6. Claudio

2.4K 218 23
                                        

Cammino lungo la via principale seguendo un po' la massa dei turisti perché ancora non ho ben chiaro come muovermi per evitare la grande folla e cerco di arrivare in piazza Kauppatori dove oggi si svolge il mercato.

Quando arrivo, la prima cosa che sento è l'odore di salsedine provenire dal mar Baltico, seguito subito dopo da un profumo di pesce che sembra cuocere nelle vicinanze.

Mi addentro nelle file delle varie bancarelle, osservando ogni cosa che viene esposta, dai mille souvenir agli irresistibili cestini pieni di fragole, more e mirtilli.

Mi soffermo davanti ad un venditore di fiori, dove acquisto un mazzo di tulipani da mettere nella mia cucina e poi continuo a camminare lasciando che sia il mare a farmi da colonna sonora per questo momento di pausa.

Osservo alcune bancarelle che cucinano del salmone appena pescato e altre verdure fresche per chiunque abbia del tempo per potersi soffermare a godersi quella prelibatezza ed è lì che lo rivedo.

La merdaccia.

Credevo che al mio arrivo in chiesa per l'allestimento dei fiori, ci sarebbe stato lui a controllare con un metro se posizionavo al centimetro le varie composizioni e invece c'erano solamente alcuni suoi collaboratori che hanno svolto il loro lavoro, esattamente come io l'avevo fatto con il mio.

Credevo che sarebbe passato in negozio a lamentarsi ma invece non l'ho più visto da quel giorno. E ora trovarlo qui, vestito casual in compagnia di una bellissima ragazza, mi lascia un poco perplesso.

Sul serio ha una vita al di fuori del lavoro?

E' in coda per ordinare quello che presumo sia il loro pranzo e mi sento alquanto idiota a starmene fermo immobile a fissarlo. Ed è proprio quando sto decidendo se togliere o meno gli occhi dal suo corpo fatto di gesso che sento un fischio che mi ridesta.

Mi volto e cerco di confondermi tra la folla quando sento una voce femminile urlare sopra il chiasso della folla un "fiorista!" in inglese.

Mi fermo, possibile che si stesse rivolgendo a me? Assolutamente no, perciò faccio un altro passo proseguendo la mia fuga quando vengo bloccato per il braccio libero da una mano dai modi delicati.

Mi giro a guardare chi è stato a fermarmi quando i miei occhi si posano sulla ragazza che era in compagnia della merdaccia.

"Pranzi con noi?" La sento chiedermi mentre mi fissa negli occhi senza nessun problema. Guardo lei e poi rivolgo lo sguardo su di lui e lo trovo con la testa infossata tra le spalle mentre si passa una mano sul viso come se fosse in preda a qualche crisi isterica e "Volentieri!" mi esce dalla bocca ancora prima che il mio cervello riesca a valutare meglio la situazione.

La seguo fino a rimetterci in coda e quando gli arrivo davanti, lo saluto come se fosse un mio carissimo amico, sporgendomi verso di lui per posargli un bacio sulla guancia, dopodiché mi volto verso di lei ignorando la faccia indignata del ragazzo e mi presento.

"Claudio!" le dico anche se sicuramente saprà già tutto di me.

"Amanda!" mi risponde lei sorridente e con gli occhi che le brillano di ilarità.

"Allora" continua lei "direi che noi tre assieme manderemo sul lastrico tutte le altre agenzie che si occupano di matrimoni!". Io la guardo senza capire esattamente a cosa si riferisca e quando porto gli occhi su di lui, lo vedo imporporarsi e non so se sia dovuto alla rabbia o all'imbarazzo delle parole dell'amica.

"Scusa, ma credo di non capire" le dico ormai curioso. Lei guarda me e poi il suo amico e ancora prima che lei possa aprire bocca per dirgli qualcosa, lo fa lui.

"Non ho avuto tempo Ama"

"Ma se non hai avuto un cazzo da fare per giorni? Ti ricordi vero che abito con te? Che vedo tutto quello che fai?"

"Tutto? Non dire cazzate adesso!"

"Devo ricordarti dell'altra sera quando ti ho beccato con..."

"Sei proprio stronza sai" la blocca lui prima che lei finisca la frase, lasciandomi lì senza sapere cosa stava facendo l'altra sera. Cazzo che sfiga.

Lei gli rivolge un'occhiata quasi assassina e poi torna a guardare me.

"Dicevo" Continua a dirmi "che noi tre assieme, faremo contenti un sacco di sposi per come è andato l'ultimo lavoro, dato che i fiori che hai allestito sono piaciuti particolarmente alla sposa e credevo che Mario fosse passato a dirtelo e a farti i complimenti".

Ovvio che lui non è passato. Ha la faccia come la merda! Non si sarebbe mai abbassato a tanto, sopratutto se si tratta di fare i complimenti a me.

"Oh! Sono veramente entusiasta" le dico "e tu in tutto questo che ruolo hai avuto?" le chiedo curioso di sapere lei di cosa si occupa.

"Io sono la fotografa! Quindi lo stronzo qui di fianco organizza, tu allestisci e io fotografo! Imbattibili come i tre porcellini!"

La guardo indeciso se ridere per come ha chiamato il suo coinquilino o per il paragone che ha fatto, nel dubbio rido per entrambi, chiedendomi chi spunterà ora a fare Ezechiele Lupo.

Drops of usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora