MELISSA'S POV«Oh mio Dio,» sussurro fissando Ashton. «È entrato?» Gli domando e lui annuisce e pare si stia trattenendo dall'offendermi. «Sì, è dentro.» Mi risponde scocciato mentre si muove davanti a me ed io lo fisso confusa. «E perché non lo vedo?» Gli chiedo cercando di aguzzare bene la vista. Ashton alza gli occhi al cielo. «Aspetta, sta uscendo.» Mi risponde, spostandosi da me.
Con le mani sui fianchi e un sorriso compiaciuto, guardo il pallone mentre esce dalla rete.
Ho fatto il mio primo goal!«Perché sei voluta venire qui?» Mi domanda dopo un po' Ashton, mentre fissiamo i giocatori e le cheerleader che si allenano.
Lo fisso titubante e scrollo le spalle.
«Devo controllare una cosa,» taglio corto e lui inarca un sopracciglio, fissandomi scettico.Devo controllare gli addominali dei giocatori, ovviamente.
Ci sediamo sulla panchina ma lui non si arrende e continua a farmi delle domande.
«Cosa devi controll-» ma viene interrotto da un Mr. Cooper avwnte in mano l'amore della sua vita, il megafono.
«Cristo, Irwin!» Urla il professore frustato. «Sei qui per allenarti e non devi fare goal nelle gambe di Parker, ma nella fottuta rete che ho di fronte!» Continua ad urlare con finezza ed eleganza, facendomi mettere in imbarazzo mentre tutti gli altri ridacchiano.«Sto venendo!» Esclama Ashton alzandosi e rivolgendomi un cenno, per poi allontanarsi da me e correre dal "mister".
«Spero non in quell'altro senso, sono etero,» specifica il prof per poi rivolgere un'occhiataccia ad un ragazzo che io non conosco e che purtroppo si trova davanti a lui. Gli punta il dito contro e gli lancia il pallone in faccia. «E tu ragazzino brufoloso, non fissarmi le tette!» Urla col megafono.
Sospiro.
Quell'uomo è fuori di testa.
Con la coda dell'occhio guardo la squadra delle cheerleader, tutte perfette nelle loro tutine striminzite.
E, a proposito di protuberanze, più guardo le ragazze pon pon e più la mia autostima cala, in particolare quando guardo Rose Jenson.
Ha i capelli sempre perfetti anche quando corre e suda, ha le tette, è magra, ha le tette, è alta, ha le tette e...
Ho già detto che ha le tette?Qualcuno mi scuote il braccio destro e subito giro di scatto per vedere chi è che osa disturbare il mio momento di odio verso me stessa.
«Luke? Michael? Che ci fate qui?» Domando con un sopracciglio inarcato mentre loro si siedono al mio fianco.«È arrivato il momento di attuare il piano dell'appuntamento e far ingelosire quei due ragazzotti lì,» borbotta Luke mentre si strofina le mani con fare aggressivo, sorridendo da psicopatico e, alla mia occhiata perplessa, Michael si limita ad indicare annoiato Ashton e Calum che corrono per tutto il campo.
«Il vostro piano non funzionerà mai e poi a me non interessa di loro,» mormoro incrociando le braccia al petto, fissandoli infastidita.
«Certo, certo,» tossisce Michael, prendendo un cellulare dalla tasca dei suoi jeans.
Guardo meglio il cellulare che ha in mano e corrugo la fronte, per poi sgranare gli occhi.
«Ma quello è il mio telefono!» Esclamo allibita mentre loro due annuiscono soddisfatti.
«Cosa avete fatto?!» Sbotto riprendendomi con un gesto rapido il cellulare.«Abbiamo inviato dei messaggi alla vittima, organizzando un'uscita.» Mi spiega Luke brevemente, mentre batte il 5 a Mike facendo una danza strana.
La chiamano addirittura vittima.
Una cavia da laboratorio, in pratica.
'Sti stronzi.
«Non credo di aver capito...» sibilo, rivolgendo un'occhiataccia ad entrambi. «Che. Ci. Faceva. Il. Mio. Cellulare. Tra. Le. Vostre. Mani?» Domando con cautela, stavano sicuramente scherzando, non possono essere seri.
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THE WIND ROSE || 5sos
FanfictionEx - Five Guys One Heart • • • Fuori piove, dentro pure... Ma non ho capito, a casa vostra non avete le finestre? E chiudetele, cazzo! Melissa Parker è la tipica ragazza italiana, che a volte può sembrarti strana. È quel tipo di persona che riesce a...