Un genero distrutto

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Sono seduta sul giaciglio di mio marito, nella tenda occupata da lui e mio padre. Mio padre è ancora fuori, ed io ho intenzione di dormire qui, vicina al mio Andrè. Sono ancora furiosa per quanto è accaduto, e poi tutto il trambusto causato dallo zio......sono stanca.
Mio marito è seduto a terra, a poca distanza da me.
"Andrè, sono davvero stanca ...... questa notte abbiamo dormito pochissimo e tra poche ore si parte!"
"Si, certo amore mio, ma dimmi stai bene?"
"Si si .... ma ho davvero sonno .... vieni qui ..... abbracciami .... non vorrei mai che entrasse quella svaporata!! Tu resti attaccato a me!!! E anche domani, in viaggio ..... sempre vicini ..... Andrè ....."
Dico mentre mi sdraio e faccio segno al mio Andrè di venire a coricarsi qui, nel mio stesso giaciglio, utilizzando un solo cuscino.


Mi avvicino ad Oscar, mi distendo al suo fianco, la racchiudo nel mio abbraccio e sussurro: "Si, certo, amore, d'ora in poi dormiremo sempre insieme!! Oscar è bello vederti con l'anello nuziale al dito, non lo nego, mi emoziona! Ti amo Oscar ...."


Andrè mi stringe, mi accarezza leggero la schiena. All'interno della tenda è buio ma io percepisco il suo sguardo dolce, il tono della sua voce è rassicurante. Tutta la mia rabbia mi abbandona, mi sento più tranquilla qui, accucciata stretta al mio amore.

"Andrè .... scusami .... lo so che certe volte esagero ..... sono possessiva .... lo sono sempre stata ...... io ..... "
Accarezzo il viso del mio Andrè, mi perdo nel suo sguardo dolce, comprensivo. Mi lascio cullare dal suo abbraccio, mi sento sicura, protetta.
Accarezzo la sua testa e continuo: "Oscar, desidererei che tu fossi più riflessiva, e poi lo sai che non hai alcun motivo di dubitare di me. Lo sai che ti amo!"
"Si .... lo so .... però .... quando vedo una ..... gallina farti gli occhi dolci .... io non capisco più nulla!! Certe volte penso di non meritarti ...."

Sussurro piano, imbarazzata, mentre abbasso la testa piena di vergogna. Davvero, certe volte penso di non meritare tutto l'amore del mio Andrè.

"Cosa!!! Ma Oscar, io non ti capisco!! E poi quello che ha mirato troppo in alto sono io! Mai, ti dico, MAI avrei pensato che tu, il colonnello Jarjayes, avrebbe visto me, un attendente, come uomo! No Oscar, non so cosa ti stia passando per la testa ma non dirlo nemmeno per scherzo!"
"Andrè .... Armandina .... lei è ..... è b....bella .... io invece ...... scusami, meglio dormire un poco ...."
Sussurro imbarazzata, stretta al mio Andrè.
"Io non sono bella, e adesso, con questa pancia, inizio a sentirmi anche goffa. Ho perso in leggerezza e velocità, me ne sono accorta quando ho rincorso quella svaporata."
"Oscar, tu sei bellissima!! E adesso è meglio riposare!"
"Si .... grazie Andrè ..... Andrè .... anche tu sei bellissimo!!"

Mi sono avvicinato alla mia tenda, ho ascoltato le parole delle mie colombelle, come sono felice che si siano riappacificati!!! Però ..... io adesso dove vado a dormire? Non posso mica entrare e rischiare di svegliare la mia piccola figliola ..... oh .... e non ho neppure un cuscino!!! Cosa devo fare per avere il mio François!!!



E' l'alba, i soldati entrano entra nella nostra tenda e uno di loro dice: " Su sveglia, dobbiamo partire!!"
"Oh che stanchezza"
"Falco che ti prende, forse non hai dormito abbastanza?"
"Alain, tu per caso hai dormito questa notte?"
"Ih ih .... Con tutto quello che è successo, qui nessuno ha dormito, su forza, non lamentatevi."
Riccardo ribatte: "Senti amico, con tutto quello che è successo, non mi avete detto se siete andato da mia moglie per rassicurarla che sto bene."
"Tranquillo Riccardo, il Generale in persona ha scritto i dispacci con tanto di firma in calice e sigillo reale! Ih ih ..."
"Dispacci! Sigillo reale! Ma non capisco, cosa intendi?"
"Che il Generale, ha scritto alle vostre famiglie, ha detto loro che siete stati arruolati per qualche settimana per ordine dell'imperatore Josèph!"
"COSA!!!! Questa poi!!! Ma dico, come gli è saltato in mente di farci passare per simpatizzanti dei nostri occupatori?!!"
"Ih ih ih ..... Forse le vostre famiglie sanno che siete dei sovversivi?"
"Ecco... no... certe cose non vanno dette, ma ti pare?!!"
"Quindi non avete nulla di cui preoccuparvi. Non sanno che siete oppositori e di conseguenza non possono chiamarvi traditori! Ah ah ah ..."
"Alain, tu hai voglia di scherzare ma a noi, solo all'idea di essere vostri alleati anche solo con l'immaginazione, viene da vomitare!!"
Beppe ribatte: "Ben detto Riccardo!!"
"Ehi Riccardo e tutti voi, forse state così male con dei francesi?!! Io non direi! Secondo me siete degli ingrati!"
"Ma no Alain , cosa hai capito! Io non ce l'ho con voi, anzi, siete tutti delle brave persone è solo che vogliamo che il nostro paese sia libero dagli oppressori."
"Ah Riccardo, credi forse che io non ti capisca? Allora ti sbagli, anch'io, come te, sono un figlio del popolo, che muore di fame e assiste a dei soprusi, e sono francese non lombardo veneto come te. Quindi amico, siamo tutti degli oppressi e, almeno per il momento, mettete tutti da parte la vostra politica di ribelli, e preparatevi. Avanti su che si parte!!"
"Grazie Alain!"
"Di cosa?!"
"Di aver rassicurato le nostre famiglie."
"Non dovete ringraziare me, ma il vecchio pazzo."
"Il vecchio pazzo?"
"Si, il nostro buon Generale! Ah ah ah ah ..."




Dopo una notte estenuante, finalmente siamo in marcia per Trento, abbiamo lasciato la radura e ci stiamo avventurando su per la valle. Il panorama che ci circonda è bellissimo, boschi di conifere, montagne rigogliose, aquile ed altri animali.
Viaggiamo per quasi tutto il giorno. Attraversiamo i boschi ed iniziamo a salire verso Trento. Oscar é accanto a me, qui a cassetta. Non sono riuscito a convincerla a sedersi dentro alla carrozza, sarebbe stata molto più comoda, ma lei non vuole lasciarmi. Dice che vuole sentore il vento tra i capelli ed ammirare la natura che ci circonda. Ma ora si é addormentata, appoggiata alla mia spalla. È stata una notte difficile, avrebbe bisogno di riposo. Spero che a Trento ci sia posto in una comoda locanda, con stanze per tutti.
La guardo, é bellissima, con le mani appoggiate sul ventre. Prima o poi dovrà convincersi ad indossare un vestito ampio.....già mi immagino le sue urla! Ih ih


Mio fratello ed io siamo a capo della spedizione, lo osservo e dico: "Augustin cos'hai, cos'è quella faccia, forse non ti senti bene?!
"No no....stai tranquillo. Sono solo preoccupato"
" Cosa ti preoccupa, spero nulla di grave."
"Armand! Viaggiamo con quattro donne in stato interessante, ormai abbastanza evidente. Una ragazzina che rischia di essere rovinata dai discorsi di mia figlia Joséphine, una cameriera che vuole mio genero Andrè, una contessa che sta cercando di infilarsi nel mio letto....vedi Armand!! Senza aggiungere la combriccola di briganti sconclusionati!!"
"Già, come darti torto. Augustin, io al tuo posto mi preoccuperei soprattutto di madame Battista. L'ho osservata attentamente e ti dirò che il modo in cui ti guarda non mi piace affatto."
"Non piace neppure a me. In ogni caso mi fa più paura Armandina: ne va del benessere del mio nipotino!!! E lo sai che Oscar non è proprio giovanissima....insomma....hai capito vero?"
"Ma dai Augustin, non dirai sul serio, spero! Ti ricordo che Anna ha la stessa età di Oscar, ed è in ottima salute. Non vedo il motivo per cui ti preoccupi tanto."
"E invece io mi preoccupo Armand!! Oscar si ostina a comportarsi da soldato! Non vuole riposare!!! E se questo dovesse complicare la gestazione?!!! Oh Signore no!!! Tu piuttosto vedi di pregare affinché vada tutto bene!!!"
"Augustin, anche se non sono più al servizio della chiesa, io prego tutte le sere per tutti i miei cari e in particolare per le donne della nostra famiglia ,affinché stiano bene e portino alla luce sani e salvi i nostri bambini"
"Oh grazie fratello. Spero solo che Nostro Signore ti ascolti...... anche se non sei più in servizio!"


Sulla vettura viaggio con mia sorella Marianne, Beppe e Riccardo, quest'ultimo dice: "Signora Joséphine si può sapere cosa è successo questa notte? Perché quei colpi di fucile?"
"Ohhh Riccardo!! Ih ih ... Non saprei davvero se ridere o arrabbiarmi."
"Spiegatevi, condividete con noi ciò che è successo!"
"Oh, beh, come dire ..."
Mia sorella mi guarda severamente, ribatte: " Joséphine attenta a ciò che dici!!"
"Marianne ma si può sapere cosa temi che possa dire?!!! Racconterò a Riccardo quello che è successo, ne più ne meno!! ... Dunque Riccardo e anche voi Beppe, dovete sapere che ieri sera mio zio e la sua fidanzata si sono appartati e sono stati assaliti dai cinghiali! .. Marianne, va bene così?"

Mia sorella mi guarda accigliata ma annuisce, mentre Riccardo ribatte: "Dite davvero Signora?"
"Certo, ho forse l'aria di chi scherza?!!!"
"No, no, certo che no, però!! Certo che potevano rimanerci!"
"Più che rimanerci capo io dire che potevano diventare cibo per cinghiali!"
"Ohh Monsieur Beppe, non fatemici pensare, solo all'idea rabbrividisco! E pensare che lo avevo proposto a mio marito, per fortuna che non mi ha dato ascolto!!"
"JOSEPHINE!!"
"Marianne, si può sapere cosa ti succede?!! Non credo di aver detto nulla di male, vero Monsieur?"
"Joséphinnnne!! Smettila!! Tu pensi solo a....."
" Ohhh ma si può sapere a cos'altro dovrei pensare? Ma lo vedi che anche Riccardo concorda con me!!!"
"BASTA!!! Non sono discorsi degni di una Signora!!!"
" Io non capisco perché ti agiti tanto, forse le Signore non fanno certe cose? Voi al riguardo cosa pensate Riccardo?"
"Trovo che non ci sia nulla di irriverente riguardo al vostro pensiero ardito, infondo siamo tutti schiavi dell'amore! Per esempio, vostro zio era un uomo di chiesa, un cardinale, eppure ha rinunciato a una carica di prestigio per amore."
" Ben detto Riccardo!! Pensate che mio zio frequenta la Marchesa da almeno quindici anni!"
"Questo l'ho capito ieri sera durante il gioco della verità. Però che uomo coraggioso!"
"Più che coraggioso, direi passionale! Ih ih ...."
"JOSEPHINE!!!!"

"Uffa e va bene!!! Riccardo, almeno voi dite qualcosa, non voglio annoiarmi! "
"Cosa volete che vi dica, i vostri discorsi mi fanno pensare alla mia Maria..."
"Maria è vostra moglie?"
"Si, la mia bellissima sposa!!"
"Ehi capo, su non fare quella faccia, tra qualche settimana la potrai riabbracciare."
"Già, magari mio figlio sarà nato. Che tristezza!!"
"Avete poco da lamentarvi Riccardo, infondo tornerete da lei sano e salvo."
"Vero Signora ed è tutto merito vostro.

"Mio? No....almeno non solo mio.."
"Beh, riconosco che tutti voi ci avete appoggiati ma siete stata voi a prendere l'iniziativa."
"Credetemi, se mia sorella Oscar non si fosse espressa in Vostro favore, mio padre non avrebbe ceduto!"
"Effettivamente ho notato che vostra sorella possiede un forte ascendente su vostro padre! Ma ditemi, in Francia è usuale che una donna venga educata come un uomo e, soprattutto, che porti un nome maschile?"
"Oh....beh...no! Proprio no! Ma dovete sapere che io ho 5 sorelle....nessun fratello. E per un generale questo è un problema! Così lui si é costruito un figlio maschio, il suo erede!"
" COSA!!!!! Ma ... io non ho mai sentito una cosa simile in vita mia!! "
Beppe ribatte: " Questa poi!! Sembra il piano folle di uno stratega!!"
"ESATTO!!! Mio padre è un ottimo stratega! Solo.....qualche mese fa si é accorto che aveva bisogno di un nipote....dopo mia sorella il nome dei Jarjayes deve continuare! E così le ha scelto un marito perfetto, con cui fare un esercito di nipotini!!! Ih ih ih"

Scoppio a ridere felice! Vista così la nostra famiglia è davvero comica!

" Ah ah ah ah Davvero incredibile! Sono sicuro che vostro padre sia unico al mondo! Ah ah ah ..."
"Si.....lo credo anche io! Vero Marianne?!!"
" Certo Joséphine, come lo è anche Oscar, André e tutti noi!"
" Marianne si può sapere perché quel tono? Ho l'impressione che i nostri discorsi non ti piacciano, forse vuoi parlare di madame Battista?" "
"Cosa?!!! No no!!! Tra la Contessa e la sua cameriera!!! Spero di liberarci presto di quelle due e delle bestie al loro seguito!"
"Ma....madame, cosa è accaduto esattamente?!! Abbiamo sentito urla e rumore di spade!"
" Oh Riccardo, sapeste ... ih ih ...."
" Joséphine, non vedo cosa ci sia da ridere!! Avrei voluto vedere te al posto di nostra sorella!!! Trovare quella sfacciata nella tenda di Andrè e per giunta ne approfitta per baciarlo nel sonno, tutto ciò in presenza di nostro padre. Lo trovo davvero assurdo!! Sai cosa ti dico, che Oscar non doveva semplicemente denudarla ma anche cacciarla via, mandarla a casa!!"
"Uao!!! Però!!! Con voi non ci si può annoiare!!! Ma...guardate madame, siamo in vista di Trento! Voglio vedere cosa si inventerà ora vostro padre!"
"Era ora!! Finalmente potrò fare un bel bagno e ... riposare con mio marito!!"
"JOSEPHINNNNNE!!!"
" Marianne!!! Ho detto riposare non spassarmela!!"



Finalmente entriamo nel villaggio, tutti gli abitanti del luogo ci guardano, siamo numerosi, impossibile non capire che siamo forestieri.
Trento è una splendida cittadina rinascimentale, con bellissimi edifici dipinti, strade larghe e lastricate.
Armand ed io arrestiamo i cavalli davanti a una locanda, scendiamo dai nostri cavalli e dico a mio fratello: "Entriamo e chiediamo se hanno delle stanze per tutti noi!"


"Buongiorno Monsieur!!"
"Buongiorno a voi, siete francese?!!"
"Si, siamo francesi, spero che per voi non sia un problema."
"Assolutamente no, Signori! Ditemi, in cosa posso servirvi?"
"Ecco, abbiamo bisogno di stanze, possibilmente provviste di toilette."
"E' il posto giusto per voi! Abbiamo delle camere provviste di stanze di bagno interne ed altre in comune."
"Bene, vedremo di sistemarci come meglio possiamo. Vedete, il problema è che siamo numerosi, spero che abbiate alloggi per tutti...."
"Oh Signur!!! Allora siete capitato nel posto giusto! Sapete, la mia locanda è praticamente vuota, in questo periodo è sempre così, pochi viaggiatori. Ma ditemi, quante stanze vi servono?"
" Almeno undici."
"Caspita, un bel numero! Vi informo che siete capitati nel posto giusto, abbiamo stanze per tutti! Ih ih ih .... Finalmente una boccata d'aria fresca!!"
"Non capisco monsieur, cosa intendete?"
"Che si lavora! Come posso dire ... era ora che battessi cassa! Ih ih ..."
Guardo basito Armand, e sussurro: " Spero che non sia un altro matto o sovversivo. Siamo davvero tutti stanchi e abbiamo bisogno di riposare!"
"Augustin, quest'uomo mi sembra sincero, comunque non vuol dire che non dobbiamo stare in guardia!!"

I nostri discorsi vengono interrotti dal locandiere: " Allora Signori, posso dare disposizioni per gli alloggi?"
"Ovvio Monsieur, e poi dovete far preparare non soltanto una buona e abbondante cena per tutti, ma domani mattina vogliamo una colazione altrettanto succulenta!"
"Oh ma certo Signore!! La mia locanda è a vostra completa disposizione, basta chiedere!!"
"Bene, vi ringrazio. Avviso la mia famiglia ..."
"Ehmmm ... Signore , scusatemi.... Vedete ..."
"Avanti, su parlate!"
"Ecco, per la sistemazione degli alloggi non ci sono problemi, posso sistemarvi immediatamente ma ...."
"Ma?!! Su avanti, parlate che siamo stanchi!!"
"Vedete, riguardo alla cena e alla colazione, ecco .... Non ho soldi in cassa, se voleste anticiparmi qualcosa, manderei immediatamente il garzone al mercato, non so se mi spiego!"
"Invece vi siete spiegato benissimo. Vi darò un lauto acconto, così potrete far fare le provviste necessarie!"
Vedo mio fratello tirare fuori due pezzi di monete d'oro, e dice: "Credo che queste possono bastare."
L'oste sorride soddisfatto e dice: " Oh Signore, grazie!!!! Sono esclusivamente a vostra disposizione, non farò entrare nessun altro, nemmeno per un bicchiere di vino!"
"Perfetto, è proprio quello che desideriamo: pace e tranquillità! Un'ultima cosa..."
"Dite pure signore!"
"Ecco, ci sono donne della casa?"
"Certo che si Signore, quante ne servono? Tre, quattro anche di più se volete. Magari a voi Signori vi mando le più belle e le più esperte! Ih ih ih ... Vi assicuro che sono donne pulite ed educate, vi piaceranno."
Vedo mio fratello Armand spalancare gli occhi e ribatte immediatamente: "No ma cosa avete capito!! Non abbiamo bisogno di alcuna donna, è evidente, avete frainteso. Quello che mio fratello voleva dire è che non debbono importunarci e tanto meno aggirarsi per la locanda. Sapete, con noi oltre a viaggiare la nostra servitù, abbiamo delle dame e un bambino al seguito."
"Ahhh ho capito, scusatemi. Ma certo, dirò alle ragazze che stasera potranno riposare."
"Perfetto, vado ad avvisare gli altri che siamo arrivati."
"Signore!!"
"Dite..."
"Spero che rimaniate a lungo."
"Ci fermeremo un giorno e due notti."
"Ah Peccato, speravo di più!"
Guardo mio fratello e dico: " Armand, diamo disposizione alla servitù per la sistemazione del bagaglio!"
"Si, Augustin."

Non appena usciamo dalla locanda, attiro l'attenzione degli uomini, mi si avvicinano e dico: "Abbiamo a disposizione un'intera locanda. Sassoin e tutti voi slegate i prigionieri...."
Victor ribatte: " Ma come Generale, davvero volete che li liberiamo?"
" Ho detto all'oste che abbiamo al nostro seguito dei servitori. Voi tutti naturalmente li sorveglierete. Nelle stanze vi disporrete con loro in modo da tenerli sotto controllo, naturalmente saranno liberati solo in presenza del locandiere."
" Ma Generale, potrebbero scappare ..."
"Victor, non converrebbe a nessuno scappare, perché in quel caso li faccio arrestare immediatamente. Anzi sarò io stesso a dirglielo. Andiamo!"

Ci rechiamo alle vetture, e dico: " Liberate i prigionieri e portateli da me"
"Sissignore!"

Il Generale rimane in disparte, e tutti noi ci rechiamo dai prigionieri.
Mi reco alla vettura di madame Joséphine, l'apro e dico: " Siamo arrivati possiamo scendere."
Joséphine risponde: " Davvero Alain, spero che ci siano tutte le comodità di cui necessito. Alain, ma i prigionieri dovranno fare il loro ingresso legati?"
"Sono qui per questo. Certo di no, infatti ho l'ordine di slegarli." Dico mentre con il coltello taglio i lacci. "Riccardo, Beppe, il Generale ha detto che siete dei servitori e come tale dovrete comportarvi. Il Generale vi aspetta per parlarvi.
Mi strofino i polsi indolenziti e ribatto: " Vuoi dire che siamo liberi?"
"Non proprio Riccardo, sarete sorvegliati, come ha ribadito il Generale, sarete liberati a Vienna. Vi consiglio di non fare stupidaggini di cui pentirvi, spero di essere stato chiaro."
"Si, certo Alain, non siamo così stupidi!"
Beppe, ribatte: " Alain, quanto tempo rimarremo in questo posto?"
"Non lo so, il Generale non l'ha detto. Su avanti, meglio non farlo aspettare."

Marianne ed io siamo giù dalla vettura, prendiamo la nostra borsa personale,ma Riccardo me la toglie dalle mani e dice: " Marchesa lasciate fare a noi, al vostro bagaglio ci pensiamo io e Beppe. Riteneteci al vostro servizio!"
"Grazie ma non è necessario, almeno la mia borsa la porto io."
"Nemmeno a parlarne, è il minimo che possiamo fare per voi! Su avanti Beppe, aiutiamo le Signore."
Charles e Louis ci raggiungono, all'improvviso udiamo la voce severa di nostro padre: " Al bagaglio penserete dopo! Le donne si posso accomodare nella locanda, gli uomini e i miei servitori li voglio immediatamente qui!"
I soldati rispondono: "Sissignore!"
Gerard con tono risoluto dice ai prigionieri: " Su avanti, non facciamo aspettare il Generale!"


"Oh finalmente Armaaaandina, siamo arrivati!!! Non vedo l'ora di fare un bel bagno caldo con le mie essenze a base di olii profumati. Su dai prendi la mia Lizzy a Miky Ci penso io!"
"Si, madame Battista!"
"Armandina..."
"Si, madame!"
"Niente scandali, non voglio che Auuugustin, se la prenda con me, la mia intenzione è di conquistarlo, non allontanarlo da me!!"
"Si, madame ho capito."
"Bene, andiamo."
Mi avvio verso l'ingresso della locanda, in un fruscio di sete e pizzi, seguita dalla mia cameriera. Teniamo in braccio le mie bestiole, povere care, devono affrontare un viaggio tanto faticoso!!! E poi, qui fa freschino!!!

"Oscar, entra nella locanda con le tue sorelle, io vado da tuo padre."
"Invece vengo con te André, magari ha delle disposizioni da comunicarci."
Guardo mia moglie, sorrido e con tono arrendevole le dico: " E va bene, come desideri, andiamo da tuo padre!"

Mi rassegno, tanto mia moglie non cambierà mai!!


Apro lo sportello della carrozza e aiuto a scendere la mia Anna, Elena e infine dico a mio figlio: "Carlo figliolo, vieni, ti aiuto."
"Vi ringrazio Padre, ma ormai sono grande, faccio da solo!"
Sorrido e ribatto: " Certo, lo so, ormai sei un ometto!"
Mio figlio scende dalla carrozza, si avvicina ad Anna prende la sua mano e dice: "Venite Madre, vi aiuto!"
Anna mi guarda, sorride appena e risponde: " Grazie Carlo!"

Victor, mi si avvicina e dice: "Elena, vorrei accompagnarvi ma adesso dobbiamo occuparci dei prigionieri."
"Si, certo Victor, non preoccupatevi, raggiungo mia zia e le vostre cugine!"
"A dopo Elena."
"A dopo Victor."


Siamo al cospetto del Generale che ,scrutandoci severamente e con tono deciso, dice: "Voglio darvi fiducia. Ho detto all'oste che siete i nostri servitori. Se anche uno solo di voi cerca di fuggire ne pagherete tutti le conseguenze. Che vi sia ben chiaro!"
Riccardo ribatte: "Non vi fidate di noi?"
"No che non mi fido. Per questo Vi ho avvisati. Un passo falso e finirete dritti alla forca! Cercate di non deludermi, perché io vorrei vedervi tornare dalle vostre famiglie. La scelta adesso è solo vostra"
Guardo dritto negli occhi del generale e dico: " Non ho mai conosciuto un invasore tanto magnanimo, siete sicuri che nelle vostre vene non scorra sangue italiano?"
"Zitto! O potrei cambiare idea e tenerti legato! Ti ho avvisato Riccardo. Hai la stessa età della maggiore delle mie figlie, mi aspetto un comportamento rispettoso ed adeguato!"
" E va bene, tenterò di controllarmi, sarò ai vostri ordini."
"Bene, ora scaricate i bagagli e guadagnatevi la cena! Forza! Veloci!!! Sassoin, sono sotto la tua responsabilità!"
"Signore, vi ricordo che sono in otto , come posso sorvegliarli tutti?!!"
"Sassoin! Sei il mio attendente. Arrangiati! Chiedi aiuto a Gerard, fai come ti pare. La responsabilità é tua! Veloce!!!!"
" Ci mancava solo questa!!! Riccardo, guai se mi tiri un brutto scherzo. Giuro che te la vedresti con me! Capito?!!"
" Tranquillo Alain, voglio tornare da mia moglie e da mio figlio! E voi amici, fare altrettanto, chiaro!!"
Uno dopo l'altro rispondono: " Si, certo capo, anche noi vogliamo tornare dalle nostre famiglie!"
"Bene, è ciò che volevo sentire! Guai se uno di voi dovesse disobbedire ai miei ordini, se la vedrebbe prima con me e poi con il Generale!"
Falco ribatte: " Messaggio ricevuto capo!"
Il Generale, con sguardo accigliato, continua: " Mi fa piacere che abbiate capito, infondo vi conviene! E adesso occupatevi del bagaglio!!"


Vedo le donne entrare, vado loro incontro e dico: "Ben arrivate Signore, prego da questa parte!"
Mia sorella Joséphine, ribatte immediatamente: "Monsieur, spero che abbiate camere a sufficienza per tutti noi!!"
"Ma, si, certo Signora! Come ho già detto ai signori che sono appena usciti da qui, la locanda è a vostra completa disposizione!"
"Benissimo, è proprio ciò di cui ho bisogno. Spero che abbiate le camere fornite di toilette interna!!"
"Ma certo Signora, ho tutto ciò di cui necessitiate. Prego seguitemi, sarete voi stesse a decidere dove alloggiare. Andiamo di sopra!"

Il locandiere è avanti a noi, percorriamo una piccola scalinata in legno, con il mancorrente e la ringhiera finemente decorate con motivi di montagna: stelle alpine, cervi, e pini. Raggiungiamo poi un lungo corridoio posto al primo piano. La locanda è tutta rivestita di legno, pavimenti, soffitto e pareti. È molto caratteristica. Siamo immersi in un profumo di abeti, sembra di essere ancora nel bosco di conifere.
Noto con mia sorpresa che la locanda ha numerose stanze. Non credevo che fosse tanto grande.
Attraversiamo le prime stanze, quando il locandiere arresta il passo e dice: "Questa parte della mia locanda è fornita di toilette in camera. Le stanze non sono molto grandi ma piuttosto accoglienti. L'unico inconveniente è che sono tutte fornite da letti matrimoniali tranne una, la più piccola, che è provvista di letto singolo."
Elena precisa: " Se non vi dispiace, la vorrei io. Zia Giovanna se non vi dispiace preferirei dormire sola!"
"Ma certo cara, io dividerò il mio letto con Armaaaandia, dopotutto ho bisogno che accudisca me e le mie piccole bestiole."
"Vi ringrazio zia!"
"Bene signorina, questa è la chiave della vostra stanza e buon riposo."
"Grazie Monsieur, ma necessito di un bagno, vorrei che provvedeste."
"Ma si, certo, non appena andrò di sotto darò ordine di prepararvi la vasca." L'uomo guarda noi altre e continua. " Immagino che dovrò fare preparare la vasca anche per voi altre signore ..."
Marianne, risponde: " Ovviamente Monsieur, che siano pronte prima di cena."
"Si, certo, farò in modo che sia tutto a vostra disposizione! .. Prego, vi mostro le altre stanze! "


Ho appena lasciato le Signore nelle loro stanze quando vedo arrivare gli uomini, il più anziano della compagnia indica alcuni presenti, dice: "Sono i miei servitori, anche per loro voglio stanze adeguate."
"Sissignore! Come ho già detto alle signore, le stanze dispongono di letti matrimoniali."
Guardo mio fratello, lo porto in disparte e sussurro: "Augustin i prigionieri sono otto, i tuoi soldati sono in tre quindi i letti matrimoniali non vanno bene, il locandiere deve disporre le stanze in modo tale che ci siano letti sufficienti per tre persone."
"Uhmm ... questo si che è un bel problema. Però se dormiste in tre il problema sarebbe risolto."
"Scordatelo Augustin, io dormirò con Anna e su questo non si discute!!"
"Un momento Armand, e tuo figlio?!!"
"Dormirà con te, mi sembra ovvio!!"
"Armand, stendo a riconoscerti, mi sembri posseduto."
"Non ti capisco, ma si può sapere cosa dici?!! ..."
"Dovresti vederti, hai una strana luce negli occhi, come se tu non sentissi ragioni."
"Infatti fratello, hai inteso benissimo!! Non voglio sentire ragioni ..... io dividerò la stanza con mia moglie!!"
"Santo cielo Armand!! Questo non è il momento di pensare a certe cose. Ricordati che siamo in missione, non in luna di miele!!!"
"Sarà anche come tu dici, ma ti ricordo che i sovversivi sono nostri prigionieri e soprattutto non faranno nulla contro di noi perché non trarrebbero alcun beneficio!!"
"Armand, possibile che tu reagisca in questo modo?!!"
"Augustin, non ne posso più!! Succede sempre qualcosa che mi tiene lontano da mia moglie. Passi tutto ma stasera e la prossima notte io dormirò con lei e non transigo!! E poi Augustin, se ci tieni così tanto, perché non dividi tu la stanza con i prigionieri?"
"E tuo figlio, lo mandiamo a dormire da solo?!!"
"Si, potrebbe essere un'idea, infondo quando era a casa sua lo faceva."
"Si, certo. Ma da quando ha appreso che sei il fidanzato di sua madre, tuo figlio non vuole che tu divida il letto con lei, almeno fino al matrimonio, perché così gli hanno insegnato i precettori!!"
"Ti prego Augustin, non complicarmi la vita!!"
"Armand non sono io a ostacolare i tuoi propositi ma le circostanze in cui ci ritroviamo. Comunque pur di accontentarti parlerò con il locandiere, non vorrei che astenendoti ancora perdessi la ragione!"
"Augustin, se non ti dispiace preferisco farlo io, voglio sistemare la situazione. Lascia fare a me!!"
"Prego fratello, accomodati pure!!"
"Cosa fai Augustin, forse mi prendi in giro?!!"
"Assolutamente no, caro fratello. E' evidente che ormai non senti ragioni, se tu non giaci con tua moglie rischio di vederti impazzire!!"
"Smettila!!!"
Guardo mio fratello Armand, sembra davvero un pazzo!! Ma è mai possibile che in questa famiglia tutti debbano assomigliare allo zio Claud?

Il locandiere ci osserva, si avvicina e dice: "Signori, se avete qualche problema potete rivolgervi a me tranquillamente!"
Armand, fuori di se, dice: " Vedete monsieur, per la nostra servitù vorremmo delle stanze più grandi ...."
"Grandi? Non capisco, spiegatevi!"
"Vorremmo che alloggiassero in quattro per camera, vedete abbiamo delle particolari necessità e quindi ci è comodo in questo modo.!"
"Non dovete darmi alcuna spiegazione signori, provvederò immediatamente a disporre le stanze più grandi affinché alloggino quattro per ciascuna!"
"Grazie siete davvero gentile. Come potete vedere per numero, ci bastano solo due stanze da quattro e una da tre posti letti."
"Sissignore, me ne occupo personalmente, manderò mio figlio a sistemare le camere, farò mettere dei letti nelle stanze più grandi. Ovviamente i vostri servitori disporranno di meno spazio!!"
"Non importa, tanto dovranno rimanere nelle loro camere solo per riposare. Grazie Monsieur!"
" Ma vi pare signore! Desiderate altro?!!"
"Che ci preparate la cena quanto prima."
"Si, certo tra meno di due ore sarà tutto pronto in tavolo. Buona permanenza signori!"
"Grazie, a dopo!"


Vedo mio fratello soddisfatto, sorrido e gli sussurro all'orecchio: "Sei davvero convinto che tuo figlio ti lasci da solo con sua madre?"
"Augustin, come ti ho già detto, a lui dovrai pensarci tu!!!"
"Caspita fratello, non me lo chiedi nemmeno per favore! Ih ih ih ...."

Sorrido molto divertito dal comportamento di mi fratello. Davvero credo che sia impazzito!!!

"Augustin!!!"
"Su, tranquillo Armand, ti aiuterò, sempre che non accada qualche imprevisto! Ih ih ih ...."
"Augustin, ti stai divertendo, vero?"
"A dire il vero, si!! Ih ih ih ... Armand, mai avrei pensato di avere un fratello tanto terreno! Ah ah ah ..."
"Augustin, mi rendi nervoso!!"
"Vedrai Armand, domani mattina ti sentirai più rilassato! Ah ah ah ..."
"Augustin!!!"




Entriamo nella nostra stanza, posiamo a terra i bagagli e ci giriamo ad esaminarla.
È una bella stanza, ampia, con annessa una bella toilette. Pavimento, soffitto e pareti sono rivestiti di legno. Il soffitto è a cassettoni, con degli intarsi in ogni riquadro raffiguranti delle stelle alpine.
Al centro della stanza troneggia un bel letto ampio, con i bordi in legno, senza baldacchino. È ricoperto da lenzuola di cotone, candide, con una coperta colorata e molti cuscini. Ai due fianchi si trovano due tavolini da notte.
Completano l'arredamento un tavolo con due sedie, un divanetto e due poltrone. Su una parete si apre una porta che da accesso ad un piccolo balcone di legno da cui è possibile vedere la valle che ci circonda.
"Andrè, ma hai visto che mio padre e lo zio Armand hanno discusso per tutto il tempo?"
"Oscar, ho quasi avuto l'impressione che litigassero. Ma credo che discutessero per una questione alquanto delicata."
"Delicata?"
"Si, è talmente evidente che Armand voglia dividere la camera con la Marchesa!"
Guardo basita mio marito e ribatto: " André ...... per te è così .........ehm ..... importante fare certe cose?"
Guardo Oscar, è imbarazzato mentre mi parla! Povera cara, sono passati ormai diversi mesi da quando lei mi ha concesso di amarla, ma fa ancora fatica a lasciarsi andare. È l'esatto opposto di sua sorella Joséphine!!
"Certe cose? Vuoi di l'amore?"
"André, ti prego, non prendermi in giro!!" ma insomma, Andrè ha capito benissimo, perché non può semplicemente rispondermi .....
"Ma io non credo di prenderti in giro! Ascolta Oscar, tu quanto resisteresti a starmi lontana?"
"Ma André si può sapere cosa dici!!" no ma, adesso è davvero imbarazzante!!! ma perché gli ho fatto questa domanda?
Sorrido, mi avvicino, l'abbraccio, le poso un piccolo bacio sulle labbra e sussurro: " Io non riesco a starti lontano, neppure per qualche minuto ....... Io .sono il tuo schiavo ... fa di me ciò che vuoi!"
"Schiavo!!! Ih ih ih ... Davvero vuoi farmi da schiavo?"
"Sono! Dimmi cosa vuoi ed esaudirò qualsiasi tuo desiderio...."
"Uhm .... Vediamo ..... Baciami André ... desidero che mi baci .....tanto per cominciare .... Poi ....."
Avvolgo mia moglie nel mio abbraccio, piano appoggio le mie labbra sulle sue, le assaggio, le sfioro .... Accarezzo la sua schiena e poi risalgo, affondo una mano nei suoi capelli e sento le labbra di Oscar schiudersi ed assaggiare le mie. Mi stacco appena e sussurro: " Sei bellissima .... Ti voglio ...."
"Andrè .... Ma io ..."
"Tu ....... cosa?"
"Vorrei prima fare ... il bagno ...."
"Lo faremo .... Insieme, ti voglio ...... adesso!"

Non aggiungo altro, prendo in braccio la mia Oscar e mi dirigo nella sala da bagno dove ci accoglie una vasca piena di acqua calda, da cui si sprigiona un profumo silvestre. Piano, con dolcezza, la faccio scendere dalle mie braccia: "Tu non fare nulla, a te ora ....ci penso io!"
La voce di Andrè è una carezza, dolce, vellutata, irresistibile! Sento le sue mani slacciarmi la camicia, fino a farla cadere a terra, poi mi sfila i pantaloni, con una leggera carezza, sfiorando la mia pelle. Mio Dio, quanto lo amo ....neppure io so resistergli!
Guardo la mia Oscar, mentre finisco di spogliarla .... Vedo che cerca di coprirsi con le mani, ha le gote arrossate, è imbarazzata "Oscar.....lasciati guardare .... Sei così bella!"
La prendo in braccio e la appoggio nella vasca. Sfilo rapido i miei abiti e poi entro nella vasca con il mio amore. La sfiora, la accarezzo, passo il sapone sulla sua pelle liscia, morbida, profumata.

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora