7 - Icy Party

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Thinking out loud - Ed Sheeran

REVISIONATO

STRANGER'S POV

«Andrai anche tu a quella festa,» commento e vedo che sospira.

«Sì, andrò anche io.»

«Non era una domanda, bensì un ordine. Devi sempre tenerli sott'occhio.» chiarisco, scandendo bene ogni parola.

«Sarò un fantasma.» Mi rassicura ed io annuisco.

«Lo spero, ti ricordo che tutto questo è importante. Non fare sciocchezze e non commettere nulla di testa tua. Devi continuare a seguire il nostro accordo e le mie regole.» dico infine, concludendo la nostra conversazione.

Vedo la sua figura uscire dalla stanza e chiudersi la porta alle spalle.
Mi porto la sigaretta alle labbra.
Stasera ci divertiremo molto, è una certezza.
Diamo inizio alle danze.

❄☃️❄☃️❄

MELISSA'S POV

In questo momento non so se sia più assurda la situazione che sto vivendo o il fatto che Michael Clifford abbia dato il mio numero a Rose Jenson, quella ragazza fuori di testa.
È assurdo anche che lei si trovi già davanti la porta di casa mia.

Non è possibile che io ed altri quattro ragazzi, nati nello stesso momento, ci siamo incontrati per caso, in quest'immensa metropoli.
Qualcuno ha già progettato il nostro incontro?
Ora mi risveglio?
È un incubo?
Perché se il cubo è di Rubik lo devo risolvere io?
Dilemmi esistenziali.

Quello scorbutico di Ashton Irwin sente i miei pensieri e il finto asiatico che mi pare si chiami Calum Hood, controlla i fluidi.
L'ho visto con i miei occhi, ero presente quando son successe queste cose.
Ma io so già che prenderò atto di quello che sta accadendo ed affronterò tutto.
Dormendo, ovviamente.

Sbuffo e mi alzo, per andare ad aprire a Rose, visto che ha bussato 35 volte distruggendo così 15 maniglie, 18 spioncini ed un venditore porta a porta di aspirapolveri che stava passando lì per caso.
«Ciao,» la saluto, facendola entrare in casa.

Sta trascinando con sè un borsone enorme.
La fisso spaventata e indico il borsone.
«Quello serve per nascondere il mio cadavere dopo avermi uccisa a colpi di pesce surgelato in faccia?» Le domando perplessa, mantenendomi con lei a debita distanza.

«Come sei melodrammatica,» ridacchia, aprendo il borsone e mostrandomi una quantità smisurata di vestiti, tacchi, trucchi, delle maschere per la festa, il Sacro Graal, il mongolino d'oro, della carta igienica?
Ma che cazzo?

«Qui c'è tutto quello che ci serve per prepararci,» mi spiega ed io sospiro, per poi limitarmi ad annuire.

«Va bene.»

Rose ha gli occhi sgranati.
«Come va bene? Pensavo di doverti convincere per uscire fuori di casa, vista la tua presentazion-»

Lascio perdere la sua affermazione e la zittisco, sorvolando la questione.
«Mi trucchi tu, però.» Chiarisco, visto che io non sono capace nemmeno di impugnare un pennello.

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora