THE WIND ROSE || 5sos

19 - Biglietti da viaggio

REVISIONATO

MELISSA'S POV

Sbianco di colpo, sto sudando freddo.
«Morto?» chiedo allarmata con gli occhi spalancati.

Noto che anche Calum, Ashton e Luke hanno la mia stessa espressione in volto.
Il preside scoppia a ridere.
«Ah! Dovevate vedere le vostre facce!» Esclama divertito, mentre si asciuga le lacrime.

Boccheggio e lo fisso completamente sotto shock.
Ma è pazzo?
«Per un attimo ho pensato che My Little Pony potesse veramente uccidere...» afferma improvvisamente Calum, portandosi una mano sul petto con fare teatrale.

Do una una pacca sulla spalla a Calum, il preside continua a sorseggiare quella bevanda che non finisce mai e Ashton e Luke si stanno... abbracciando?
«Non rivedremo mai più il nostro Michael,» piagnucola Luke sulla spalla di Ashton.
«È andato in un posto migliore.» Lo consola quest'ultimo, stringendolo con più forza.

«Ma siete idioti?» Sibilo, incrociando le braccia al petto e fissandoli con sguardo severo. «Michael non è morto,» borbotto allibita della loro idiozia, alzando gli occhi al cielo.

Luke e Ashton si ricompongono guardandosi schifati.
«Ah.» Si limitano a dire, in coro.

Il preside continua a ridacchiare ed io in questo momento vorrei solo tornare a casa e buttarmi a peso morto sul divano.
«Michael è andato solo a prendermi una cosa,» ci informa Mr. Smith ed io annuisco.

All'improvviso, un tonfo rimbomba per tutta la stanza.
Ci voltiamo tutti verso la causa di quel rumore.
È Michael Clifford.

«Che dite? Se non è morto prima è morto ora?» Piagnucola Luke nuovamente, mentre guarda la figura di Michael spiaccicata contro il pavimento.

«Morirai tu se non la smetti,» gli intimo con sguardo intimidatorio e lui alza le mani e indietreggia leggermente, impaurito.

«Maledetto gradino di merda!» Sbotta Michael in un lamento, mentre si rialza.

Quel gradino ammazzerà tutti.
Me lo sento.

«Michael, hai preso quello che ti ho chiesto?» gli chiede il preside, sempre con quel suo tono pacato che lo contraddistingue da tutti.

Ha cinque rincitrulliti di fronte che non fanno altro che dire stupidaggini e buttarsi a terra ma lui che fa?
Sorseggia del tè infinito.
Con estrema tranquillità.

«Sì, certo.» gli risponde Mike,  porgendogli una scatola.
Assottiglio lo sguardo,
«Che cos'è?» Domando un po' scettica, dato che avendo fin da subito compreso come sia fatto il preside, non mi stupirei se in quella scatola ci fossero degli stickers di Sailor Moon.

«È il motivo per cui ora siete qui,» mi risponde il preside, mentre fischietta e apre la scatola con estrema lentezza.

Eh? Non capisco.
«Che significa?» Provo a chiedere spiegazioni.

Il preside si alza dalla sua poltrona e si avvicina lentamente a noi.
«È anche colpa mia se Michael ha fatto... quello che ha fatto.» Rimarca il concetto, grattandosi la nuca. Sembra a disagio. «Avrei dovuto chiamarvi qui nel mio ufficio a tutti e cinque, dall'inizio di tutto.» Ammette e dalla sua espressione noto che sia pentito. Pentito da cosa poi, è da vedere.

«Di cosa sta parlando?» Domandiamo tutti nuovamente in coro, ormai i dubbi sono tanti e ci divorano. Non mi aspettavo nemmeno che le parole potessero uscire dalle nostre labbra con una sincronizzazione simile.

«Non pensavo che sarebbe arrivato così presto questo momento...» farfuglia frettolosamente.

Tutti noi abbiamo gli occhi sgranati e siamo altamente confusi.
Il preside sa?
Michael sembra pensieroso ma non dice nulla, Ashton invece non lo capisco.
È immobile, privo di emozioni e non sembra essere presente solo fisicamente, in questo momento.
E se ci nascondesse qualcosa?
Forse la dovrei smettere di essere troppo paranoica con tutti.