Di anniversari, duelli e fango

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  "Andrè, dove vorresti andare?"
"Non lo so Oscar, l'importante è che sia lontano da qui, su dai sbrighiamoci!"
"Si però, tutto il giorno fuori ...."
"A dire il vero, desidero chiudermi in una stanza con te, e uscirne solo questa sera, ti piace l'idea?"
"Ah ah ah Andrè! .. Ma cosa dici?!! ..... Io credo che ti annoieresti, rinchiudendoti tutto il giorno con me!"
"Davvero?.... .. Ne sei proprio sicura? Allora voglio mettermi alla prova, se mai dovessi morire di noia, vorrà dire che usciremo dalla nostra prigione d'amore!"
"Ah ah ah Tu sei pazzo Andrè!"
"Si ..... sono pazzo ... ma pazzo di te! Ho un'infinità di idee su come passare il nostro tempo!"


Andrè mi accarezza con il suo sguardo, verde come il bosco, profondo, le sue mani mi sfiorano il viso,mi si avvicina, mi sussurra: "Ti amo Oscar ... Ti desidero ... ti voglio!"

Si avvicina a me, il suo viso, i suoi occhi, le sue labbra, sento il suo respiro sul mio viso,poi piano sento le sue labbra sulle mie, mi stringe a sé, prima leggero e poi sempre con più passione, desidero abbandonarmi a lui, voglio le sue mani sul mio corpo, voglio la sua pelle sotto alle mia dita, voglio il suo respiro affannato sulle mie labbra, voglio lui .... Lo amo ......

Si allontana appena da me, un sospiro, mi sussurra appena, la sua voce sembra un soffio: "Dobbiamo andare, non riesco più a starti lontano!"

Le sue parole mi accarezzano l'anima, sento il suo respiro sulla mia pelle.

"Andrè..... ma dove? A malapena abbiamo trovato posto per dormire in un convento."
"Proviamo al villaggio, magari saremo fortunati, sai ...... una stanzetta liberata all'ultimo momento!"
"E se così non fosse?"
"Beh, vorrà dire che ci apparteremo nella boscaglia ...."
"Su dai Andrè, non scherzare, ma ti pare che ci sentiremmo a nostro agio in pieno giorno, nella boscaglia?!"
"Certo che no, però almeno ci proviamo!"
"Ma cosa dici, hai proprio voglia di scherzare!"
"Non sto scherzando, ti voglio, ti desidero ........"

Andrè mi bacia ancora e ancora .....mi perdo nel suo abbraccio, nel suo profumo, affondo le mani tra i suoi capelli, chiudo gli occhi e mi perdo.

"Su dai Oscar, saliamo a cavallo e andiamo, però andremo al passo,che ti sia ben chiaro, senza eccedere!"
"Si lo so Andrè! .. Porteremo i cavalli al passo, stai tranquillo!"
Sorrido, lo canzono, accarezzo César, ho una voglia immensa di lanciarmi al galoppo, di correre, di sentire il vento tra i capelli. Ma non posso, va bene comunque, mi accontenterò di questo, voglio prendermi cura di questa piccola creatura che porto in grembo.
"Oscar ma ......"
"Cosa c'è?"
"Le spade, perché le hai portate con te?"
"Andrè, tu dimentichi che siamo dei soldati in missione...meglio essere previdenti, non ti pare?"
"Si .. si .. è vero! Hai ragione Oscar! .. Ma adesso ho un'altra missione da compiere."
"Quale ... sentiamo!"
"Stare con mia moglie per tutto il giorno, prendermi cura di te, coccolarti, baciarti e.....!"
"Ah ah ah Su dai Andrè, andiamo, montiamo a cavallo ah ah ah!"
"Agli ordini mio bellissimo Comandante!"



Il Generale è davanti a me, cammina a passo spedito, impugna due spade, con tono severo e deciso mi dice: "Su sbrigati Charles, vieni con me!"
"Dove Signore?"
"Nelle campagne antistanti all'Abbazia!"
"Per fare cosa Signore?"
"Che domanda! ...... Ma per allenarti naturalmente! ... Voglio che tu impari ad usare la spada."
"Io Signore?"
"Si tu Charles, voglio fare di te un vero soldato, e dopo che tu avrai imparato, sarà la volta di Louis! ... Un Generale dell'esercito ha bisogno di generi valorosi, non di donnicciole! ... Dato che siamo in missione, è indispensabile che tu sappia difenderti!"
"Ma Voi ci avete affiancato il Maggiore Girodelle proprio per questo motivo Generale, o sbaglio?"
"Si è vero Charles, ma voi siete in due, Girodelle, per quanto possa essere un valoroso soldato, non può assicurare l'incolumità di due inetti come voi, quindi Charles, d'ora in avanti, appena ce ne sarà l'occasione, ti allenerò! ... Mi rifiuto di avere al mio fianco due buoni a nulla come voi, che sanno pensare solo a ..... una cosa!"
"Ma Signore, io Vi ho già detto che mi dispiace per quanto è accaduto questa notte!"
"Delle tue scuse non so che farmene, di donnicciole al mio seguito ne ho già due, e altre due in più sarebbero troppo!"
"Generale, adesso non credete di esagerar ...."
"COSA CHARLES??! COME OSI PARLARMI IN QUESTO MODO, DOPO AVER FATTO .... QUELLO CHE HAI FATTO? ...... Ti rendi conto che se foste stati scoperti ......... che scandalo sarebbe stato? Evidentemente tu Charles non hai la ben che minima idea di cosa sarebbe accaduto. Pensa se tu fossi stato al mio posto, e una delle tue figlie avesse fatto quello che Joséphine ha fatto! ... Dimmi Charles, ne saresti stato felice?"
" ...... No Signore ..."
"Visto? E allora taci e andiamo!"
"Ma io non capisco, cosa c'entra ciò che è accaduto, con gli allenamenti?!"
"TI HO GIA' DETTO DI TACERE, E SEGUIMI SENZA PROTESTARE!"
"Sissignore, come desiderate."

Il Generale è davvero furibondo! .. Certo se fossi stato io al suo posto mi sarei adirato tantissimo! .. Adesso non mi resta che accettare le conseguenze della mia leggerezza. Ultimamente non ne faccio una giusta, con mio suocero! Mi sembra di essere ritornato ragazzino, e di dover subire ancora le noiose lezioni dei miei precettori. Povera Oscar, come ha fatto a crescere tranquilla con un padre così! E pure Andrè....non li invidio per nulla.


Gerard ed io ci aggiriamo all'interno dell'abbazia, per raggiungere il giardino.
Durante il percorso, mi dice: "Alain, hai visto che facce serie che avevano il Generale, il Marchese e sua moglie?"
"Certo che l'ho notato amico! .. Secondo me, quei due l'avranno combinata grossa, e il vecchio adesso è fuori di se! .... Poco fa, ho visto il Generale con due spade portarsi dietro il Marchese, e ti assicuro che non prometteva nulla di buono. Certo che non vorrei essere al suo posto, il vecchio pazzo quando si arrabbia diventa una belva, adesso sappiamo da chi ha preso il nostro Comandante!"
"Ah ah ah ah ... Ehi Alain, il povero Andrè deve amarla davvero tanto per sopportare sia la moglie che suo padre ah ah ah!"
"Amico, secondo te, uno che attende una donna per venti lunghi anni, rinuncia al suo nome per prendere quello della moglie e sopporta il vecchio pazzo,come lo definiresti?"
"Un santo, Alain!"
"Un santo, oppure un pazzo follemente innamorato della propria donna."
"Già è vero Alain! ... Lo vediamo tutti come Andrè guarda il Comandante. Mi chiedo se anche noi due guardiamo così le nostre mogli ah ah ah!"
"Ti prego Gerard, non ricordarmi mia moglie, altrimenti ..... peccherei solo con il pensiero! Non dimentichiamoci che ci troviamo in un luogo sacro ih ihih! ......"
"Alain, in tutta sincerità, anche a me manca moltissimo la mia Alizée , non so come farò per i prossimi mesi senza di lei! ..."
"Uhmm .. non sapevo che anche tu fossi fatto di carne ed ossa amico mio ah ah ah ah!"
"Prendimi pure in giro Alain, però, mia moglie mi manca moltissimo! Sai, la scorsa notte l'ho sognata, e non ti dico come mi sono svegliato ...... Sai cosa mi chiedo Alain?"
"Cosa Gerard?"
"Se ... si insomma, magari aspetta un figlio ed io non lo posso nemmeno sapere!"
"Però, sai che non ci avevo pensato!"
"Non appena lasceremo il convento, consegnerò la lettera che ho scritto a mia moglie al corriere, almeno lei potrà avere mie notizie, anche se io non potrò ricevere le sue!"
"Non sei il solo a dover mandare una lettera, anch'io lo farò domani mattina, prima di lasciare questo posto!"

Din .. don ... Din ... Don ....

"Ancora questa campana! Ma cosa avranno mai da fare con tutti questi segnali Gerard?"
"Credo che sia l'ora del raccoglimento Alain."
"Certo che qui, i frati non si annoiano mai, stanno sempre a pregare. Sai che ti dico Gerard?!"
"Cosa amico?"
"Prendiamo le nostre spade, e lasciamo queste quattro mura, desidero fare un giro per le campagne. Un po' d'aria ci farà bene, almeno ci sgranchiamo le gambe!"
"Si certo Alain, hai ragione! ... Andiamo in camera nostra e prendiamo le armi!"



Sono in camera mia, sdraiato sul mio letto, mi sento tutte le ossa rotte. Aver passato la notte in Chiesa, dormendo, sdraiato sul pavimento, non mi ha fatto certo bene! ... Spero almeno che Nostro Signore abbia ascoltato le mie preghiere! ... Vorrei tanto levarti dalla testa e ... dal mio cuore ... mio bellissimo Comandante!
L'ho osservata, quando eravamo al convitto, era di fronte a me, come era bella! ... Bellissima! .... Aveva una luce negli occhi ...... era l'espressione di una donna innamorata! ... Ma no, era una mia impressione ... Madamigella Oscar non lascia mai trapelare i suoi sentimenti. Ma io, quando la guardo, mi immagino di vederla in ogni modo e pretendo di carpire ogni suo singolo pensiero.
Ma come faccio a levarmela dal cuore se continuo a pensare a lei, non appena rimango solo?! ..... Oh mio Dio aiutami ... Mi sento impazzire! ... Sono un soldato in missione che si sta logorando l'anima per una donna! .... Per una creatura meravigliosa ...... Perché Oscar non hai scelto me ... perché non hai amato me? ... Perché? ........



"Marianne, posso entrare?"
"Si vieni Pure! ..... Sola? Mi meraviglio che tu non stia con Charles!"
"Impossibile! .. Nostro padre, per punirlo, l'ha portato con se!"
"Dove?"
"Nei boschi ... credo ..."
"Per cosa?"
"Per ... allenarlo con la spada. Lui dice che, anziché crogiolarsi con me, deve imparare a difendersi! .. Adesso si è messo in testa di fare di mio marito un soldato! ... Ma sai qual è la verità? E' soltanto una scusa per punirlo, per quanto accaduto."
"A nostro padre, non sarebbe mai venuta un'idea simile, se voi stanotte non vi foste appartati in convento!"
"Prego Marianne, noi non l'abbiamo fatto all'interno del convento, ma nella carrozza!"
"Si certo Joséphine! ... Ma guarda caso, la carrozza si trova all'interno di un luogo sacro."
"Si certo, è vero! .. Però ci sarebbe andata bene, se nostro padre non ci avesse scoperto."
"E se anziché di nostro padre, vi avesse visto un religioso? Dimmi sorellina cara, cosa sarebbe accaduto?"
"Ancora con questa storia Marianne, e basta! .. Non è successo! .. Ed è inutile che voi tutti me lo rammentiate! ..... Però Marianne, non sai com'è stato ..E' stato bellissimo! ..... Meraviglioso! .....
"....................."
"Cosa c'è? Non dici più nulla?"
"Non ne vale la pena con te Joséphine!"
"Forse è meglio cambiare argomento! ... Ma dimmi, sei sola? .. E Oscar non è con te?"
"No! .. Lei è andata via con Andrè, ed io tra poco raggiungerò Louis."
"Dove andrete?"
"Non lo so, forse faremo una passeggiata!"
"Ne sei sicura sorellina? .. Non vi aggirerete per i boschi, abbandonandovi con madre natura?"
"E anche se fosse Joséphine? .. Non ci intratterremo all'interno di questo posto per fare certe cose."
"Ti prego, non incominciare, non ne posso più! .. Mi sono bastate già le prediche che tutti voi mi avete fatto, altre non ne voglio sentire!"
"Si certo, certo! ... Quando la verità è scomoda, non è bello ascoltarla!"
"Senti Marianne, e Oscar sai dove è andata con Andrè?"
"Non lo so, ma credo che non sia difficile immaginarlo, visto che rimarrà fuori con suo marito tutto il giorno!"
"Ah beata lei Marianne!"
"Nostra sorella e Andrè hanno saputo pazientare, e adesso si godono la giornata appieno, visto che non sappiamo tra quanto tempo toccheremo nuovamente un letto!"
"Ih ih ih ... Certo Marianne, se solo nostro padre immaginasse una cosa simile, li andrebbe ad acciuffare immediatamente! ....."
"Tu credi che nostro padre non se lo immagini? Ti sbagli! E poi è inutile che dica ad Andrè di non toccare sua moglie, oltre ad essere assurdo, è anche ridicolo! Nemmeno se lui e noi altri, ci fossimo astenuti dal farlo!"
"Ma nostro padre lo sa benissimo, è solo che lui si preoccupa per ogni cosa in maniera eccessiva."
"Scusami Joséphine, ma adesso devo andare, mi aspetta mio marito!"
"Oh beata te Marianne! .. Voi due con i vostri mariti, ed io qui tutta sola ad annoiarmi!"
"Puoi sempre andare in Chiesa a pregare ...... sorellina! Sai, poco fa ha suonato la campanella che avvertiva che tra poco comincia la Messa."
"Ma no Marianne cosa dici? Preferisco rimanere in camera mia, magari scrivo a nostra madre e le racconto del nostro viaggio."
"Le racconterai di stanotte?"
"Ma cosa dici sorella, ti va di scherzare? Sai che predica al mio rientro!!"
"Era solo un'idea! .. Beh io vado, ci vediamo a pranzo, a dopo!"
"A dopo Marianne, e divertiti!"
"Sei sempre la solita Joséphine!"
"Perché, tu forse certe cose non le fai? Ah ah ah!"
"Sei davvero impossibile, non pensi ad altro!"
"A cos'altro dovrei pensare, dimmi tu?!!"
"Ciao Joséphine."
"Ciao .... Marianne!"


Vedo Marianne uscire in tutta fretta, appena chiude la porta, penso ad alta voce: "Ah beate loro!"



"Vieni Oscar, proviamo alla prima locanda, chiediamo se hanno una stanza."
"Andrè, veramente ... cosa penseranno di noi?"
"Cosa vuoi che pensino? Siamo o no marito e moglie?"
"Si però ..."
"Però cosa?"
"Noi apparentemente ... Ma guarda, sembriamo due uomini, non certo una coppia."
"E' vero, prima non ci facevo caso, perché non eri mia moglie, ma da quando ci siamo sposati, questo piccolo particolare, comincia a diventare un bel problema! ..... Sai che penso Oscar?"
"Cosa Andrè?"
"Non appena faremo ritorno a casa, tu dovrai occuparti del tuo guardaroba ..."
"Perché Andrè? Forse non ti sto più bene così?"

La guardo, ha le mani sui fianchi, un'espressione accigliata, si sta arrabbiando.

"Ma certo che si Oscar! E' solo che non possiamo sempre aggirarci con l'ansia di essere scambiati continuamente per due uomini."
"Ma Andrè, io non riuscirei a vedermi vestita in modo diverso!"
"Non è vero Oscar! Ti ricordo che in qualche occasione, hai indossato degli abiti femminili, e voglio rammentarti che eri a dir poco bellissima!"
"Ma si, è vero Andrè, ma erano circostanze particolari, non ho certo indossato ogni giorno quel genere di abbigliamento!"
"Madame Grandier, ti ricordo che a breve sarai costretta a vestirti in un certo modo, visto che il ventre tra non molto diventerà enorme!"
"Santo cielo Andrè, anche se è vero, detto così mi impressiona!"
"Davvero? Ma non è come dico io?!"
"Si certo! .. Però ... sai, non ci ho ........ ancora pensato."
"Dovrai cominciare a farlo, mia dolce Oscar!"

Andrè ha uno sguardo dolce, il suo non è un rimprovero né una richiesta. È lo sguardo di un uomo innamorato e preoccupato. È lo sguardo di un uomo felice, appassionato, in ansia per la donna che ama.

"Si certo, ma per adesso non voglio! Preferisco godermi ancora i miei abiti maschili, fintanto che mi sarà possibile indossarli. Allora entriamo o no nella locanda? Magari abbiamo un po' di fortuna e troviamo una stanza tutta per noi!"
"Si entriamo."
"Andrè, aspetta un momento, cosa diciamo al locandiere?"
"Che siamo dei pellegrini in cerca di ristoro e di un letto per riposare, tutto qua!"
"Va bene Andrè, entriamo!"


"Buongiorno!"
"Buongiorno a Voi Signori! .. In cosa posso esserVi utile?"
"Abbiamo bisogno di ristoro e di una stanza per riposare!"
"Per la notte?"
"No Monsieur! ... Solo per l'intero giorno! ...... Siamo qui di passaggio, dobbiamo raggiungere la prossima località, partiremo nel pomeriggio, sapete per il caldo è preferibile viaggiare al crepuscolo, è meno faticoso!"
"Beh veramente, tra pochi minuti due ospiti lasceranno una stanza, se volete, potete prendere quella, ma dovrete dare tempo a mia moglie di ripulirla un po' e cambiare le lenzuola!"
"Va benissimo, intanto potreste servici qualcosa da mangiare Monsieur!"
"Ma si, certamente! .. Intanto prendete posto al tavolo, ditemi cosa posso servirVi?!"
"Oscar, hai qualche preferenza?"
"No, qualsiasi cosa andrà bene."
"Monsieur, le specialità della casa andranno benissimo."
"Benissimo, fidatevi di me, Vi farò portare dei piatti deliziosi!"
"Grazie Monsieur!"
Non appena l'oste si allontana, dico a mia moglie: "Siamo stati fortunati, avremo una stanza tutta per noi, per tutto il giorno, non vedo l'ora di rimanere solo con te!"
"Su dai Andrè, abbi un po' di pazienza!"
"Credimi, ne ho avuta fin troppa ....."
"Lo so Andrè ...."




Charles ed io siamo in aperta campagna,mi rendo conto che il terreno è fangoso, ed è molto facile scivolare. Anche se le circostanze non sono delle migliori, non demordo, ho deciso che Charles imparerà a tirare di scherma e lo farà! E poi una punizione per quello che ha fatto ieri notte, se la merita! .......

"Charles, dobbiamo stare attenti,il terreno non è dei migliori, è evidente che nei giorni precedenti è piovuto! Quindi sta attento a non scivolare, altrimenti, ti sporcheresti di fango."
"Si Signor Generale! .. Starò attento!"
"Bene .... possiamo cominciare! .... Su forza Charles, impugna come si deve la spada ... in guardia Charles!"

Cominciamo a tirare di spada, come era prevedibile, Charles è in difficoltà! ... Lo incito a fare del suo meglio ma è tutto inutile.

"Avanti Charles .... Attaccami ......"
"Puff .... Puff ... Signore, credo che la spada non sia ... per me ... e poi il terreno .... Si scivola ...."
"Sta zitto Charles! .... Anch'io sono nelle tue condizioni, e non mi lamento, su continua ad attaccarmi .... Muoviti!"

Mio suocero è davvero convinto di farmi diventare un bravo spadaccino, ma io credo di non farcela. E poi lui è ancora più bravo e più esigente di tutti i precettori che abbia mai avuto! ... Come può ritenersi soddisfatto di me? ... Impossibile!!

"Su dai Charles, un altro affondo .... Forza dai ...."

Continuo a incoraggiare mio genero, ma riconosco che è tutto inutile, ma se crede che mi arrenderò, si sbaglia di grosso, farò di lui un ottimo spadaccino, con me non ha scampo!

"Signore, è tutto inutile, non ce la farò mai!"
"Ti sbagli, certo che ce la farai! .. Vedrai che quando tornerai a casa, sarai diventato un vero tiratore di scherma! ... E adesso basta con le lamentele e difenditi!"
"Signore io ........ non ce la farò ma......... Ops ... dannazione sono scivolato! ... No che disastro! E adesso come faccio? Sono tutto inzaccherato!""
"Ah ah ah ah ah .... Immaginavo che saresti caduto ....."
"Ma Signore guardate, il terreno è fangoso!"
"E allora Charles? Non è un buon motivo per farsi un bagno di fango! "
"Ma Signore come faccio? Vorrei darmi una ripulita, prima di continuare."
"Non ha importanza, su alzati!!"
"Ma Signore, le mie mani, sono così sporche, che la spada scivolerebbe dalle mani."
"CHARLES, NON FAI CHE LAMENTARTI! GUARDA LI' APPESI AL RAMO DELL'ALBERO, CI HO MESSO QUALCHE ASCIUGAMANI, SU SBRIGATI ! ... Incapace!!"
"Sssi Signore faccio in un attimo ...."



"Ehi Gerard, ma quei due sono ...... il Generale e il Marchese!"
"Si Alain, ma guarda il Marchese come è conciato, è finito nel fango."
"Già! ... Che strano un Signore come lui, che si sporca da capo a piedi ah ah ah!"


"AVANTI CHARLES, HAI FINITO DI RIPULITI? .. SU MUOVITI .. SBRIGATI!!"
"Sissignore arrivo .. prendo la spada ............. Possiamo ricominciare."


"Alain, non è possibile! .. Il Generale, gli sta insegnando a tirare con la spada."
"Ih ih ih ... Ma guarda Gerard, sono incredibili! .... Secondo me, il vecchio è fuori di sé, guarda che espressione ha! .. E poi il Marchese ih ih ih ... è tutto infangato! ... Non è possibile! ... Tutto questo ha davvero dell'incredibile Gerard!"
"Alain, se il Generale si è messo in testa di dare lezioni al Marchese, vedrai che riuscirà a fare di lui un soldato."
"Ma cosa dici Gerard? Ma guardalo! .. Secondo te, quanto tempo gli occorrerà, per trasformare suo genero in un valido schermidore?!! ..... Non lo vedi che non sa nemmeno impugnare la spada?!! E' un uomo di affari, non un soldato! Lo sai che per acquisire certe abilità ci vogliono mesi, e per alcuni servono anche anni?! ... Ma che diavolo si è messo in testa il vecchio pazzo!!"
"Non lo so cosa si è messo in testa il Generale Alain, ma nel caso del Marchese, la vedo male!"
"Secondo me Gerard, lo sta punendo per qualcosa che ha combinato!"
"Può darsi Alain, ma un po' di allenamento non gli farà certo male! "
"Ben detto Gerard! .. Almeno sappiamo che quando si arrabbia, non se la prende solo con noi, ma con tutti!"
"Alain, veramente con me non si è mai arrabbiato!"
"Oh senti Gerard, solo perché tu sei sempre così servile, non è detto che prima o poi non si arrabbierà anche con te!"
"Alain, non vedo perché contrariare il Generale, dopo tutto siamo dei soldati, ed è nostro dovere sottostare agli ordini dei nostri superiori! ... Adesso è meglio andare via, meglio lasciarli soli!"
"Hai ragione! .. Andiamo via Gerard!"

"Charles,se credi che per oggi abbiamo finito, ti sbagli! .... Dopo pranzo, si riprendono gli allenamenti, ma prima dovrai darti una bella ripulita, ma guarda come ti sei conciato!"
"Signore io ..... io credo, che non riuscirò mai a diventare lo spadaccino che Voi sperate."
"Cosa? Ma certo che lo diventerai, altrimenti non sarei il Generale Jarjayes! ... Adesso è meglio tornare, hai appena il tempo di darti una ripulita, tra un po' verrà servito il pranzo, su sbrighiamoci!"
"Sissignore!"

Sono un passo dietro a mio suocero, lo vedo soddisfatto, evidentemente è contento di avermi tenuto occupato per l'intera mattinata, e come se non bastasse, pretende ancora che continui ad allenarmi per tutto il pomeriggio. Spero che la rabbia nei miei confronti gli passi quanto prima. Trascorrere un'intera giornata in questo modo ha dell'inverosimile, non ce la faccio più!



"Signori, ecco qua la chiave! La stanza è stata ripulita, è al piano di sopra, l'ultima a destra, la camera è la numero sette. Come mi avete chiesto, in camera vi ho fatto portare dei biscotti appena sfornati e una brocca di cioccolata!"
"Grazie Monsieur!"
"Grazie a Voi Monsieur e buon riposo!"

Non appena l'oste si allontana, guardo mia moglie malizioso e le dico: "Hai sentito Oscar? Il locandiere, ci ha augurato un buon riposo, che ne dici di andare di sopra?"
Sorrido e ribatto: "Vuoi davvero riposarti Andrè?!"
"Non siamo qui per questo Oscar?"
"Su dai Andrè, meglio non fare certi discorsi qui, non voglio che qualcuno possa ascoltarci!"
"Hai ragione Oscar, meglio andare."

Oscar ed io percorriamo la scalinata di legno che ci porta nella nostra stanza, siamo nel corridoio, passiamo davanti ad altre stanze, cerchiamo la nostra, ancora due ed eccola qua. Tiro fuori la chiave dalla tasca, la infilo nella serratura, la porta si apre.
Guardo mia moglie, le dico: "Ecco qua Oscar, è la nostra camera,entriamo!"
Chiudo la porta, giro in fretta e la chiave, non perdo tempo, afferro la sua mano, la tiro a me, e senza dire alcuna parola, comincio a baciarla avidamente! ... Oscar contraccambia i miei baci bramosi, sento che mi desidera, non capisco più nulla, le sbottono rapido il gilet, sciolgo i lacci della sua camicia, e in pochissimo tempo gliela sfilo. Continuo a baciarla a perdifiato, e un passo dopo l'altro, stretta a me la porto vicino al letto, la spingo delicatamente giù, in breve tempo siamo distesi ... lei sotto di me.
Continuo a baciarla, le mie mani percorrono la sua pelle liscia e delicata, è talmente morbida che mi sembra di sfiorare la seta tra le mani ... che emozione! ...
Le sue labbra si allontanano appena dalle mie, mi sussurra: "Andrè .. ti amo ... ti desidero ...."
Le sue parole mi emozionano, un brivido mi percorre lungo la schiena, non capisco più nulla, non riesco a dirle nulla ... le mie mani continuano ad accarezzarla, la mia bocca la cerca con avidità. Un bacio e ancora un altro ... le mie labbra assaporano il suo corpo, il suo profumo mi inebria ..... Oscar è mia ... solo mia ... di nessun altro .....
L'emozione mi stordisce, la mia voce trema, le sussurrò: "Oscar ... amore mio ... ti amo ............"



"Charles, Ma ... come sei conciato? Si può sapere cosa ti ha fatto mio padre?"

Guardo mio marito, tra i capelli ha ciuffi d'erba e terra, il codino mezzo sciolto, la camicia, prima bianca, è ora marrone, con macchie verdi, tutta umida. I pantaloni sono ridotti pure peggio della camicia. Sembra che abbia fatto il bagno nel fango, o la lotta. Sembra che si sia rotolato a terra. E poi ha un odore.....ha bisogno di un bagno! È tutto sudato, sporco, puzzolente!

"Ecco vedi Joséphine, lui non centra, è solo che durante l'allenamento sono scivolato in una pozzanghera, e adesso mi ritrovo in queste condizioni, eppure mi sono dato una ripulita con degli asciugamani, quindi puoi immaginare come ero conciato!!
"Oh Santo cielo, povero caro!"
" ... Ascolta Joséphine mi serve dell'acqua per ripulirmi, per favore aiutami a riempire la tinozza."
"Si .. certo Charles, adesso la riempio, ma prima dovrò riscaldarla un po'!"
"Intanto prendo dei vestiti puliti, spero solo che anche questi non si concino nello stesso modo!"
"Ma come, mio padre per oggi non ha ancora finito con i suoi allenamenti?"
"No! .. Vuole che mi alleni anche nel pomeriggio, spero solo di riuscire a riposarmi almeno mezz'ora prima di andare! .. Sinceramente, mi sento sfinito."
"Povero tesoro! .. Ma io so perché mio padre ti sottopone a questi ritmi, è per impedirti di giacere con me stanotte."
"Joséphine, anche se non fossi stanco, dopo questa lezione che tuo padre ha deciso di darmi, non ripeterei per nulla al mondo l'esperienza della carrozza ..."
"Ma Charles, cosa dici? Per caso non ti è piaciuto?"
"Certo che mi è piaciuto Joséphine, ma guarda a che prezzo!! ... Tu non conosci tuo padre, quando decide di darti una lezione, non è per niente docile, anzi, è terribilmente severo!"
"Charles, mio padre ha giurato di darci una lezione, ed io so perfettamente che farà di tutto per impedirci di stare insieme. Lui è capacissimo di tenerci sotto stretta sorveglianza, ne sanno qualcosa mia sorella Oscar e Andrè. Basti pensare che prima del matrimonio ha reso loro la vita impossibile, ma se crede di fare la stessa cosa con noi, beh, si sbaglia di grosso! Appena ne avremo l'occasione, ci apparterremo! Sappi che io non posso starti lontana Charles, a costo stanotte di lasciare il convento e andiamo in aperta campagna! Io ti voglio Charles, non ci sono allenamenti che tengano! .. Quindi fatti coraggio e sii forte!"
"Spero di poterti accontentare Joséphine, ma sappi che già da adesso sono distrutto!"
"Non preoccuparti, ti farò un buon massaggio che ti rifarà riprendere immediatamente, ma tu dovrai accontentarmi!"
"Lo spero Joséphine ... lo spero, cara!"


Sono sconsolato, Joséphine non ha ben chiaro cosa mi aspetta nel pomeriggio! Temo proprio che non riuscirò a soddisfarla questa notte. E se le prossime giornate, oltre al viaggio a cavallo, dovrò anche allenarmi con la spada, la notte sarò troppo stanco e distrutto! Io non sono un soldato, ma un uomo d'affari. Questa missione si sta rivelando molto più impegnativa del previsto, e mio suocero è un uomo impossibile. Mi chiedo come faccia Andrè a sopportarlo da quasi trent' anni. Certo, è cresciuto nella casa del Generale, come compagno di giochi e di studio di Oscar, ma questo non spiega come faccia a resistere.


Oscar si è assopita tra le mie braccia, le poso un bacio sulla nuca, sento il suo profumo, accarezzo i suoi capelli .... mi fa impazzire nuovamente, cerco di trattenermi per non svegliarla, non voglio che si stanchi, non devo dimenticare che sta aspettando un figlio ... un figlio nostro! .... Che emozione indescrivibile che provo! ... Temo che giacere ancora con lei, le possa fare male! E poi prima l'ho presa con una tale foga! Non riuscivo più a contenermi, a resistere! La volevo, avevo un bisogno fisico di sentirla mia, solo mia. Sono stato un incosciente, incurante delle sue necessità. Mi dispiace, spero di non avere esagerato, non me lo perdonerei mai....... Non so, il Generale dice di astenermi, però ... è tutto così difficile, sinceramente credo che abbia esagerato. Stasera quando torneremo al convento, chiederò consiglio a Charles e Louis su come devo comportarmi con mia moglie incinta, meglio chiedere a chi ne sa più di me.
La sento muoversi, mormora: "Andrè ...."
Vedo i suoi occhi aprirsi piano, sbatte le palpebre un paio di volte, si stropiccia gli occhi, mi guarda, mi sorride, appoggia la sua mano sinistra sul mio petto......guardo le sue dita, la fede e l'anello di fidanzamento. Sorrido.
"Oscar ... ti sei svegliata?"
"Si Andrè... e il mio, è stato un dolce risveglio tra le tue braccia!"

Le sue parole mi fanno impazzire ancora di più, non resisto ... la bacio,leggero, le mordicchio le labbra, la stuzzico, la assaporo, le sussurro: " Oscar .. Oscar ..."

La mia voce è un sussurro, un ansimo, un soffio.

"Andrè..... ti amo, Andrè ....."

La bacio ancora, non riesco ad allontanarmi da lei, non voglio allontanarmi, ho bisogno di lei, della mia splendida donna, di mia moglie, della mia migliore amica, della mia compagna di giochi. Ho bisogno del suo amore, ho bisogno di dare voce e corpo al mio, di amore...... Sono nuovamente su di lei, continuo a baciarla, leggero, percorro tutto il suo corpo, la accarezzo, credo che nonostante i miei timori non riuscirò a fermarmi ....... Ma ho paura di farle male .. di fare male al nostro bambino ... mi fermo, la guardo.Sento gocce di sudore correre sul mio viso, mi sembra di impazzire, faccio fatica a trattenermi, a non prenderla ancora. Mi manca, non sono mai sazio di lei.

Andrè continua ad accarezzarmi ma,mi guarda con timore, gli chiedo: "Cos'hai Andrè, cosa ti succede? Perché ti sei fermato?!"
Siamo labbra su labbra, le sussurro appena: "Ho paura di farti male Oscar ....prima, non ci ho pensato, mi dispiace....io.....perdonami ..."

Oscar spalanca gli occhi, mi sorride, mi accarezza tra i capelli, come a volermi rassicurare.

"Temi che possa succedere qualcosa al nostro bambino?"
"Si Oscar ..."

Sorrido, lo stringo di più a me, che tenerezza che mi fa il mio Andrè, è così premuroso!
La mia mano, sfiora i suoi capelli, l'indice percorre le sue meravigliose labbra, sorrido ancora, sussurro: "Stai tranquillo Andrè, ho letto il libro che mi ha dato Lassonne, c'è scritto che non può accadere nulla di male, né a me e nemmeno a nostro figlio!"
"Dici davvero Oscar? Ne sei sicura?"
"Certo ... amore mio .. ne sono sicura ... adesso baciami e non fermarti!"


Le sue parole mi tranquillizzano,un respiro profondo, e ricomincio ad accarezzarla e baciarla, con dolcezza e tenerezza. Poso le mie labbra sul suo viso, poi scendo sul collo, passo leggero sul suo petto, mi sembra persino che sia più morbido e sensibile, piano e leggero arrivo al suo ventre, si inizia a intravedere una leggera morbidezza, le sorrido, le faccio il solletico, inizia a ridere!
Ridiamo assieme, felici come da bambini, siamo rimasti noi, due adulti che si amano da sempre, ma che solo ora hanno trovato il coraggio di esprimere i propri sentimenti.


Andrè è dolcissimo, tenero, passionale, premuroso.
Mi coccola, mi accarezza, mi bacia, con una lentezza esasperante. Poi piano, dolce come non è mai stato, lo sento in me, lento, esasperante. Mi sta facendo impazzire, lo desidero come non mai, desidero il suo calore, il suo abbraccio protettivo. Desidero il padre del figlio che porto in grembo.




"Su Charles, avanti ..... attacca ... non andare a rilento, così lasci scoperta la guardia!"
"Signore ma io ......"
"Cosa c'è Charles, non riesci ad attaccare? ... Su fatti avanti .... Ancora ..."
"Il terremo è scivoloso ..... puff ....."
"Anch'io sono nella tua stessa situazione e non mi lamento."
"Si però ...."
"Meno chiacchiere ... voglio vedere un affondo ... muoviti!"




Sono sdraiato sul letto, vedo la mia amata rivestirsi, è veloce nei suoi movimenti, fluida, leggera, sinuosa, ma sembra avere fretta di andare via! ... Oscar è davanti allo specchio, mette in ordine la sua lunghissima chioma,ci passa le dita per disfare i nodi, ah.....i suoi bellissimi e setosi capelli, in cui ho affondato le mie dita, ho respirato il loro profumo....... la guardo, mi guarda.

"Andrè cosa fai, rimani a letto? Non hai molta voglia di andare via?"
"A dire il vero, mi piacerebbe rimanere un altro po', riconosco però che non è possibile!"
"Infatti,dobbiamo andare via, lo sai che domani mattina all'alba dovremo partire, abbiamo bisogno di riposare!"
Mi alzo mestamente e le dico: "Si è vero! .. Domani ci rimetteremo in viaggio, chissà quando avremo la possibilità, di fare una sosta in una locanda e usufruire di un bagno!"
"Già infatti, sarà la prima cosa che farò non appena arriveremo al convento: un bel bagno!"
Andrè mi si avvicina, è alle mie spalle, mi cinge con le mani intorno ai fianchi, mi posa un lieve bacio sul collo, mi sussurra: "Mi piacerebbe molto entrare nella vasca con te, ma non è possibile, sai che scandalo se ci scoprissero?! Ah ah ah!"
Mi giro verso mio marito, lo guardo e con tono severo gli dico: "Ti prego Andrè! Non dirlo nemmeno per scherzo, bastano già i colpi di testa di Joséphine!"
"A proposito Oscar, si può sapere cosa è accaduto tra tuo padre e Charles? Stamattina, ho percepito un'aria strana tra i due, è successo qualcosa?"
"Certo che si Andrè! .. All'alba, mio padre ha trovato mia sorella e Charles che dormivano all'interno della carrozza!"
"Cosa? Ma stai scherzando?"
"Affatto Andrè! Quei due hanno passato l'intera nottata lì dentro, per fortuna che non sono stati scoperti dai frati!"
"Ih ih ih Dici davvero Oscar?! E tuo padre li ha scoperti?!! Ih ih ih .... Non ci posso credere"

Andrè inizia a ridere, lo guardo, quanto è bello, il mio Andrè.... Però.....quel sorriso malizioso che sta facendo.......mi da molto da pensare.....

"Certo che dico sul serio Andrè! ... Mio padre era furioso e ha minacciato Charles, dicendogli che gliela avrebbe fatta pagare!"
"Ah ah ah .. Non è possibile Oscar, povero Charles!"
"Già Andrè .... povero Charles! ... Chissà che brutta giornata avrà passato!"
Andrè mi si avvicina ancora, mi abbraccia e mi sussurra sorridendo: "Però ...... Mi piacerebbe molto, fare l'esperienza dentro la carrozza, che ne dici? Chissà come deve essere?!"
"Andrè, ti va davvero di scherzare?"
"Beh certo, in questo momento non è il caso, sono già bastate le sfuriate di tuo padre contro Charles, ma al nostro rientro a Parigi, promettimi che esaudirai il mio desiderio!"
"Andrè, al nostro ritorno, credo che a malapena riuscirò ad entrare in una carrozza, figurarsi poi a fare ...."
"L'amore?"

Guardo mia moglie, la mia dolce Oscar, è tutta rossa in viso, con gli occhi bassi, le mani strette l'una nell'altra. È molto in imbarazzo, ma è così bella, tanto bella, così indifesa.......mi fa impazzire! Solo con me, si lascia andare così!

"Si, infatti!"
"Oh beh! .. Allora significa che aspetterò finché non sarà nato il nostro bambino!"

Le labbra di Andrè sfiorano le mie, mi bacia prima con delicatezza e poi con possesso ....... Si allontana appena, mi sussurra: "Dobbiamo andare, hai bisogno di riposare, credo che per oggi ho davvero preteso molto da te!"
"Andrè ..."
"Si?"
"Sei stato.......Si......ecco......sei...... meraviglioso! ... Ti amo Andrè ..."
La stringo forte a me, e le sussurro: "Anch'io ti amo Oscar ... ti amo, ti amo con tutto il mio cuore! ... Non puoi nemmeno immaginare quanto ti ho amata e desiderata in silenzio! .. Per me sei stata la tortura più dolce che crudele ....."
"Oh Andrè ......."



Abbiamo lasciato la locanda, portiamo i cavalli al passo, durante il tragitto Andrè mi dice: "Oscar hai scritto a tua madre?"
"Non ancora, lo farò stasera."
"Domani mattina prima di partire, debbo consegnare le lettere al corriere."
"Si Andrè, non preoccuparti, ci sarà anche la mia! ... Ma dimmi, oltre alla mia quante lettere arriveranno a palazzo?"
"Tutti ne abbiamo scritta una! .. Le tue sorelle le hanno già consegnate a tuo padre, manca solo la tua."
"Tranquillo, mia madre riceverà la notizia del bambino direttamente da me! ... Tu lo hai scritto alla nonna?"
"Certo che si, altrimenti non me l'avrebbe mai perdonato! Se non lo avessi fatto, sai quante mestolate mi sarei preso al nostro ritorno?! .. Oh no! .. La notizia dell'arrivo del nipotino è tra le prime righe ah ahah!"
"Ah ah ah ah ah .... Su dai Andrè sbrighiamoci! Ah ah ah!"

Ridiamo felici, sui nostri cavalli, affiancati. È stata una giornata magnifica, Andrè è un vero tesoro, mi coccola senza soffocarmi, mi ricorda di fare attenzione al nostro piccolo, mi supporta. E adesso siamo a cavallo, mi mancava sentire l'odore dei cavalli, la criniera tra le dita, attorcigliata alle briglie. Andiamo al passo, ho promesso ad Andrè che avrei fatto attenzione, e così sarà! Sono felice, credo di non essere mai stata così felice!

Allegramente continuiamo a percorrere un breve tratto di bosco fitto, per poi arrivare in aperta campagna, ed ecco che dall'alto dei nostri cavalli avvistiamo l'abbazia.
Arresto il passo del mio Cesàr, scendo,guardo Andrè e gli dico: "Su dai ... scendi anche tu!"
"Cosa c'è Oscar, ti senti male? Hai la nausea?"
"Niente di tutto questo Andrè, sto benissimo! ..Ma perché pensi sempre che io possa sentirmi male! Su dai, prima di tornare, voglio misurarmi con te!"
"Ma Oscar cosa dici? Potresti sentirti male!"
"Perché dovrei sentirmi male? .. E poi ti prometto che non esagererò! .. Su dai vieni!"

Vedo una strana luce brillare nello sguardo di mia moglie, la conosco, in lei brucia il desiderio della battaglia, mi sorride, mi provoca, ha voglia di battermi.....perchè lei mi batte, sempre! Oggi è allegra, felice, con le gote arrossate, sorridente.

"Cos'hai Andrè, temi di essere sconfitto da tua moglie e da tuo figlio?"

Le parole di Oscar mi fanno sorridere, scendo da cavallo, le dico: "So benissimo che è molto difficile batterti, adesso poi che siete in due contro di me, sarà praticamente impossibile!"
Oscar sfodera la sua spada e mi dice:"E adesso cosa pensi di fare? Ricorda che non voglio alcun riguardo da parte tua, altrimenti saranno guai per te!"
"Sei davvero testarda Oscar, ma perché vuoi affannarti, dimentichi che sei incinta!"
"Andrè, devo pure allenarmi, finché mi sarà possibile, pensa se venissimo attaccati, credi che starei a guardare mettendo in pericolo me e nostro figlio?"
"Non ho detto questo, però sarebbe meglio che tu evitassi di ...."
"Basta Andrè! .. Ho detto di prendere la tua spada se non vuoi che mi neghi a te per i prossimi giorni."
"Ah ah ah ah ... Questa poi ah ah ah! ... Oscar non parlerai sul serio?"
"Certo che si Andrè, su avanti, non perdiamo tempo, ricordati che abbiamo un mucchio di cose da fare non appena saremo arrivati al convento. Sbrigati!"
"Non credevo che tu un giorno, avresti usato l'arma più temibile che possiedi contro di me!"
"Ma cosa dici Andrè? Di quale arma stai parlando?"
"Fingi di non capire?"
"Ah ah ah ah ... Andrè! Ah ah ah ah ... Allora se temi che la possa usare contro di te, non ti resta che impugnare la spada e farti sotto!"
"...... E va bene, hai vinto! .. Ma tu promettimi di non esagerare!"
"Promesso Andrè .... Avanti, fatti sotto, vieni avanti!"




"Charles, per oggi abbiamo finito, tieni, prendi questo e asciugati, sei tutto sudato."

Il Generale mi lancia l'asciugamani, l'afferro e lo passo sulla fronte.

"Grazie Signore, oggi poi fa davvero caldo! ...... Generale, debbo dire che tirare di spada, anche se è faticoso, comincia a piacermi!"
"Uhmm ... Mi fa piacere sentirtelo dire Charles! .. Ricorda figliolo che è indispensabile avere un minimo di conoscenza delle armi. Non si può mai sapere cosa potrebbe accaderci! ... Non appena avremo l'occasione di allenarci ancora, dovrai tenerti pronto!"
"Certamente Signore, adesso sono io che desidero imparare!"
"Dici davvero Charles?"
"Sissignore! .. Ho capito che avete ragione quando mi apostrofate come inetto, non è dignitoso essere difeso in tutto e per tutto da un soldato, in questo caso dal Maggiore Girodelle!"
"Queste parole ti fanno onore Charles, non posso che dirti, che sono orgoglioso di te! ....... Su figliolo adesso torniamo al convento. Dobbiamo darci una ripulita, domani ripartiremo, abbiamo bisogno di riposare!"
"Sissignore!"
"Charles, che sia ben chiaro, parlo di riposo assoluto, niente colpi di testa, ricordati che ti aspettano i turni di guardia, e come puoi immaginare non è facile, dopo aver cavalcato per tutto il giorno."
"Sissignore ... lo so!"
"Bene ... prendiamo le nostre cose e andiamo!"




"Su dai Andrè....... fatti sotto!"
"Oscar, sei ....... davvero tremenda!"
"Smettila di dire sciocchezze, e attacca!"
"Oscar ti prego, calmati."
"Andrè ... non indietreggiare e avanza ..."
"O ...... Oscar ... sei una furia .... vuoi ... calmarti?"
"Andrè, se non mi attacchi, giuro che .... che ...."
"Cosa fai, vuoi ricattarmi ancora?"
"Se mi costringerai, lo farò! ..... Su Andrè ... ti sto aspettando ..... non voglio che ti difenda, voglio ... che mi attacchi ...."
"Oscar ....... Calmati ..."
"Andrè .... Sei ripetitivo ... smettila!"

Oscar è una furia, non si risparmia, non si controlla, non sente ragioni, non reagisco, ma le sue stoccate sono sempre più incisive, indietreggio ..... un passo e ancora un altro, mi guarda con rabbia, vuole che reagisca, ma io non voglio.



Il generale ed io ci avviamo all'abbazia, durante il percorso, la nostra attenzione viene catturata dal un vociferare non molto distante da noi.
Vedo il Generale rallentare il passo, mi guarda e mi dice: "Charles ..... queste voci, mi sembrano familiari ....."
"Signore, provengono da dietro quel cespuglio ..... non vorrei sbagliarmi ma sembrano quelle di Oscar e di Andrè."
"............. Uhm...... vero ...... sono loro ... ma perché sono tanto animate?! ... Non vorrei che stessero discutendo o peggio ancora ........"
"Cosa avete Generale, cos'è quell'espressione?"
"Charles, ho un sospetto, presto .... andiamo a vedere!"

Charles ed io siamo dietro il cespuglio, ci appostiamo, guardiamo, sussurro appena: "Non è possibile! ... Quei due sono impazziti!!"
"Signore, veramente è vostra figlia che conduce il gioco, non Andrè!"
"Lo vedo Charles! .. Quell'incosciente ha dimenticato di aspettare un figlio! ... Ma dico, è mai possibile che tutti i miei generi siano privi di spina dorsale?"
"Signore, veramente, con le vostre figlie, non abbiamo scampo, si deve fare ciò che vogliono loro!"
"Parli da sciocco Charles! Sii uomo! Sei il marito, insomma!!!!... Adesso mi faccio sentire!"
"No no Generale, ma lasciateli stare, non vedete che Andrè non reagisce? Lasciateli fare!"
"Ma Charles, cosa dici?!"
"Scc.. Su Generale, vediamo se Andrè alla fine reagirà! ... Solo in quel caso, potreste avere da ridere!"





Andrè continua a non reagire, sono arrabbiata, e tra una stoccata e l'altra gli dico: "Andrè, giuro che se non ti fai avanti, ti taglio i vestiti!"

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora