Di tende, di laghi e di locande

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E' sera, siamo accampati vicino a Vichy, cittadina nota soprattutto per le numerose fonti termali che la circondano, finalmente la neve è un lontano ricordo, siamo immersi nella natura, mi guardo intorno ed osservo gli alberi verdi e rigogliosi, la boscaglia che ci circonda, poco più avanti c'è un meraviglioso laghetto, siamo davanti al fuoco, mangiamo prima di entrare nelle nostre tende.


Finalmente domani saremo a Bourges, nel Berry, almeno lì potremmo prendere alloggio presso una locanda e finalmente potremo fare un bagno, non ne posso più.
Mangiamo in silenzio, il volto di ciascuno di noi è provato dalle fatiche del viaggio, sento mio padre che dice: "Manca poco al nostro rientro, ancora qualche giorno, domani prenderemo alloggio e finalmente ci metteremo in sesto .... La Salle ormai ti sei ristabilito, anche se ti vedi debilitato."
"E' la fatica del viaggio signore, io sto bene."
"Appena arriveremo a Parigi la prima tappa sarà Versailles, dovremo consegnare immediatamente la lettera e poi ognuno di noi prenderà la sua strada."
"Ah finalmente signore, sentire parlare di casa e di libertà, mette di buon umore!"
"Calmati Sassoin, tu ed io abbiamo un conto in sospeso, non dimenticarlo."
"Ah ah ah come potrei dimenticarlo Signore ah ah ah!"
"Sassoin, meno chiacchiere che dobbiamo fare i turni di guardia."

Andrè ed io ci guardiamo furtivamente, abbiamo continuamente lo sguardo addosso di mio padre, credo che ormai io ed Andrè siamo diventati la sua ossessione.
Mi alzo e dico: "Io vado a dormire, buona notte"

Sabrina mi segue e dice: "Anch'io vado ... a domani!"
"A domani!"


Sabrina ed io siamo in tenda, sdraiate sui nostri giacigli.

"Sabrina cosa pensi di fare una volta arrivata a Parigi?"
"Immagino che la paga di Alain non sia sufficiente per mantenerci, dovrò cercare un lavoro, magari in una sartoria, un panificio ... mi andrebbe bene anche andare a lavorare presso qualche famiglia che ha bisogno di una cameriera."
Guardo Sabrina e le dico: "Che ne dici, ti piacerebbe lavorare a casa mia?"
"Certo che si, Oscar sarei davvero felice lavorare per Voi, grazie!"
"Ti occuperai solo di me e nessun'altro!"
"Ma è davvero poco, Oscar."
"Ah ah, ma no Sabrina, magari per i primi tempi sarà così ma poi credo che arriveranno i bambini e ci sarà un gran da fare, e poi immagino che non ci saranno solo i miei di bambini ma anche i tuoi ah ah .... Ascolta avrai una stanza non molto lontana dalla mia dove sistemarti."
"Ma Alain ha una casa a Parigi e io ..."
"Si lo so Sabrina, ma quando avrai l'esigenza di rimanere a palazzo lo potrai fare senza alcun problema, naturalmente con Alain."
"Ma non credo che a Vostro padre farà piacere."
"Di questo non devi preoccupare, mio padre non è un problema, lui farà quello che dico io .... Se vorrà i suoi eredi ah ah!" mi viene da ridere al pensiero di mio Padre ed Alain, a palazzo.
"Alain ha ragione quando dice che siete generosa."
"Ma cosa dici Sabrina ... e poi è giusto che sia così!"
"Grazie Oscar!"


E' l'alba, mi sveglio mi infilo gli stivali ed esco dalla tenda.

"Buongiorno Alain!"
"Buongiorno Comandante! ..... Sabrina?"
"Sta ancora dormendo, e mio padre non è con te?!"
"Si è appena allontanato ......dovrebbe essere nei paraggi."
"Bene, vado al laghetto."
"Meglio essere previdenti, portatevi la spada Comandante."
"Si certo Alain."


Prendo la mia spada e mi addentro nella boscaglia fino ad arrivare al lago, è stupendo, l'acqua è cristallina, la corrente si muove appena. Mi avvicino al margine, mi piego sulle gambe immergo la mano nell'acqua e mormoro: "Ma è calda, che meraviglia!". Tutto attorno c'è un bosco, rigoglioso, con alti alberi e cespugli. E silenzio. Tutto intorno si sente solo il cinguettio di qualche pettirosso, che saluta il sorgere del sole. Che tranquillità! Un paradiso, questo posto ha davvero un aspetto magnifico, sembra di essere in un bosco fatato.

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora