36 - Love triangles

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Danzando danzando - Cristiano Malgioglio (AHAHAHAHAHAHAH)

MELISSA'S POV

«...l'originalità del grande artista inglese William Shakespeare, va cercata maggiormente nella grande capacità di sintesi delle diverse forme teatrali del suo tempo in opere di grande respiro ed equilibrio dove il tragico, il comico, l'amaro, il gusto per il dialogo serrato e per l'arguzia, sono spesso presenti in un'unica miscela di grande efficacia...» continua a spiegare Luke a raffica.

Io sbadiglio, annoiata.
Però poi mi si accende una lampadina nella testolina.
«Senti Luke...» sussurro. «E se io lunedì non venissi a scuola? Così la prof, in teoria, non potrebbe interrogarmi. A meno che lei non si faccia trovare fuori casa mia, ma in tal caso potrei denunciarla per stalking.» Confesso il mio piano malefico soddisfatta, convinta che questa sia la scelta giusta.

Luke si porta una mano in faccia, esasperato.
«Melissa, per favore, studia. Non ti chiedo altro, solo questo.» Sospira, guardando sconsolato il libro che ha di fronte.

Io sbuffo e in sottofondo si sente la musichetta di Mario Bros, dato che ci sta giocando Michael con una console sul divano.
Ho invitato stamattina Luke a casa mia, per ripetere insieme il progetto che ci aveva assegnato la professoressa strana.
È venuto ora che è pomeriggio (di sabato, tra l'altro) e il mio cervello non connette tutte le informazioni che sta ricevendo.
Di solito alle 3.30p.m. io sto facendo un riposino pomeridiano.
Vabbè, se proprio vogliamo dirla tutta alzando le mani in segno di resa, io di solito non studio.

Ho invitato anche Calum, ma lui mi ha detto che era impegnato.
Io gli ho risposto con un:
"Non sono gelosa."
Non mi ha più risposto, probabilmente è ancora arrabbiato per quello che è successo sul tetto, anche se fa finta di niente e non me lo dice.
È un cinese vendicativo.
O forse aveva qualcosa da fare veramente.

Michael, invece, si è autoinvitato ma a me non dispiace, tanto l'avrei fatto io, sebbene noi due non stiamo nello stesso gruppo del progetto.
Ashton non l'ho nemmeno contattato.
Aprivo la chat e scrivevo un messaggio, per poi cancellarlo perché non mi piaceva dato che sembravo un'idiota con la sindrome di:
"Oh mio Dio e ora cosa cazzo gli scrivo?"
Alla fine ho scritto:
"Vai a vendere il cocco bello sulla spiaggia." perché ero incazzata col cellulare.
Il problema è che per sbaglio l'ho mandato.
Anche Ashton non mi ha più risposto.

Luke chiude con forza il libro che ha davanti a sè, facendomi sussultare, a causa di questo suo gesto improvviso.
«Mi sono stancato di spiegartelo, tanto è tutto inutile. Non mi ascolti, quindi fattelo spiegare da qualcun'altro.» sbotta, per poi prendere il suo cellulare e guardare le notifiche.

Io lo fisso indifferente e continuo a fare quello che stavo facendo prima, ovvero: niente.

Michael ha appena messo in pausa il gioco per intervenire nella discussione tra me e Luke.
«Melissa, perché non te lo fai spiegare da Calum?» Domanda con un sorrisetto malizioso.

Luke inarca un sopracciglio in direzione di accendino boy.
«Io credo che dovrebbe spiegarglielo Ashton.» Afferma sghignazzando.

Io alterno il mio sguardo sui due ragazzi, dire che sono infastidita è poco.
«Smettetela.» Ringhio, facendo una smorfia.

Luke mi rivolge un finto sorriso innocente.
«Di fare cosa?» Domanda fingendo di non capire.
«Ah forse ho capito, mi sono espresso male. Ashton dovrebbe spiegarti altre cose.» Afferma ridendo, anche lui con una nota di malizia sulle ultime due parole.

Io intanto sono rimasta a bocca aperta.
Ma sono per caso impazziti?

Michael lancia un cuscino addosso a Luke.
«Potrebbe anche spiegarglielo Ashton, ma secondo me Calum è più bravo nella pratic-» ma un mio urlo disumano li fa tacere.
«Finitela!» Continuo ad urlare. «Io sono qui, non parlate di me come se non ci fossi!»

THE WIND ROSE || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora