Verso la Contea Jarjeyas

308 9 1
                                    


  "Padre, resterò con Voi."
"Oscar....per favore, figliola, coff....vai a riposare...etcium ... coff..."
"Assolutamente no Padre, voglio rimanere qui con Voi!"
"Coff....sii ragionevole! Coff....sarai stanca...etcium! Coff...e poi non vorrei contagiarti...nelle tue condizioni....coff...."
"Padre, ma io non posso lasciarVi da solo, Voi non state bene, e poi cos'è quest'idea di voler partire domani mattina all'alba?! Voi state troppo male!"
"Oscar! Coff....non discutere sempre! Etcium! Domani mattina starò benissimo! Etcium ..."
"Ma cosa dite? Voi domani starete peggio, vedrete!"
"Coff! Ma cosa dici!! Io sono il Generale Jarjayes! Coff....ci vuole ben altro coff...per tenermi a letto!!! Etcium .... ANDRE!!! Fai ragionare mia figlia!!!"
"Signore, Voi lo sapete che Oscar non sente ragione. Permettetemi di dirVi che ......"
Oscar ribatte: "Andrè, si può sapere cosa dici?"
"Oscar, hai bisogno di riposarti un poco...dai....resto io con tuo padre!"
"Andrè, a quanto pare, sei più cocciuto di mio padre. Io sono davvero preoccupata per lui, sta davvero male!"
Mio padre, fa un respiro profondo, ha gli occhi lucidi, il naso chiuso e poi mi dice, con una voce cavernosa:"Oscar, per cortesia, non farmi preoccupare.....coff.....riposati...."
"E va bene Padre, come volete, andrò in camera mia."
Mio padre alza gli occhi al cielo, apre le braccia, sorride sornione e ribatte soddisfatto: "Grazie Signore!"
Mia figlia non si arrende, e dice: "Però André resterà qui! Non voglio che rimaniate da solo".

Guardo mia figlia, ha un piglio deciso, lo sguardo freddo, è determinata a non cedere! Dritta in piedi, appoggiata alla parete vicino alla porta. Fiera, orgogliosa, testarda. Uguale a me, in fondo!

"Andrè, figliolo, io non ho bisogno di nessuno. Farò i miei fumenti da solo. E poi anche tu hai bisogno di riposare, domani, comunque andranno le cose, noi ci rimetteremo in viaggio! Nel pomeriggio, al massimo sera, dovremo essere a casa! Quindi, raggiungi tua moglie!"
"Ah no, Padre! Voi da solo no! O resta André o resto io! Che sia chiaro!!!"
"OSCARRR!!! ADESSO BASTA!! Coff .. coff .... ACCIDENTI, NON FARMI AGITARE! Voglio rimanere solo, voglio stare tranquillo! E poi, dopo aver fatto i fumenti, mangerò qualcosa che ho nella borsa da viaggio e andrò a letto, quindi, voi due siete pregati di lasciare la mia stanza in fretta, CHIARO!! ... ETCIU' ...."
"Padre, siete davvero impossibile! Mi chiedo come riesca mia madre a sopportarvi! Comunque siete malato, vi farò portare una bella zuppa calda per cena! E André ed io ceneremo qui con Voi!"
"NO!!! ALLORA NON HAI CAPITOOO!! Voglio rimane solo, magari fammi portare la zuppa calda, ma voglio rimanere solo!!"
"NO NO NO NO Sono più cocciuta di Voi!"
"Ih ihih ..."
"ANDREEEEE' PORTALA VIAAA!!! E POI, NON MI SEMBRA CHE SIA IL CASO DI RIDERE!! COFF ...COF .... ETCIU'... "
"Scusate Generale, ma non riesco a resistere ah ah ah ..."

Guardo mio genero, è seduto su una poltroncina, con le gambe distese, le braccia incrociate, rilassato e ride beato della nostra discussione. Devo dire che è un gran bel ragazzo, ho scelto proprio un bel marito per la mia piccola ... chissà che bel nipotino mi porterà l'anno nuovo! Ah .... non vedo l'ora di tenerlo in braccio!!! Però, se Andrè non la smette di ridere .... guai a lui!

"Santo cielo, ma dico Andrè, si può sapere cos'hai da ridere? Piuttosto convincila ad andare via!"
"Generale, perdonatemi, ma io non intendo discutere con mia moglie. Per cui Oscar, tu andrai a riposare e ti prometto che io resterò qui!"
"SENTITO OSCAR? TI ORDINO DI DARE ASCOLTO A TUO MARITO! ADESSO FUORII!!"
"E va bene, ma André, tu resti.....io mi fido di te....lo sai! Buon riposo Padre! A dopo!"

Vedo mio genero sorridere, si alza dalla poltroncina, si avvicina leggero ad Oscar, le accarezza una guancia e abbraccia mia figlia, che poco dopo lascia la mia stanza, credo che le abbia qualche parolina dolce all'orecchio, perché la mia piccola è arrossita ... che tenerezza che fanno questi due! Oscar, quando è con Andrè, sembra un'altra persona, diventa dolce ed arrossisce come un'educanda!!

"Oh finalmente!! Maledizione!... E' mai possibile che queste figlie siano tutte testarde come un mulo!"
"Ih ih ih .... perdonatemi Generale, ma sono uguali aVoi, sono senza dubbio delle Jarjayes!"
"Andrè cosa dici, mi prendi in giro?"
"Oh Generale! Non adiratevi! Oscar é cresciuta imitandovi, lo sapete!!! Ha preso quasi tutto da Voi!!!"
"Uhmm ... Andrè!!... etciùùù ..."
"Ditemi Generale!!! Posso fare qualcosa per Voi?Volete che vi regga l'asciugamano? Volete una copertina?"
Guardo Andrè, faccio un respiro profondo, e dico:"E va bene, mi arrendo! Passami la copertina, ma l'asciugamano lo reggo io grazie, e dopo ESCI DI QUIIII!!!"

"Generale, ecco la copertina! Mettetela così! Non vorrei che prendeste freddo! Però perdonatemi, ma ho promesso ad Oscar di restare con Voi, per cui Vi terrò compagnia! Non vorrei che Oscar si arrabbiasse....sapete, con la gravidanza ha bisogno di tranquillità!"
Sono fuori di me, mi alzo dalla poltrona con indosso la copertina e l'asciugamano in testa, a passo marziale vado verso la porta, la spalanco e dico: "Non ce la faccio più, prima mia figlia adesso tu, sai cosa ti dico Andrè?"
"Cosa Generale?"
"FUORI DI QUIIII!!! ADESSO, SUBITO, SU DUE PIEDI, SE NON VUOI CHE TI PRENDI A FIL DI SPADA! ETCIU' ..."
"Generale, non vorrete farmi litigare con mia moglie, vero? Me lo avete detto voi che una donna va assecondata, coccolata e vezzeggiata! Soprattutto ora che aspetta nostro figlio, il Vostro nipotino!"

Anche se André ha uno sguardo angelico, innocente, perdo la pazienza, e digrigno: "Questo è davvero troppo! ADESSO TI FACCIO VEDERE IO ...."

Vedo il Generale avventarsi sulla spada e, puntandomela al petto, mi dice: "Fuori, se non vuoi che il mio François rimanga orfano ancora prima di nascere! Adesso hai capito, mio carissimo genero?" FUORIIIII!"
"Non urlate Generale, potreste disturbare il riposo di Oscar! E comunque preferisco affrontare Voi piuttosto di mia moglie!"

Il Generale mi preme la punta della spada sul petto e urla ancora: "HO DETTO FUORIIIIIII!!!"

Con due dita prendo la punta della spada e la sposto appena, giusto per sicurezza, guardandolo negli occhi gli dico: "NO. Conoscete Vostra figlia, io da questa stanza non esco."
"Andrè, ci tieni tanto a restare? Allora rimani!"
"Grazie, Signore!"
"Andrè, sai cosa ho capito?"
"Cosa Signore!"
"A questo punto, non so chi è il più testardo tra te e mia figlia. Una cosa è certa, mio nipote sarà un vero Jarjayes!"

E di questo, devo ammetterlo, sono davvero soddisfatto! Almeno una certezza!! Ma in fondo, ho cresciuto io Andrè, con gli stessi valori di Oscar. Certo lo facevo meno testardo, ma pazienza, l'importante è che mi diano il mio nipotino! Cosa devo sopportare per avere il mio François!

"Spero che non rimaniate deluso Signore."
"Non ti capisco Andrè, cosa vuoi dire?"
"Ehm .... Signore....e se fosse una bambina?"
"Andrè, non dirlo nemmeno per scherzo! E poi ragazzo dimmi, nella famiglia di tuo padre, ci sono più maschi o più femmine?"
"Ehm....in realtà....credo femmine, Signore....."
"CO COSA?!!! NOOOO NON È VERO!! COFF COFF! Ho fatto una piccola indagine prima di decidere di darti in moglie mia figlia. So per certo che tuo padre ha ben tre fratelli maschi! ETCIUM!"

Cosa crede questo? Che non mi sia informato a dovere? È vero che solo lui riesce ad andare d'accordo con la mia piccola figliola, però .... qualche indagine non guasta mai! Devo pure assicurarmi che il mio "stallone" sia in grado di darmi il mio nipotino.

"Ah .... si .... certo ... però loro ... ehm .... insomma ... ho solo cugine! Che poi non ho mai frequentato."
"Comunque sia, da te pretendo dei maschi, capito?!"
"Sissignore! Certo signore! ..... Però dovreste prendere in considerazione l'ipotesi che sia una femmina...Voi ne avete avute ben sei!"
"ANDREEE'!!!! IN QUEL CASO, VUOL DIRE CHE COFF COFFF.... che appena passati i tre mesi di astinenza che le regole papali ti impongono, ti metterai immediatamente a lavoro, CAPITOOO? ETCIUUUMMM E guai a te se fallisci! COFF ..... COFF ..... E adesso lasciami fare i fumenti, credo che la febbre si sia alzata."
"Certo signore, sarà un piacere...un vero piacere!!! Aspettate, vi prendo delle pezze fresche per la febbre!"
"E adesso spudorato, lasciami tranquillo, taci e non dire altre idiozie! ... Ma guarda un po' che sfacciato! Parlare così a tuo suocero! ... Temo che Joséphine abbia contagiato tutti!"
"Ma Signore, cosa ho mai detto?!!!"
"Zitto! E adesso lasciami fare i fumenti! Etciùm .... Maledizione, non è possibile! ..... Coff ... coff ... tutto per cosa? O meglio per chi? Per colpa di Joséphine e di quello sprovveduto di Charles! ... È tutta colpa loro se mi sono ammalato! ... Ero troppo arrabbiato, quella passeggiata sotto la pioggia e poi, senza essermi cambiato i vestiti, ho trascinato quei due in quella stalla puzzolente ad allenali ... Etciuuu' .... Maledizione, ancora! ... Ah ma se avrò ancora a tiro Charles, gli farò vedere io! Altro che se gli farò vedere ! ... Coff ... coff ........ Comunque mia cara Joséphine, già mi basteranno, le battutine dei vostri figli al vostro rientro ih ih soprattutto quella delle di George e di ... Arthur! Ih ih ... quando vedranno la loro madre con il pancione! Ih ih .... Quei due sono uguali alla madre .... ironici e sfrontati .....ih ih .... Miei cari nipoti, aspetto con impazienza il momento in cui vedrete vostra madre prossima a darvi il settimo fratello ... etciù ... Giuro che non vedo l'ora! .... Così imparate a fare certe sconcezze davanti a me! Sporcaccioni che non siete altro ... etciu .... Dannazione a questo raffreddore ed a questi fumenti!"

Le parole del Generale mi fanno sorridere, per fortuna che non mi può vedere!Certo, immagino anche io la faccia che faranno i loro figli, in effetti Joséphine e Charles sono già nonni .... avranno dei nipoti più grandi del loro ultimogenito .....che buffo!

Guardo il Generale con attenzione, é sudato,seduto su una comoda sedia, davanti ad un tavolo, non troppo grande. Sul tavolo é stato collocato un recipiente colmo di acqua bollente in cui le sorelle Jarjayes hanno messo alcune gocce di olii essenziali. Secondo il medico, respirare questo vapore aiuterà mio suocero a liberarsi del catarro.....in effetti da bambino mia nonna mi curava sovente così! Mi ricordo ancora molti raffreddori invernali, in cucina, su un recipiente, con Oscar che mi prendeva in giro!! E mi faceva i dispetti ..... Il mio angioletto biondo .....la amavo già allora!!!
Il Generale si copre il capo con un asciugamano e si china sul recipiente. Ispira, tossisce e si solleva.
Ha il viso rosso, accaldato. Dal naso cola qualcosa di appiccicoso che si ferma sulle labbra! I capelli, legati in un codino, ricadono sulla fronte appiccicandosi alla pelle, madida di sudore. Povero Generale! Non ha un bell'aspetto! Prende un grande fazzoletto candido e si soffia rumorosamente il naso, credo che i fumenti stiano facendo effetto, per fortuna!
Ha già indosso la sua veste da notte bianca, lunga fino ai piedi, le maniche appena arrotolate e le cifre ricamate in corrispondenza del cuore, sulle spalle ha uno scialle di Marianne! Ai piedi calzettoni di lana e pantofole!Sul tavolo, è appoggiata la sua berretta da notte, bianca con lo stemma dei Jarjayes ricamato a rilievo ed un lungo pom pom .....ha l'aria di essere una berretta molto calda! Certo, gli farà bene restare coperto!
Sento la voce soffocata del Generale che dice: "Povero me! Spero solo che tutto questa finisca quanto prima!"



"Gerard ..."
"Dimmi Alain!"
"Il Vecchio Pazzo è davvero messo male. Tu credi davvero che domani deciderà di partire?"
"Conoscendolo Alain, credo di si. Sappiamo tutti com'è fatto, nemmeno se stesse morendo si darebbe per vinto! E poi, all'idea che domani a quest'ora potrebbe stare a casa sua, si rimetterà in marcia anche in quelle condizioni!"
"Ma! ... Quell'uomo, secondo me, è davvero una testa di legno!"

Mentre discorriamo delle condizioni di salute del nostro esimio generale, iniziamo a prepararci per la sera, cerchiamo abiti puliti e iniziamo ad indossarli.
Un tocco alla porta, apro.

Davanti a noi si presenta una graziosa donzella che ci porta da bere.
Sembra non avere più di vent'anni, non tanto alta, capelli colore delle nocciole, raccolti sul capo in uno chignon, da cui cadono alcune ciocche ribelli. Ha gli occhi vispi ed un sorriso ammaliante, vestita con una camiciola chiara, a fiorellini, con un'ampia scollatura quadrata che lascia intravedere un petto generoso, una gonna rossa ed un grembiule. Una bella ragazza, c'è poco da dire. Io sono un uomo sposato, ormai posso solo guardare!

"Buonasera Monsieur! Vi ho portato da bere, come avete chiesto."
Guardo Gerard, gli chiedo: "Gerard hai sentito? Tu hai chiesto da bere?"
"No, ci deve essere uno sbaglio, io non ho chiesto nulla! ... Forse Madame, avete sbagliato stanza."
"No, Monsieur, è proprio questa la stanza."

Senza che nessuno le dica nulla, la donna avanza, appoggia il vassoio sul tavolo, si volta verso me e Gerard e dice: "Signori, vi offro io da bere, a condizione che mi permettiate di farvi compagnia!"
Gerard la guarda stupito e dice: "Co come madame, Voi ... volete dire che ...."
"Con tutti e due se lo volete, se è questo che desiderate,per me non è un problema!"
Guardo Alain con disagio, il mio amico si gratta prima la testa e poi dice: "Ascoltate madame ehm ... Voi siete ... gentile, ma non abbiamo bisogno delle Vostre attenzioni."
"Ne siete sicuro Monsieur?"
"Ih ih ih ... si certo, sicurissimo Madame ...."
La donna non si arrende, guarda Gerard, dice: "E voi Monsieur, siete sicuro di non aver bisogno di nulla?"
"Eh eh eh Nulla Madame, grazie."
"Nemmeno del vino che Vi ho portato?"
Alain sorride e ribatte: "No, quello lasciatelo pure Madame ... ecco tenete il denaro, adesso se non Vi dispiace lasciateci riposare."
"E va bene! Grazie Monsieur per il denaro, felice notte!"
"Grazie Madame!"

Accompagno la donna alla porta, la chiudo lentamente, guardo il mio amico e protesto: "Accidenti Gerard, quanto è difficile resistere! Quando poi a bussare è una giovane donna, bella, formosa e disponibile ....."
"Ah ah ah ah ... Alain cosa fai, ricominci con la stessa cantilena?"
"Gerard, Gerard! Ma hai visto che donna avvenente?"
"Certo che l'ho vista, sono fedele Alain, mica ceco!"
"Ah povero me Gerard, che sofferenza indicibile!"
"Oh no! Adesso chi ti sopporta con i tuoi piagnistei!"
"Tu amico mio, chi se no! E per fortuna che il capellone ha la sua stanza singola, almeno posso sfogarmi con te!"
"Aiuto Alain, mi fai paura! Ah ah ah!
"Smettila imbecille! Io voglio con me solo la mia Sabrina e nessun altro. Accidenti a questa dannata missione, ma dico, cosa avranno di tanto segreto i sovrani, per rispedirci di nuovo tra queste montagne?!"
"E chi lo sa amico mio, fatto sta che stiamo di nuovo viaggiando come trottole!"
"Gerard, per lo meno, l'altra volta che siamo finiti qui, non ero sposato e ..."
"No ti prego Alain, hai solo combinato guai. Almeno adesso riesci a stare lontano dai pasticci, e ti sento solo lamentarti."
"Le tue parole, mi fanno disperare ancora di più Gerard, ti prego adesso basta! ... Beato Andrè!"
"Cosa c'entra adesso André?"
"Come cosa c'entra? Lui c'entra eccome!"
"In che senso Alain?"
"Lui fa parte dei privilegiati: ha sua moglie con se!Lui non è obbligato a soffrire come noi! Lui può passare intere notti di passione, d'amore ...... lui .....e noi? Niente! Noi siamo qui a soffrire!!!"
"A davvero? E quando era lui a soffrire? Ti ricordi? Prima il Comandante non si decideva ad accettarlo come fidanzato, e poi quando l'ha fatto, il Generale gli è stato tutto il tempo con il fiato sul collo."
"Già, il Vecchio Pazzo! ... Gli ha rincorsi per tutta Venezia, poveretti!"
"Mentre tu, ti sollazzavi da una donna all'altra! ... Adesso come vedi .. tu soffri e lui è con sua moglie! Ah ah ah ah!"

Prima di andare in camera mia per riposarmi, mi sono aggirata per il corridoio per assicurarmi che tutto fosse in perfetto ordine. Passo davanti alla stanza di Alain e Gerard, la porta è socchiusa, si sentono delle risate, Alain come sempre ha fatto una delle sue solite battute, ho capito immediatamente che stesse parlando di me e di Andrè, ho ascoltato, decido di entrare senza bussare.

"Co Comandante, siete qui! ... Accidenti, non ho nemmeno i pantaloni! Ma Comandante, non potevate almeno bussare?"
"Se avessi voluto evitare il mio ingresso improvviso, avresti dovuto chiudere la porta! Non ti pare Alain?"
"Ve Veramente Comandante, io ... noi ... Comandante, che ne dite di lasciarmi rivestire?"
"Alain, ormai i pantaloni te li sei tirati su, devi solo chiuderti la camicia! .... Su muoviti!"
Gerard mi guarda e dice: "Comandante, è successo qualcosa, perché siete agitata?"
"La Salle, io non sono agitata! Sono qui per una semplice perlustrazione, passo in rassegna le mie truppe e Vi ritrovo ancora in queste condizioni?"
"Ma...ma..... Comandante! Ci siamo messi in libertà! Per riposarci. Sapete, dovreste farlo anche Voi!!!"
"Alain, non siamo qui per riposarci, e voi due lo sapete! Dobbiamo stare allerta sempre. Invece voi due cosa fate?! Vi prendete delle libertà!"
"Ma ma no....Comandante! Cosa....cosa dite!!! Noi ci stavamo cambiando .... la cena .... ehm .... si ......"
"Ehm? ... Su avanti ... mio testimone di nozze, cosa dicevi a proposito di Andrè e di me?... Su forza, racconta! Sai, vorrei ridere anch'io!"
"Ma no .... Comandante...noi.. ..scherzavamo....vero Gerard?"
"Ve Vero Alain ... è solo che .... Comandante, Alain ed io ci chiedevamo come ... si .. insomma ... Di uomini come Andrè non ce ne sono ... sono una rarità ecco!"
"Non ci sembra di aver detto nulla di male."
"Uhm....non vi capisco....su....siate più espliciti."
Alain ribatte: "Ih ih Co Comandante, se avete ascoltato, è inutile che lo ripetiamo, vero Gerard?" ....
"Vero Alain, è inutile ripetere."
Il nostro Comandante non si arrende e insiste: "Repetita juvant....facciamo così, voi adesso mi spiegate perché avete detto beato André! Oppure Alain preferisci che al nostro ritorno faccia qualche chiacchiera con Sabrina?"
"Ih ih ... Comandante! .. Su, non siate spietata, mi sembra di avere di fronte il Generale!"
"Alain!! Se non la smetti, passerai dei guai seri! Parla!"
"Comandante, non siate spietata, ma comprensiva, su... sorvolate ."
"Devo sorvolare, Gerard...."
"Si Comandante!"
"Ho visto una signorina uscire la questa stanza mentre arrivavo....cosa ci faceva qui?"
"Nulla di ciò che pensate Comandante, ci ha servito del vino e nient'altro ..."
"Uhm....non vi ha offerto nient'altro? Ne siete certi?"
"Beh ... Ah ah ah Comandante, Voi sapete come vanno certe cose, lo sapete meglio di me, quelle sono delle donne che cercano compagnia. Anzi, più che compagnia Comandante, direi che sono donne che vanno alla ricerca di denaro!"
"Ricordatevi perché siamo qui, e non commettete sciocchezze! E lasciate mio marito fuori dai vostri discorsi? Sono stata chiara?!!! ANDRÈ È MIO!!!"
"Sssi Comandante ... non parleremo più di certe ... questioni ..."
"MEGLIO! "

Il comandante lascia in tutta fretta la nostra stanza, chiudo la porta, guardo Gerard e sottovoce gli dico: "Puff ... Accidenti al Diavolo Biondo, non appena gli tocchi il marito diventa una belva! ... Ma l'hai sentita Gerard?"
"Certo che l'ho sentita, come hai appena detto, sembrava avvero una belva! ... Senti Alain, mi domando come faccia ad avere tutta questa forza! Non dimentichiamo che è una donna e per giunta incinta!"
"Bah, che posso dirti Gerard! Non ha nulla a che vedere con le altre donne, e tanto meno con le sue svenevoli sorelle, ho ragione io, a chiamarla Diavolo Biondo ih ih ih ..."


"Oh Charles, che viaggio memorabile che è il nostro! Ma ci pensi, abbiamo concepito nostro figlio tra la Francia e l'Italia! ... Senti Charles, il nostro bambino sarà francese o italiano?"
"Joséphine! Che domande, sarà francese, come i suoi genitori! Spero solo che non venga contagiato da tuo padre, sai con la smania che ha di avere un nipotino uguale a lui.....io ho un poco di timore!!! Sarebbe terribile! Un Jarjayes in miniatura per casa!!!"
"Su dai Charles! E poi cosa avresti da ridire su noi Jarjayes? Ma non vedi che belle donne che siamo? Nostro padre, non può che essere orgoglioso di noi!"
"Certo, siete tutte perfette...ma tu lo vorresti un figlio uguale a tuo padre? Dimmi la verità!!! Ci rincorrerebbe per casa con la spada sguainata!!!"
"Ah ah ah ah Charles ah ah ah .... ma cosa dici? Lui diventerà un uomo d'affari proprio come suo padre, ma se permetti, lo voglio biondo e con gli occhi chiari proprio identico a mio padre! Sai, sarà anche dispotico, ma era davvero un bell'uomo!"
"Ti prego Joséphine, io il ritratto di tuo padre, seppure in miniatura, non ce lo vorrei proprio per casa!!! Sarà stato anche un bell'uomo, ma ha un caratteraccio!"
"Charles, mio padre infondo non è cattivo! E' un soldato, e questo ha influenzato tantissimo il suo modo di essere! Ma non vedi quante attenzioni riserva a tutti noi? Basti pensare che ci ha sommerse di cuscini e di coperte."
"Certo Joséphine! Tuo padre vi vuole molto bene, a tutte! E, seppure a modo suo, vuole bene anche a noi generi. Ha solo un modo strano di dimostrare il suo affetto: bagni nello sterco, duelli, fontane.....vedi tu!! Ti ripeto: io un figlio con il suo carattere, che poi è pure quello di tua sorella Oscar, preferirei non averlo. Se poi sarà così....pazienza! Vorrà dire che mi sacrificherò e mi farò rincorrere per casa con lo spadino di legno!!"
"Ah ah ah ah Charles, ma sai che ormai abbiamo superato i quarant'anni, te lo immagini che a quasi a sessanta, tu venga rincorso dietro ah ah ah!"
"A quasi sessanta mi sotterrerà......se assomiglierà davvero al nonno, ed alla zia, finirò dritto nel letame!!! Povero me!!!! No no...io pensavo a sei anni, come tua sorella che correva dietro ad Andrè con lo spadino di legno! Tela ricordi? ... Che situazione Joséphine, forse è meglio dire che follia avere un figlio alla nostra età."
"Ed è tutta colpa di quel bordello ah ah ah ... Ovvero di quegli affreschi, così fantasiosi ah ah ah ..."
"Però moglie mia, che nottata!!! MEMORABILE!!! Certo che me lo ricordo"
"Vero Charles! ... Senti caro, che ne dici di ripeterla? Tanto ormai è fatta, non può accadere null'altro che già non sia successo."
"Ah ah ah ah ...."
"Su avanti, fatti sotto caro!"
"Stavo pensando la stessa cosa, mia adorata!!!!"
"Charles, però, tu ti lamenti del Generale, ma è grazie a lui se ci siamo sposati! ... Ricordo quando mio padre mi disse: Figliola, ho conosciuto Charles de Liancourt, il figlio primogenito del mio amico Maurice, Marchese de Liancourt, ti assicuro che è un bravo ragazzo, ed è perfetto per diventare tuo marito!..... Lo vedi Charles, dopo tutto non è così terribile come pensi, anzi, dovremmo essergli grati di averci fatti conoscere!"
"Joséphine, non lo metto in dubbio che tuo padre sappia combinare matrimoni alla perfezione, ma ti assicuro che averlo come suocero non è una passeggiata!!! Devo rammentarti gli ultimi avvenimenti?"
"Ah ah ah Charles, il bagno nel letame non è stato così tanto sgradevole, anzi .... l'ho trovato alquanto interessante!"
"Ti scongiuro Joséphine, non rammentarmelo...puzzo ancora di sterco di cavallo!!! Neanche fossi davvero uno stalliere!!!"
"Tu sei il mio adorabile stalliere, su vieni qui, abbracciami Charles ... e fammi impazzire!!"
"Certo, non perdiamo temo!"
Mi butto addosso a mia moglie e cadiamo assieme sul letto, un grande letto morbido! Inizio a baciarla avidamente, ad accarezzarla, gioco con le sue labbra ed insinuo le mie mani nella sua camicia, quanto è bella la mia Joséphine. Sfacciata, prorompente, calda e passionale! Le sfilo veloce i pantaloni, sbottono i miei e la prendo così, con impeto e passione, mentre continuiamo a baciarci. Sento le sue gambe stringermi forte i fianchi, aggrappandosi al mio corpo! Mi fa impazzire! Ci perdiamo così uno nell'altro, finche non cadiamo nel letto sfiniti!


"Marianne come ti senti? Ti è passata la nausea?"
"Si si, sto molto meglio, grazie Louis! Avevo solo bisogno di un poco di riposo! Continuo a chiedermi come faccia mia sorella Oscar a resistere a cavallo tutto il santo giorno!"

Guardo mia moglie, è seduta su una poltroncina, i capelli lunghi lasciati cadere sciolti, la camicia bianca sbottonata che lascia intravedere la curva del seno. È ancora un poco pallida, ma mi sembra più in forma di oggi. Mi sento più tranquillo.

"Sinceramente non lo so! ... Però c'è da dire che rimane un soldato, e non solo: è una donna forte. Credo che Andrè, si sia adeguato perfettamente a sua moglie, non ribatte mai!"
"Si si, certo. Andrè è cresciuto con lei, poi è stato il suo attendente, un suo soldato ed ora marito. Ciò non toglie che lei sia più avanti nella gravidanza, ma si vede appena, mentre io sono già più rotonda, e lei riesce a stare a cavallo tranquilla, mentre io dopo poco non ce la faccio!! Sembra che la gravidanza non le crei nessun problema...oppure finge molto bene...non lo so!"
"Marianne, tu lo sai benissimo che ciascuna donna reagisce in maniera diversa, e poi al riguardo del fatto che tu sia più rotonda di Oscar, è perché hai già avuto quattro gravidanze, invece per tua sorella è la prima. Vedrai quando ne avrà altre, il ventre le si gonfierà molto prima! ................ Marianne, penso ai nostri figli, chissà come la prenderanno, quando ti vedranno tornare a casa con il pancione! ... Soprattutto Catherine che a breve si sposa!..... Mi chiedo cosa starà succedendo a palazzo!"
"Oh! Non farmi pensare, ti prego! Non si è mai vista la madre della sposa in stato interessante! Che figura che farò!!! Oh cielo!!! Che vergogna!"
Louis mi stringe a se, e dice: "Su Marianne, non preoccuparti! ... Affronteremo insieme le battutine dei nostri figli. Su coraggio cara!"
"Si...si..grazie amore! Chissà come sta mio padre, andiamo a vedere? Non vorrei che avesse bisogno di qualcosa e dubito che Joséphine si stia occupando di lui, Oscar..beh, spero che si stia riposando per cui....dai andiamo!"
"Aspetta cara, preferisco che tu rimanga in camera a riposarti, andrò io da tuo padre."
"Oh, grazie....va bene...mi sdraio ancora un poco, finché non arriverà la cena, però tu vai a informati subito, mi raccomando!"
"Si, certo, tranquilla Marianne, ora vado."


Sono in camera mia, ho appena fatto il bagno e ho indossato dei vestiti puliti.
Bussano alla porta, apro, è il ragazzo con la cena, gli chiedo: "Hai servito il brodo caldo per l'ospite che è nella stanza infondo?"
"Si, certo Monsieur, è stato il primo ospite a cui ho servito la cena."
"Bene!"
"Questa è per voi Monsieur, sono due coperti come avete chiesto."
"Grazie, puoi andare."

Porgo al ragazzo una moneta come mancia e lo faccio uscire dalla stanza.

Il piatto di Andrè è coperto, appena avrò finito di cenare andrò da lui, in modo che venga a ristorarsi; mi siedo a tavola, comincio a mangiare e penso: Domani, molto probabilmente mio padre deciderà di rimettersi in viaggio. Prima di sera arriveremo a Collegno, almeno lui potrà ristabilirsi del tutto, anche Girodelle ha bisogno di riposo con quella brutta ferita che si ritrova! .... E poi, in tutta sincerità, anch'io ho bisogno di fermarmi per qualche giorno, stare in sella tutta la giornata sta diventando impossibile: la schiena comincia a risentirne!
Mi tocco il ventre e sussurro: "Ehi piccolino, vuoi farti già sentire?!"
Non è possibile! Io ... io .. che parlo con ... mio figlio ... Mio e di Andrè! ... Andrè, mio marito. Mi sembra così incredibile! Non riesco ancora ad abituarmi all'idea che sarò madre, anche se ormai inizia ad essere evidente: i pantaloni sono diventati stretti .....ho dovuto allargare tutti i laccetti, ma così non cadono più bene! Chissà se tornerò come prima, ho davvero paura!


Dopo la medicazione del dottore, il garzone mi ha portato la cena, ho appena finito, penso al Generale,mi chiedo come stia, prima di mettermi a letto,decido di andare in camera sua!
Percorro il corridoio che mi porta in camera del Generale, sento la voce di Madamigella Oscar alle mie spalle.

"Girodelle!"
"Comandante Oscar!"
"Girodelle, il dottore vi ha visitato, ditemi, come va la ferita?"
"Mi ha detto che in definitiva sta bene, ma ci vorrà ancora qualche giorno affinché si rimargini completamente."
"Beh, lo immaginavo, è piuttosto profonda! .... Girodelle, spero che la ferita non lasci un'evidente cicatrice!"
Madamigella Oscar è accanto a me, sento il suo profumo che mi stordisce, le sue parole mi turbano, arresto il passo, lo fa anche lei, la guardo, senza nemmeno riflettere le dico:"Comandante, la cicatrice al braccio è l'ultima delle mie preoccupazioni, in definitiva sono un soldato! ... L'unica cosa che mi importa è che sia stato colpito io e non Voi!"
Le parole del Maggiore mi turbano, spalanco gli occhi, e sussurro: "Grazie per le Vostre parole Girodelle, comunque sappiate che mi dispiace."

Vedo l'azzurro dei suoi occhi spalancarsi, il suo volto è bellissimo, dolcissimo. Non era mia intenzione, ma credo che le mie parole l'abbiano messa in imbarazzo, con tono tranquillo le dico: "Comandante, siete pallida, dovreste riposare."

Se è possibile, adesso è diventata ancora più bella, con le forme un po' più arrotondate e la camminata meno rigida. Indossa una leggera camicia bianca, lasciata appena aperta sul collo, con dei voulant sul davanti ed i polsini ricamati, un paio di pantaloni blu scuri, stretti, calze di seta bianche e scarpe maschili. È sempre impeccabile!

"Si, ma prima devo andare da mio padre."
Continuiamo a camminare, le dico: "Anch'io sto andando da lui, voglio sapere se sta meglio e cosa ha detto il dottore!"
"Il dottore ha detto che ha un brutto raffreddore, nulla di cui preoccuparsi!"
"Mi fa piacere Madami ... Comandante!"


Sono ancora alle prese con i fumenti, in camera mia ci sono due dei miei tre generi, Andrè e Louis, i più tranquilli!
Con il fazzoletto sulla testa e la bacinella fumante, protesto contro i miei generi: "Ma si può sapere cosa cifate ancora qui? Tornate in camera Vostra, io sto già molto meglio. Non è il caso che rimaniate!"
Louis ribatte: "Generale, Marianne è molto preoccupata per la Vostra salute! Voleva venire qui in camera Vostra, ma io le ho detto di mettersi a letto ..."
"Hai fatto benissimo Louis, Marianne ..... l'ho vista davvero male, aveva il viso pallido, e poi il fatto che soffra di stomaco è un bel problema! ....... Ecco fatto! ... Per stasera ho finito i fumenti, adesso, se non Vi dispiace tornate nelle Vostre stanze, così potrò mettermi a letto!"

Un tocco alla porta.

Louis, che è il più vicino, l'apre. Vedo Oscar entrare in camera con Girodelle.

"Buona sera Generale, come Vi sentite?"
"Victor, io sto benissimo ... Etciu' .... Oscar, cosa fai ancora qui, va a riposarti figliola!"
"Padre ero venuta per .....Andrè hanno servito la cena."
Avanzo verso mia moglie e le domando: "Oscar hai mangiato?"
"Si Andrè ..."
Pur di rimanere solo, non perdo l'occasione, spalanco la porta e dico: "Sentito Andrè, vai a rifocillarti, su figliolo che si fredda la cena! Adesso sono in compagnia di Victor e Louis, non ho bisogno di Voi due!"
"Ne siete davvero sicuro Padre?"
"Sicurissimo Oscar, potete andare."
"E va bene Padre, a domani."
"A domani Oscar! È inutile che Vi dica che si parte all'alba, voglio essere nella Contea, in serata."
"Lo immaginavo padre, come desiderate! ... Signori, buona sera."
"Buona sera Oscar!"
Finalmente vedo uscire i primi due. Mi sono liberato di Andrè e Oscar, per fortuna che mia figlia non ha insistito! Forse perché sono in compagnia di Louis e Victor, meglio così, ma adesso devo mandare via quest'altri due. Spero che mi lascino tranquillo.
Girodelle, dice: "Generale, Vi vedo un tantino meglio."
"Ovvio Victor, i fumenti sono un vero tocca sano! A proposito, dimmi cosa ha detto il dottore a proposito del tuo braccio?"
"Sta andando bene, la ferita ormai è in via di guarigione."
"Benissimo ragazzo, comunque sappi che anche domani viaggerai in carrozza e poi avremo tutti una settimana di riposo: ci fermeremo a Collegno."
"Signore, con tutto il rispetto però, non voglio viaggiare per tutto il giorno in carrozza, vorrei ..."
"Tu non vuoi un bel niente Victor, qui si fa quello che decido io! Viaggerai in carrozza a costo di legarti, e adesso, se a Voi due non dispiace, lasciatemi solo ho bisogno di riposare!"
Louis, lascia la mia stanza senza protestare e mi dice: "Buona notte Signore! ... Maggiore!"
"Buona notte Conte!"

Louis va via, Victor invece rimane. Uff .... che fatica per rimanere solo!! Qui sembra che non vogliano lasciarmi riposare!!!

"Signore, io ...."
"Ascolta figliolo, io capisco che il nostro problema si chiami Joséphine. Dico nostro, perché anch'io sono nelle tue stesse condizioni ... Coff ... Coff ... Ma cosa possiamo fare? Nulla! Dobbiamo sopportare mia figlia ancora per un giorno, una volta che saremo a destinazione, entrambi ci saremo ristabiliti e potremo proseguire a cavallo! Quindi ragazzo, dobbiamo avere pazienza ancora per un giorno. Su Victor, forza e coraggio, che il peggio ormai è passato!!"
"E va bene Signore!"
"Adesso se non ti dispiace ..."
"Sissignor Generale, Vi lascio riposare."
"Grazie, a domani!"

Chiudo la porta, sollevo le braccia al cielo e borbotto: "Signore ti ringrazio! Finalmente sono andati via, finalmente solo, non ne potevo più! ... Non è possibile, nemmeno se fossi moribondo!"
Sento bussare alla porta, sussurro: "Santo cielo e adesso chi sarà? .... Avanti!"
La porta si apre, è il garzone che timidamente, mi dice: "Signore,sono venuto per ritirare il vassoio della cena."
"Si, certo, portalo via! ... Ragazzo ascolta, per nessuna ragione voglio essere disturbato, capito?"
"Si certo Signore, avviserò tutti i servitori che non debbono disturbarVi."
"Bene, adesso fa presto e lasciami solo!"
"Sissignore, con permesso!"
Accompagno il garzone alla porta, do il primo e il secondo giro di chiave, e sussurrò: "Ecco fatto! ... Finalmente adesso mi lasceranno in pace!

Sono appena uscito dalla stanza del cliente, ho il vassoio in mano, una delle ragazze della casa, mi dice: "Jean, hai ritirato il vassoio?"
"Si, appena fatto! ... Dove vai Laure?"
"Che domanda! Ma dal tipo, magari riesco a combinare qualcosa."
"Lascia stare, il vecchio è malato, e ha dato ordine tassativo di non essere disturbato."
"Accidenti Jean, stasera gira male! ... Abbiamo ospiti feriti, malati, e chissà cos'altro! ... Meglio che torni in camera mia! ... Jean, se dovessero arrivare altri avventori avvisami, magari vogliono delle distrazioni."
"Tranquilla Laure, in quel caso verrò a svegliarti."


Sono nel letto, aspetto che Andrè esca dalla toilette, ma non credo che riuscirò ad aspettarlo sveglia, sono troppo stanca!Sento gli occhi chiudersi, mi appoggio al cuscino, tanto ho già indossato la mia camicia da notte, mi rilasso, solo un attimo, tanto sentirò arrivare il mio Andrè .... voglio dargli il bacio della buonanotte ... voglio aspettarlo sveglia .... Voglio ......

Ho appena fatto il bagno, mi sono cambiato per la notte,indosso una camicia da notte leggera, esco dalla toilette, la luce fioca della candela illumina appena la stanza. Cerco con lo sguardo mia moglie, è a letto, avvolta al lenzuolo, la guardo, si è addormentata. Mi infilo lentamente nel letto, non voglio svegliarla, le poso il braccio intorno ai fianchi, sento che sono più rotondi, la mia mano accarezza il suo ventre,la stringo un po' più a me, la sento mugolare qualcosa, stringe le mie mani, sorrido, affondo il viso tra i suoi capelli profumati e mi abbandono al sonno ...........

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora