La sfida

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  In questi giorni ho visto mia figlia Joséphine fremere, sono sicuro che prima o poi si ribellerà alla situazione e assillerà suo marito, ma prima che incominci a crearmi altri problemi debbo assolutamente rimediare, fermarla! Non posso permettere che si comporti ancora come una ragazzina incosciente e che metta a rischio l'intera missione, solo per dare sfogo ai suoi impulsi.






Siamo partiti di buon'ora, con le solite disposizioni: Andrè a cassetta, io al suo fianco, le mie sorelle in carrozza e gli altri a cavallo. Dopo una breve sosta per il pranzo, in cui mio padre si è prodigato in attenzioni eccessive, cuscini, cibo, acqua..... - è asfissiante....quasi quasi lo preferivo quando mi sgridava per qualche malefatta – raggiungiamo un piccolo gruppo di case, attorniate da campi coltivati e animali.
Siamo nei pressi di una fattoria, mio padre arresta il suo cavallo, scende e ci dice: "Aspettate un attimo, devo parlare con il fattore."


"Oscar, tu sai perché tuo padre si è fermato qui?"
"Non ne ho idea Andrè .... Guarda, ho l'impressione che stia contrattando."
"Oscar ... ma ....... ha comprato tre muli, ma a cosa possono servire?"
"Non ne ho la più pallida idea ...!"

Vedo mio padre avvicinarsi, gli domando: "Ma Padre, perché avete acquistato i muli, a cosa ci servono?"
"Oscar, dimentichi che dobbiamo fare un lungo percorso in salita, e la carrozza è carica, se dovessimo avere dei problemi, dovremmo dividere il carico e mettere le tue sorelle sui muli, che in montagna sono più sicuri e tranquilli dei cavalli."


"Marianne cosa succede, perché ci siamo fermati?"
"Non ne ho idea Joséphine!"
"Sai che faccio sorella? Scendo, vedo cosa succede e mi sgranchisco un po' le gambe! .... Ohi che male! .. Tante ore seduta in carrozza, non ne posso proprio più!"

Scendo dalla carrozza, mi avvicino a mio padre e gli dico: "Padre cosa succede, perché ci siamo fermati, possiamo forse riposarci un poco? ... Padre, ma vedo che avete comprato dei muli, ma a cosa Vi servono?"
"Joséphine figliola, poco fa mi hai fatto intendere che sei stanca, vero?"
"Si Padre, è così, non ne posso più! .. Tutto questo tempo in carrozza è così stancante!"
"Hai ragione figlia mia,tante ore seduta, volevo dire ..... viaggiare in carrozza può diventare molto faticoso,non ti puoi mai sgranchire le gambe, povera figliola, sai cosa ha pensato tuo padre?!"
"Dite pure Padre, se avete una buona idea per rendermi il viaggio più agevole, ve ne sarò riconoscente."
"Era ciò che volevo sentirti dire ............. La Salle ..."
"Sissignore ..."
"Sella Cèsar."
"Agli ordini Signore!"

Guardo il mio Andrè, e mormoro: "Cosa? Il mio cavallo! ... Ma ...... No un momento Padre, Joséphine non può montare sul mio César!"
"Non vedo perché tua sorella non lo debba montare!Saprà pure andare a cavallo, così non si annoierà stando in carrozza!"
"Ma Padre,Cèsar ... è il cavallo di un .... soldato, non può essere montato da chiunque, e Voi lo sapete!È un animale tranquillo, ma solo con chi conosce. Lo sapete bene, visto che me lo avete regalato Voi!"
"Quante storie Oscar, non vorrai farmi intendere che sei gelosa del tuo animale!"
"Io .... veramente ... Padre non mi sembra il caso, ecco!"
Sento Joséphine ribattere: "Ma Padre, va bene che viaggiare in carrozza è faticoso, ma addirittura che io debba andare a cavallo mi sembra davvero esagerato!"
"Io Joséphine non lo trovo esagerato, anzi credo che sia un'ottima soluzione a tutti i tuoi problemi.Farai un poco di movimento, starai all'aria aperta e ti distrarrai!"



Non è possibile, ma il vecchio pazzo cosa si è messo in testa? ... Madame Joséphine deve cavalcare il cavallo del Comandante? Secondo me, il vecchio è davvero impazzito! Quell'animale non si lascia avvicinare da nessuno, vuole solo il diavolo biondo e Andrè! Che fatica nelle stalle della caserma convincerlo a farsi strigliare! È uguale alla sua proprietaria! Un animale indomabile!



"Padre, César non può essere cavalcato da chiunque, diventa irrequieto se viene montato da altri!E poi lo sapete, è un cavallo difficile e diffidente. Con me e con Andrè è mansueto, ma con gli altri, molto meno"
"Oscar, secondo me, stai davvero esagerando! Non vuoi che tua sorella ci monti sopra, non è vero?"
"Io ... io ... No! .. Non è così Vi sbagliate!"

Sento mia sorella ribattere: "Un momento Oscar, nostro padre ha ragione, tu non vuoi che io mi avvicini al tuo cavallo, vero?"
Scendo dalla cassetta, raggiungo mia sorella e mio padre, ribatto: "Non è così Joséphine, e per dimostrartelo, ti do la mia approvazione ... su avanti ... monta .... Ma vedi di aggrapparti saldamente alla criniera di César, non vorrei che cadessi!E poi non dire che non ti avevo avvisata!"
"Oscar, sei davvero impossibile! ... Ti dimostrerò che sono capace di cavalcare il tuo cavallo, cosa credi, di essere l'unica a saperci andare?Guarda che anche io so andare a cavallo!"
"Sorella hai frainteso, non ho detto che non sai andare a cavallo, ma che César non te lo permetterà!"

Guardo mia moglie, non è per nulla contenta di lasciare César a sua sorella, peraltro sono convinto che Joséphine non sappia montare come un uomo! Oscar si sta arrabbiando, sta cedendo solo per ripicca, sa benissimo che César non si farà comandare da sua sorella, e lo sa anche il Generale.


Vedo avanzare verso di me Charles che mi dice: "Ti prego cara, lascia stare, non l'hai sentita Oscar, il cavallo potrebbe diventare nervoso ...."
"Charles, mi credi un'incapace vero?"
"Ma no cara, io non voglio che tu cada da cavallo ..."
"Basta Charles, ho deciso che monterò questo animale e lo farò!Che a lui piaccia o meno!"
Guardo mia moglie, ha un'aria combattiva e capricciosa, temo che si pentirà!


Vedo Oscar sorridere all'affermazione di sua sorella. Montare César "che lui lo voglia o no".....è impossibile! Temo che ci sarà parecchio da ridere! Meglio però che scenda anche io da cassetta, non vorrei che mia cognata si facesse male davvero, conosco Cèsar, lo accudisco da sempre, so che riconosce solo Oscar come padrona, la scaraventerà giù dalla sella. Non capisco perché al Generale è venuta un'idea tanto bizzarra, ma va a capire! Avrà qualcosa in mente, quell'uomo è uno stratega nato.


Assisto alla scena, sono perplesso, come può madame Josèphine, montare il cavallo di Madamigella Oscar? .. Impossibile, quel cavallo è come la sua padrona: indomabile! ..... Però ... non posso fare almeno di guardarla, il mio Comandante è sempre più bella! ... Forse sarà quell'aria dolce che trapela dal suo sguardo ..... è innamorata .. forse è ..... la ... maternità ....! - Penso con rammarico.



Vedo mia cognata cercare di salire in groppa a César, ad aiutarla c'è Gerard, mi avvicino e dico al mio amico: "Scusami Gerard, se non ti dispiace, l'aiuto io ..."
"Tranquillo Andrè, forse è meglio, dato che tu conosci il cavallo del Comandante meglio di chiunque altro!"

Mi avvicino ad Andrè e gli dico: "Aspetta amico, da solo non puoi farcela, Madame Joséphine non è allenata con il cavallo del Comandante!"
"Grazie Alain! ... Su dammi una mano."



Oscar mi si avvicina e mi dice: "Fa attenzione Andrè."
"Tranquilla Oscar ... immagino che tu abbia ricordato l'episodio della nostra Regina, vero?"
"Si Andrè, è così, ed è per questo che sono preoccupata."
"Allontanati Oscar, non vorrei che il cavallo si imbizzarrisse, e ti facesse male."
"Va bene Andrè ....... "

Mia moglie si allontana, e Joséphine mi chiede: "Andrè, di quale episodio parlavi con mia sorella?"
"Vedi Joséphine, prima che Maria Antonietta diventasse Regina, si incaponì di montare a cavallo, senza le dovute conoscenze ..."
"Cosa vorresti dire Andrè, che sono una donna capricciosa?"
"Non ho detto questo Joséphine, è solo che in quell'occasione, sia Oscar che io rischiammo le nostre vite per un capriccio!"
"Andrè, io voglio solo montare a cavallo, non voglio certo che qualcuno si faccia del male!"
"Lo spero Joséphine, ma anche la Principessa disse la stessa cosa! ....."



Le parole del .... Marito attendente di Madamigella Oscar mi ha riportato indietro nel tempo ... a quando eravamo ragazzi e lei ...... Dio com'era bella! ... Com'è bella! ......



"Joséphine, prima di salire, ti avverto che César non è un cavallo facile!"
"Andrè smettila! Sono capacissima di montarlo!"
"Come vuoi, ma non dire che non ti ho avvertita."

L'atteggiamento di mia sorella mi stupisce, sorrido beffarda e ribatto: "Andrè, lasciala fare, tanto lo capirà da sola!"


"Certo che monto il tuo cavallo, ti dimostrerò che ne sono capace!"
"Prego sorella, è tutto tuo! ... Dai Andrè, Alain sbrigatevi, che non abbiamo tempo da perdere!"
"Si Oscar ........"


L'attendente è sempre così servile con il mio Comandante, certo ..altrimenti non l'avrebbe sposato!!



"Joséphine, metti il piede nella staffa, appoggia le mani sulla sella e datti lo slancio per salire su!"
"Andrè so come si monta ... ma da sola non ci riesco ...... è ..... troppo alto ....e poi....la sella.....non è all'amazzone!"


Lo sapevo ..... era impossibile che riuscisse a salirci sopra da sola, certo che bisogna darle una mano, e il babbeo del Marchese non si rende conto che sua moglie ha bisogno di una spinta per salirci .... Ma, non vorrei che lo facesse Andrè, perchè poi il Comandante potrebbe arrabbiarsi con lui, e gli farebbe passare un brutto quarto d'ora, meglio che ci pensi io!
Sorrido, e dico: "Andrè, tu pensa a tenere buono César, ed io darò una mano a madame Joséphine a salire."

Sinceramente sono un poco imbarazzato, Alain dovrà aiutare Joséphine a salire, ma possibile che Charles non si faccia avanti? Ma se ne rende conto? .. Mah!!

Sento Alain dire: "Madame, mi permettete di aiutarVi?"
"Certo Alain, fa pure!...."

Non me lo faccio ripetere ancora, con una spinta le mie mani sollevano il fondo schiena della Marchese e, in pochi istanti, madame è in groppa all'animale.

"Grazie Alain!"
"Ma Vi pare Marchesa, per così poco!"

Anche se Andrè tiene le briglie del cavallo, non mi allontano, voglio assicurarmi che non le succeda nulla.


Dannazione! .. Il soldato Sassoin ha sollevato mia moglie per il fondo schiena, la cosa mi ha dato veramente fastidio! .. E' vero che non mi sono fatto avanti, ma sono stato preso alla sprovvista. Non mi piace, credo che al soldato abbia fatto piacere toccare mia moglie!


Mi allontano ancora dal mio César, non vorrei che non riconoscendomi scalciasse, e mi colpisse. Lo conosco, non appena capirà che non sono io si ribellerà.Anzi, sono sicura che ha già capito che in sella non c'è una brava cavallerizza, ma una donna capricciosa. Mi fa così pena, il mio povero César!

Vedo mia sorella mettere il piede nella staffa, e si mette a cavalcioni sul mio cavallo .... Ancora non l'ha riconosciuta, è tranquillo ....


"Visto Andrè?! E pensare che sia tu che Oscar, eravate preoccupati! .. A questo punto, non so se le vostre preoccupazioni fossero per me o per il cavallo! ...."

Andrè porge le briglie a Joséphine, lei le prende, si sistema, batte i talloni sull'animale, ma niente. César non si muove. Prova ancora, da un leggero colpo con il fondo delle briglie sulla spalla dell'animale, ma ancora nulla. César non vuole muoversi!
Joséphine insiste, ma non ottiene nulla! César rimane immobile ... Joséphine continua, un colpo di talloni ed uno con le briglie, ma nulla.
Sorrido compiaciuta, almeno non l'ha buttata a terra!

"Andrè cosa gli prende, perché non cammina? Forse è malato o che?!"

Infastidita rispondo mia sorella: "César sta benissimo, è solo che si rifiuta di eseguire i tuoi ordini!"
"Non è possibile!!"

Chiamo il mio César, mi guarda, mi riconosce, nitrisce e mi si avvicina, mi volto e lui appoggia il muso alla mia spalla, cammino e mi segue! Mia sorella è sempre più arrabbiata! César ubbidisce solo a me o ad Andrè, è inutile! Si farebbe montare da mio padre, che è un ottimo cavaliere. Ma da nessun altro!

Vedo mio padre sorridere e interviene: "Joséphine, a quanto pare il cavallo è più testardo di te! E' meglio che scendi, non vorrei davvero che il cavallo si imbizzarrisse !"
Andrè si avvicina, prendo le briglie di César, gli accarezzo il muso mentre mio marito aiuta Joséphine a scendere da cavallo.

Sentiamo la voce di mio padre: "Ho io la soluzione per farti viaggiare senza .... farti stancare troppo in carrozza ..."
"A si quale? Sentiamo?"
"Il tuo viaggio proseguirà cavalcando uno di questi tre muli! .. Avanti scegline uno ..."
"COSA?!! Io su un mulo? .. Ma non ci penso nemmeno! .. Voglio un cavallo, non un mulo!"
"Joséphine, non è il caso di fare i capricci, i nostri cavalli non ti riconoscerebbero come loro padrona, sono dei soldati anche loro! .. Quindi tu cavalcherai un mulo, guarda, abbiamo anche la sella da amazzone ... cavalcherai sul lato e non a cavalcioni!"
"Ma Padre ..."
"Adesso basta Joséphine, ci hai fatto perdere fin troppo tempo! ... Su avanti sbrigati!!! Oppure temi di fare una magra figura?"
"Co cosa? Ma Padre, quando volete sapete essere davvero impossibile!"
"E ALLORA SBRIGATI JOSÉPHINE!! NON FARCI PERDERE ALTRO TEMPO!"


Charles, mi si avvicina e mi dice: "Allora cara, cosa decidi di fare, vuoi continuare a viaggiare in carrozza o ...."
"Non ci penso nemmeno Charles, non lo vedi? Mio padre mi sta sfidando, ed io certo non mi tiro indietro!"
"Ne sei sicura Joséphine?"
"Certo, e adesso lasciami salire su ... questo animale!"



Sono soddisfatto, ho ottenuto ciò che volevo: mia figlia ha preso tutto questo come una sfida, così almeno si stancherà tutto il giorno in groppa al mulo, e stasera dormirà senza creare alcun problema, soprattutto a quel povero babbeo di marito che si ritrova. Però che pena mi fanno i miei generi nelle mani delle mie figlie!




Mi avvicino al mio Cèsar, l'accarezzo, lo rassicuro, sussurro: "Tranquillo va tutto bene ..."
Guardo Andrè, sorrido maliziosa.....

Oscar ha una strana luce negli occhi, ne sta pensando una, come quando eravamo piccoli....ma....no....la vedo mettere il piede in una staffa, le mani appoggiate alla sella e con la sua innata eleganza è in groppa a César!
"Oscar, per favore, non è il caso"
"Su Andrè, lo vedi, César ha bisogno di distrarsi, lo avete fatto innervosire! Tanto siamo in salita, andremo comunque piano....."

Sento l'urlo di mio padre: "OSCAR! SCENDI IMMEDIATAMENTE DA CAVALLO! TU NON PUOI, NON FA BENE AL MIO NIPOTINO! CERTE COSE NON SONO ADATTE AD UNA DONNA IN GRAVIDANZA! SCENDI!"
"Non ci penso nemmeno, è solo colpa Vostra se César è nervoso, ha bisogno di me, ed io di lui!"
Batto i talloni sul ventre del mio cavallo e parto ad un lento passo, tutta sorridente!
"Alain, mi dai il cambio a cassetta? È meglio se sto a fianco di mia moglie!"
Corro verso Oscar, la chiamo: "Oscar aspettami, vengo con te! Fammi salire!"
Mi fermo, guardo Andrè "E va bene, sali con me, ma guarda che tengo io le briglie di César!"
"Come vuoi, amore mio, come vuoi", la guardo, è sorridente, felice.
Oscar mi lascia libera una staffa, metto un piede e salgo dietro a mia moglie, passo le mani attorno alla sua vita e le rendo la staffa.
"Andiamo!"
Chiudo gli occhi, sento i capelli della mia dolcissima Oscar solleticarmi le narici, sento il suo profumo. La stringo, faccio aderire il mio petto alla sua schiena, avvicino il mio viso al suo collo, le sussurro appena: "Sei bellissima, ti amo Oscar, ti amo....anche se sei la solita peste!".
Sento le mani di Andrè cingermi la vita, appoggiandone una sul mio ventre, sento il calore del suo corpo, il soffio della sua voce mi provoca un brivido lungo la schiena, le sue parole dolci....abbiamo cavalcato assieme altre volte, ma mai è stato così! Mi sento persa, smarrita nel suo soffio, sicura nel suo abbraccio. Protetta. Mi chiedo come ho fatto tutti questi anni a non capire quanto sia importante per me il mio Andrè. MIO.

Guardo mia figlia e mio genero, due incoscienti. Vorrà dire che viaggeremo con calma, solo per fare contenta questa figlia così...così....ah...non so neppure io come definirla! Certo, è uguale a me...... Guardo Andrè, stringe Oscar a se, con fare protettivo, le sussurra qualcosa all'orecchio, Oscar arrossisce, sorride.....come sono teneri! Però se non si danno una calmata esplodo! Andrè! E tieni quelle mani a posto!





E' notte, abbiamo montate le tende.
Mio padre ha deciso che il primo turno di guardia lo faranno Alain, Girodelle, Gerard e Louis.
Andrè ed io entriamo in tenda, prendo posto nel mio giaciglio quando sento la voce di mio padre fuori la tenda.

"Andrè, hai portato i cuscini per mia figlia?"


Sono costernata, guardo mio marito che esce dalla tenda, sento che risponde: "Sissignore, li ho portati in tenda!"
"Quanti ne hai presi?"
"Ehmm .. tre, ne ho presi tre."
"Andrè, sicuro che a mia figlia bastino?"
"Sissignore state tranquillo! .. Mi ha detto che sono più che sufficienti."
"Ne sei sicuro Andrè?"
"Ma certo Signore!"
"Andrè assicurati che ne metta uno sotto le gambe, sai, Marguerite, quando aspettava le mie figlie, ne metteva sempre uno, perché le si gonfiavano le gambe."
"TranquillizzateVi Signore, ad Oscar non si gonfiano le gambe, anzi, ho l'impressione che sia diventata una gazzella, è ancora più dinamica di prima!"
"Davvero Andrè? Allora è tutto a posto? Mia figlia deve avere tutte le comodità che questo viaggio possa offrire!"
"Sissignore, non preoccupateVi, Oscar sta bene, forse più di me!"
"C'è poco da scherzare Andrè! Mia figlia è incinta, ha bisogno di tante attenzioni, e tu le devi dare qualsiasi cosa che lei voglia! .... Andrè, a proposito, cerca di non farle commettere degli spropositi, sappi che ho fremuto, quando l'ho vista sul cavallo, mi sono rassicurato solamente perché ci sei salito tu! ....... Ehmm... Senti figliolo ... a proposito ... io ...."
"Cosa c'è Generale?"
"Ecco .... Vieni con me, ho da dirti qualcosa!"


Sento che vanno via. Sono sicura che mio padre abbia allontanato Andrè dalla tenda, per assicurarsi che io non li senta.


"Cosa c'è Signore, perché mi avete portato qui?"
"Un minuto soltanto Andrè e poi ti lascio andare! .. Ascolta, è da stamattina all'alba che siamo in viaggio, giusto?"
"Sissignore ..."
"Dunque ... vedi ..... immagino che mia figlia sia molto stanca, e quindi ... Senti Andrè, non giacere con lei, lasciala dormire. Non vorrei che si stancasse ancora di più, e accadesse qualcosa al bambino!"
Sorrido appena alle parole del Generale, lui mi osserva accigliato, e continua: "Non c'è nulla da ridere Andrè! Tu forse non lo sai, ma una donna incinta ha bisogno di riposo, tanto riposo, e mia figlia, disgraziatamente, sta affrontando un viaggio lungo e faticoso, quindi, ti ordino di astenerti Andrè, mi sono spiegato? Oscar deve riposare il più possibile, spero che tu abbia inteso!"
"Certo che si Generale! ....... Se me lo permettete, io veramente lo so già!"
"Meglio così figliolo! .. So che tieni a lei, che la ami. Ora mi sento più tranquillo!"
"Grazie Signore!"
"Andrè figliolo, hai preso un cuscino per te? .. Anche tu hai bisogno di riposare bene, ci aspettano delle giornate faticose, dobbiamo essere vigili e quindi dormire bene."
"Sissignore, non soltanto ne ho preso uno anch'io, ma anche tutti gli altri."
"Bene, mi fa piacere, vuol dire che almeno sono serviti a qualcosa! .. Va, figliolo va, riposa che tra poche ore, tocca a te il prossimo turno di guardia!E assicurati che mia figlia non abbia bisogno di altro, mi raccomando Andrè....."
"Buonanotte Signore."
"Buonanotte Andrè!"
Lascio il Generale, sorridendo tra me e me! Ma che discorsi che fa! Non so fino a quando Oscar riuscirà a sopportare le sue intromissioni, riesce a rendere faticoso anche un gesto semplice. E poi con questa idea fissa del "giacere – non giacere" con mia moglie! In tenda poi! Ma figuriamoci!!!



"Charles, Charles, ti prego non addormentarti!"
"Ti prego Joséphine, lasciami tranquillo, sono stanco!"
"Charles, anch'io sono stanca, però, io uno sforzo lo farei ben volentieri per te! ... Su dai .. ti prego Charles!"
"Joséphine, possibile che tu non sia distrutta dopo aver viaggiato quasi tutto il giorno sul mulo?"
"Certo che lo sono Charles! Se lo vuoi sapere, ho tutto il fondo schiena dolorante, ma uno sforzo per te lo faccio ben volentieri!"
Sono coricato di spalle, mi giro verso mia moglie e le dico: "A proposito del tuo ..... fondo schiena, Joséphine, sappi che mi ha dato immensamente fastidio che Sassoin te lo abbia toccato!"
"Ma Charles ... cosa dici?"
"Hai capito benissimo Joséphine!! ... Sassoin ha dovuto sollevarti per farti salire sul cavallo, e ti ha toccato. Sappi che a me ha dato molto ma molto fastidio!"
"Charles! ... Ma ti sei per caso ammattito? Alain mi ha aiutata a salire sul cavallo, come poteva fare se non sollevandomi! ... E poi, non mi ha aiutato nemmeno Andrè, per questo lo ha fatto Alain."
"Joséphine, sono sicuro che Sassoi si sia fatto avanti, per non mettere in imbarazzo Andrè e tua sorella, e ribadisco che a me ha dato davvero fastidio! .. Spero che tu non faccia altri capricci come quelli di stamattina!"
"Ascolta Charles, invece di roderti l'anima, potevi venire ad aiutarmi, perché non lo hai fatto?"
"Perché è successo talmente velocemente che io .... Io ...."
"Lo vedi? E poi, cosa poteva dire Alain? " Marchese prego, non rimanete lì imbambolato, aiutate Vostra moglie a salire!".... Doveva dirti questo Alain?"
"Joséphine, non è il caso di fare dell'ironia! .. Intanto ti ha toccata e a me non è piaciuto per niente! .. Come non mi piace che tu lo chiami per nome!"
"Oh questa si che è bella!! .. Adesso fai anche una scenata di gelosia? Ma dico Charles, ti ho mai dato modo di essere geloso? Lo sai che sono tutta per te, e te lo dimostro tutte le sere, a qualsiasi ora!Anche adesso, ma sei tu che non vuoi e stai cercando una scusa!!"
"Non è questo il punto Joséphine, so che sei un'ottima moglie, ma, a me,da fastidio che chiami per nome quel soldato e che ..... ti abbia toccato il sedere, ecco!!"
"Non è possibile!!"
"E' possibilissimo invece, e adesso scusami, voglio dormire che tra non molto toccherà a me il turno di guardia!"
"NOO!!! .... Mio padre ci sta distruggendo!"
"Cosa centra adesso il Generale?"
"Lui c'entra eccome! .. Mio padre c'entra sempre! Se siamo in questa situazione è tutta colpa sua!"
"Joséphine smettila, voglio dormire!"
"Io invece ti voglio!"
"Ma tu non sei stanca?"
"Certo che lo so, lo vedi? Sono più resistente di te!"
"No è vero Joséphine, tu dormirai fino all'alba, io invece, tra poco, dovrò montare di guardia, questa è la differenza tra me e te! ....."
"Charles ....."
"Joséphine, ancora una parola, e vado a dormire insieme a quel ... Sassoin! Scegli tu!"
"Uffa!! E va bene! .. Se proprio non ce la fai, dormi pure, ma sappi che quando vuoi, sai essere odioso!"
"Grazie mogliettina, buona notte!!"


Vedo mio marito rigirarsi dall'altra parte. Maledizione, anche se sono stanca e dolorante, avrei voluto stare con lui! ..... Charles, vedrai, domani sera stanco o no, dovrai accontentarmi!




Vedo Andrè alzare la tenda, entra e prende posto accanto a me.


"Andrè cosa ti ha detto mio padre, perché non ha voluto che io non ascoltassi?"
"Come? ... Ma Oscar ...."
"Mio padre ti ha allontanato di proposito, per fare in modo che io non sentissi, cosa aveva da dirti?"
"Ma nulla Oscar, abbiamo discusso della missione e nient'altro."
"Non ti credo Andrè, se fosse stato così non avrebbe avuto alcun motivo di portarti via!"
"Ascolta Oscar, è inutile che tu voglia sapere cose che non esistono.Io e tuo padre abbiamo parlato della missione e basta!"
"E va bene Andrè, non vuoi dirmelo, non fa nulla, tanto prima o poi lo scoprirò! ... Buona notte Andrè!"
"Ehi cosa fai? Ti sei arrabbiata e ....... mi dai anche le spalle?"
"Ti sbagli marito mio, non sono arrabbiata, voglio solo dormire!"
"Madame Grandièr, anche se desiderate dormire, da quando in qua, ci addormentiamo senza darci prima un bacio?! ..... Su vieni qui .... Non tenermi il broncio, lo sai ...... non mi piace, e non voglio litigare con te, sopratutto se c'è di mezzo tuo padre! .... Su dai ... sto aspettando ...."

Sento la mano di Andrè, posarsi delicatamente sulla spalla, mi giro verso di lui, lo guardo accigliato, ma quando i miei occhi vedono i suoi, sento la rabbia svanire, abbasso le mie difese, tiro su la mano, gli accarezzo le gote, lo abbraccio, e mi abbandono a lui .......
Ci perdiamo in un lungo bacio appassionato   

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora