La Venaria Reale

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  Che strana notte che abbiamo passato, è successo di tutto: anziché fare turni di guardia o dormire, padre e figlia si sono scontrati come Titani, se qualcuno me l'avesse raccontato, avrei fatto fatica a crederci.
Alla fine della disputa, il Generale pazzo ha diviso la tenda con La Salle pur di non far dormire all'addiaccio il Comandante che, in fatto di testardaggine, non è da meno di suo padre, ma in questo caso ha avuto la meglio: ha dormito sola soletta, mentre noi ci siamo divisi i turni di Guardia.
L'ho pagata cara, la notte di bagordi, sono stanco morto, appena avrò modo di riposarmi, giuro che non penserò alle donne, almeno finché non mi sarò rimesso in forze. Cosa che avverrà con una bella dormita!

Ci rimettiamo in viaggio, superiamo Rivoli, proseguiamo sull'ampio viale alberato fino ad un bivio, svoltiamo verso nord e raggiungiamo un piccolo borgo: Collegno. Passiamo davanti ad un monastero, oddio....spero che il Generale non ci faccia fermare qui!
Poi proseguiamo verso le cascine, attraversiamo diversi campi fino a raggiungere la residenza dei Savoia.
"Andrè, siamo arrivati sul suolo Torinese, da qui riusciamo a vedere la Reggia della Venaria!"
"Soldati, saremo al cospetto di sua maestà Vittorio Amedeo III e dalla regina Maria Antonietta di Spagna."
"Padre, non potremmo eludere questa visita?"
"Impossibile Oscar, sono stati già informati della nostra presenza sul loro territorio, il nostro è un atto dovuto, e poi i cavalli hanno bisogno di riposare, e a quanto ne so non sono gli unici ad averne bisogno.... Sei fortunato Sasson: se le bestie non avessero bisogno di riposo avremmo tirato dritto immediatamente!"
"Generale non so perché mi parliate in questo modo, ma io non ho aperto bocca a riguardo."
"No ce n'è bisogno Sasson, basta guardarti in faccia, per capire che tra un po' caschi da cavallo, ma bada a te, se non ti comporti come si deve ..."
"State Tranquillo signor Generale, è mia premura questa volta andare a letto ... da solo, sono davvero stanco, non posso certo negarlo."
"Meglio così Sassoin, così abbiamo chiarito la questione!"

"Signor Generale ..."
"Dimmi Andrè."
"Quanto tempo dovremo fermarci?"
"Un paio di giorni Andrè, e poi partiremo alla volta di Milano."

Abbiamo appena varcato i cancelli della Reggia Venaria, non sembra tanto diversa da quella di Versailles, anzi, ho l'impressione che stia lì. È solo più piccola....per arrivarci, abbiamo attraversato tutto il piccolo paese di Venaria, una via principale, larga, lastricata, che ci conduce alla residenza Sabauda.
Ad accoglierci c'è una torre con orologio, sotto cui dobbiamo passare, per raggiungere la corte centrale, su cui si affacciano i corpi di fabbrica principali dell'edificio. Sembra davvero di essere in Francia!
Siamo di fronte al Capitano delle Guardie Reali, mio padre si presenta.
"Sono Augustin Reinyer Francois de Jarjayes, Generale dell'esercito Francese al sevizio di sua maestà Re Luigi XVI, sono qui per rendere omaggio sua maestà Vittorio Amedeo III."
Scendiamo dai cavalli, che vengono condotti presso le moderne scuderie.

Davanti a noi si spalancano le porte della reggia, veniamo accolti dal Ciambellano di corte, ci presentiamo, ci dice: "Generale Jarjeyes, Vi aspettavamo, sono onorato di accogliervi, sua Maestà Vittorio Amedeo, presiede alle udienze nel pomeriggio, intanto Vi mostro i Vostri appartamenti: per Voi e Vostro figlio il colonnello, le stanze sono al piano nobile, invece il Vostro seguito alloggerà al piano di ingresso, naturalmente avranno a disposizione toilette e tutto il necessario per le loro esigenze." .
Il ciambellano chiama un servitore e dice: "Accompagna il seguito del Generale nei loro alloggi."

"Generale, Colonnello, da questa parte, prego."

Oscar ed io abbiamo appena l'opportunità di scambiarci uno sguardo, capisco che vorrebbe dirmi qualcosa, ma negli ultimi giorni non abbiamo avuto modo di farlo, e so che sarà così finché non arriveremo a Venezia.
La vedo allontanarsi, il mio pensiero va a lei. Mentre percorriamo un lunghissimo corridoio, guardo i marmi della pavimentazione, gli alti soffitti, i saloni che si susseguono l'uno dopo l'altro. Dalle vetrate vedo il parco retrostante, con le fontane ed i piccoli templi. Oltre si stende un vasto bosco, utilizzato per la caccia.
La voce di Alain mi distrae: "Andrè, non tenertelo per te, dicci almeno cosa ha detto quel manichino imbellettato, e dove quest'altro fantoccio ci sta portando?"
"Il generale e Oscar andranno in udienza dal re Vittorio Amedeo nel pomeriggio, ed il fantoccio, come lo chiami tu, ci sta accompagnando nei nostri alloggi."
"Ah, finalmente Andrè potrò riposare, chissà se ci daranno la camera singola, oppure ci faranno alloggiare tutti e tre insieme mah!...."

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora