Carnevale

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"Oscar calmati, è inutile infervorarsi in questo modo, se vuoi andiamo a parlare nella tua o nella mia stanza."
"Ma che sei matto Andrè, sarebbe il primo posto dove mio Padre verrebbe a cercarci, non ci penso proprio."
"Vogliamo andare nei giardini?"
"No Andrè, verrebbe a cercarci anche lì, e io non voglio vederlo fino al ballo di stasera!"
"Ballo? Quale ballo?"
"A già tu non sai, questa è l'ultima che poteva succedermi."
"Di che parli?"
"Vieni andiamo, allontaniamoci da qui, andiamo nei giardini adibiti alla servitù, almeno lì, spero, non verrà a cercarci.


Siamo seduti su una panca del giardino, Oscar comincia a parlarmi di come è andato il loro incontro dall'imperatore.


"E' così Andrè, l'arciduchessa Maria Teresa Elisabetta ha espresso il desiderio, o meglio l'ordine, di prendere parte al ballo in maschera che si terrà stasera a corte, vogliono conoscerti ..."
"Conoscere me?"
"Si Andrè, vogliono conoscere il mio promesso sposo."
"Ma ..."
"C'è poco da protestare Andrè, è un ordine dell'Arciduchessa; ci farà recapitare degli abiti adatti per tutti."
"Tutti?"
" Al ballo prenderanno parte mio Padre, Alain e Gerard in quanto nostri collaboratori. Non dimenticare Andrè che mio padre li ha presentati come tali alla corte, per giustificare il fatto di aver espresso il desiderio di alloggiarli in una stanza comunicante."
"Oscar ..."
"Dimmi Andrè ..."
"Di tutta questa faccenda, almeno c'è qualcosa che mi delizierà."
"Di cosa parli?"
"Stasera ti vedrò indossare un abito femminile, e ti giuro che mi emoziona l'idea."
"Andrè veramente io ..."
"Cosa c'è, perché tutta questa incertezza? Se hai indossato un saio, e sei passata per novizio, non vedo cosa ci sarebbe di male vederti indossare un abito da ... donna ... sono sicuro che sarai bellissima!"

Vedo Andrè guardarmi con occhi dolci, dimentico tutto ciò di sgradevole che mi è successo, stare accanto a lui mi fa stare bene, anch'io lo guardo con dolcezza, lui mi accarezza il viso e istintivamente, predo la sua mano e gliela bacio.
Delle voci mi riportano alla realtà: "Ehi avete visto i due francesi? Sono dei sodomita."
"E' un vero peccato, il moro è davvero un sogno!"
"Già amica mia, anche il biondino non è niente male ... però sono senza vergogna, qui davanti a tutti, per lo meno che facciano come gli altri, che si vadano a chiudere in camera, dopo tutto la corte non è nuova a queste cose!"

"Oscar hai sentito?"
"Certo Andrè, e come non avrei potuto ascoltarli! E' meglio andare via da qui."
"Oscar, poche volte concordo con tuo padre, non possiamo aggirarci per la corte così senza pensarci ..."
"Non ti capisco Andrè"
"Tu .. indossi questi abiti ed è normale che gli altri ..."
"Andrè cosa vorresti che cambiassi il modo di vestirmi?"
"Vedi Oscar è che ... e poi non mi hai detto ancora ciò che aspetto sentirti dire ..."
"Cosa Andrè?"
"Mi ami Oscar?!"

Vedo ancora le cameriere chiacchierare alle nostre spalle, è l'occasione di eludere il discorso con Andre.

"Oscar, perché non mi rispondi? Mi ami? Rispondimi ti prego!"
"Andrè ci stanno osservando andiamo."
"Dove Oscar, io voglio parlarti, voglio conoscere i tuoi sentimenti."
"Andrè non siamo soli ..."
"Non mi importa, tanto ai loro occhi siamo quelli che non siamo."
"Ma cosa dici Andrè?"
"Andiamo da qualche altra parte, dove vuoi, anche in camera tua, basta che tu mi dica ciò che senti per me!"
"Andrè io ... aspetta stasera ti prego."

La guardo con passione, lei lo sa, non resisto a tanta bellezza, non mi importa che ci guardino, con la mano le prendo il viso e le sfioro le labbra, lei me lo lascia fare, ma ancora una volta l'incantesimo si spezza con le parole della servitù.

"Ma che schifo, questi francesi!"

"A ... Andrè andiamo."
"Si Oscar, andiamo via, ma stasera dovrai confessarmi i tuoi sentimenti."
"Va bene, adesso voglio andare, Andrè!"

Avventura sulle Alpi || Lady Oscar x AndrèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora