8 - Cocktail

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REVISIONATO

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MELISSA'S POV

Continuo a fissare con gli occhi sgranati la scena che mi si presenta davanti.
La stanza ghiacciata, una ragazza congelata, le mani ghiacciate di Luke.
Non è possibile.
«Cos'è successo?» Domando boccheggiando, perlustrando tutta la stanza, tutto quello che è presente in questa camera da letto è ghiacciato. Qui dentro si gela.

Non riesco a guardare il corpo di quella ragazza con i capelli blu e Luke in questo momento mi fa paura.
«I-o non lo s-o.» Balbetta il biondo, continuando a tremare, ha gli occhi chiusi e la mascella serrata.

Indietreggio e deglutisco.
«Cosa sei?» Gli domando spaventata, mantenendomi a debita distanza da lui. «Non sei umano...» mormoro e inizio a sentire freddo, vorrei scappare, ma ho paura della reazione.

Luke si alza di scatto e si avvicina a me. Si porta le mani sui capelli e incomincia a tirarseli leggermente.
«Io non ho la più pallida idea di cosa sia successo, va bene?!» Urla esasperato, dando un pugno sul muro dove sono appoggiata, facendomi sobbalzare.

«Stai lontano da me e non toccarmi,» lo avverto. «Non ho intenzione di diventare un fottuto polaretto e di andare a trovare a Pingu.» Lo avviso di nuovo, facendolo indietreggiare.

«Io non volevo fare del male ad Arzaylea,» singhiozza, indicando la ragazza stesa a terra. «Ho perso il... controllo.» Sospira e vedo una lacrima che scivola dal suo viso. «L'ho... uccisa,» mormora, come se stesse cercando una conferma. Come se non ci credesse.

«Sono un mostro,» continua e non smette nemmeno per un attimo di fissarla.

«Beh dai non dire così, certo hai dei capelli unti e lo gel dovrebbe essere abolito in 256 Paesi, ma non è niente di grave. Nulla che uno shampoo non possa risolvere.» Borbotto e Luke mi fulmina con lo sguardo ed io gli sorrido imbarazzata. Forse non è il momento.

Dei passi riecheggiano per tutto il corridoio, chiudo la porta a chiave immediatamente senza pensarci due volte. Se qualcuno vede questa scena siamo fregati.
«L'hai sentito anche tu?» Mi domanda in un sussurro ed io annuisco. «Ed ora cosa facciamo? Ti giuro, Melissa, io non sono un assassi-»

«Stai zitto,» sibilo. «Io non c'entro niente con tutto questo.» Ringhio, fissandolo in cagnesco.

Luke mi poggia una mano sulla spalla ed io mi ritraggo subito dalla sua presa. «Sei qui con me, se la gente vedesse questa scena, penserebbe che è anche colpa tua.» Afferma. «Sei coinvolta pure tu ora,» mi ricorda e mi limito ad inghiottire un boccone amaro. Ha ragione.

«Ed io cosa devo fare?» Gli dico in preda al panico. «Io non posso fare nulla per aiutare quella ragazza, Dio!» Urlo e lui allontana da me.

Gli punto un dito contro e lo fisso com disgusto.
«Io non posso riparare un danno che hai fatto tu!» Gli rammento in un urlo. «Non posso tornare indietro nel tempo ed evitare tutto questo.» Continuo e lui si accascia a terra, sta sclerando quasi quanto me.

Stringo le mie mani in un pugno, vedere quel cadavere è una morsa al petto.

«Non posso tornare indietro, anche se lo vorrei.» Ammetto in un sussurro.

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora