Sogno o realtà?

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Ieri abbiamo lasciato il convento, dopo quanto accaduto Alain ha perso il suo spirito baldanzoso, parliamo appena, anche perché il viaggio si presenta sempre più faticoso a causa delle condizioni climatiche. Per fortuna che ha smesso di nevicare, ma il gelo si fa sentire, la neve che è caduta non facilita certo il nostro percorso, siamo costretti a portare i cavalli al passo, sostiamo appena per far riposare gli animali.
E' sera ci accampiamo nuovamente, ormai i turni di guardia e la sistemazione per gli alloggi sono sempre gli stessi, Alain e Sabrina parlano poco, e mio padre non li perde mai di vista, non lascia un solo istante Alain se non per i suoi bisogni, per mio padre ormai è agli arresti.
Siamo intorno al fuoco, mangiamo qualcosa prima di andare a dormire, il primo turno di guardia lo faranno mio padre e Alain. Vedo Gerard ritirarsi e anche Sabrina.
Mio padre guarda Alain e gli dice: "Va in tenda, devo parlare con mia figlia e Andrè, appena finito, ti chiamo."
"Sissignore!" e sbatte i tacchi sull'attenti.
Alain, si allontana ed entra in tenda, intorno al fuoco rimaniamo noi tre.


"Cosa avete da dirci Padre?"
"Domani in tarda mattinata saremo a forte Exilles, almeno potremmo riprenderci dalle fatiche di questi giorni."
"Padre, tra circa due settimane Saremo di ritorno a Parigi, così finalmente la nostra vita riprenderà come sempre."
"Non proprio come sempre Oscar, proprio in merito a questo, ho da dirti qualcosa. Avverranno dei cambiamenti soprattutto nella tua vita .... al tuo rientro, dovrai chiedere immediatamente il congedo, e dovrai occuparti esclusivamente dei preparativi del vostro matrimonio."
"Padre, il fatto che io mi sposi, non significa necessariamente che debba lasciare il Comando dei Soldati della Guardia, anzi è meglio che lo sappiate: io non abbandonerò la divisa anche se mi sposo!"
"Cosa? Ma stai scherzando?"
"Assolutamente, io continuerò a svolgere il mio dovere come sempre che Vi piaccia o no!"
"Ma sei impazzita? Dove si è mai visto che una donna sposata continui a indossare la divisa!"
"Ah se è per questo, non si è mai sentito nemmeno, di una donna che è stata educata come un uomo e occupa un ruolo che non le compete."
"Oscar ..... Andrè, tu non le dici niente?"
Andrè mi guarda.
"Se permettete Signore, al riguardo, vorrei parlare in privato con la mia fidanzata."
"Andrè, se è per me, non è un problema, puoi anche parlare."
"Padre Vi prego!!!"
E va bene, vado in tenda, ma sbrigatevi che io e Sassoin dobbiamo svolgere il nostro turno di guardia."
Vedo mio padre alzarsi e chiudere in tenda, io e Andrè rimaniamo finalmente un poco da soli, siamo intorno al fuoco.

"Finalmente Oscar ci ha lasciati tranquilli! Ma tu dici davvero che non lascerai l'esercito?"
"Andrè te l'ho già detto, non voglio darla vinta a mio padre su tutto, lui mi ha già .... Debbo dire ... pianificato, ehm ..... piacevolmente ....... la vita ..."

Lo guardo e gli sorrido.
"Io rimarrò al comando giusto qualche mese, il tempo di fargli capire che non può decidere per me., e poi a me piace questa vita!"
"Ma così inevitabilmente discuterai con lui."
"E anche se fosse? Basta Andrè, non può continuare a comportarsi come un despota nei miei confronti. Deve capire, deve imparare a rispettarci ... magari adesso starà anche origliando ....."
Sorrido, le dico: "Ma no ... si è chiuso in tenda, ed è piuttosto lontano per ascoltarci!"
"Sarà! ... Ma con lui tutto è possibile!"

La stringo la abbraccio, la accarezzo leggero, le rubo un bacio, lei si arrende a me, mi sussurra: "Ti amo Andrè."
"Oscar Oscar ... ti amo anch'io .."
Ci scambiamo un lungo e appassionato bacio.
Sentiamo dei passi.

"Ehmmm ... allora .. è tutto sistemato? Almeno è l'impressione che mi state dando!"
"Sissignore."
"Benissimo Andrè, l'hai convinta?"
"No Signore, è lei che ha convinto me! Rimarrà nell'esercito finché lo vorrà!"
"Co .. cosa? Ti sei ammattito per caso Andrè?!! E' possibile che tu non riesca a farti valere con mia figlia?"
"Valere Signore? Ma per caso non la conoscete? E' lei che decide e comanda Signore, altrimenti non avrebbe scelto me come marito e Voi lo sapete benissimo."
"Nooo Andrè ... ma .. tu stai scherzando!!"
"Se ci riuscite Signore, portatela alla ragione ... io ve ne sarei davvero grato!"
"Ma .. ma come Andrè, tu non vorresti che lasciasse il comando?"
"Certo che si Signore, ma come faccio?! Io la vorrei a casa, ad allevare i nostri figli, ma lei dice che anche con i figli deve rimanere con i suoi soldati, e non c'è verso di portarla alla ragione."
"E tu, Andrè?"
" E io cosa? L'amo, e sono disposto a sottomettermi al suo volere,
"No no ..."
"Signore volete che io e Oscar ci sposiamo e Vi diamo gli eredi?"
"Certo che si!"
"E allora debbo sottomettervi a Vostra figlia, non c'è altra soluzione."
"Mio padre mi guarda accigliato e mi dice: "Immagino che tu sia contenta di avere un marito simile, vero Oscar?"
"Certo che si Padre, se Andrè non facesse ciò che io desidero, allora preferirei non sposarlo."
"Tutto questo è assurdo!"
"Per Voi forse, non certo per me, che sono abituata a comandare ed a essere obbedita!"
"Si certo, ma Andrè, non è più il tuo attendente o un tuo soldato, lui adesso è il tuo fidanzato e tra poco diventerà tuo marito, e devi ... ascoltarlo!"
"Certo che si Padre, che l'ascolto, altrimenti non mi sposerebbe più ahah!"
"Non ti capisco.. giuro che non ti capisco!"

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora