21. Mario

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Sapere d'aver altro tempo da poter passare con lui mi ha fatto finalmente distendere i nervi che senza rendermene conto stavo tenendo tesi e per il momento sono anche riuscito a mettere da parte le mie paure quel tanto che basta per potermi godere questo tempo assieme a lui.
E nonostante il passato stia tornando ad affacciarsi sul mio presente con più oppressione, cerco di ignorarlo continuando a ripetermi che quello che sto vivendo e le sensazioni che sto provando adesso non hanno niente a che vedere in confronto a quelle di allora.
Non ci sono somiglianze, non ci sono punti in comune, ma soprattutto oggi non c'è amore.

Una volta riempito il baule con i nostri acquisti e dopo aver mangiato qualcosa, saliamo in auto e andiamo alla ricerca della nostra stanza nel villaggio di Santa Claus.
I piccoli cottage sono divisi due a due e il nostro è uno di quelli più distanti, più verso il bosco. La pace e il silenzio che si respirano sono unici e solo la vista di tutto questo verde ti fa indossare un abito fatto di calma e tranquillità.

Claudio resta sempre dietro di me ed è da quando siamo usciti dal ristorante che deve ancora dirmi qualcosa ma non lo reputo un segno negativo, semmai uno positivo perché in questo silenzio non c'è nessun imbarazzo e nemmeno nessuna tensione. Anzi, sembra quasi un silenzio rassicurante.

Varco la soglia e quello che vedono i miei occhi è qualcosa di magico. Non c'ero mai stato prima, o meglio, non mi ero mai fermato a dormire sebbene io sia già stato in precedenza a Rovaniemi. E tutto questo è nuovo per me quanto lo è per lui.

La stanza è grande e al suo interno c'è un enorme letto matrimoniale, un angolo cottura, un tavolo e un divano.

"Wow!" dico senza fiato.

"Mi aveva già conquistato l'albero di natale fuori dalla porta, ma devo ammettere che anche dentro è tutto progettato nei minimi particolari" dice lui guardandosi intorno.

E quando lo vedo alzare lo sguardo, faccio altrettanto.

"Quindi cornuti eh?! Se non sapessi per certo che non sei fidanzato lo chiamerei segno rivelatore!"

"Sei sicuro che invece il segno non sia per me?" chiedo mentre stiamo ancora guardando un lampadario fatto di corna di alce.

"Nessuno da dichiarare" dice lui "ma magari chi ha progettato questa stanza aveva qualcosa da dire dato che anche lì" e mi indica la parete accanto al letto "ci sono animali con corna!"

"Credi che sia un messaggio subliminale per la moglie?" chiedo io.

"Più che altro spero si siano lasciati! ...Tu che faresti?"

Cosa farei...so cosa ho fatto, ma se quello che ho fatto era giusto o sbagliato, devo ancora capirlo. Rimango in silenzio forse troppo a lungo per impedirgli di pensare che stavo ricordando, così piuttosto di rispondergli, svio la domanda.

"Penso che non siano affari nostri e dato che so che nel bagno c'è la sauna, credo che dovremmo approfittarne!" e dopo averlo detto comincio a spogliarmi davanti a lui che non mi toglie gli occhi di dosso e una volta nudo, entro in bagno, prendo un asciugamano ed entro nella sauna per accendere le pietre.

Passano solo pochi secondi prima che lo stesso ragazzo che mi stava fissando poco fa mi raggiunga anche lui nudo e mi abbracci da dietro.

"Non l'ho mai fatto!"

"In sauna?" chiedo.

"Stupido! Acceso il calore!"

"Strano perché ogni volta che ti vengo vicino riesci ad accendermi!"

"Ma pensi sempre al sesso!?" mi chiede lasciando andare il mio corpo dalle sue braccia.

"No. Anche ai matrimoni!" e gli faccio l'occhiolino.

Una volta raggiunta la temperatura vado a sedermi accanto a lui e butto indietro la testa beandomi della sensazione di torpore che solo questo caldo secco sa darmi.

"Fa caldo qua dentro!" mi sento dire e quando apro gli occhi per guardarlo, lo trovo tutto sudato e accaldato che si fa aria con la mano.

"Cla, sai cos'è una sauna vero?"

In risposta ricevo una linguaccia e poi torna ad indossare un broncio dolcissimo. DOLCISSIMO??? Ok. Credo che il caldo mi stia facendo malissimo e molto probabilmente ha iniziato a sciogliermi il cervello.

"Prima..." inizia lui, e so già dove andrà a parare. "Non mi hai detto cosa ne pensi del tradimento"

Eh!

"Credo che dipenda dalla situazione"

"Mario un tradimento è un tradimento"

Sbuffo.

"È complicato Cla"

"Cosa può esserci di complicato? Vorresti dirmi che rimarresti assieme alla persona che ti ha tradito?"

"Possono esserci casi in cui in quel momento è la scelta migliore" dico a bassa voce. 

"Io non posso davvero crederci che giustificheresti un tradimento!" 

"Non ho mai detto che lo farei" dico esasperato da questo argomento. E non ce l'ho con Claudio ma questo argomento per me è un peso insopportabile da portare, ma soprattutto che non voglio affrontare. Non ora almeno. "Non vuoi proprio saperne di rilassarti?" gli chiedo facendomi tornare il sorriso sulle labbra e cercando di chiudere questo discorso non sapendo se lui sarà d'accordo.

"Non credo di sapere esattamente come si fa" mi dice lui in tutta onestà, lasciandomi a guardarlo come un ebete. "È da quando sono diventato uomo che non mi concedo una pausa per me". 

E sebbene possa sembrare incredibile riesco a capirlo perfettamente. 

"Non ci sono problemi, ti insegnerò io in questa settimana come si fa!" gli rispondo e subito dopo mi avvicino a lui per rubare un bacio dalle sue labbra calde.

E dentro di me lo ringrazio tacitamente per aver lasciato perdere quell'argomento.  

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