranquillo!!!" dico sorridendo.

Certo che non la lascio sola, io voglio esserci!!! Ma per motivi ben diversi da quelli che crede Carlo.

"Beh se mi assicurate che ci andrete allora Vi accompagno e poi scendo in cucina con zio Augustin."
"CARLO! Ora basta. Augustin, portalo di sotto."
"No, io vengo con Voi."
"Lo senti Armand? Tuo figlio non vuole sentire ragioni, cosa posso fare?" dico aprendo le braccia. "Armand, questo bambino non conosce le buone maniere!! Si vede che gli è mancata una figura paterna di riferimento, un uomo severo, rigido, che si faccia rispettare."
"Oh ti prego basta con questa storia! Augustin se necessario di a Nanny che se ne occupi lei, lo sai che usa il suo mattarello!!" dico posando Carlo a terra.
"Cosa! Padre volete che Nanny mi colpisca con il mattarello? Non è possibile! Voi siete stato un Cardinale e i Cardinali predicano l'amore e Voi non potete ordinare a Nanny di picchiare qualcuno! Ahhhhh bouuuuuu nooooo mio padre è un violento ahhhhhh bouuuuu ..."
"Ih ih ... Questa poi!" dico sorridendo, mio fratello è davvero diventato matto!
"Augustin si può sapere cosa c'è da ridere?!"
Carlo tra i singhiozzi ribatte: "Avete sentito Zio? Vi prego difendetemi! Ahhhh ..."
Rispondo divertito: "Armand!!! È il modo di comportarti?!! Comunque, tu non andrai dalla Marchesa. Non è il caso che tu sia presente alla visita.
"BOUUUUU AHHHH Zio ... mio padre ha ordinato di farmi picchiare da Nanny AHHHHH non è possibile!!! AHHHH ...."
"Basta Carlo, vieni, andiamo di sotto. Un biscotto e tornerai buono buono. Riguardo a te fratello informati sulla salute di tua moglie e poi raggiungimi ..."
"AHHHHH NOOOO Mio padre vuole picchiarmi! Ahhhh Padre dovreste confessarvi! AHHHHH zio Augustin, Voi mi capite vero? AHHHH BOUUUU"
"Ih ih .. Ma certo nipote! Armand, tuo figlio ha ragione, devi passare dal confessore, un'assoluzione è quella che ti ci vuole!" dico ridendo, questo bimbo è davvero tremendo, simpatico ma tremendo.
"Augustin come fai a scherzare in un momento come questo?"
Prendo in braccio mio nipote e uscendo rispondo ridendo: "Ah ah ah ... si, certo e poi il fuori di testa sarei io! Ah ah ah ... Andiamo Carlo!"
"AHHHH BOUUUUU ZIO AUGUSTIN ...... MIO PADRE È UN VIOLENTO! AHHHH..."
"Si, certo! Ma solo quando si tratta di tua madre! Ah ah ah ..."
Ascolto la risata e le parole sarcastiche di mio fratello e ribatto: "Augustin, giuro che questa me la paghi!"
"Ah ah ah ah ..."

"Grunt .... Meglio che raggiunga la stanza di Anna, almeno aspetto che il dottore esca!"



Sono indaffarata a organizzare la cena per tutti quando vedo entrare nella cucina Oscar e Andrè.
"Ragazzi!! Cosa succede?!!"
André ed io vediamo una torta sul tavolo, ci avviciniamo e ne afferriamo una fetta a testa: "Nulla nonna ... avevamo fame e abbiamo deciso di cercare un dolce. A proposito, è davvero buono, l'hai fatto tu?"
"Ma certo bambina mia!! Siediti qui su. Vuoi pane burro e marmellata?! E tu nipote giù le mani!"
"Non ci penso nemmeno, io non rinuncio a un dolce tanto buono! Nonna sono mesi che non mangio qualcosa di così buono!"

"Oh.....caro!!! Ma voi due dovete raccontarmi tutto!!! E siediti bambina mia, devi stare comoda!! Dimmi, Andrè si prende cura di te?! Povera cara, affrontare un viaggio così lungo nelle tue condizioni!!!" dico posando una carezza sul viso della mia bambina. "Povera cara, un viaggio nelle sue condizioni!"
"Nonna, André si è sempre preso cura di me, adesso poi ancora più del solito!"
"Meglio!!! Andrè ricordati che devi prevenire qualsiasi richiesta di tua moglie! Oohhh....ma come sei bella!!" Dico posando una mano sulla pancia.
"Bella?! Ma nonna cosa dici! Ma non vedi come sono diventata? Ma ti sei accorta che indosso i pantaloni di André?"
"Si certo. Ma....nell'armadio ci sono degli abiti nuovi!!! Perché non ne hai messo uno?!!"
"Vuoi dire che avete fatto confezionare dei pantaloni adatti a me? Oh nonna ma perché non me l'avete detto prima? Così non avrei preso i pantaloni di Andrè! Ormai quelli che ho fatto confezionare a Collegno sono diventati un poco troppo giusti!"
"Oh .... veramente cara .... abbiamo fatto preparare dei vestiti ..... nelle tue condizioni devi indossare abiti femminili ..... comunque tua madre ed io abbiamo anche voluto qualche pantalone ...... e delle maglie pesanti! Tanto sappiamo quanto sei ..... uguale a tuo padre!!! Ih ih ih!"
"Perfetto! Nonna, gli abiti femminili regalateli alle mie sorelle, io prenderò i pantaloni e le maglie. Sono felice di avere dei pantaloni da poter indossare!"
"Ah no, mia cara!! Prima o poi dovrai convincerti!!! Vedrai!" Dico sorridendo mentre porgo una fetta di pane a Oscar.
"Tra poco sarà pronta la cena, verrete nel salone voi due?!"
"Nel salone? Ma si, certo! Però io ho fame e comincio a mangiare qualcosa qui in cucina."
"Ahh Nonna, dimenticavo, quando eravamo nel Regno Sabaudo abbiamo comprato dei regali: le mie sorelle hanno acquistato della seta per confezionare dei vestiti, naturalmente se ti piace qualche tessuto per cucirti un abito scegli pure e poi ho detto loro di comprarti un cappello ..."
"Davvero?!! Avete pensato a me?!! Ooohhh ..... le mie bimbe!!!!" Dico commossa abbracciando Oscar.
"Ma ... Nonna! Non capisco di cosa ti meravigli? Sei la nonna di André e la mia! E poi ci saranno ben cinque feste di Battesimi, due fidanzamenti e tre matrimoni. Anzi, credo che un solo cappello sia insufficiente, vuol dire che andrai a comprartene altri da Madame Beltrin."
"Ah ah ah .... Oscar, dovremo occuparci anche di te!!! Tu avrai bisogno di abiti adatti!!! Io sono la governante di casa .... ma tu sei l'erede del generale! Dovrai vestirti in maniera adeguata!! Ed anche tu Andrè!"
"Tu non sei la governante ma nostra nonna. Anzi, dovresti smetterla di occuparti di tutti noi, abbiamo un numero sufficiente di personale e tu dovresti riposare. E in quanto a me, un paio d'abiti femminili saranno più che sufficiente, visto che ne ho degli altri."
"Un paio?! Oscar!! Abbiamo un fidanzamento, tre matrimoni e diversi battesimi! Ti servono diversi abiti!! Domani guarderemo assieme nell'armadio e se non troverai nulla chiameremo madame Bertin!!!" rispondo scandalizzata ma decisa!
Sento alle mie spalle la voce di mia madre che altrettanto piccata continua: "Nanny ha perfettamente ragione. Oscar, domani stesso faremo venire madame Bertrin, mostreremo le stoffe che avete portato dall'Italia e faremo fare degli abiti per tutti e tu, mia cara figliola, te ne farai confezionare almeno cinque!"
"Cinque?!!! Coff coff... " mi é andato di traverso il boccone per lo spavento. Bevo un goccio d'acqua e continuo. "Ma Madre!!!! Sono ..... troppi!!!"
"In effetti sono troppo pochi, ne faremo realizzare otto."
"Ma ...... solo se saranno pantaloni e giacche!! Che sia chiaro!!"
"Ah ah ah ah ... Oscar sei sempre la stessa! E' impossibile vederti con una gonna! Eppure sei così bella!!!
"Andrè non ridere!!!"
"Oscar non puoi presenziare alle cerimonie in pantaloni e poi dimentichi che ci sarà anche il matrimonio di Catherine!"
"Eh allora?!!! Io voglio i pantaloni!!!"
Nanny ribatte: "Non esiste! Tu vestirai come si conviene oppure non sarò più Nanny."
"Assolutamente no!! Io esigo i miei pantaloni!!! E nessuno mi convincerà del contrario!!! E poi .... non vi hanno detto di non fare innervosire una donna in stato interessante?!! Non vorrete che mia figlia nasca con una voglia a forma di pantaloni!" rispondo indispettita, mentre sento Andrè ridere sempre di più!
"Ah aha ha ... Questa poi, non è possibile! Ah ah ah ... Davvero Oscar vuoi fare il tuo ingresso al mio braccio a ben tre matrimoni vestita da uomo? E poi con chi ballerei? Con te? Guarda che a me non importerebbe ballare con un uomo! Ah ah ah ah ...."
"Beh ... io invece voglio ballare con un uomo ... ma non con uno qualsiasi ..... con mio marito!!! Quindi affare fatto Andrè! Balleremo vestiti uguali!! Ah ah ah ah!"
Marguerite e Nanny ribattono all'unisono: "COSA!"
Nanny continua: "Voi due siete impazziti o cosa! Niente affatto. TU Madame Jarjayes Grandièr che ti piaccia o no indosserai un abito come si conviene a costo di vestirti IO con la forza, chiaro!!"
"NO!! Ma direi che non è il momento di discutere .... piuttosto ..... io vorrei parlare un poco con voi due ..... Madre, avete tempo per me?!" dico abbassando un poco gli occhi, imbarazzata.
Sono sbalordita dall'atteggiamento di mia figlia e poi André che l'asseconda, è pazzesco ....
"Dai nonnina .... Oscar si vestirà come vorrà! Lo sai che io la amo così com'è! Con la spada in mano ed i pantaloni!!" dico per calmare gli animi, Oscar si sta agitando davvero troppo.
"Voi due siete pazzi, altro che Augustin! Scusatemi madame Marguerite ma dovete riconoscere che Vostro marito sia un tantino fuori di testa!"
"Ma no Nanny ..... Augustin è solo ..... particolare!! Ma tu lo conosci bene, lo sai che a parte la fissa per l'erede ..... è un buon marito ed un buon padre!"
"Si, certo! La sua fissa è stata tale da deturpare la mente della mia Oscar, ma l'avete ascoltata? Vuole partecipare a degli eventi di famiglia in abiti maschili! Ma dico siamo ormai tutti fuori di testa? Che la follia di Augustin abbia contagiato anche André che asseconda sua moglie!"
"Ma no Nanny .... stai tranquilla! Oscar stava scherzando, vero cara? Ma dimmi, di cosa volevi parlarmi?!"
"Parlarvi? Ah si, desidero qualche ragguaglio sui neonati ...."
"Ragguaglio?! Ma Oscar in che modo ti esprimi?"
"Cosa ho detto tanto di strano?"
"Ragguaglio .... santo cielo!!! Mica stai passando in rassegna i tuoi uomini!!
"Madre, ma io sono un soldato e non vedo perché dobbiate impressionarvi! Ih ih ... Madre se Vi sorprende il mio linguaggio allora dovreste chiedere ai miei uomini come li ho trattati quando ho preso servizio presso la loro caserma! Ah ah ah ..."
"Oh ma ... io ... Oh Santo cielo non voglio nemmeno pensarti in mezzo a tanti uomini irriverenti! André spero che tu abbia sorvegliato mia figlia, vero?"
"Coff .. coff .. Madame Marguerite, a dire il vero, ci è mancato poco che fosse Oscar a proteggermi dai miei compagni! Ah ah ah .."
"Oh non capisco, cosa intendi dire?"
"Voglio dire che appena i miei compagi hanno compreso che mi ero arruolato per proteggere mia moglie, mi hanno fatto un mucchio di dispetti ..."
La nonna ribatte: "Cosa! E li chiami compagni? André sono ... sono ..."
"Suvvia ma di cosa vi scandalizzate? Credo che a nessun uomo e tanto meno a dei soldati arruolati per non morire di fame piaccia prendere ordini da una donna!"

"Non è possibile! A questo punto non capisco chi sia il più folle se tuo padre che ti ha allevato come un maschio oppure tu che hai lasciato il comando delle Guardie Reali dove avevi ai tuoi ordini dei gentiluomini per avere a che fare con degli zoticoni!"
"Nonna, ti ricordo che tanto zoticoni non sono, visto che tra loro ci sono anche Alain e Gerard. Diciamo che non accettavano di essere comandati da una donna. E poi io sinceramente non capisco ancora dove sia il problema! Ma li avete visti adesso? Quando passo si mettono sugli attenti! Ih ih ... Prima non facevano nemmeno quello."
Marguerite sussurra con preoccupazione: "Ascoltami figlia mia, adesso mi hai incuriosita ..."
"Dite Madre..."
"Ecco, posso sapere come hai fatto a farti obbedire?"
"Sfidando a duello i più indisciplinati a cominciare da Alain. Sono riuscita a conquistare la loro fiducia con fatica e sudore, ma ci sono riuscita."
La nonna ribatte: "E così quel ragazzaccio ti ha dato fastidio?! Ahhh ma appena lo avrò tra le mani, gli farò assaggiare il mio matterello!"
"Ah ah ah ... Ma no, Nonna, lascialo stare, è già sufficiente il problema che ha..."
"Problema?! Quale problema?" domanda Marguerite.
André risponde: "Ecco Sabrina si è sentita male e il dottor Lassonne ha proibito Alain di ... dormire con sua moglie per cinque mesi ..."
Oscar continua: "E il poverino è svenuto."
Marguerite ribatte: "Cosa!"
Nanny continua: "Benedetto ragazzo, certo che l'ha presa davvero male. Madame Marguerite dovevate vederlo, quel ragazzo non riusciva a riprendersi! Comunque, quando ne avrò occasione gli farò una bella ramanzina."
Marguerite continua: "Oscar tornando al tuo lavoro in caserma, non voglio nemmeno immaginare cosa hai combinato!!! Lo sai, sei uguale a tuo padre!!!" dico con tono fintamente preoccupato.
"Madre, lo pensate davvero?"
"Si mia cara, sei uguale a tuo padre ....... e Andrè avrà la mia stessa pazienza!"
"Ecco .. Madame io ... Madame Marguerite, io amo Oscar ma ...Ih ih ... permettetemi di dirvi che è molto più discreta del Generale! Ih ih ..."
"Ah .... lo spero bene, per ora! Voglio vedere quanto avrà dei figli in età da marito .... o da moglie!"
"Nonna, credi che io possa essere possessiva e indiscreta con mia figlia?"
"Ah .... se davvero assomigli a tuo padre .... aggiungerei gelosa!! Perché tuo padre è geloso!! Gelosissimo!! E lo è solo con te!"
"Tu credi?" guardo André e continuo: "André lo pensi anche tu?"
"Che tuo padre sia geloso? Si certo!"
Spalanco gli occhi e sussurro: "Non è possibile! Secondo me, vi sbagliate tutti."
"No no ...... non mi sbaglio Oscar! Ma tu .... tu sarai una madre splendida, fidati di me!" dico sorridendo e prendendo una mano di mia moglie.
"Madre .... secondo Voi io ..... sarò capace di fare la madre?!! Insomma ...... abbiamo viaggiato con quel neonato e ....... io ...... lui ...... Io non mi ci vedo proprio con un neonato come quello!" dico un poco imbarazzata.
"Ti riferisci al principino? Ohh ma che amore!"
"Ma .... lo avete visto? E' ... bruttino!!! E poi ... puzza. Madre quel ... quel ... cosino puzza in una maniera assurda!" dico strizzando il naso.
"Bruttino?! Ma cosa dici! Ma è bellissimo! Anzi, secondo me somiglia all'imperatrice. E riguardo al fatto che sia di tanto intanto maleodorante, beh, mi pare naturale, anche il tuo bambino lo sarà!"
"COSA??!!! No no no no no!! Io non posso, io non voglio!!!"
"Come sarebbe che tu non puoi? Oscar vedrai che quando avrai tra le braccia tuo figlio, tutti i tuoi timori svaniranno, fidati."
"Ma ..... Madre .... e poi .... quel ... cosino urla!! Di continuo!!! Urla sempre! È insopportabile!"
"Anche tuo figlio urlerà."
"Ma ... e ... vomiterà anche?!! Quel ..... cosino puzzolente, oltre a puzzare, urla e vomita!!!"
"Vomiterà anche il tuo. Farà tutto quello che hai visto fare al piccolo principe." Dico tranquilla, povera cara, nessuno l'ha preparata a diventare madre. Augustin, hai fatto un vero disastro. Povera figlia mia!
"Ma .... io non ce la farò!! Voi lo sapete .... io non ce la farò mai!!" dico quasi scoppiando a piangere.

Mi inginocchio davanti a mia moglie, le solevo il viso con una mano, la guardo dritta negli occhi, le asciugo una piccola lacrima e le dico con voce dolce: "Oscar, tu sarai una madre bravissima, perché tu ami già questa creatura. E per tutto quello che non vorrai fare tu ..... ci penserò io!"
Guardo mio marito e sussurro: "Dici davvero André?"
"Certo amore mio! Io e te assieme siamo invincibili! E poi ..... io ti amo, lo sai vero?"
"Si ... certo ...."



Percorro il corridoio con mio nipote e dico: "Carlo, certo che sei davvero un bambino temerario! Adesso spiegami perché non obbedisci a tuo padre?"
"Ma Zio Augustin!! Ma .... mia madre che resta da sola con un uomo sconosciuto nella sua camera, ma Vi pare possibile?!!"
"Carlo, Lassonne non è un uomo qualsiasi ma un medico. Tua madre è stata poco bene e ha bisogno di essere visitata."
"Ma ...... dovrebbe restare qualcuno con Lei, non va affatto bene così! Il mio precettore mi ha detto che una signora per bene non resta sola con un uomo!"
"Si, hai ragione ma in questo caso tua madre non fa nulla di male, sta tranquillo. E poi conoscendo tuo padre ... ih ih ... sono sicuro che è già dietro la porta a origliare! Ah ah ah ..." mi immagino la scena .... Anzi spero che per una volta sia lui a cadere!! Eh .... Mica devo cadere sempre io!!
"Uhm ..... Zio .... mi è stato detto che siete Voi quello abituato ad origliare. Mio padre piuttosto prega, benedice e altre cose simili."
"Ah ah ah ... Si, certo adesso in questo momento tuo padre si è inginocchiato ma solo per spiare dal buco della serratura e magari pregherà affinché il dottore gli dica una certa cosa! Ah ah ah ah ... Andiamo nipote, ti porto in cucina magari riesci ad ottenere un biscotto da Nanny! Ah ah ah ... Armand pregare! Ah ah ah ..."
"Zio .... io proprio non Vi capisco! Voi adulti siete tutti strani!!!!" dico scuotendo la testa, perplesso.
"Ah ah ah ah .. Un giorno diventerai grande anche tu! Ah ah ah ..."
"Bah .... non sono mica sicuro di voler diventare grande ....... "

Qui sono tutti matti. L'unica persona per bene è madame Oscar, e suo marito ovviamente! Loro mi hanno portato a cavallo ....... E poi mi hanno promesso di insegnarmi ad usare la spada!


Entro in cucina con Carlo, osservo tutti e dico: "Beh, cosa sono quelle facce? E' forse accaduto qualcosa?"
"Augustin!!! ma cosa ci fai qui!! E con il piccolo Carlo!! Oh ... piccolo, lo vuoi un biscottino?!"
"Siiii!! Uno di quelli della zia Oscar, al cioccolato. Zia!!! Posso venire in braccio a Voi?!!"
"Ehmm .. no ... mi dispiace Carlo ma non posso però possiamo abbracciarci, su vieni qui!" dico spalancando le braccia.
Corro tra le braccia della zia Oscar, mi arrampico di forza e mi sistemo sulle sue gambe, c'è poco spazio ma io mi sistemo sulla punta delle ginocchia. La zia mi abbraccia, mi porge un biscotto ed io lo afferro sorridendo.
"Grazie zia-cuginona!!!"
"Oh ... ma che bravo che sei! Dimmi, sei felice di essere qui con noi?
"Si!!! Certo!! Slurp ... buoni questi biscotti!!! Zia .... ma Voi resterete sempre qui, vero?!!"
"Si, certo! Io abito qui!"
"Quindi ..... vivremo assieme?!! Che bello!!" dico felice mentre la zia Oscar mi accarezza la testa tra i capelli.

Prendo da parte madame e sussurro felice: "Sono sicura che Oscar sarà un'ottima madre, guardatela con Carlo com'è dolce e tenera! Forse i neonati non la fanno impazzire Madame, ma quel bimbo si!"
"André, vedrai che Oscar si adatterà alla nuova situazione e poi se è riuscita a tenere testa ad un intero reggimento indisciplinato riuscirà a tenere a bada il suo piccolo!"
"Oh ... ma io non ho mai avuto dubbi!! Temo solo che dovrò cambiare di continuo la nostra creaturina ...... Oscar ha dato di stomaco sentendo gli odori del principino ..... ih ih ih ih!"
"Dici davvero André? Ohh povera figlia!"
"Ah ah ah ah ..... beh ...... in fondo basterà tenere la piccola pulita e non ci saranno problemi!"
"Si, certo!"



Ho percorso in tutta fretta il corridoio fino a raggiungere le stanze della mia Anna, aspetto ma infine non resisto e busso. "Anna, posso entrare?" dico con voce tremante ed ansiosa.
"Oh .... è la voce di Armand ....." dico al dottore
"Il vostro futuro sposo? Forse è qui per assicurarsi che stiate bene!"
"È probabile .... Dottore!" dico un poco imbarazzata.
"Comunque abbiamo finito, il Vostro fidanzato può entrare!"
"Grazie .... Dottore ...... vorrei parlare io con Armand, se non Vi dispiace!" dico un po' imbarazzata
"Si, certo Marchesa." dico prendendo la valigetta per lasciare le stanze.
Vedo la porta aprirsi ed uscire il dottore Lassonne.
"Dottore .... tutto bene?!! Io ..... ehm .... ecco ....." come faccio a domandare certe cose? Così .... È .... Imbarazzante!
"Si si ma Vostra moglie vuole parlare con Voi, prego entrate Conte!"
"Si ... ma ....Dottore .... ecco ... io ... e ... lei .... e ...insomma, Anna sta bene?!"
Guardo l'ormai ex cardinale, è molto agitato, ansioso. Tutto spettinato, con la camicia abbottonata male. Ha un'aria stravolta. Sembra in salute ma ...... ha uno sguardo preoccupante, quasi allucinato direi.
"Non preoccupatevi, Vostra moglie gode di ottima salute. Ma Vi prego andate da lei, Vi sta aspettando!"
Alle mie parole lo vedo rilassarsi ed aprirsi in un ampio sorriso.
"Si!! Subito!! Grazie dottore!!!! Dottore!! Voi siete un angelo!!"
"Ma no, cosa dite Conte?! Faccio solo il mio dovere, nulla di più!"
"Grazie!!" dico lasciando il dottore ed entrando nella stanza di Anna!"

"Anna!! Amore mio! Finalmente soli!!" dico abbracciando la mia amata.
Vedo entrare in camera mia Armand, lo guardo con tenerezza, avanza mi abbraccia, sussurro: "Oh caro! ... Finalmente sto bene..."
"Anna .... quanto ti desidero. Senti, Carlo è con Augustin, alla cena manca ancora un po' .... noi potremmo ...."
"Si si Armand ... Oh Armand sapessi guanto ti desidero!"
"Anche io Anna!! Ohh .... vieni" dico iniziando a sbottonare l'abito della mia Anna.



Sono nella mia stanza in compagnia di mia moglie Sabrina, taccio, sono confuso, la guardo è bellissima ....
"Alain mi dispiace io ... Oh Alain che situazione!"
Accarezzo mia moglie, la guardo con desiderio e sussurro: "Non è certo colpa tua amore mio, però ... scusami cara ma adesso debbo andare in cucina a chiedere ... un ... bicchiere d'acqua, scusami cara, tra poco torno!"
"Alain non è il caso che tu vada in cucina, la brocca e i bicchieri sono sul tavolo.."
"No, vedi cara, preferisco l'acqua fresca, sai a quest'ora l'attingono dal pozzo, scusami."
"Si ... si ... certo Alain, va pure ...e ...Senti, dopo ...ti andrebbe di cenare qui, con me?!"
"... Ecco ... veramente ... si ... certo... certo ... ma adesso debbo andare scusami!" dico avvicinandomi alla porta ed esco.
"Si ... certo Alain ....."

Certo che è davvero strano, ha una faccia così ... triste!!

Sono disorientato, certo che il palazzo è davvero grande! ... Ma dove lo cerco adesso il Cardinale? Ho bisogno di parlargli immediatamente altrimenti svengo nuovamente. Vedo una cameriera venirmi incontro, domando: "Scusatemi madamigella, mi indichereste dove si trova la camera del Cardinale .. cioè del Conte Armand?"
"Ma si certo, è a fianco di quella del Generale! Così ha deciso proprio lui, il signor Generale!"
"Oh grazie madamigella!" dico camminando in tutta fretta. Dopo aver attraversato due corridoi sono dietro la porta del Cardinale, busso. "Conte ... Conte ... Conte Armand, posso entrare? .... Oh ma non c'è! Dove sarà?! ... Che imbecille, ma dove debba stare se non dalla Marchesa! .... Oh ma .. li disturberei! Beh, non importa, sei io non posso nemmeno lui deve. Primo perché in questo momento ho bisogno di un confessore e poi non è nemmeno sposato, quindi che faccia il suo dovere. Vado a cercarlo!"

Inizio ad andare in giro per il corridoio, origlio a tutte le stanze .... uhm ... no, questa è la Marchesa Joséphine ..... e questa ... no no ... troppo tranquilla! Uhm .... questa ... forse questa. Basta, io busso deciso.


Stringo tra le braccia Anna, è quasi spoglia, anch'io indosso appena le coulottes quando all'improvviso sento bussare, sussurro: "Oh no, adesso chi sarà?!"

"Signor Conte!!! Aprite Signor Conte!! Vi prego!!! Ho bisogno di Voi!!"
"Armand.... È la voce di Alain ..... "
"Si ... ma .... shhh .... ignoralo!"
Sono tra le braccia di Armand, sospiro, sussurro: "Armand ... è ... Alain ..."


"CARDINALE!!! VI PREGO HO BISOGNO DI CONFESSARMI, VI SCONGIURO APRITE! SE NON VOLETE UN MORTO SULLA COSCIENZA!"

"A ..... Armand .... ti prego .... apri!!"
"Oh Anna sono settimane che io .. noi ... Oh ti prego, non ascoltare!"
"Armand ma cosa dici! Come puoi negare di aiutare a qualcuno che in questo momento ha bisogno di te?!"
"Appunto Anna, come puoi negarmi il tuo aiuto?! Lo sai che anch'io potrei morire se non ti posseggo, vorresti avermi sulla coscienza?"


"CARDINALE!!! AVANTI, AIUTATEMI!! NON RESISTO! ... VOI AVETE TUTTO IL TEMPO PER CERTE COSE, IO INVECE ... BOUUUUU VI PREGO AIUTATEMI!"


Spingo via con forza Armand, lo allontano e dico "E no, tu non puoi avere un morto sulla coscienza!! Adesso aprirai quella porta Armand de Jarjayes!!"
"Anna ma io ... io non posso fare miracoli, tu si invece! Anna se non ti avrò qui adesso muoio io ..."
"ARMAND!!! Io non ti riconosco più!!"
"Nemmeno io! Anna non sono mai stato un prelato e tanto meno da quando ti conosco! "
"ORA BASTA!!" dico allontanandomi e aprendo la porta.

"CARDINALE, SE NON APRITE SVENGO NUOVAMENTE, E' QUESTO CHE VOLETE?"

"No, Anna aspetta..."

Spalanco la porta e devo Alain visibilmente agitato, gesticola, urla.

"Alain, ma .... cos'hai?! Armand muoviti, vieni qui e soccorrilo!"
"Ma sono senza camicia e indosso solo le coulottes ...."
Alain ribatte: "Voi almeno avete avuto l'opportunità di levarla ma io nemmeno quella! BOUUUUU Cardinale ho bisogno di confessarmi, altrimenti impazzisco!"
"Ma Alain, io non posso confessarti, non sono più un cardinale!! Sarebbe un sacrilegio!"rispondo scandalizzato! Possibile che nessuno mi capisca?
"Si, si, lo so ... ma io non bado a certe cose, quindi Vi prego confessatemi ... ahhhhh Ohhhh povero me!"
"Armand .... devi aiutare questo povero ragazzo!"
Sussurro a mia moglie: "Anna, non posso fare nulla per lui. Alain è disperato perché ... perchè :... Ohhhh cielo!"
"BASTA!! TU ORA LO AIUTI!!! L'ARMAD CHE CONOSCO IO NON ABBANDONA UNA PERSONA IN DIFFICOLTA'"
"Anna, comprendimi anch'io sono un uomo, un povero uomo in difficoltà, proprio come Alain!"
"QUINDI TU ADESSO LO AIUTERAI! ARMAND, SE NON LO AIUTI ..... SAPRO' RICORDARMELO!" rispondo decisa e furiosa! Il mio Armand è un uomo caritatevole, buono e gentile.

"Ahhhh Conte Vi prego fatelo per carità cristiana! Non posso andare mica a chiedere conforto al vecchio pazzo?! Voi lo sapete che mi prenderebbe in giro e magari ... AHHHHH gioirebbe per la disgrazia che si è abbattuta su di meeeee BOUUUUUU ..."

Guardo Anna negli occhi, è decisa, temo davvero che non cederà.

"Oooh ... e va bene Alain, andiamo ..... nella mia stanza, davanti all'inginocchiatoio!"
"Ohhh Grazie Eminenza!"
"Alain smettila! Quante volte debbo dirti che non sono più un prelato!"
"Si, si avete ragione ma Vi prego aiutatemi!"
Anna mi guarda in malo modo, invitandolo a seguirmi, protesto." Grazie a te Alain!! Me la pagherai, sappilo!"
"Ma cosa ho fatto di male? Cardinale, voi forse non ve ne rendete conto ma non siete mica stato messo a stecchetto per cinque mesi! Io invece siiii! AHHHH BOUUUU ... "
All'improvviso si spalanca la porta della stanza dell'imperatrice, esce e dice: "UE' Alain ma possibile ca a da chjagne a come nu picciriello?(devi piangere come un bambino) E poi state zitte ca (sta zitto che) mi svegli Gennarino! Cardinà e vedite di dargli nu (dategli un calmante) calmante per almeno cinque mesi a cussj nu vi scoccia e vi lassa ( così non vi scoccia e vi lascia) in pace con la Marchesa! E mo Jamme alluntanateve (adesso andate e allontanatevi) dalla mia porta!"
"Si ... si ... certo Altezza!! Muoviti Alain!! Mi pagherai anche questa!!"
"Vi prego Eminenza non guardatemi in malo modo, lo so che eravate in un corpo a corpo con la vostra sposa ma io ho bisogno di voi! BOUUU ..."
"Alain!!! E non potevi attendere qualche ora?!!! Ma insomma!! Guardami! Sono in mutande!!! Muoviti e seguimi!!!"

"Cardinà eppure vuje! (voi) Prima potevate coprirvi! Però avete delle belle gambe! Ih ih ... nu su storte come chille ( non sono storte come quelle) di Ferdinando! Ah ah ah ..." dico dopo avere osservato per bene il Cardinale.
"Maestà Vi prego non prendetemi in giro, questa è un'emergenza ..."

Vedo spalancarsi la porta di madame Battista che ribatte con sguardo ammiccante: "Emineeeeenzaaaa!!! Aaaaahhhhh!!! Questi Jarjayes son così beeeeliiiii!!!"
Bau bau bau

Vedo la mia Lizzy leccare i piedi dell'ex cardinale.

Il cane di madame mi lecca, tento di allontanarlo, dico: "Su, cane va via, lasciami in pace che mi rendi ancora più nervoso di quanto non lo sia!"
Madame Battista si avvicina al suo cane, si piega sulle ginocchia, mi scruta con attenzione e sussurra: "Armand siete uno spettacolo di uomo! Ahhh siii..."
Fuori di me strepito: "MA SI PUO' SAPPERE COSA DITE?!! Madame Battista non guardatemi che non indosso nemmeno i pantaloni! E poi, Madame ma Voi non interessa mio fratello?!!! MA COME OSATE! ALAIN ED E' TUTTO PER COLPA TUA!"
"Ahhhh ma cosa dite Eminenza!! Se questa donzella non pensa ad altro non è certo colpa mia!"
"Aaaaahhhhhh!!! Che visioneeeee!!!!! E Voi non siete ancora sposaaaaato!!!! Aaaaahhhhh!"
Spalanco gli occhi e digrigno sottovoce: "Madame, con tutto il rispetto, mi ricordate le città di Sodoma e Gomorra. Madame lasciatemi tranquillo che di problemi ne ho già abbastanza!"

"Ooohhhh!!!!" Dico prendendo in braccio la mia Lizzy e rientrando nella stanza.

Non faccio in tempo a finire la frase che vedo aprirsi la porta di mia nipote Joséphine.
"Alain .... mio zio ha ragione. Io ti capisco ..... ma lasciaci sfogare un poco!!"
Sento gli occhi di mia nipote scrutarmi con attenzione.
"Però Zio!! Avete un bel fisico!!! Adesso capisco cosa ci ha trovato Anna in Voi!!! Ah ah ah ah!"
"Ma ... ma ... Joséphine ma possibile che non ti vergogni a parlarmi in questo modo? E tu Alain aspetta almeno che mi rivesta."
"Ah ah ah ah!!! Zio ..... dovevate vestirvi prima di uscire!!! Pensate se dovesse vedervi madamigella Elena .... o sua zia!!! Ah ah ah ah!!!"
"Joséphine sei davvero impossibile!" dico entrando in tutta fretta nella stanza di Anna. Vedo il mio fidanzato fuori di sé, poche volte l'ho visto arrabbiato, gli porgo gli indumenti e dico: " Armand, meglio che ti rivesta ...."
"Si si ..... certo certo. Anna ..... io non credo di voler vivere in questo palazzo!! Dovremo seriamente pensare a dove vivere!!! Qui non c'è pace!!"
"Dice davvero Armand? Ma dove?"
"Non so Anna. Ma ne riparleremo!"
Vedo Armand vestirsi in tutta fretta e lasciare la nostra stanza.


"Elenaaa!!! Elenaaa! Non uscire!!!!"
"Cosa succede?"
"C'è il Cardinale nudo in giro per i corridoiiii!!!" Dico facendomi il segno della croce.
"Cosa! Ma zia, non è possibile! Il conte Armand è un uomo religioso e poi è così devoto alla Marchesa!"

"Si certo!! Ma é in mutande!!! Uno scandalo!!! Non uscire!!!"
"In mutande! E Voi l'avete visto?"
"Siiiiii" rispondo segnandomi nuovamente. Signore perdonami!
"Ohhh ma ... è davvero incredibile!"
"Siiii!!!!"
"Osservo con attenzione lo sguardo di mia zia e dico: "Zia, ho l'impressione che non vi sia dispiaciuto ammirare il Conte in mutande o sbaglio?"
"Oh .... beh .... ecco..... devo dire che .... fa la sua bella figura, nipotina mia!!"
"ZIA!!! Vi prego! Non createmi altri problemi! Vi rammento che sia Il conte Armand e il Conte Augustin sono uomini impegnati, quindi spostate altrove i vostri interessi e adesso lasciatemi cambiare d'abito."
"Certo certo .... però credo che se Victor ha preso un poco dai Jarjayes...... sarai una sposa soddisfatta!!! Vedrai!!!"
"OHHH MA ZIA!" dico imbarazzata.

Io e Victor .... Victor .... Quel bacio!! Ahhhh ... mi vengono ancora i brividi al pensiero.



Il Cardinale quasi mi trascina per i corridoi è fuori di sé, gli dico: "Mi dispiace che vi abbia interrotti ma io ho bisogno di Voi!"
"Si ... certo, ed io ho bisogno di mia moglie!!! Ma sembra che nessuno qui lo capisca!!"
"Come no! Cardinale, solo io posso capirvi! Ma ci pensate?! Cinque mesi! Nooo io muoio oh se muoio!"
"E a me non ci pensi?!! Finalmente il dottore dice che mia moglie sta bene, e tu vieni a disturbarmi!!! Alain!!! Io capisco tutto, ma quando è troppo .... è troppo! Ora entra, forza! E mettiti in ginocchio sull'inginocchiatoio, davanti al crocefisso di nostro Signore ed all'icona della Beata Vergine!" dico scocciato.
"Si ... mi inginocchio ma ... io ... cosa ho fatto di male per pentirmi? Io sto male e ho bisogno di parlare, di sfogarmi! Ahhhh Vi prego Cardinale, ditemi come posso fare?"
"Come puoi fare cosa?!"
"Bouuuu sono disperato! Ahhh ditemi Voi come avete fatto?"
"Cosa?!! Alain, sii più chiaro, e mettiti in ginocchio!!! E congiungi le mani, forza!!"
"Si .. si ... mi inginocchio ma ditemi Voi come avete fatto ad astenervi visto che ... oh ma che dico! Sono davvero fuori di me! ... So che avete avuto un mucchio di donne prima della Marchesa ma ... io sono disperato! Conte Vi prego datemi qualche erba per mettermi a riposo per ... per ... cinque mesi ... ahhhh booouuuu"
Alzo gli occhi al soffitto, cosa posso dire a questo ragazzo? Uhm .... ma si, certo, che idea!!
"Alain .... prova a chiedere a Andrè!! Lui ..... si dice che sia resistito per vent'anni!!! Di sicuro saprà aiutarti!!! Ora prega, forza. Recita tutto un rosario, sei capace?!"
"No, non sono capace ... vedete nelle mie preghiere ... ovviamente quando mi capita di pregare, parlo con Nostro Signore ma il Rosario ecco... io non ne sono capace... Dunque Voi mi consigliate di parlare con André? Ma lui .. lui .. oh beh io non so, non credo di essere capace! Voglio che mi diate un intruglio ma che sia potente."
Faccio un bel respiro, penso un attimo al Cardinale che sono stato, e rispondo con tono tranquillo.
"Nostro Signore, nella Sua immensa benevolenza, ti sta mettendo alla prova. Il tuo compito è resistere, con la tentazione davanti agli occhi. Come resistette il Figlio dell'Altissimo, nel deserto per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Anche tu devi resistere"
"Ca ... Cardinale, Voi siete riuscito a resistere?"
"Io?!! Ehm .... ha poca importanza cosa ho o non ho fatto io. Qui stiamo parlando di te, Alain Sassoin. Sei un soldato, ben addestrato, pronto ad obbedire. Ora, il tuo compito è vegliare sulla salute di tua moglie, senza toccarla. Questo è, chiaro?!"
"Ohhhh bouuuu Eminenza ... io ... mi sento male ... maleee.... svengooooo..." dico poco prima di perdere i sensi.
"Ah .... povero me!! Ma Signore, perchè non volete che giaccia con mia moglie?!!!" uff .... dico cercando di sollevare quest'uomo grande e grosso, accasciato sul pavimento. Niente, è troppo pesante per me. E adesso? Uhm .... mi guardo in giro, vedo la borsa con le mie erbette, afferro un vasetto, lo apro, annuso .... bleach, che puzza! Di sicuro Alain si sveglierà! Lo metto sotto al suo naso e .....
Annuso, strizzo il naso ... che puzza!!! Spalanco gli occhi e sento un conato di vomito salire ..... Oddio ... ma cos'è questo odore?!!!
"Su su .... Figliolo! Svegliati e alzati!! Su!! Ami tuo moglie?!!"
"i ... Io? si Certo!!"
"E allora basta, non svenire e reagisci! Alain devi trovarti un'occupazione per non pensare e se poi non riesci a distrarti, la sera prima di andare a letto, devi prendere questo infuso." dico porgendo il sacchettino. "E ti consiglio di non dormire accanto a tua moglie, trovati un altro alloggio. E adesso su, inginocchiati e preghiamo." dico sedendomi accanto all'inginocchiatoio.
"Dormire ..... lontano da Sabrina? No, questo mai! Lei potrebbe pensare che io .... io .... non la desideri mentre invece io ... io ..... ooohhhh!!!!"
"Su su Alain non fare così! Dai preghiamo, vedrai che tutti e due dopo ci sentiremo molto meglio! In nome de Padris et Fiilis ed Spiriti Santi Amen..."



Ho cercato Augustin per mezzo palazzo, non era nel suo studio dove mi ha dato appuntamento, ho chiesto ad un valletto e mi è stato detto di andarlo a cercare in cucina. Ma cosa ci farà mai in cucina!!! Mi farà impazzire, lui e le sue stramberie! E sia, andrò in cucina.
Scendo le scale, volto nel corridoio guidato dalle risate, riconoscerei tra mille la risata di madame Oscar, aperta e argentina, e quella di Andrè, finalmente rilassato dopo anni di controllo. La porta è aperta, mi affaccio e vedo la famiglia riunita, attorno al tavolaccio, seduti su sedie spartane, come se fosse normale per loro trovarsi lì, dove di solito i nobili non vanno.
Ci sono Andrè, seduto a fianco di Oscar, Oscar con in braccio in piccolo Carlo, intenti a mangiare pane e marmellata, Madame Marguerite e Augustin. Una gran bella famiglia penso mentre entro.

"Augustin!! Finalmente ti ho trovato!!"
"Oh Edmond ma che bella sorpresa! Avanti accomodati, vieni a sederti accanto a me!"
"Si certo! Vedo che state facendo una tarda merenda!!!" rispondo accomodandomi su una sedia di paglia.
"Vieni amico mio, unisciti a noi ... ecco .. prendi una fetta di pane!" dico porgendo il piatto.
"Uhm ... magari anche un buon bicchiere di vino!! Ah ah ah ..... la tua cantina è sempre ben rifornita amico mio!!"
"Ma certo Edmond! Dimmi cosa preferisci?"
"Uhm .... quel buon Dolcetto che fai arrivare dalle tue terre d'oltralpe! Ne avrai di sicuro portato dalla tua missione!"
"Oh ma certo! ... E' proprio quello che abbiamo appena aperto!" dico versandolo nel bicchiere.
"Uhm .... Madame Oscar, Voi non dovreste bere alcolici, lo sapete vero?"
"Ehmm ... si... ma l'ho solo assaggiato."
"Madame ...... capisco che data la bontà di questo vino sia un sacrificio .... ma dovrete rinunciarvi. E, permettetevi di dirvelo qui, davanti a tutti, dovreste anche indossare abiti più comodi, ampi. I pantaloni di Vostro marito non sono adatti alla Vostra attuale condizione. Non offendetevi, lo dico per Voi"
"Ma io non mi ci vedo con delle vesti ingombranti e poi dottore, vi assicuro che i pantaloni sono molto comodi, non stringono in vita e riesco a muovermi con naturalezza."
"Madame, Voi non cambierete mai!! Alla Vostra salute e quella della creatura che portate in grembo, che sia bella e forte come Voi, con il carattere di Vostro marito!"




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Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora